Il Piano per Uscire dalla Depressione: 100 mld in meno di tasse creando moneta

 

  By: Olocrami on Martedì 05 Febbraio 2013 18:44

[morphy]Una mossa sensata sarebbe quella di puntare ad una riforma completa del sistema scolastico pubblico ******************************************************************* Tutti gli studi hanno dimostrato che il costo medio per alunno per le scuole pubbliche è il doppio rispetto a quello delle scuole private persino all'estero http://www.mackinac.org/archives/1997/s1997-04.pdf ... figuriamoci in itaglia la scuola pubblica cosa può arrivare a costare. Il vero scopo originario dell’istruzione pubblica non è tanto (come pensiamo) l’istruzione, ma piuttosto l’indottrinamento alla religione civica e ai valori che lo Stato considera importanti..

 

  By: mb on Martedì 05 Febbraio 2013 18:39

@moderatore e @vincenzo. Entro a gamba tesa su questo post dopo quello che ho letto da parte di vincenzo sulla scuola. Posizioni simili la dicono lunga sul perché non usciamo dalla crisi. Lasciamo per un attimo da parte keynes e austriaci e zio paperone Giannino. Come diceva il mai opportunamente rimpianto carletto marx, ognuno usa la morale e l’etica per proteggere i suoi interessi: prima l’economia e dopo la morale!!! non viceversa. Quindi è ovvio che come insegnante io difenda la scuola e che vincenzo qui esalti il mondo imprenditoriale, quello dello sporcarsi le mani e tutto il resto di retorica. Peccato però che quello che dice si scontri con i dati e anche con il buon senso. Primo: io ho avuto molti stranieri in classe (liceo scientifico) e sapevano la metà della metà della metà dei nostri ragazzi. TUTTI, TUTTI, TUTTI ed ho avuto tedeschi e americani. Ho avuto ragazzi che sono andati a fare la quarta liceo in america (usa), Danimarca e Germania: tutti tutti tutti sono tornati con voti altissimi, in america addirittura col massimo dei voti. Io non so dove viviate voi, ma qui in Veneto gli imprenditori hanno guadagnato cifre enormi ed hanno reinvestito in case, case e ancora case. Ora ha ragione Zibo quando dice che è necessario una cura di appoggio alla domanda, la storia ha sempre risposto così (insegno storia) e se stavolta non risponderemo così l’unico scenario possibile sarà un’economia balcanica, dove ci sono i poveri e i ricchi (niente classe media). Tuttavia, smettiamola di dire che la colpa è di qualcun altro… caro vincenzo e se fosse colpa degli imprenditori italiani che invece di assumere laureati assumono i figli ignoranti? E se fosse colpa degli imprenditori che invece di innovare hanno comprato tonnellate di inutili immobili? Ah già! È colpa dei bidelli, come al solito. Almeno gli inglesi erano più originali: lì la colpa era sempre del maggiordomo

 

  By: Roberto964 on Martedì 05 Febbraio 2013 18:38

@ Morphy <<Facciamo l'esempio dell'Italia. Non abbiamo competenze particolari, non abbiamo una struttura industriale degna, non abbiamo il becco di un quattrino... E allora che facciamo? Soldi a pioggia nelle casse degli "industriali" sperando che facciano concorrenza a LG. Quelli di LG appena vedono un italiano gli sputacchiano in un occhio e chiudono il caso. Facciamo concorrenza a Samsung? Questi in qualsiasi settore ti sotterrano.>> sai chi è il n° 1 al mondo nel settore "caldo" (forni e p.cottura) degli elettrodomestici? il gruppo indesit; e nel settore "freddo" e lavaggio? era il gruppo indesit sino alla fusione di bosh+siemens; sai dove vengono prodotti i marchi hot-point (ariston) e sholtes per il built-in? solo ed esclusivamente in europa occidentale (italia, uk e francia). in cina e in brasile indesit è il n° 1 assoluto e sai perchè? costruisce direttamente sul posto e i suoi operai possono comperare quello che producono. come vedi, in molto settori, ci fanno ancora una colossale pippa i vari LG, samsung ecc.

