Di chi è la sovranità monetaria ?

 

  By: eumeo on Giovedì 22 Dicembre 2011 16:56

Spider, siccome avevo letto il post in cui scrivevi che su Barnard la pensi come De Simone, avevo capito che lo conoscessi. Invece poi leggo che manco lo conosci. Quindi non riesco a capire su che basi fondi la tua opinione.

 

  By: SpiderMars on Giovedì 22 Dicembre 2011 16:51

Eumeo, se ti riferisci a me," sinistro " era inteso in generale per coloro che sostengono la Globalizazzione più di altri, poi Barnard manco lo conosco, anche se non di sinistra non sono d' accordo con lui, sicuramente sarà famoso come i Cattedratici a cui si rifà.

 

  By: eumeo on Giovedì 22 Dicembre 2011 16:42

Non è per fare l'avvocato (il mestiere ereditato da De Simone che si propone come economista, peraltro), ma: Il libro partorito è disponibile online gratis da più di un anno. De Simone potrebbe vivere 10 vite e scrivere mille blog senza raggiungere il risultato raggiunto da Barnard in soli tranta secondi di uno dei suoi reportage. Basta andare a vedere E-conomy, I Globalizzatori, Perchè ci odiano, per dirne alcuni. Definirlo "sinistro", ignorando evidentemente quello che scrive sui "sinistri", è giusto voler dare un'etichetta non avendo altro da dire. Poi la MMT puo'anche essere discutibile, ma sta di fatto che chi leggeva Barnard, e la MMT, due anni fa, sapeva con due anni di anticipo quello che sta succedendo oggi. Basta andare a riprendersi gli articoli del 2009.

 

  By: lmwillys on Giovedì 22 Dicembre 2011 13:20

dicevo Minsky 'chiunque può creare una moneta, la difficoltà è farla accettare' è un periodo interessante SpiderMars chissà quanto dura ... quasi quasi l'anno prossimo creo una nuova unità di conio, il 'lmwillysino', fiat anch'esso s'intende, agganciato a quello che mi viene in mente al momento ... provo a piazzarlo anch'io, un altro scec insomma, uno più uno meno mah

 

  By: SpiderMars on Giovedì 22 Dicembre 2011 13:05

io non do un centesimo, altro che 40 euro ancora con 'sinistri' ? che palle ----------------------------------------- Questa cosa che uno, per giunta già lautamente retribuito, deve essere pagato per fare Politica proprio non la capisco ??? Lm Willys che ci posso fare se tutti da quella parte arrivano ! A questo punto meglio dei Ragionieri a tempo al Governo, gli dai uno stipendio ed hai eliminato tutte le ruberie visto che i Destri e i Sinistri sono gli sponsor Maggiori del governo della Bancocrazia.

 

  By: muschio on Giovedì 22 Dicembre 2011 12:48

Peggio, Anti: confondono la questione della moneta con il problema della distribuzione della ricchezza.

 

  By: lmwillys on Giovedì 22 Dicembre 2011 12:29

'il centralismo statale non sembra facilmente applicabile in un mondo che sta imparando forme di democrazia diretta e soprattutto di comunicazione e di scambio della cultura e delle informazioni che creano coscienza. ' credo basti questo stralcio che confusione, notoria in barnard io non do un centesimo, altro che 40 euro sono per l'abolizione della moneta fra 1 o 100 anni ci si arriverà Minsky 'chiunque può creare una moneta, la difficoltà è farla accettare' mi pare siamo ben avviati ... :-) ancora con 'sinistri' ? che palle

 

  By: XTOL on Giovedì 22 Dicembre 2011 12:18

neanche a farlo apposta, ne parla l'ottimo jesse, che condivido in toto. gz, ci spieghi in cosa la mmt va contro gli interessi delle elite finanziarie. There is nothing 'modern' at all in Modern Monetary Theory. It is the same old fish wrapped in slightly different paper. The godfathers of Modern Monetary Theory are John Law, G.F. Knapp, J.M. Keynes, and most lately Alan Greenspan. But its roots go back to any ruling group that ever debased a currency or seized private property by fraud. It is in the nature of a Ponzi scheme. As long as its sphere of influence can keep expanding, and the force by which people are compelled to accept it is maintained, a fiat currency will 'work.' But as its expansion slows, as outlying regions begin to resist it, the currency begins a slow but deadly spiral of collapse that accelerates into a final reckoning and reissuance. Fiat currencies *can* work well in theory, but in reality they require the indefatigable dedication of people of extraordinary virtue, courage, and wisdom. And so they have failed. Always. And it most certainly will not work with the craven and self-serving leadership which the Anglo-Americans have today. It is almost a cruel joke to promote such a system. And yet there it is and here we are. What comes next will be interesting.

