By: giorgiofra on Giovedì 02 Maggio 2013 22:48
Che le banche abbiano scopo di lucro mi pare tanto evidente quanto giusto. Ma che lo facciano attraverso delle costrizioni legali, così come succede per i notai, mi pare immorale, indecente, criminale.
Io credo che chiunque detenga un potere, alla lunga, tenda ad abusarne. E tanto più è potente chi detiene questo potere, tanto più gli abusi sarebbero gravi.
E' per questo che non amo nessuna istituzione e nessuna struttura che siano tanto potenti da poter danneggiare in modo grave la vita delle persone. Non amo le divise, non amo le toghe, non amo le professioni protette, non amo i monopoli e gli oligopoli. Sostengo, anzi, che la società dovrebbe porre estrema attenzione all'operato dei potenti, intervenendo con controlli costanti e contenendone gli abusi.
Obbligare per legge ogni cittadino ad avvalersi dell'operato delle banche, ed impedire a coloro che non accettano le loro regole di esercitare una vita libera e dignitosa, mi pare conferire a queste istituzioni un potere abnorme. E conoscendo le qualità morali di coloro che fanno del denaro la loro unica ragione di vita, sono assolutamente certo che abuserebbero senza ritegno del potere che lo stato gli conferirebbe.
Ogni qualvolta si impedisce ad un cittadino di scegliere liberamente, si attua un abuso che ne lede le libertà fondamentali. Troppo spesso tali abusi vengono giustificati con la necessità di tutelare interessi collettivi astratti. Si tratta quasi sempre di menzogne.
Tutte le peggiori tirannidi, in ogni tempo, hanno giustificato i loro peggiori crimini con la necessità di salvaguardare più alti interessi generali. Si è trattato, quasi sempre, degli interessi particolari di una minoranza. Eppure, una popolazione mediamente rincoglionita, non esitava a gremire le piazze dove acclamava ed applaudiva i suoi aguzzini.
Così va il mondo, purtroppo.