 

  By: antitrader on Martedì 05 Febbraio 2013 18:35

Appunto Gian, noi li metiamo a friggere i panzerotti ai laureati stranieri, intanto ieri c'era un articolo su un softwarista italiano che va in Inghilterra fa 8 colloqui e, con sua somma sorpresa, riceve 7 proposte di lavoro.

 

  By: gianlini on Martedì 05 Febbraio 2013 18:27

anti! non è vero! ho un'amica ingegneressa civile ucraina, 40 anni. lavora come commessa da Luini, quello dei panzerotti!

 

  By: antitrader on Martedì 05 Febbraio 2013 18:24

Morphy, io comincio a pensare che inghilterra, germania etc... siano messi peggio di noi quanto a scuola e, sopratutto, voglia di lavorare degli indigeni. Allora perche' vanno meglio? Perche' dall'estero non hanno importato solo badanti ma anche tecnici di livello e cosi' hanno compensato il rammollimento del loro popolo. La triste verita' e' che siamo un popolo di debosciati e qualcuno che ha ancora voglia e competenze per lavorare se ne va da questo cesso di paese per cui importi badanti ed esporti laureati (quelli seri, non quelli in sociologia o comunicazione). In un contesto del genere puntare sulla scuola e' come buttare soldi nel cesso, si rischia di fare come i sindacati che reclamano corsi di formazione, in realta' sanno benissimo che cosi' crei solo qualche posto per gli insegnanti ma gli va bene perche' arrivano i soldi di pantalone.

 

  By: Morphy on Martedì 05 Febbraio 2013 18:14

Ora non voglio essere frainteso. In materia di moneta, banche et simila non ci metto becco. Sono cose per me (e per i più) complicate che solo gente come Hobi può capire. Oggi la finanza è complessa e per di più assolutamente necessaria. Tant'è che i banchieri centrali sono diventati dei veri dominatori dell'universo. Ed oggi queste persone sono chiamate a tirarci fuori dai casini (guai se non ci fossero). Assicurare un'economia sfavillante nel futuro penso non sia compito delle BC. In realtà non è compito di nessuno. E' importante però almeno cercare di non ostacolare il progresso. Per questo dobbiamo necessariamente fare fuori certi personaggi. Facciamo l'esempio dell'Italia. Non abbiamo competenze particolari, non abbiamo una struttura industriale degna, non abbiamo il becco di un quattrino... E allora che facciamo? Soldi a pioggia nelle casse degli "industriali" sperando che facciano concorrenza a LG. Quelli di LG appena vedono un italiano gli sputacchiano in un occhio e chiudono il caso. Facciamo concorrenza a Samsung? Questi in qualsiasi settore ti sotterrano. Fatto cento che ora occorrono persone in gamba in materia bancaria per tenere a galla la baracca che si sta schiantando, occorrono però idee sensate da mettere sul piatto. E messi come siamo messi, pensare di creare un tessuto industriale che affronti i colossi sopraindicati è pura follia. Una mossa sensata sarebbe quella di puntare ad una riforma completa del sistema scolastico pubblico (e nel fare questo devi mettere in pensione quelli tipo Formigoni che vogliono uno zuppone misto, cioè spesa pubblica e guadagni privati). Quello che proponevi tu Vincenzo mi sembra una base onesta do partenza. La scuola deve necessariamente rimanere pubblica o per meglio dire la scuola pubblica deve esserci. Se poi c'è qualche pazzo che vuole fare scuola privata lo faccia, ma a sue spese e che non venga a rompere i coglioni ad accattare denaro del contribuente. Fatta una scuola all'avanguardia, penso che possano occorrere non più di 5 o 7 anni per vedere i primi risultati. Non sarebbe un processo lunghissimo. 5 anni di tirare la cinghia e sperare che i Master of the Universe della finanza riescano a tenere botta e a non farci tornare al tempo delle pietre. Ecco noi abbiamo i soldi per fare scuole eccellenti. E se non li abbiamo tagliamo altri servizi. Certamente non abbiamo soldi per andare contro Samsung. Fatti i cervelli poi le cose vengono da sole. Parlo di cervelli nè, cioè gente che la matematica la studia e la sa e poi se la tiene in mente anche. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Roberto964 on Martedì 05 Febbraio 2013 18:13