 

  By: antitrader on Giovedì 22 Dicembre 2011 12:14

Questi della MMT son dei comunisti a loro insaputa. Meglio i Comunisti consapevoli e orgogliosi di esserlo.

 

  By: SpiderMars on Giovedì 22 Dicembre 2011 11:40

Personalmente nella MMT ci sono troppi Phd e siccome la mediocratità si annida sempre lì diffido di quella teoria poi in tema di mediocrità basta guardare quello che hanno partorito questi Phd che abbiamo ora. per quando riguarda P.Barnard che si fidanza con questi Phd la penso più o meno come questo.. http://domenicods.wordpress.com/2011/11/22/un-grande-crimine-e-un-codazzo-di-sciocchezze/ Comunque il nostro si fidanza ufficialmente con Wray per ben otto mesi, e al nono nasce il bel bambino del libro in questione. Randall Wray è un professore di una università del Michigan che sostiene che lo Stato può garantire la piena occupazione operando come datore di lavoro di ultima istanza. La tesi è interessante, ma non è proprio una novità: in fondo, lo Stato sovietico un lavoro lo garantiva comunque a tutti anche se la centralizzazione comportava l’oppressione delle libertà individuali e quel clima di cupa tristezza che gravava su tutto l’universo sovietico. L’altro punto interessante del modello di Wray è che lo Stato può spendere in deficit tutto quello che gli serve, ovviamente se la spesa è indirizzata verso attività produttive. In pratica si tratta del medesimo concetto che sta alla base dell’economia dell’abbondanza, ma con alcune differenze significative. La prima è che un modello centralista incontra innumerevoli difficoltà di ordine politico e sociale. Inoltre non si capisce per quale ragione la spesa debba essere effettuata per raggiungere la piena occupazione, sembra un sistema più vicino alla servitù della gleba di Diocleziano che ad una società libera. D’altra parte se l’ottica è centralista, è difficile pensare in termini di libertà. Com’è noto, preferisco che la spesa sia indirizzata a garantire la vita dei cittadini, come diritto che è legato al montante degli investimenti da un algoritmo ben definito. E all’obiezione che molti fanno che senza la costrizione della necessità di vivere non si lavora e non si produce nulla, rispondo che preferisco un fannullone libero ad un produttore schiavo. A parte queste considerazioni, certamente non esaurienti su un argomento che merita ben altri approfondimenti, ciò che non trovo nell’analisi di Wray è una critica del debito, che anzi viene assunto in modo acritico a motore del suo sistema. Lo Stato può indebitarsi all’infinito, perché il debito, come poi riferisce Barnard è ricchezza dei cittadini. L’unico limite all’indebitamento è l’inflazione e allora lo Stato deve rallentare la creazione di denaro. In questo modo, però, si finisce lo stesso nelle mani dei ricchi che, dopo aver cumulato enormi fortune grazie agli interessi, e aver tenuto bassa la circolazione monetaria, possono accelerarla all’improvviso per creare inflazione. Questa situazione costringe lo Stato a rallentare la creazione di moneta e questo genera impoverimento nella popolazione, poiché il sistema finirebbe in stagflazione, come accadeva negli anni settanta, anche senza uno specifico piano del capitale. A quel punto chi ha i soldi in mano può egualmente compiere il grande crimine di appropriarsi di enormi ricchezze materiali a pochi soldi. Per uscire dall’economia del debito, com’è noto sostengo la necessità di introdurre il tasso negativo, in modo da scoraggiare l’accumulazione monetaria, eliminare gli interessi attivi e con essi la rendita finanziaria, ed ottenere un potente strumento contro l’inflazione indotta dalla spesa a deficit. Non sto a ripetere le mie tesi che scrivo ormai da quindici anni, e quindi vi rimando ai miei libri. Dice Barnard, che negli Stati a moneta sovrana, il debito pubblico non è un debito ma la ricchezza dei cittadini. Ecco cosa scrive il nostro in proposito: “I cittadini degli Stati a moneta sovrana non sono mai chiamati a ripagare alcun debito pubblico, e le tasse non sono mai servite a ciò. Gli Stati a moneta sovrana, poi, non devono mai onorare quel debito, neppure quando è detenuto dalle Banche Centrali, nulla li costringe a farlo, anzi, proprio non lo fanno, per cui s’infrange il teorema secondo cui essi sarebbero oggi schiavi delle Banche Centrali, e noi assieme ad essi“. Infatti, i 90 e passa miliardi all’anno che lo Stato paga di interessi sul debito vengono tutti