Twitter ha fatto male a toccare il Presidente. Il Presidente degli Stati Uniti è un'istituzione (un concetto che a noi manca, forse perché la Repubblica degli Stati Uniti è diversi secoli più antica) e rappresenta, nel bene e nel male (quasi) tutti gli americani. Sicuramente rappresenta tutta la maggioranza silenziosa, anche quella democratica, la maggioranza silenziosa che non scrive su twitter, ma poi vota.
Da quanto ho capito l'executive order è una poison pill. Non fa niente direttamente, ma priva Twitter (e anche gli altri social) della sezione 230 immunity. Essere èprivati della sezione 230 immunity significa passare dallo stato di distributore di notizie a quello di editore. Significa cioè assumere una responsabilità in tutto quello che viene pubblicato sulla piattaforma. Scusate, ma censurando i tweet di Trump, hanno esercitato un privilegio politico (e arbitrario) tipico dell'editore e come si dice da noi si son fatti la frusta per il su' culo.
In questo modo si espongono a decine di migliaia di cause per miliardi di dollari. Non sorprende che Zuckerberg sia intervenuto subito dopo in difresa di Trump, non credo perche sia repubblicano, ma forse per cercare di salvare il salvabile.