X Vincenzo <<E allora come mai più o meno nello stesso periodo gli indiani e i cinesi, invece di mettersi a costruire impianti industriali non hanno comprato titoli di stato italiani ed europei in genere? In India, per parlare del settore raffinazione, hanno costruito in un solo sito una capacità pari più o meno a tutta quella che c'è in Italia.>> ma, secondo te, ai cinesi o agli indiani hanno dato la possibilità di muovere i loro capitali, liberamente, dai loro investimenti per spostarli sulla rendita finanziaria globale? ovvero, il cinese medio o l'indiano medi ha l'accesso ai mercati finanziari globali? <<Se prendiamo il caso FIAT, tanto per non fare nomi, è vero che ha impianti fermi, ma chi accidenti si comprerebbe le auto che ha in listino?>> bhe, se tu paragoni una golf e una brava e puoi comprarle allo stesso prezzo non c'è partita..........però, se torni indietro un po' agli anni 80 questo fatto ti sembrava un'eresia. A questo proposito ti porto un esempio che mi è occorso: 1984, dovevamo comperare un'auto nuova, andammo a vedere la fiat ritmo diesel: £ 13.000.000 e poi andammo a vedere la golf diesel (come allestimenti erano li): £ 16.800.000...secondo te, mio padre cosa ha acquistato? Quel differenziale che rendeva competitiva la ritmo è stato assorbito a favore degli alemanni grazie all'euro, per tutte le ragioni che abbiamo abbondantemente visto, e non c'è innovamento che tenga: la compressione salariale, gli scarti di inflazione accumulata dai due paesi ecc ecc hanno permesso che i prezzi di oggi siano quasi identici. Oggi, trovi che un cioccolato prodotto in svizzera costi di meno di quello prodotto in italia, come lo spieghi?

 

  By: gianlini on Martedì 05 Febbraio 2013 17:54

E allora come mai più o meno nello stesso periodo gli indiani e i cinesi, invece di mettersi a costruire impianti industriali non hanno comprato titoli di stato italiani ed europei in genere? .--------- scusa Vincenzo, un conto è chi i soldi ce li ha già, e un conto sono quelli che i soldi devono ancora farli.... stai parlando di Reliance?

 

  By: VincenzoS on Martedì 05 Febbraio 2013 17:21

x Roberto964 ma a nessuno viene in mente che, ad un certo punto, l'industria abbia preferito investire i suoi profitti nella rendita piuttosto che nell'innovazione? ------------------------------- E allora come mai più o meno nello stesso periodo gli indiani e i cinesi, invece di mettersi a costruire impianti industriali non hanno comprato titoli di stato italiani ed europei in genere? In India, per parlare del settore raffinazione, hanno costruito in un solo sito una capacità pari più o meno a tutta quella che c'è in Italia. E' anche vero che investire senza risschi può essere conveniente ma è anche vero che uno è meno portato a prendersi rischi quando sa che il carico fiscale sarà alto e in più si dovrà combattere con la burocrazia. PEr investire in impianti industriali, poi, ci vuole la gente con la testa, che ormai mica è facile da trovare. Faccio una notazione sull'approccio keynesiano. Si dice che la crisi è causata da eccesso di capacità produttiva e scarsità di domanda per cui la spesa pubblica potrebbe essere la soluzione. Se prendiamo il caso FIAT, tanto per non fare nomi, è vero che ha impianti fermi, ma chi accidenti si comprerebbe le auto che ha in listino?

