By: GZ on Lunedì 11 Febbraio 2013 01:16
Su segnalazione di Claudio Borghi (insegna alla Cattolica finanza e scrive sul Giornale) il noto blog di Claudio Messora (che collabora all'"Ultima Parola" di Paragine il venerdì sera) ha pubblicato ^la soluzione di Marco Cattaneo per risollevare l'Italia, i Certificati di Credito Fiscale#http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx^. Con questa ingegnosa soluzione riduci di 100 miliardi le tasse sulle aziende e di 50 miliardi le tasse sul lavoro, crei 150 miliardi di potere d'acquisto immediatamente. Questo senza uscire dall'Euro, senza cancellare o rinegoziare i trattati europei, utilizzando solo i potere attuali del governo italiano nell'ambito dell'Eurozona
Qui trovi la risposta a tutte le questioni sollevate: ^"I CCF - Certificati di Credito Fiscale: Frequently Asked Questions"#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/02/i-ccf-certificati-di-credito-fiscale.html^
Qui un articolo di Cattaneo che si riferisce all'^esperienza della Germania degli anni '30 con Hjalmar Schacht#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/01/il-banchiere-di-hitler.html^ che usò questo meccanismo per far uscire in un anno la Germania dalla Depressione e ridurre quasi a zero la disoccupazione
Qui un ^intervista a Cattaneo sul Lettera43#http://www.economiaweb.it/cattaneo-cosi-recuperiamo-il-10-del-pil^
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Commenti (miei) sul Blog di Cattaneo rivolti a rafforzare la proposta integrandola con la sostituzione dei BOT ai BTP, a cui Cattaneo ha risposto che concorda
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giovanni_zibordi ha scritto il 7 febbraio 2013 alle 16.25 | giovanni.zibordi@gmail.com
Premesso ancora che la proposta è perfetta e andrebbe diffusa e discussa il più possibile ovunque costringendo i candidati e i loro esperti a pronunciarsi può essere corredata e "blindata" anche meglio
I certificati proposti da Cattaneo puntano al fatto che in due anni il reddito nominale dell'Italia cresca di almeno 300 miliardi circa, per cui anche se lo stato perde 150 mld di tasse a regime lo compensi con l'incremento di reddito (di cui quasi metà finisce in tasse). Sto semplificando un attimo, ma è chiaro che dopo due anni lo stato si ritrova 150 mld in meno di incassi e Cattaneo conta che l'iniezione choc di 150 mld l'anno nell'economia produca un reddito NOMINALE addizionale anche di 400 mld (in ogni caso più del doppio dei 150mld annui persi di tasse).
Questo è tutto corretto, ma può esserci una recessione nell'eurozona o anche nel mondo e il mercato finanzario può attaccare l'Italia lo stesso all'inizio o anche se l'economia in generale intorno a noi è debole perchè resta che vede lo stato italiano rinunciare a 150 mld su 714 di entrate contando sul rimbalzo dell'economia per recuperarli in due anni. Cioè puoi avere lo stesso un attacco speculativo sul BTP tanto per capirci
Bene, puoi assicurarti anche meglio allora da questo rischio nel periodo iniziale che è quello critico se smetti di emettere BTP sostituendoli con BOT e fai un accordo con le banche italiane perchè li comprino loro all'1% ad esempio o ad un rendimento leggermente superiore al loro costo medio della raccolta. Questo riduce automaticamente il costo dell'indebitamento e taglia fuori il "mercato" perchè per due anni ad esempio sono le banche italiane che comprano i BOT. Possono farlo ? Sicuro, i BOT non richiedono capitale addizionale secondo Basilea ! E se gli offri un rendimento appena sopra il costo della raccolta non gli aggravi i bilanci...
(Questa è una versione, adattata, della ^proposta del 2011 di Richard Werner che preferirebbe prestiti diretti delle banche allo stato#http://eprints.soton.ac.uk/344803/^)
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Marco Cattaneo 7 feb (4 giorni fa)
mi sembra un ottimo spunto per affinare il progetto. Chiaramente molti dettagli possono essere migliorati, essenziale è che si prenda la via di riformare il sistema monetario.
PS della MMT non sono un esperto. Mi lasciano in dubbio due cose: sembra trascurare il vincolo esterno, e sembra ritenere che l'espansione monetaria possa essere proseguita indefinitamente anche quando l'economia è a regime. Sbaglio ?
Un'idea ottima mi sembrano i tax backed bond, che possono sicuramente essere utilizzati anche in congiunzione ai CCF, non vedo nessuna incompatibilità.
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giovanni_zibordi ha scritto il 7 febbraio 2013 alle 15.34
E' un idea logica, intelligente e che funzionerebbe perfettamente. Inoltre non è un marchingegno di ingegneria finanziaria come quelli che inventano le grandi banche, ma ha dietro di sè il semplice buonsenso, al di là ovviamente di un minimo di dettaglii tecnici e di definizioni nuove. Il motivo per cui un meccanismo del genere funziona è semplicemente che fa leva sulla capacità dello stato, nel sistema monetario moderno, di creare moneta senza vincoli materiali
Di questo tipo di soluzione esistono già tra l'altro in giro delle varianti secondo la stessa logica che è quella per cui si mette in giro "moneta" creata dallo stato e la garanza di questa moneta è che lo stato te l'accetta come pagamento di tasse. vedi ad esempio la ^proposta di Warren Mosler e Phil Pilkington di cui parlavo un anno fa#http://cobraf.com/forum/postEdit.php?reply_id=123466178&topic_id=5731^
Per chi pensasse che sia un escamotage o un giochetto finanziario bisogna solo sottolineare l'essenziale che è questo: la moneta oggi non è (per il 97% circa) più un oggetto in quantità finita detenuto in forzieri o casseforti e trasportato da portavalori, ma un fatto contabile, una forma di contabilità. E questa contabilità ricade sotto i poteri dello stato che può ridefinirla come vuole. Da questo segue che lo stato non ha nessuna ragione di indebitarsi coi privati e pagare interessi su interessi per generazioni. Lo stato crea lui la moneta nel momento che indica che qualche cosa può essere usato per saldare le tasse a lui dovute.
Se quindi lo stato definisce ora questi certificati come strumenti per pagare le tasse con questo atto crea moneta. E l'economia italiana sta soffocando essenzialmente per per mancanza di moneta