La nuova civiltà

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Venerdì 03 Aprile 2020 16:33

Xtoll,ha scritto una cosa da libro " Cuore " ...

"non capire che aziende e lavoratori sono dalla stessa parte "

La bottom line di ogni bilancio ...si chiama  "profitto " è la dimostrazione che lavoro e capitale non sono dalla stessa parte.

Ricordo di aver letto un saggio di una sociologa inglese che ,in contrapposizione al concetto di "wealth creation " teorizzava un concetto molto distante e nella prassi di molte aziende : la cosiddetta "wealth extraction ".

Altro che lavoro ecapitale dalla stessa parte .

 

Hobi

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:30

copio e incollo:

 

LO STATO HA FALLITO. VIVA LO STATO!

E' singolare come nel momento in cui lo stato rivela tutta la sua impotenza e l'incapacità di dare riscontro alle aspettative messianiche riposte in esso da un'umanità che aveva finito per trasformare quella semplice finzione in una divinità in cui credere fideisticamente, in grado di affrancare per sempre l'uomo "nuovo"da malattia, dolore e fatica nel paradiso in terra del "welfare state",

ebbene,

nello stesso momento, quell'umanità ingigantisce paradossalmente il suo atto di fede e devozione, cadendo nella pia illusione che quella falsa divinità, con nuove mefistofeliche malìe, ad esempio stampare dal nulla denaro in sostituzione di un prodotto mai realizzato, possa evitarle il disincanto del ritorno alla scabrosa verità della propria condizione e la necessità di doverla affrontare guardando a ben altre divinità e secondo ben altri paradigmi, più antichi e collaudati.

Smettere di credere nel falso dio dello Stato moderno e nelle sue promesse impossibili sarà forse la maggiore conquista che potremo aver conseguito all'uscita da questa prova.


 Last edited by: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:30, edited 1 time in total.

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:29

presuntuoso cretino, la tua ignoranza fa ombra alla tua presunzione.

non sai letteralmente NULLA del libertarismo, ma straparli come una vecchia comare inacidita.

demenza senile a go-go

Re: La nuova civiltà  

  By: antitrader on Venerdì 03 Aprile 2020 16:25

Che idiozia.

7 miliardfi di individui che convivono facendo ognuno quel cazzzz che gli pare.

Dietro la lavagna, e scrivere 1.000 volte: io sono un cretino ! (punto esclamativo compreso).

 

Re: La nuova civiltà  

  By: Morphy on Venerdì 03 Aprile 2020 16:25

Toninelli mi è sempre stato simpatico e ho sempre pensato che fosse uno giusto. Ho appreso adesso che è di Soresina (forse è per questo che mi piaceva). Ma porca troia quando ce n'è uno bravo, oltretutto un cremonese doc, non lo mettono al governo.

 

PS: questo non toglie che io lo possa aver massacrato sul cobraf (non ricordo). Ma questo non centra...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:18

no, bisogna sradicare l'idea che ci debba essere qualcuno che decide per gli altri, CAZZO!

 

dove voglio andare a parare?

alla constatazione che la lotta tra le due modalità (individualismo e collettivismo) è vecchia come l'uomo.

il collettivismo porta alla miseria (historia magistra vitae), ma questo non distoglie il gregge dal sentirsi più sicuro vivendo agli ordini di un pastore/padrone.

gli aspiranti padroni sono facili da individuare: per loro ogni pretesto è buono per spaventare le pecore.

quando qualcuno vi comunica che dovete avere paura di qualcosa, quello è un aspirante padrone,

se vi fate spaventare, siete aspiranti pecore

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Venerdì 03 Aprile 2020 16:16

Prima di tutto bisogna sradicare l'idea che prima vengano gli interessi delle aziende e poi quelle dei lavoratori.

Qui sta il discrimine.

E lo stato ( o meglio il governo )deve essere costituito da persone che possano portare a termine questo compito.

Non è più tempo di neutralità : c'è da recuperare molto dalle aziende .

Non sarà certo un problema che  diminuiscano i profitti.

Avevo molte speranze neil M5S ma tutto è morto con il consociativismo al governo.

 

Hobi

Re: La nuova civiltà  

  By: antitrader on Venerdì 03 Aprile 2020 16:16

Aziende e lavoratori dalla stessa parte.

https://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:09

un Governo contro gli interessi delle aziende ed a favore di quelli dei lavoratori

 

ecco, qui si configura l'appartenenza all'internazionale cretinista: non capire che aziende e lavoratori sono dalla stessa parte.

dall'altra ci sono i parassiti: politici, finanzieri, capitalisti per grazia dello stato, statali e pensionati di ogni ordine e grado

Re: La nuova civiltà  

  By: antitrader on Venerdì 03 Aprile 2020 16:05

ODE a Toninelli.