 

  By: Roberto964 on Martedì 05 Febbraio 2013 17:06

scusate... ma a nessuno viene in mente che, ad un certo punto, l'industria abbia preferito investire i suoi profitti nella rendita piuttosto che nell'innovazione? Tale fenomeno, a mio giudizio, parte dall'inizio degli anni 80 che, vedi per quale caso, coincide con i "vari" divorzi tra le banche centrali e tesoro degli Stati europei che volevano "più europa" rendendo conveniente tali investimenti affidando il loro fabbisogno di moneta (sotto forma di DEBITO) ai mercati finanziari che vogliono, a ragione, un loro rendimento NETTO, ovvero, se tu mi dai la possibilità che il mero investimento "di rendita finanziaria" sia maggiore dell'inflazione, anche se di poco, per quale motivo dovrei investire il mio denaro in qualcosa che potrebbe essere rischioso? (Il 57% degli utili di fiat ed il 67% degli utili di olivetti, in quegli anni, venivano da interessi da titoli di Stato -bot-). Non dobbiamo perdere di vista i numeri: se investo 1000 euro in BTP o BOT e ho un ritorno al NETTO dell'1% avrò guadagnato 10, discorso diverso se ho da investire 1 milione: il compenso netto sarà 10.000, discorso ancora diverso se i milioni sono 10 ecc. Questo è la cosa fondamentale, i ritorni da rendita finanziaria devono essere NEGATIVI, solo così si sposterà il capitale dalla rendita alla produzione, diversamente, e per un mero discorso egoistico, non impiegherei MAI risorse MIE in attività che comportino dei rischi. Se volete, invertendo il discorso, capirete il perchè quando c'è da fare investimenti, li si facciano a debito: chi ha tanti soldi preferisce non rischiare (se gli lascia la possibilità di "speculare").

 

  By: VincenzoS on Martedì 05 Febbraio 2013 16:46

x Morphy OK Vincenzo, a queste condizioni mi posso anche eccitare, comincio a discutere e divento meno dissacrante. ----------------------------- Ok, lo faccio io allora il dissacrante, sintetizzando le varie posizioni trovate sui blog e forum economici che vanno per la maggiore Zibordi: uscire dall'euro e stampare lire (come le distrbuiamo? spesa pubblica? in regalo) Bagnai: uscire dall'euro e vai con la spesa pubblica Piga: rimanere nell'euro e vai con tasse e spesa pubblica Rebuffo: restare nell'euro e viva la Germania, comprate oro (a cosa serve?) Seminerio, abbasso la Germania, abbasso l'austerità (e poi?) Giannino: vai con tagli feroci alla spesa pubblica, l'euro tutto sommato si può tenere Austriaci vari: abolire le banche centrali, tornare al gold standard Altri vari: viva la globalizzazione Altri ancora vari: abbasso la globalizzazione Insomma una babele da matti, dimostrazione che nessuno ci ha veramente capito nulla e continuerà a non capirci nulla. Lasciamo poi perdere il rettore della Bocconi, alias Rigor Mortis, il fiscalista di Sondrio, i magistrati che vogliono mettere la patrimoniale sui redditi alti (!!!!!), e i gestori di banche, soprattutto di quelle dalle parti di Siena.

