Di chi è la sovranità monetaria ?

 

  By: Esteban. on Lunedì 21 Novembre 2011 15:15

Credo anch'io, O Monti tira fuori le palle e va sul pesante o se lo mangiano ... I BIFOLCHI non si vergognano di nulla ! hanno il *** al posto della faccia . Deve usare la clava ...

 

  By: hobi on Lunedì 21 Novembre 2011 15:10

Non sto parlando di autoriforme. Mi sto riferendo alla mannaia. A me Monti piace come persona( dopo quel bugiardo di Berlusconi ho qualche simpatia pure per il lupo mannaro ),ma non ho l'idea che userà la mannaia. Solo ordinaria amministrazione. Ici,Iva ,..,patrimonialina. Soldi buttati nel mare magnum del debito. Nel frattempo i capitali se ne vanno . Bye ,bye !! Hobi

 

  By: Morphy on Lunedì 21 Novembre 2011 14:56

Hobi, mi risulta difficile pensare ad un sistema che si autoriforma. Quella dei fallimenti pilotati era l'unica alternativa che già dal 2007 le persone di buon senso avevano in mente e non era un'idea sconosciuta e/o strampalata. E' una soluzione che forse in extremis verrà adottata, ma ho l'impressione che comunque ora il botto sarà non pilotabile. A proposito di complottisti, questo è stato sicuramente un messaggio chiaro: ^YouTube#http://www.youtube.com/watch?v=6pjQoZdB8tY^ morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Esteban. on Lunedì 21 Novembre 2011 14:54

Hobi, questo è giusto per te ... LOL ^The Complete And Annotated Guide To The European Bank Run (Or The Final Phase Of Goldman's World Domination Plan)#http://www.zerohedge.com/news/complete-and-annotated-guide-european-bank-run^

 

  By: hobi on Lunedì 21 Novembre 2011 14:45

C'è tanta di quella ricchezza finanziaria da tosare prima di arrivare alla povera gente ... Hobi

 

  By: Olocrami on Lunedì 21 Novembre 2011 14:16

Bisogna arrivare a dei default parzaili e controllati ____________________________________________________ Nel mio piccolo stavo pensando alla medesima cosa; solamente che sin tanto che ci saranno ancora immobili di proprietà dei cittadini sui quali far leva con ipoteche, vessazioni di equitalia in alternativa a famiglie da sfamare la vedo dura. Ci tengono per le 00 Il default ci sarà solo quando avranno spremuto tutto e tutti ma pensare di poterlo controllare allora sarà impossibile

 

  By: hobi on Lunedì 21 Novembre 2011 14:07

Una considerazione ,Olocrami. Quando un'azienda fallisce ( ed i debiti vengono parzialmente pagati con l'attivo fallimentare ) ,non effettua alcuna scelta. Prende solamente atto della situazione. Quindi ,spesso ,il debitore non ha scelte ed è di poco pregio sottolineare che i debiti bisogna onorarli. C'è un dato che basta ad una testa pensante per capire che parte dei debiti non potrà più essere onorata. Negli Usa la quota di PIL che va al capitale è passata dall'8,5% al 14,5%( ordine di grandezza ). Non è la cosiddetta speculazione che si è appropriata di questa quota di Pil. Ne' è solo il peggioramento del trade off lavoro /capitale. E' principalmente l'aumento della quantità di debito che il sistema economico DEVE REMUNERARE. Quindi la soluzione non è sostituire debito con debito. Bisogna arrivare a dei default parzaili e controllati. Hobi

 

  By: Olocrami on Lunedì 21 Novembre 2011 13:44

Ragione in piu' per non rimborsarli... :) _________________________________________________________ Non saprei sinceramente ... io i miei impegni sono abituato ad onorarli. Il discorso si fa complesso e va a toccare i principi democratici e su chi ci rappresenta e ci ha amministrato nei tempi ... a meno che si dimostri la malafede ma la vedo dura, penso per non pagarli che debba collassare tutto

 