A proposito di Toninelli da Cremona, a me sembrava uno di quelli giusti nonostante i continui

sberleffi cui era fatto oggetto.

Giovane, energico, coraggioso, occhio sveglio e faccia da gran lavoratore, e, sicuramente immune

dalle porcherie della politica.

Purtrppo il destino cinico e baro lo ha risucchiato nell'anonomato, a conti fatti, un paese di cialtroni

(e di ladri) non lo meritava un simile individuo.

 

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 16:03

sorry, non è mai esistito un mondo in cui si viveva in equilibrio con l'ambiente, quello lasciamolo ai deliri dei figli dei fiori.

L'ambiente urbano è il tentativo di sottrarsi a una vita durissima.

Ovvio che non sia l'eden fuffologico di uillie, ma al momento è il meno peggio (non per niente il flusso continua a essere dalla campagna alla città).

Ogni socialismo -rosso o nero- fallisce miseramente (col suo lascito di morte e miseria) proprio perchè per poter funzionare DEVE modificare la biologia (dell'uomo e dell'ambiente).

Ma i collettivisti non demordono: diamo loro il potere e ci porteranno nell'eden.. come no, questa volta è diverso... "è cambiato tutto"

 

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Venerdì 03 Aprile 2020 15:38

Molto bello e totalmente condivisibile.

Ma quello era il mondo contadino che non c'è più .

Quel mondo funzionava benissimo ( anche se di tipo decrescita felice ) perchè gli attori conoscevano l'ambiente e lo sapevano gestire pur nelle mille difficoltà che la natura ( matrigna ) poneva..

Poi è cambiato tutto.

L'ambiente sono diventate ,le città ,le fabbriche ,i padroni ed i lavoratori.

Un ambiente un po più ostile per tutti  ,anche se per i più deboli c'era qualche ulteriore svantaggio .

Ecco allora la lotta di classe e l'esperienza fallimentare del comunismo.

Siamo arrivati finalmente ai nostri giorni .

Altro fallimento perchè il potere politico si è alleato,progressivamente , col potere economico/finanziario. 

Il gap tra le classi è diventato intollerabile.

Il prossimo stadio sarà Toninelli : e cioè un Governo contro gli interessi delle aziende ed a favore di quelli dei lavoratori.

 

Hobi


 Last edited by: hobi50 on Venerdì 03 Aprile 2020 15:44, edited 3 times in total.

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 15:04

L’imperatore si svegliò dal torpore indotto dalle molli sospensioni della carrozza. 

Era giovane, molto giovane, eppure proprio a lui era passato il mandato del cielo. Zhending scese dalla carrozza, respirò profondamente l’aria di montagna e si avvicinò alla povera casetta che era la meta del suo viaggio. Rompendo tradizioni e protocolli della corte, Zhending aveva voluto far visita, per prima cosa, al vecchio e saggio filosofo Li Er.

Lao Tse,” disse Zhending rivolgendosi al filosofo con il titolo di antico maestro che tutti ormai gli attribuivano, “sono venuto ad ascoltare la tua saggezza, prima di ascendere al trono ed esercitare il mio potere su tutto il Regno di Mezzo.” “Non c’è molto da dire, giovane Zhending. La via della giustizia è semplice ma solo i più saggi tra gli uomini sono in grado di applicarla. Sappi che solo attraverso l’assenza di azione potrai guadagnare la gloria imperitura.” Zhending lo guardò sorpreso. Lao Tse continuò. “Come faccio a saperlo, mi chiedi? Dove ci sono restrizioni e proibizioni c’è più povertà. Dove vi è abbondanza di armi affilate ne seguirà il caos. Dove ci sono molti editti e molte leggi ci sarà abbondanza di criminali. E dunque il sovrano saggio praticherà il wu wei, la non azione, affinché le sue genti siano naturalmente civilizzate. Non interferire mai e i tuoi sudditi saranno prosperi. Non tassarli e il Regno di Mezzo sarà ricco. Fa che nessuno ti conosca e sarai il più grande sovrano di tutti i tempi.” “Cosa dovrei fare dunque, Lao Tse.?” “Nulla, rispose il vecchio saggio. 

 

La filosofia taoista e il concetto di wu wei, non azione, sono di estremo interesse, soprattutto per la nostra tradizione politica occidentale. Laddove la grande maggioranza delle dottrine politiche occidentali sono improntate al costruttivismo e al dirigismo, l’ideale taoista è quello dell’acqua, duttile, sfuggente, eppure fortissima e capace di scavare la più dura delle rocce. Il precetto fondamentale taoista per quanto riguarda l’azione politica è quello di non agire, di lasciare la massima libertà, una sorta di laissez-faire ante litteram. Come molto più tardi per Adam Smith la libertà avrebbe lasciato il campo all’armonia naturale del mercato, alla mano invisibile composta dalle azioni di milioni di individui, così il libro di Lao Tse, il Tao Te Ching, suggeriva al sovrano di non legiferare, di non tassare, di non interferire in alcun modo nell’ordine spontaneo delle azioni della miriade di sudditi. Solo la non azione sarebbe stata la garanzia di pace e prosperità.

