La nuova civiltà

I miei dirimpettai di pianerottolo sono una famiglia abbastanza particolare.

Lui è siriano, lei rumena o moldava. Hanno 5 figli, da 2 anni a 13, nonostante lei sembri ancora sui 30 anni o poco più e anche lui non arrivi ai 40. Abitano nell'appartemento (grande, 200 mq) loro sette, il fratello di lui, il nipote di lui, e quasi sempre ci sono anche i due genitori anziani siriani.  Di professione commerciano in automobili, mentre lei è a casa e hanno la colf fissa.  I due fratelli sono palestrati, un look un po' inquietante, e un tono di voce che incute timore. Fino a pochissimo tempo fa i bimbi più piccoli piangevano spesso e si sentiva urla incredibili da parte del padre. Entrambi , padre e madre, parlano in italiano (non perfetto, ma buono) ai figli.

La cosa impressionante è che lui non lo si vede MAI con i figli, nemmeno con il ragazzo più grande che avrà 13 o 14 anni. Con i figli si vede sempre e solo lei. Lui esce invece SEMPRE con il fratello e talvolta con il nipote. I due fratelli sembrano proprio vivere in simbiosi, e rientrano a tarda o tardissima ora la sera, uscendo invece tardi la mattina. La mamma invece porta i 5 figli a scuola tutti insieme verso le 8 meno un quarto la mattina.

Solo quando partono per le vacanze, li si vede uscire tutti insieme.

Altrimenti sembrano fare vita TOTALMENTE separata, sia lui con i figli, che lui con lei.. Lei quando la si incrocia fuori, se non è con qualche figlio, è sempre da sola e ha un'espressione apatica e piuttosto cupa. Come se fosse una single e non una mamma di una famiglia così numerosa.

La funzione del padre è quella di dare sicurezza economica e fisica alla famiglia, e far vedere come si comporta un uomo nel mondo.

( quest’ultimo soprattutto per il figlio maschio ) Non insegnando, ma dando l’esempio.

Il babbo amico è la cosa più mostruosa possa esistere. Praticamente la figura mitica paterna vien ridotta ad un amico coglione

che vale quanto te e non ha alcuna autorità.

Era meglio quando i padri non capivano niente dei figli (e viceversa).

Adesso che, invece, si intendono a vicenda il risultato e' che si

rincoglioniscono a vicenda.

Quando un padre controlla, meglio se senza farsi notare, che il marmocchio

non si droga cos'altro dovrebbe fare?

Specialmente adesso che si figlia in tarda eta', cosa ha da spartire un padre

50/60enne col figlio 20enne? Meglio che si fa i cazzz suoi (come dice Razzi),

tanto le cose vanno come devono andarem e, se ci metti mano, no fai che

peggiorarle.

una sorella....più o meno come me,...

mio padre di noi non ha capito mai niente, non è che noi siamo poi stati molto disponibili a farci capire, però....eravamo davvero troppo diversi

!

scusa gian, una curiosita ma eri figlio unico

oppure avevi fratelli e o sorelle e nel caso

loro come si trovavano col babbo? bene o male ?

Non hai capito. Quando era in casa a me non piaceva, perché con mio padre dovevo sempre fingere di essere diverso da come ero. Infatti ho fatto ingegneria solo per non aver da discutere. Con mia mamma era già un po' più facile essere se stessi, era più normale, anche se anche con lei dovevo nascondere molte cose

Figurati se avessi dovuto addirittura vivere con lui!!

Beh se è per quello non è che mio papà fosse molto a casa. Io me lo ricordo solo a pranzo e a cena (quando non mangiava fuori). Ma un volta le cose stavano in quel modo: la donna in casa e gli uomini al lavoro. Mio papà credo non fosse mai venuto una volta a scuola. Quando ero bambino però nel suo tempo libero me lo ricordo che mi portava con se (io e lui), al cinema, al ristorante, a caccia, a pescare con la barca. Quando andavamo al mare con la famiglia, facevamo uno o due mesi a forte dei marmi ma lui lo vedevo solo nel weekend. Le famiglie erano più equilibrate e i genitori avevano ognuno un proprio ruolo ben definito. I divorzi non esistevano.

Oggi se vai a Milano sono tutti gay, donne con donne, uomini con uomini, uomini che diventano donne. Non si capisce più un tubo.

Mio padre non era nemmeno borghese, nel senso che per lui esisteva solo il lavoro. Tieni conto  che negli anni '70 era il rappresentante italiano del comitato scientifico europeo che si occupava di distillazione petrolifera. 

Posso fare il tassista solo ora che sono morti, prima sarebbe stato impossibile 

Un borghese da romanzo d'appendice insomma. Io non avevo di questi problemi in quanto i miei amici non mi telefonavano mai. Anche perchè ne io ne loro avevamo nemmeno il telefono. Quando arrivò il telefono a casa mia ero già grandicello e mi ricordo che un pomeriggio squillò, prese la chiamata mia mamma e mi disse "c'è la Fra...ca, chiede se ci sei" (poi sarebbe diventata la mia prima moglie). E io "digli che adesso non ho tempo sto guardano starsky & hutch"...

No, anzi! 

Ma non possedeva passioni e difetti umani! più santo di un Papa, più retto di un Dalai Lama, più rigoroso di Confucio, pure bello e naturalmente elegante.

Come mai era così tuo papà? Gli andava male il lavoro?

Meno che nel caso mio.  Però non ho mai pensato potesse preferirlo al vivere con la mamma. 

Con mio padre sono riuscito ad avere un rapporto  cordiale solo una volta che la degenerazione senile lo ha riportato allo stato di fanciullo. 

Gianlini> "Per me sarebbe stato un incubo vivere con mio padre."

Domanda. Pensi che anche per tua figlia sarebbe un incubo vivere con te?

Io con mio padre non ci azzeccavamo per niente. Per fortuna lui lavorava molto e abbiamo sempre avuto case grandi, su due piani.

Quando i miei amici chiamavano al telefono e rispondeva lui, diceva "non so se è a casa,  aspetti che guardo"