By: shabib on Venerdì 29 Novembre 2013 11:12
le altre campane....
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L'EURO, LA MMT O IL GOVERNO ALEMANNO-BAGNAI
Postato il Giovedì, 28 novembre @ 00:10:00 CET di davide
Oggi viviamo in un sistema totalmente diverso. Le monete, il dollaro, l’euro, ma anche le altre, non hanno nessun valore specifico. Il governo ha (per ora, almeno) il monopolio sulla stampa di moneta fiat e pertanto la spesa pubblica diventa indipendente dalle entrate fiscali. Se non ci fosse un pericolo di inflazione uno Stato potrebbe paradossalmente stampare tutta la moneta di cui ha bisogno e portare le tasse a zero. L’idea che un governo possa restare a corto di soldi non esiste. Quando si è parlato di recente di default americano si è usato un termine improprio. Gli Stati Uniti non potranno mai fare default.
Per capire la teoria, bisogna fare una semplificazione estrema che però non inficia l’argomento. Secondo la MMT, oggi, nella condizione attuale, bisogna dividere l’economia in due sfere separate, il settore governativo (government sector), che comprende sia il Tesoro che la Banca Centrale, e il non-government sector, che comprende i singoli individui, le imprese, le banche, gli esportatori e gli importatori.
Supponiamo uno Stato come quello americano (o come quello inglese o giapponese) che ha un suo Tesoro e una sua Banca Centrale (la situazione in Europa, come tutti sappiamo, è diversa). Supponiamo poi che il Tesoro abbia un unico conto corrente presso la Banca Centrale. Quando lo Stato deve fare un pagamento, diciamo il pagamento degli stipendi dei professori, stacca un assegno che viene pagato dalla Banca Centrale, anche se il conto dello Stato fosse a zero. Naturalmente la Banca Centrale ha a questo punto un credito nei confronti del Tesoro. In teoria, lo Stato non avrebbe limiti, poiché qualunque spesa faccia viene pagata dalla Banca Centrale, che non deve avere riserve di moneta poiché è essa stessa che la crea. Quando un professore versa il suo stipendio in banca, la banca avrà al suo attivo una somma equivalente allo stipendio e un debito, una passività verso il professore che ha versato l’assegno.
Naturalmente poi lo Stato incassa dai cittadini le tasse, che vanno a ridurre l’esposizione bancaria del Tesoro verso la Banca Centrale. Il pagamento di tasse significa anche che diminuisce l’attivo delle banche che pagano le tasse per conto dei cittadini.
Ma se il Tesoro potesse spendere ad libitum non ci sarebbe un rischio di iperinflazione? No, secondo i teorici della MMT, perché se l’offerta di moneta dovesse portare a pressioni inflazionistiche, il Tesoro avrebbe tutti gli strumenti – aumento delle imposte, vendita di bond sul mercato, innalzamento delle riserve obbligatorie delle banche – per ridurre la liquidità nel sistema. Un altro punto fondamentale della MMT è che la Banca Centrale non ha mai il controllo dell’offerta di moneta. Può aumentare di molto la base monetaria, ma se le banche si tengono i soldi che gli presta a tassi vicini allo zero la BCE, l ’offerta di moneta non aumenta.
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Secondo me non c’è altra soluzione che andare avanti con l’Europa e puntare a un’unione politica con una gestione più democratica del potere europeo (oggi il Bundestag prende decisioni che hanno un peso anche sull’Italia, mentre il Parlamento italiano non può certo prendere decisioni che hanno un impatto sulla Germania) e alla nascita di un Tesoro europeo la cui guida sia politicamente contendibile (e dove, se i cittadini votassero in maggioranza per un partito politico che sostiene le Modern Monetary Theory, questa verrebbe applicata a livello europeo). Poiché quest’ultima mi sembra per il momento un’ipotesi remota, bisognerebbe procedere a una soluzione che possa essere attuata in tempi più brevi, e cioè una monetizzazione parziale dei debiti pubblici.
Concludo la questione dell’uscita dall’euro con una citazione dell’economista di Harvard Martin Feldstein, che nel 1997 ha scritto: «Le politiche monetarie uniformi e i tassi di cambio non flessibili creeranno conflitti tutte le volte che le condizioni cicliche differiranno tra i paesi membri… Anche se uno stato sovrano può in linea di principio ritirarsi dall’Unione Monetaria, le potenziali sanzioni commerciali e altre pressioni su tale paese sono tali da rendere l’appartenenza all’Unione Monetaria irreversibile a meno che non ci sia uno sconvolgimento economico molto esteso in Europa o, più in generale, un collasso della coesistenza pacifica all’interno dell’Europa».
Elido Fazi
Fonte: www.oneeuro.it
Link: http://www.oneeuro.it/2013/11/26/ma-e-possibile-uscire-dall-euro-e-adottare-in-italia-le-politiche-della-teoria-monetaria-moderna
26.11.2013
via http://megachip.globalist.it