Trame, Connessioni, Network e Intrighi

 

  By: antitrader on Martedì 02 Aprile 2013 12:02

"basta obbligare per decreto i cittadini italiani a sottoscrivere integralmente il debito pubblico italiano" E poi uscire dall'euro. Se ritiri il debito in mani estere poi puoi tornare alla lira in modo piu' agevole. Insomma, meglio giocarsela in casa con un po' di anni di inflazione a doppia cifra e appioppare un calcio in cul alla troika. Orami e' evidente che l'euro e' na' ciofega per noi, possibile che non se ne prende atto? Adesso arriva anche la tassa sulla munnezza, altri 8 miliardi da pagare sull'altare del "ce lo chiede l'Europa". Mandarla aff... l'Europa no eh???

 

  By: gianlini on Martedì 02 Aprile 2013 11:21

perchè passare per una patrimoniale? basta obbligare per decreto i cittadini italiani a sottoscrivere integralmente il debito pubblico italiano (al momento la ricchezza finanziaria degli italiani sarebbe sufficiente) e avresti risolto il problema dello spread

 

  By: Gano* on Martedì 02 Aprile 2013 03:56

Ho sempre pensato che sia impossibile un' uscita pianificata dell' Italia dall' euro. Nemmeno il M5S ha il coraggio di affrontare l' argomento. Per qualche motivo che mi è ignoto è quasi taboo anche solo parlarne. Con i governi "tradizionali" siamo destinati ad andare avanti altri 20 anni così, fino a non saprei nemmeno dire dove. Una grossa crisi potrebbe invece effettivamente buttarci fuori. Potrebbe addirittura porre fine all' Euro. Ma in tutta sincerità non credo che ce la provochino. Fanno i grossi con noi quando sanno che siamo disposti a venire a miti consigli e a ubbidire. Come quando abbiamo un Monti al governo. O un Berlusconi che sanno che se la fa addosso. Se attraversiamo una vera crisi politica con un vero rischio di ingovernabilità ci sostengono. O almeno io penso che succederà così, salvo ovviamente sbagliarmi. A noi ci vorrebbe l' uomo forte/governo forte che dice ora si rinegozia più il debito e intanto ci fa uscire dall' euro. Ma questo purtroppo non esiste.

 

  By: Moderatore on Martedì 02 Aprile 2013 03:49

ci sono due possibilità: 1) l'Italia finisce per uscire dall'euro (che se gestita dalla gente oggi in parlamento sarebbe un caos) 2) per non uscire dall'Euro l'Italia ^preleva 300 miliardi e rotti tramite un insieme di patrimoniali e confische di depositi#http://cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=869&reply_id=123519244^ come spiegato ad es dal Boston Consulting

 

  By: Gano* on Martedì 02 Aprile 2013 03:38

Sei entrato nella mentalità della politica, dove si manovra, si contromanovra ------------------------------------------------------------------------------------ Ah, perché, ti sembra che non stiano manovrando? E secondo te invece che starebbero facendo? Non ho capito... Se non stessero manovravando (e contromanovrando) avrebbero già fatto un governo da un mese. Io non credo però che "mercati finanziari" ci spazzeranno via. L' Italia è troppo grossa per cadere. Sono capaci di fare i gradassi con Cipro e con la Grecia. Con l' Italia vengono a miti consigli. Se cadiamo noi cade la Francia e cade l' Europa. E in ogni caso potrebbe essere l' occasione buona per uscire finalmente dall' euro...

 

  By: Moderatore on Martedì 02 Aprile 2013 03:22

[Gano] GZ, ti vedo un po' ingenuo... ;-) Se davvero succedesse una cosa del genere la prima proposta di legge che ti tirano fuori è l' annullamento retroattivo dei rimborsi elettorali. E in quel caso tu che cosa pensi che facciano PD e PdL? Ovviamente votano contro e fanno saltare tutto. Ma anche se per ipotesi (impossibile!) quella passasse, la seguente sarebbe l' ineleggibilità di Berlusconi e poi dopo.... ...Io invece mi butterei via dalle risate si andasse avanti davvero a forza di proposte di legge perché sarebbe il modo per sputtanare PD e PdL che sarebbero costretti a venire allo scoperto bocciando tutte quelle più "popolari" e sulle quali sono state costruite intere campagne elettorali, dal conflitto d' interessi ai costi della politica. ...Grillo l' ha studiata bene. Ed è vero che al governo ci sarebbero ancora Monti e Passera, ma in una condizione completamente neutered (castrati), dove non possono fare nemmeno un decreto legge in modo autonomo. ---------------- Sei entrato nella mentalità della politica, dove si manovra, si contromanovra, si è più astuti nelle manovre e contromanovre, si gioca di sponda con l'avversario tramite le furbate che descrivi, come ai bei tempi di Craxi, DeMita,Andreotti... Bossi per anni ha campato con queste manovre astute, a volte gli venivano e a volte meno (come quando fece cadere il primo governo di centro-destra nel 1994 per poi pentirsene)... Risultato ? ha " munto" fin che ha potuto la tematica dell'autonomia/federalismo sputtanandola... Ma 20 anni fa c'era ancora trippa per i gatti della politica, adesso comanda l'Economia Qui l'economia italiana si sta spappolando e i "mercati finanziari" da un momento all'altro ci attaccano, mandano sotto le banche italiane e forzando un prelievo straordinario di 200 miliardi urgente, con la benedizione di Draghi, Napolitano, la Lagarde e Obama...che a sua volta può creare la fuga dei capitali e poi controlli sui medesimi... Le piccole manovre molto astute che descrivi verrano spazzate via entro pochi mesi e la maggioranza della gente, inclusi gli elettori del M5S, non capiranno quanto era astuta la manovra di Grillo per mettere in difficoltà PD e PDL... vedranno solo che tutti e tre Grillo, Berlusconi e Bersani/Monti li hanno lasciati andare in rovina L'immagine dei leader del M5S, che sono al momento questo impiegato napoletano del tribunale, Crimi e questa insegnante romana la Lombardi, è sempre più simile a quella che descrive Crozza (^"Crozza: Crimi ha difetto ogni tanto parla"#http://video.corriere.it/crozza-ironizza-crimi-ha-difetto-ogni-tanto-parla/b73cf898-9925-11e2-be8a-88dcfd04ece6^) Hai un intero movimento che ha preso 9 milioni e mezzo di voti e non riesce a trovare due persone capaci di rispondere alle domande e di discutere in qualunque sede, incluso il Parlamento. Le loro conferenze stampa sono le uniche in cui non si accettano domande e hanno ora tutti la consegna di stare zitti e dire "no comment".