L’altra grande tradizione filosofica cinese, quella del confucianesimo, conteneva simili principi liberali. Di Confucio, o Kung Fu Tse, è la regola d’oro: “ciò che non desideri per te non fare agli altri” e il precetto stabilito nei Dialoghi: “Se il popolo sarà guidato mediante le leggi e se si cercherà l’ordine attraverso le sanzioni, allora il popolo tenterà di evitare la punizione e non avrà senso della vergogna. Se, invece, il popolo sarà retto dalla virtù e se l’ordine sarà cercato attraverso le regole della proprietà, allora avrà il senso della vergogna e diverrà buono.” Vi è, dunque, un’antica e nobile corrente del pensiero cinese legata alla libertà, al rifiuto dell’intervenzionismo, al riconoscimento della proprietà privata, all’iniziativa e alla responsabilità individuale.

La filosofia cinese opposta a quella taoista è quella del legalismo, rappresentato in particolare dal Libro del Signore di Shang scritto da Wei Yang dove si legge: “Quando il popolo è debole, lo stato è forte. Quindi lo stato che possiede la via si impegna a indebolire il popolo. (…) Chi vuole sconfiggere il nemico deve prima sconfiggere il suo popolo. La radice per sconfiggere il popolo è il controllo, come il fabbro controlla il metallo e il vasaio l’argilla. Quando le radici non sono salde il popolo sarà come gli uccelli che volano e gli animali che corrono. Chi potrà, dunque, regolarli? La radice del popolo è la legge. Pertanto, coloro che eccellono nel porre regole ordinate bloccheranno il popolo con la legge.”

Quindi la Cina contiene sia la tradizione anarchica e libertaria del taoismo classico e quella più moderata del confucianesimo, sia il pensiero dirigista del legalismo. Non a caso il segretario del partito comunista cinese Xi Jinping è sovente ricondotto al pensiero legalista. Sebbene la stragrande maggioranza dei governanti faccia oggi a gara a lodare la Cina ed ad imitarne l’esempio nelle draconiane misure di controllo del coronavirus, sembra lecito qualche dubbio circa l’opportunità di seguire le orme di un governo intento a sconfiggere il proprio popolo. Quanto sta succedendo sotto gli occhi di tutti in questi giorni sembra tratto dall’infame libro del Signore di Shang: un governo impersonale e burocratico in guerra con il suo stesso popolo con i mezzi del totalitarismo fondato sul terrore.

 

dove voglio andare a parare?

alla constatazione che la lotta tra le due modalità (individualismo e collettivismo) è vecchia come l'uomo.

il collettivismo porta alla miseria (historia magistra vitae), ma questo non distoglie il gregge dal sentirsi più sicuro vivendo agli ordini di un pastore/padrone.

gli aspiranti padroni sono facili da individuare: per loro ogni pretesto è buono per spaventare le pecore.

quando qualcuno vi comunica che dovete avere paura di qualcosa, quello è un aspirante padrone,

se vi fate spaventare, siete aspiranti pecore


 Last edited by: XTOL on Venerdì 03 Aprile 2020 15:45, edited 2 times in total.

Re: La nuova civiltà  

  By: shera on Giovedì 02 Aprile 2020 17:09

questa è bona, ha lo sguardo della ninfomane... come si fa a parlare di politica con una così?

Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Giovedì 02 Aprile 2020 17:05

ogni tanto un bagno di realismo farebbe bene anche a qcn che conosco, tipo un soggiorno obbligato a cuba

 

l'appello dell'attivista comunista al suo paese (il cile) perchè la vadano a salvare.. ma come? ma se cuba è così piena di medici che ne manda in italia?

In mezzo alla disperazione e nel bel mezzo della quarantena, la cilena Carolina Cox Garcia chiede al suo governo di mandarle un aereo per tornare a casa. Rifugiandosi in alberghi insalubri pieni di topi e scarafaggi, senza kit di pronto soccorso, senza sapone, senza carta igienica e accessori più basilari per l'igiene personale, con un segnale internet precario sull'isola e senza accesso alle loro carte di credito, molti cittadini cileni chiedono l'aiuto del loro governo perché il paradiso terrestre che credevano che Cuba fosse "La Terra Promessa"

(Tradotto con www.DeepL.com/Translator)