La Reichlin sul Corriere e Boldrin non capiscono cosa sia il QE - Moderatore
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By: Moderatore on Mercoledì 28 Gennaio 2015 01:32
Gli economisti non capiscono i fatti economici anche quando come nel caso del QE sono fatti monetari che sfuggono alla gente normale che ha una ditta o una professione e quindi toccherebbe a loro spiegarli al resto della popolazione
^Lucrezia Reichlin, ex-capo economista della BCE... sul Corriere di oggi spiiega il QE#http://www.corriere.it/opinioni/15_gennaio_27/scelte-giuste-bce-ma-ue-non-puo-avere-germania-contro-d461b362-a5fa-11e4-96ea-4beaab57491a.shtml^
#i#" ...Se il debito di questi Paesi [come l'Italia] dovesse continuare ad espandersi...gli scenari possibili sarebbero due. Nel primo, #F_START# size=3 color=darkred #F_MID#la Bce continuerebbe ad acquistare titoli, sostituendosi così al mercato: questo genererebbe però un aumento incontrollato dell’inflazione#F_END# e la perdita di credibilità della Banca centrale. Nel secondo scenario, invece, la Bce interromperebbe gli acquisti per non violare il suo obiettivo di inflazione e permetterebbe il default dei Paesi a rischio. In questo secondo caso, però, la Bce si troverebbe a pagare un prezzo elevato, particolarmente difficile da digerire per chi, tra i suoi azionisti, si trova nella condizione di creditore....".#/i#
#b# Come 'azzo faccia il fatto che la BCE o Bankitalia comprino metà dei BTP sul mercato a far salire "in modo incontrollato" prezzi di olio, computer, automobili, divani e plastica non si sa #/b#
^Che non sia ovviamente vero lo dice Michele Boldrin su NoisefromAmerika#http://noisefromamerika.org/articolo/qe-non-qe-ovvero-inutile-dilemma#comment-103276^
#i# "Cos'è successo all'inflazione USA durante i periodi dei tre QE? La risposta breve è "nulla". ...L'inflazione viene quando famiglie ed imprese spendono soldi, ricevuti a credito o via trasferimenti, senza che a fronte vi sia una crescita della produzione di beni e servizi. Ora, a parte il fatto che in teoria il QE dovrebbe servire per far ripartire la produzione di beni e servizi, gli argomenti illustrati prima fanno dubitare che questa liquidità addizionale passi rapidamente da banche e governi a famiglie ed imprese. #/i#
#b# Ma poi improvvisamente il prof. Boldrin immagina che la liquidità del QE la spenda il governo ????!#/b#
#i#A meno che ... #F_START# size=3 color=darkred #F_MID#a meno che qualche governo buontempone non decida di lanciarsi in operazioni di spesa pubblica a go-go utilizzando tale liquidità ed aumentando fuori misura il proprio debito per fare trasferimenti....Ma, lasciando da parte il fatto che questo sarebbe comunque dannoso perché poi i debiti ti rimangono in groppa...#F_END# #/i#
#b# E Boldrin immagina che i BTP che compra la BCE o Bankitalia sul mercato continuino ad essere un debito, anche quando lo stato se li è ricomprati in pratica lui ??!#/b#
Per una volta ^ho provato mettere qualcosa sul blog di Boldrin#http://noisefromamerika.org/articolo/qe-non-qe-ovvero-inutile-dilemma#comment-103276^ per correggere questi errori e vedere cosa diceva (visto che ha un blog senza censura come altri)
#b# i deficit non sono la stessa cosa del debito (pubblico) • giovanni zibordi •27/1/2015 01:04#/b#
#F_START# size=3 color=blue #F_MID#....non si potrebbe anche ammettere che quando Bankitalia ora, per la prima volta dagli anni '80, può ricominciare a ricomprare i titoli di stato significa che il debito pubblico può scomparire come problema ? Cioè che il QE di Draghi dimostra che potremmo ridurre le tasse ed evitare l'asfissia all'economia scambiando moneta con debito, un operazione che non ha costi come tutti possono notare osservando Draghi.