accreditati sui conti dei cittadini che si arricchiscono così. Che i titoli del debito pubblico siano moneta lo si sa da tempo immemore, ma quello che Barnard dimentica è che gli interessi su questo debito sono un modo di distribuzione che premia i ricchi e genera gravi squilibri nella società, al punto che la maggioranza dei cittadini diventa sempre più povera e una risibile minoranza sempre più ricca. O non se n’è accorto, Barnard? Ma godetevi adesso questa perla: “Inoltre, il debito dello Stato a moneta sovrana non è mai un problema economico rilevante, infatti esso non viene mai ripagato, cioè i titoli di Stato a livello generale (aggregato) non giungono mai a maturazione. Dunque, per concludere, le banche non possono mai direttamente creare denaro nuovo, e fra l’altro la riserva frazionaria in sé non esiste. Essa fu un errore di teoria economica della fine degli anni ’60, che è rimasto per inerzia su qualche libro di testo, ma che oggi è saldamente riconosciuto come pratica bancaria inesistente”. Signor Barnard, ma che dice? Che orribile pasticcio, che confusione! Cosa c’entrano i rapporti tra banche e Stati a moneta sovrana con la riserva frazionaria di cui peraltro afferma con decisione l’inesistenza? Perché mai lo Stato dovrebbe emettere titoli di debito e non stampare denaro direttamente? Così non si capisce nulla. E come sarebbe a dire che la riserva frazionaria non esiste? A prescindere dal fatto che la riserva è un obbligo di legge, imposto tra gli altri dall’art. 4 del Regolamento della Banca Centrale Europea, visto che Barnard ha bisogno di padri nobili e affidabili, questo è ciò che dice Maurice Allais nel suo libro “La Crise mondiale d’aujourd’hui” in merito alla riserva frazionaria: “Au total, le mécanisme du crédit aboutit à une création de monnaie ex nihilo par de simples jeux d’écriture. Reposant essentiellement sur la couverture fractionnaire des dépôts, il est fondamentalement instable”. Ricordo che Maurice Allais, recentemente scomparso, è stato insignito del premio Nobel per l’economia. Insomma, che i signoraggisti dicano una marea di sciocchezze è un fatto accertato, ma criticarli con questi argomenti fa solo confusione. Non sono un esperto di signoraggismo, ma quando si critica qualcuno esigo che venga citata la fonte che critico. Mentre nelle critiche del signoraggio non c’è alcuna citazione nonostante siano esposte tesi molto diverse tra loro. Ma che modo è questo di scrivere un saggio? È falso che le Banche centrali si approprino di tutta la moneta creata per nasconderla nei paradisi fiscali, poiché il meccanismo di appropriazione riguarda gli interessi. È falso pure che stampando una banconota la banca centrale si appropri della differenza tra il costo della banconota e il nominale. È anche falsa la distinzione, tra moneta “reale” e moneta “virtuale”, che ha senso forse solo per le monete metalliche, ma solo nella misura in cui queste sono rappresentative del prezzo della merce da cui sono composte. Qualche tempo fa il prezzo del rame era salito al punto che una moneta di un centesimo di euro, dato il suo peso, aveva un prezzo maggiore del nominale. Di conseguenza qualcuno pensò di farne incetta per fonderle e rivenderle come rame guadagnandoci sopra. Ma stiamo parlando di quisquilie che nell’economia moderna, in cui la quasi totalità del denaro è virtualizzata, sono del tutto irrilevanti. Con un po’ di fatica si capisce quello che Barnard dice a proposito della creazione sul debito del denaro da parte delle banche commerciali. Tuttavia, per lui questo fatto è irrilevante, poiché quando il mutuatario ripaga il debito, questo viene cancellato, tranne gli interessi che però rappresentano “lo stipendio” della banca. Oh, oh, ma come sarebbe a dire? Le centinaia di miliardi che il debito complessivo (Stato, famiglie, imprese) è costretto a pagare ogni anno, sarebbero uno stipendiuccio? In Italia il debito complessivo ammonta a 3,15 volte il PIL e quindi a circa 4.800 miliardi. Ad un tasso del 5% gli interessi su questo debito comportano un trasferimento di ricchezza di circa 240 miliardi. E questo sarebbe irrilevante? Non è questa, forse, l’essenza della rendita finanziaria? E non è forse, la rendita il problema? Viene il dubbio che tutta la confusione che impregna lo scritto di Barnard non stia lì per caso, ma proprio per nascondere il problema. E veniamo alla natura della moneta. A parte il linguaggio un po’ confusionario che fa parte dello stile del personaggio, ulla quaestio, se non che l’affermazione che il denaro è aria fritta è evidentemente fuorviante. Questa storia del denaro aria fritta è ripetuta più volte in tutto il testo. Serve per dire che il denaro non ha alcun “valore” in sé, ma anche che esiste un denaro “aria fritta” e un denaro “reale”, il che è davvero fuorviante. Inoltre, nel testo c’è un totale appiattimento della prospettiva storica, per cui non si capisce per quale ragione nel 1944 e nel 1971 le banche hanno vietato di convertire in oro le banconote. A parte che le due date in questione indicano cose diverse, se non si spiega come nascono le banconote è difficile capire qualcosa. E se volete togliervi un po’ di confusione dalla testa in merito a questo argomento vi consiglio di leggere “Un’altra moneta”. Insomma, sembra che il mal di mare che ci era venuto alla lettura delle pagine precedenti stia passando, quando ci si imbatte in quest’altra perla: “Ovviamente, col meccanismo degli interessi si generano altri codici sia per la banca che per i c/c di A e del concessionario, ma questo di nuovo non è una ricchezza reale, sono solo codici astratti che possono o non possono essere un bene al netto (se la banca è in passivo anche gli interessi scompaiono)”. Come sarebbe a dire che gli interessi possono o non possono essere un bene al netto? Ma che vuol dire? Oddio, di nuovo il mal di mare, riecco che spunta fuori la distinzione tra denaro reale e denaro virtuale. E che vuol dire poi che se la banca è in passivo gli interessi scompaiono? È ovvio che se un soggetto ha un passivo, quello che incassa non produce utili ma la copertura della perdita, almeno nello stato patrimoniale. Prova a far scomparire gli interessi che si incassano dal bilancio e vedi poi cosa ne pensa la Guardia di Finanza. Dio, che confusione! Ma le cose peggiori arrivano ora. Barnard sostiene che il monopolio dello Stato sulla moneta dipende dal fatto che con questa moneta possiamo pagare le tasse, e che se non ci fosse…. “Pensateci bene: se non ci fosse questo sistema, chi mai lavorerebbe per il settore pubblico, cioè statale? Pochissimi. Perché i privati potrebbero inventarsi altre monete in concorrenza con quelle dello Stato, e in virtù dei maggiori profitti promettere poi maggiori vantaggi ai cittadini, per cui quasi nessuno finirebbe a lavorare per il settore pubblico e lo Stato medesimo cesserebbe di esistere. Sarebbe il trionfo dei signorotti locali in stile feudale, cioè nascerebbero veri e propri Stati privati con monete private entro lo Stato. Un caos.” Mamma che paura! Il caos! L’anarchia! Il Nuovo Medioevo! Qui ci vuole uno Stato forte che riprenda la sovranità e imponga la sua legge. Capite qual è il presupposto ideologico, peraltro pure fasullo, del nostro eroe? Lo statalismo centralista di cui era già impregnato il progetto di Randall Wray. Perfetto tutto torna. Se non fosse per il fatto che si tratterebbe di tornare indietro di una cinquantina d’anni, verso forme di aggregazione sociale che hanno già causato un paio di guerre mondiali e innumerevoli guerre locali. E che il centralismo statale non sembra facilmente applicabile in un mondo che sta imparando forme di democrazia diretta e soprattutto di comunicazione e di scambio della cultura e delle informazioni che creano coscienza. Che puzza di vecchiume! Sono stanco e siamo solo a pagina sedici. Ma l’avete voluto voi. Nel resto del libro il nostro eroe continua con il suo linguaggio farraginoso e confusionario a raccontare cose vere e ben note, per le quali non c’era alcun bisogno di andare dall’altra parte dell’oceano per scoprirle, e nascondere il vero problema, quello degli interessi e della rendita finanziaria. Che come in tutto il libro, passa per una cosa naturale, quasi banale, come in questa frase a pagina 19: “L’unico reale profitto della FED sui titoli di Stato sono gli interessi“. Ma va? E allora che succede? E che volete che succeda se gli interessi sono irrilevanti? E poi aggiunge: “La BC, proprio in virtù del fatto che in questo caso può inventarsi il denaro, ha facoltà di accreditare tutte le riserve bancarie che vuole, e questo di conseguenza permette al governo di spendere quanto vuole, creando ricchezza fra i cittadini e aziende“. Insomma, spiegata così sembra che è la spesa dello Stato che crea ricchezza, qualunque spesa dello Stato, e non il lavoro dei cittadini e