  By: hobi on Lunedì 21 Novembre 2011 13:42

L’esenzione fiscale dei titoli di Stato permetteva alle imprese di eludere il fisco in modo alquanto elegante: bastava ottenere un prestito da una banca al solo fine di acquistare BOT e CCT e, alla fine dell’anno, si sarebbero potuti iscrivere in bilancio interessi passivi (dovuti al prestito bancario) che andavano a ridurre l’utile imponibile e interessi attivi (dei titoli di Stato) esenti da imposte. Questo meccanismo era noto a tutti, ma se da un lato Andreatta parlava di “frivoli discorsi di tassazione” dei BOT, dall’altro l’atteggiamento di Goria non lasciava dubbi: “da oltre un anno stiamo invitando le aziende ad autoregolarsi e non lo hanno fatto. A questo punto è necessario intervenire con garbo ma con efficacia, anche perché questo fenomeno non solo sottrae gettito all’erario, ma altera anche artificialmente i flussi finanziari” . Il governo pregava gentilmente gli evasori di autoregolarsi... Assolutamente vero. Ma dopo un po' fu stabilita una parziale indeducibilità degli interessi passivi per cui questa pratica elusoria terminò. Si passò ,subito dopo, alla deducibilità dei disavanzi di fusione. Ogni epoca ha le sue elusioni : la politica ovviamente tiene "bordone" alle elites finanziarie che in tal modo inchiappettano i poveri diavoli. Hobi

 

  By: Olocrami on Lunedì 21 Novembre 2011 13:31

Il debito pubblico passò dal 98 al 121.5% nei tre anni che vanno dal 1992 al 1994 a causa di un disavanzo interamente dovuto alle spese per interessi. Cioè lo stesso aumento registrato fra il 1981 e il 1991. Da notare che gli stessi tre anni si conclusero con avanzo primario, dimostrando ancora una volta, che non era certo la spesa a far crescere il debito.

 

  By: Gano* on Lunedì 21 Novembre 2011 13:23

quindi succede che attraverso il meccanismo degli interessi, il debito pubblico diventa uno strumento di redistribuzione inversa dai contribuenti agli istituti finanziari specialmente esteri e ai detentori di grandi capitali. ------------------------------------------------------------------------------------------- Ragione in piu' per non rimborsarli... :)

 

  By: Olocrami on Lunedì 21 Novembre 2011 13:21

L’esenzione fiscale dei titoli di Stato permetteva alle imprese di eludere il fisco in modo alquanto elegante: bastava ottenere un prestito da una banca al solo fine di acquistare BOT e CCT e, alla fine dell’anno, si sarebbero potuti iscrivere in bilancio interessi passivi (dovuti al prestito bancario) che andavano a ridurre l’utile imponibile e interessi attivi (dei titoli di Stato) esenti da imposte. Questo meccanismo era noto a tutti, ma se da un lato Andreatta parlava di “frivoli discorsi di tassazione” dei BOT, dall’altro l’atteggiamento di Goria non lasciava dubbi: “da oltre un anno stiamo invitando le aziende ad autoregolarsi e non lo hanno fatto. A questo punto è necessario intervenire con garbo ma con efficacia, anche perché questo fenomeno non solo sottrae gettito all’erario, ma altera anche artificialmente i flussi finanziari” . Il governo pregava gentilmente gli evasori di autoregolarsi...

 

  By: gianlini on Lunedì 21 Novembre 2011 13:18

non sono un commercialista ma gli interessi su bot o btp, se detenuti da un'impresa, non concorrono alla formazione dell'utile di impresa e non sono quindi tassati all'aliquota ires (o irpeg) + IRAP? quindi alla fine pagano più tasse se detenuti da imprese che dalla vecchietta, o no?

 

  By: Olocrami on Lunedì 21 Novembre 2011 13:12

Quindi ormai i bot e i btp le vecchiette non ce li hanno più? _______________________________________________ Già partire dal 1981 si coniò la nuova espressione BOT people al fine di intrattenere l’illusione «democratica» secondo la quale i titoli di Stato sarebbero stati nelle mani di una miriade di piccoli risparmiatori. La realtà era ben diversa sin da allora: nel 1985 oltre il 40% dei titoli in circolazione erano posseduti da banche e istituti di credito mentre il 57% degli utili FIAT e il 62% degli utili Olivetti per il 1984 provenivano da interessi su titoli. Si creò così una rendita finanziaria a lungo enorme, totalmente esente da imposizione, è quella scandalosa ingiustizia sociale che furono i titoli di Stato

 

  By: gianlini on Lunedì 21 Novembre 2011 12:55

Quindi ormai i bot e i btp le vecchiette non ce li hanno più?