Alla fine della fiera il QE significa che lo Stato, tramite la Banca Centrale che agisce per suo conto, può decidere (se lo ritiene utile) di fare deficit, ma non debito. Con il QE il deficit pubblico può aumentare, ma non il debito visto che se lo può ora finalmente comprare Bankitalia la quale alla fine dell'anno gira le cedole al Tesoro, per cui E' COME SE IL DEBITO NON ESISTESSE una volta che entri nel suo bilancio. Questo è ovvio no ? Nei prossimi 12 mesi il Tesoro emetterà (al netto, come finanziamento del deficit del 3% famoso) circa 45 mld di titoli e Draghi comprerà circa 500 per l'eurozona intera di cui all'Italia spetteranno forse 80 mld (17% ?). Cioè con un deficit del 3% grazie al QE quest'anno il debito si ridurrà (ceteris paribus...)
E se qualcuno si preoccupa di dove finiranno questi 80 mld di BTP che Bankitalia compra sul mercato...beh... quando scadranno lei può: a) comprarne altri o b) semplicemente dimenticarseli nel suo bilancio e non chiedere i soldi indietro al Tesoro. Non è magnifico ?
Dopo 30 anni che si fanno Finanziarie su Finanziarie e si aumentano le tasse fino a far asfissiare l'economia in nome del Debito Pubblico ora finalmente si può ridurre o anche annullare questo debito. Senza alcun costo, nè diretto e neanche indiretto perchè, come si vede in giro per il mondo, i mercati non vanno contro una Banca Centrale che fa QE in modo massiccio.
Insomma:
1) con il "QE", cioè con uno "swap" di debito con moneta, puoi ridurre il Debito Pubblico,
2) puoi fare un maggiore deficit pubblico senza aumentare il debito,
3) ergo, il QE va usato per ridurre le tasse senza aumentare il debito pubblico
Visto che ora finalmente Draghi è riuscito far passare il principio e implementarlo, anche se in misura minima, perchè non spiegare alla gente che si può invece farlo su larga scala e così eliminare il debito pubblico e ridurre le tasse. ....
...
Insomma è vero che il QE come lo si fa non serve quasi a niente perchè crei un "cash" che non può essere utilizzato da famiglie e imprese, che va solo a comprare BTP....e poi ritorna quasi tutto alla Banca Centrale come "riserve" che le banche le ridepositano..... Se invece rompi il tabù dell'eurozona e dici che il QE PERMETTE DI AUMENTARE I DEFICIT SENZA AUMENTARE IL DEBITO, che deve servire a finanziare una riduzione massiccia di tasse e lo usi solo per ridurre le tasse (non la spesa pubblica! )... allora servirebbe eccome
#F_END#
Forse il discorso era complicato perchè l'ottimo professore dell'Università di Kansas City ha risposto:
#b# Difficile rispondere • michele boldrin •27/1/2015 - 05:47#/b#
#i# Troppe affermazioni improbabili e senza fondamento. Ma proviamo.
-#F_START# size=3 color=darkred #F_MID# La differenza fra finanziare deficit via emissione di debito o via emissione di moneta e' sottile ma, alla fine, non essenziale. In entrambi i casi, come abbiamo appreso 40 anni e passa fa da Sargent e Wallace, scambi beni e servizi reali per pezzi di carta. Nel caso del debito il pezzo di carta chiede di restituire beni e servizi reali in futuro (debito), nell'altro fa circolare pezzi di carta che si comprano beni e servizi reali in ogni caso. Questi ultimi, in entrambe le circostanze, spariscono dalla circolazione perche' sono stati usati. Detto altrimenti, quale illusione puo' far pensare che scambiare beni reali per pezzi di carta "rosa" (debito) abbia un effetto diverso da scambiare gli stessi beni per pezzi di carta "blu" (moneta")? Sempre pezzi di carta sono in cambio di beni veri!#F_END#
Il resto che scrivi segue (privo di senso) dalle ipotesi (erronee) con cui cominci.
Scambi debito per moneta, perfetto. E allora? La moneta circola (se circola, vedi sotto) e crea inflazione, perche' mica te la mangi o ci dormi con la moneta! La ricchezza reale se ne va in entrambi i casi.
Ma, magari, la moneta non circola. Allora l'unica cosa che succede e' la seguente.
Una qualche istituzione finanziaria, banca, prima aveva pezzi di carta rosa (debito) in cassaforte e poi ha pezzi di carta blu (moneta). Fine. Niente e' cambiato.
In entrambi i casi lo stato ti ha dato pezzi di carta in cambio di un bene reale.