delle imprese. Quindi anche la spesa per le Maserati al Ministero della Difesa o quelle per i sollazzi di qualche buontempone membro della casta, Sarà mica che si deve trattare di una spesa per opere pubbliche o per investimenti? La spesa crea ricchezza perché consente quel lavoro. E quindi, dato che dobbiamo essere grati ai nostri governanti che ci consentono di lavorare per pagare tutte le tasse allo Stato e per mantenerli nel lusso e nei privilegi, oltre alle tasse dobbiamo pagare gli interessi, che sono lo stipendiuccio delle banche. Capito? E zitti voi che non capite niente di economia perché siete avvocati, medici, ristoratori, infermieri, ragionieri poco ragionevoli, spazzini, ingegneri non ingegnosi e per lo più nullafacenti e buontemponi. A tenervi in riga ci pensa lui che sa tutto per definizione e sa come fare. In fondo non ha fatto una cosa diversa da Solone che lasciò Atene per andare in Egitto, l’America di allora a cercare la fonte delle leggi giuste da dare alla città. Peccato che non è Solone. la spiegazione da pagina 26 in poi di come funziona il meccanismo di creazione di moneta delle banche è geniale. Perché non ha l’obiettivo di spiegare il meccanismo, ma solo di far vedere che gli interessi che prendono le banche non sono un problema, al punto che le banche sono povere e sostanzialmente fallite. La cosa che non si capisce leggendo la brillante e confusissima spiegazione del nostro, è per quale ragione dobbiamo avere come intermediario una banca per un lavoro che, così come è spiegato, potrebbe benissimo fare un computer praticamente a costo zero. Insomma, nel suo tentativo di far scomparire gli interessi, alla fine fa scomparire anche le banche! Arriviamo così alla spiegazione di come il debito diventi un problema nei paesi che hanno ceduto la loro sovranità monetaria come è accaduto nella UE. Tutto vero, lo sappiamo tutti e da tempo. Il grande crimine è questo, che qualcuno aveva preparato il golpe che ha condotto i paesi dell’Unione Europea al fallimento, per l’impossibilità degli Stati e pure della BCE di stampare moneta come fa la FED, la Banca del Giappone o quella d’Inghilterra. E l’obiettivo del golpe è quello di comprare tutto quello che si può comprare a prezzi stracciati e soprattutto indurre in schiavitù milioni di lavoratori costretti a lavori da fame. Mentre se lo Stato può stampare tutto il denaro che vuole il problema non si pone e si vive tutti felici e contenti. Davvero? Non mi pare che sessanta milioni di poveri americani siano tutti felici e contenti anche se la FED stampa quattrini, e dal 2007 ne ha stampati in quantità industriali. E nemmeno in Giappone o in Inghilterra. Forse c’è qualcosa che non funziona anche in questi sistemi, o no? Perché l’Italia fino al 2002 aveva a sovranità monetaria e poteva stampare tutta la moneta che voleva però non mi sembra affatto che navigassimo nell’oro, anzi passavamo da una crisi all’altra sempre peggio, sempre più giù. Si sapeva che la struttura dell’euro aveva questa ed altre debolezze. Diversi economisti e anche qualche avvocato l’hanno scritto nei loro libri sin da quando è stato sottoscritto il trattato di Maastricht. Ma non è solo questa la fonte dei nostri guai e di quelli del mondo. Se la finanza ha conquistato il mondo la ragione non sta nell’euro. Il vero crimine è l’economia del debito, è la redistribuzione ineguale portata dagli interessi, sta nell’arricchimento di pochi in danno della maggioranza, sta nell’avidità, nella corruzione, nella prevaricazione, nello sfruttamento in nome di profitti che non hanno mai un limite, sta nella subordinazione del vivente all’inanimato, degli uomini al capitale. Che poi a ordire questo complotto che è frutto del demone dell’avidità, sia questo o quello, non ha molta importanza. Sarebbe come fare una critica storica al Giulio Cesare di Shakespeare basandosi sulle interpretazioni degli attori sulla scena. Che peccato. La denuncia dell’assurdità criminale delle politiche liberiste e del piano del capitale, per quanto confusa è sacrosanta. Ma tutta la confusione, gli svarioni concettuali, gli esercizi di arroganza e di presunzione di cui è impregnato il testo finiscono per renderla poco credibile. Così come la totale omissione del ruolo del debito e degli interessi, che è il problema vero, non solo nella UE ma anche negli stati a moneta sovrana, finisce per rendere il tutto di scarso valore. Un’occasione persa.