 

  By: Morphy on Martedì 05 Febbraio 2013 16:18

OK Vincenzo, a queste condizioni mi posso anche eccitare, comincio a discutere e divento meno dissacrante. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: VincenzoS on Martedì 05 Febbraio 2013 16:09

x Morphy Bene, finalmente qualcuno che tira in ballo questioni serie. Pensa solo al primo TUO punto. Pessima formazione scolastica. Sai quanto investimento servirebbe per migliorarla? Relativamente: 0 (zero). ------------- Da almeno un anno posto su tutti vari forum la mia idea per una riforma scolastica a costo 0 e che non altererebbe di un acca l'idea di scuola pubblica ovvero di scuola come servizio universale a carico dell'intera cittadinanza. Si tratta in sistesi di dare completa autonomia gestionale a ciascun istituto, di farlo gestire da un cosiglio formato da un dirigente di nomina ministeriale, da alcuni genitori e da alcuni insegnanti (quelli con più anzianità di servizio nell'istituto). Ogni istituto riceverebbe finanziamenti proporzionali al numero di studenti, con ovvi correttivi legati a condizioni geografiche e cose simili, e avrebbe piena autonomia di assumere, ed eventualmente mandare via, quanti e quali insegnanti vuole pagandoli, nei limiti dei fondi disponibili, quanto vuole. Costo? Zero, anzi forse alla fine si risparmierebbe pure con opportuni incentivi (ad esempio destinando a borse di studio una quota dei risparmi ottenuti) Benefici? Responsabilizzazione di genitori e docenti Ostacoli alla realizzazione? Enormi, tutto il sindacalismo e tutti gli statalisti

 

  By: Morphy on Martedì 05 Febbraio 2013 15:46

Vincenzo: "Fondamentalmente le cause si possono ravvisare in: - pessima formazione scolastica; le persone semplicemente non capiscono di cosa gli si parla, non sanno prendere decisioni di fronte ai problemi, non sanno in sistesi lavorare, e ciò comporta costi significativi che si ripercuotono sulla profittabilità e anche sui livelli salariali - senso di appagamento; pochi hanno voglia di intraprendere nuove attività, tanto c'è mamma-stato che provvede - elevata tassazione necessaria per mantenere apparati burocratici pletorici e distribuire benefit di varia natura agli amici e agli amici degli amici, che riduce le risorse disponibili per gli investimenti e comprime profitti e salari - elevata regolamentazione che comporta una serie di operazioni inutili quando non dannose - altre ed eventuali" Bene, finalmente qualcuno che tira in ballo questioni serie. Pensa solo al primo TUO punto. Pessima formazione scolastica. Sai quanto investimento servirebbe per migliorarla? Relativamente: 0 (zero). Sono anni che batto questi argomenti, ma quando parli con gli economisti cascano come delle pere mature e ti danno dell'imbecille. Quando dici che la crisi attuale è una conseguenza di una crisi di identità industriale rispetto al mercato, ti prendi del pazzo. Allora dici tra te e te: ma vaffank gli economisti ed i loro numerini. Non mi riferisco ai contabili che sono invece (specie ora) estremamente utili. E' come se non capissero che solo il progresso tecnologico crea ricchezza. E si il concetto è abbastanza semplice no? Vincenzo fai questi conti (e scusa l'approssimazione). 5 + 5 + 5 - LHC al CERN: 5 miliardi - Marte Curiosity : 5 miliadi - JWST (James Webb Telescope): 5 miliardi Totale 15 miliadi (ma dagli anche 20 e 30). Facciamo pure conto che non serva ad un cazz sapere cosa c'è su Marte o cose così. Allora per fare queste 3 cose, a parte che crei anche occupazione di qualità, si sono dovuti inventare tutto. In sostanza, con la modica cifra di 15 miliardi ti ritrovi con bidonate di brevetti pazzeschi che avranno ricadute sull'economia reale per i prossimi 30anni. Se poi consideri i 15 miliardi in relazione alle cifre che si stanno tirando in ballo per la questione delle perdite su scommesse (perchè di questo si tratta) delle banche, beh allora ti accorgi che il bosone di Higgs è praticamente regalato. Ora mi sembra assolutamente ovvio che puoi tornare alla Lira stampandola anche in rotoli (e non hai alternative a questo formato), ma si deve pur comprendere che è una minkiata. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...