Perdonami ma a leggere commenti come i tuoi tremano le vene ai polsi. Commenti cosi' fanno capire quanto importante sia studiare davvero, capire le cose davvero e non trasformarsi tutti in economisti da bar che pensano di fare miracoli con il gioco delle tre carte. Se fosse cosi' facile saremmo tutti ricchi come Bill Gates da tempo.
Svegliatevi, questo e' l'unico consiglio che mi sembra di poter dare. Ma ci spero sempre meno.#/i#
Data la risposta confusa ho riprovato:
#b# la contabilità bancaria del QE! • giovanni zibordi •27/1/2015#/b#
#F_START# size=3 color=blue #F_MID#.... La storia dei pezzi di carta rosa non capisco bene cosa c'entri, qui parliamo di passività e attività di bilancio, i titoli di stato sono conti di riserva presso la Banca Centrale a fronte dei quali questa segna al passivo delle "riserve" che sono un "cash", ma particolare perchè può essere usato solo per pagamenti tra banche.
In altre parole parliamo di "pezzi di carta" (elettronica) CHE PER DEFINIZIONE NON VENGONO SCAMBIATI CON BENI REALI. Quando la Banca Centrale (come è successo in USA) aumenta da 500 a 4,000 mld di dollari sia il suo passivo che il suo attivo riempendo il primo di titoli di stato NON SUCCEDE NIENTE IN TERMINI DI ACQUISTI E VENDITE DI BENI REALI. Tutto il discorso del QE, così come delle operazioni di mercato aperto di cui è un estensione, si riferisce solo a "swap" di debito con cash, dove però detto cash può essere solo usato per accrediti e addebiti tra banche (e BC).
Si tratta di un circuito contabile e monetario chiuso, che ha effetti sull'economia reale solo indirettamente, nell'indurre dei soggetti sul mercato finanziario ad aumentare o ridurre il loro debito (essenzialmente) Come riferimento per questo modo di ragionare, di tipo "non partigiano" userei "How the Economic Machine Works" di Ray Dalio di Bridgewater, http://bwater.com/Uploads/FileManager/research/how-the-economic-machine-..., che non è keynesiano o monetarista, ma uno che con questo tipo di schema è arrivato a creare dal niente il fondo hedge "macro" più grande del mondo. Questo solo per dire che non stiamo parlando di bizzarre teorie abbruzzesi. Anche la settimana scorsa a Davos ripeteva che il QE è utile perchè scambia debito con moneta, riduce il debito e aumenta la moneta, cosa che per la Banca Centrale (nel sistema monetario moderno post 1971, in cambi fluttuanti e nella propria moneta) è possibile. Non era possibile quando c'era il Gold Standard, non è possibile in cambi fissi e non è possibile verso il debito estero. Ma una banca centrale di oggi, con il debito pubblico del proprio stato, può farlo.
Il problema è che negli ultimi 30 anni la quantità di debito è quadruplicata a fronte di una quantità di moneta essenzialmente invariata (fino al 2009) e di conseguenza ora devi ridurre il debito e con il QE dal Giappone agli USa alllo UK alla BCE fanno più o meno questo. I sistemi per ridurre il debito in generale sono tre: austerità cioè ripagarlo, default/svalutazione, inflazione cioè repressione dei rendimenti reali sotto zero.
Nel caso del debito pubblico però c'è la quarta soluzione, discussa anche da Mike Woodford, Adlair Turner ecc.. cioè il QE, far ricomprare alla Banca Centrale i titoli di stato e POI TENERLI NEL SUO BILANCIO PER SEMPRE. Mike Woodford ha detto varie volte che se fai QE poi devi farlo fino in fondo e comunicare la decisione di non rivendere mai più il debito. Ma se la Banca Centrale compra i titoli sul mercato, con "riserve" che crea dal NIENTE e che non le costano niente e poi tiene i titoli comprati, gira le cedole al Tesoro e non li rivende mai.... allora la contabilità bancaria e il buon senso anche dicono che il debito è cancellato.
Uno stato può cancellare il proprio debito pubblico. Non può cancellare quello in valuta estera, ma il suo sì. E quello che fa Draghi, in misura minima è esattamente questo. Con tutto il rispetto però, bisogna entrare nel merito dei bilanci e non supporre che ad ogni "pezzo di carta" monetario corrisponde per forza un bene reale. Nel caso dei conti presso la Banca Centrale non è vero...
#F_END#
Dopodichè nessuna risposta...