 

  By: SpiderMars on Giovedì 22 Dicembre 2011 11:20

ma Pana ..che sei un cittadino Americano Tu ..? ma che ne sanno i Cittadini delle pratiche di Bofa se sono più o meno regolari siamo arrivati a fare i Tribunali via web non vi basta più Santoro Ballarò la Gabanelli e tutti gli altri sinistri..! ma è proprio un vizio il vostro..! siete i primi difensori del carnefice e poi vi scagliate contro le vittime del Sistema

 

  By: pana on Giovedì 22 Dicembre 2011 10:49

scusate , ma poi questi professori non fanno prima amettere le lezioni su youtube? oppure a scrivere un bel libro sulla MMT ?magari da scaricare gratis ? credo che le loro idee circolerebbero di piu cosi . firmate la petizione per chiudere BankofAmerica !!! http://salsa.democracyinaction.org/o/632/p/dia/action/public/?action_KEY=8910

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: muschio on Giovedì 22 Dicembre 2011 10:41

Zibo, mi cadono le braccia a vedere uno come te, sedicente liberal, andare dietro a questa teoria che non sta in piedi, che si richiama addirittura ai complotti per governare il mondo. 1) quelli che adesso si chiamano complotti noi da sempre li abbiamo chiamati LOTTA DI CLASSE

 

  By: marco on Giovedì 22 Dicembre 2011 02:07

aderito

 

  By: eumeo on Giovedì 22 Dicembre 2011 02:05

Sì, lo avevo immaginato. Dovrei inviarle un file. Se ha un indirizzo che legge puo'mandarmi una mail a eumeo chiocciola mail.com, le rispondo e lo allego. IMPORTANTE: Per l'adesione al summit MMT Il c/c su cui versare ha questo IBAN: IT77D 02008 02455 000101640115 Banca Unicredit, Bologna, ag. Bologna Dante, via Dante1/E Intestatario: Paolo Rossi (il secondo cognome Barnard è omesso dal conto) Attenzione1: scrivere nella causale “Summit MMT Italia” col proprio nome e cognome. Attenzione2: gli estratti conto dei versamenti e delle spese fino all’esaurimento dell’ultimo centesimo, sono PUBBLICI, e verranno pubblicati su www.paolobarnard.info per la tranquillità di tutti.