 

  By: Gano* on Lunedì 01 Aprile 2013 05:20

[GZ] è in carica, sebbene limitato agli affari correnti.... il Governo deve chiedere l'autorizzazione al Parlamento. Al momento è la miglior soluzione possibile.... E' necessario ridare al Parlamento la sua centralità. Per farlo è urgente l'istituzione delle Commissioni per l'esame delle proposte di legge...."). --------------------------------------------------------------------------------------- GZ, ti vedo un po' ingenuo... ;-) Se davvero succedesse una cosa del genere la prima proposta di legge che ti tirano fuori è l' annullamento retroattivo dei rimborsi elettorali. E in quel caso tu che cosa pensi che facciano PD e PdL? Ovviamente votano contro e fanno saltare tutto. Ma anche se per ipotesi (impossibile!) quella passasse, la seguente sarebbe l' ineleggibilità di Berlusconi e poi dopo ancora la costituzione di una commissione d' inchiesta sulle responsabilità dei partiti nella vicenda MPS. E se non bastasse tirano fuori la no TAV dove tutti sono più o meno coinvolti e tutti hanno i loro interessi. Pensi davvero che possano permettersi il rischio di una situazione del genere? Dimenticatelo. Io invece mi butterei via dalle risate si andasse avanti davvero a forza di proposte di legge perché sarebbe il modo per sputtanare PD e PdL che sarebbero costretti a venire allo scoperto bocciando tutte quelle più "popolari" e sulle quali sono state costruite intere campagne elettorali, dal conflitto d' interessi ai costi della politica. Grillo l' ha studiata bene. Ed è vero che al governo ci sarebbero ancora Monti e Passera, ma in una condizione completamente neutered (castrati), dove non possono fare nemmeno un decreto legge in modo autonomo. Ma il Della Luna può mettetersi l' animo in pace. Una cosa del genere non la permetteranno mai. Il M5S fa gola (al PD) per i senatori di cui dispone, ma nessuno vuole metterlo in una posizione dalla quale possa fare partire iniziative proprie. E' per quello che fa bene a non appoggiare un governo Bersani: verrebbe coinvolto senza la possibilità di poter far nulla autonomamente. Sarebbe rimesso alla "buona volontà" (ahaha!) del PD. E se devo dire qualcosa mi pare che Grillo questa partita la stia giocando più che bene.

 

  By: defilstrok on Lunedì 01 Aprile 2013 04:41

D'accordo su tutto. E in particolare (tralasciando la fallacia dell'euro e della BCE) sul fatto che: - la rovina è voluta. C'è consapevolezza e intento. Lo sbraito da due anni - c'è connivenza, e in questo la sinistra è assai più colpevole avendo smesso da troppo tempo di "dire qualcosa di sinistra" stravolgendo quel che chiamiamo "riformismo" - Napolitano è uno dei principali conniventi. E' vero: sa le lingue straniere e sa di economia tanto quanto Monti, suo ex-collega a Bruxelles. Questa sua ultima mossa è un reiterato golpe - la rovina ha accelerato dopo che alla riunione del 2011 in Svizzera, il Bilderberg deliberò di procedere con la "creative destruction" - ma il disegno ha radici lontane. Dell'appartenenza di Prodi a Goldman Sachs ricordo che mi colpì come una frustata un articolo che lessi a metà anni '90 sul settimanale Il Mondo, in cui in una conversazione con La Malfa, che si dichiarava preoccupato per la tenuta dei titoli di Stato, Mortadella rispondeva "non lo sai caro? non ti preoccupare! li facciamo correre con poco sforzo tirando su i Btp futures". Oggi li conosciamo i futures (anche se il 95% di chi siede in Parlamento non ha assolutamente idea di che si tratti), ma all'epoca trovai davvero impressionante che un leader politico fosse così spregiudicato. - Draghi non è da meno. A parte la firma messa assieme a Prodi sulla riforma del '99, sarò pure malato di dietrologia, ma non ho mai potuto non guardare con sospetto l'unanimità con cui fu designato a sostituire Trichet in un momento in cui ai vertici della BCE era una baraonda, con quelli della Bundesbank che, quando non davano pugni sul tavolo, davano le dimissioni dal direttorio della banca centrale - Mario Monti ci ri-tromberà - il lavoro di distruzione non ha lesinato neppure i pensatoi economici. Ovunque, persino nelle Università più "comuniste" come la Marco Biagi di Modena, libri di testo come quelli di Graziani sono da anni stati soppiantati da testi di matrice chigaghiana, bernankiana o, per usare il termine adoperato nell'articolo, del "Washington Consensus" - l'Italia è vicin(issim)a alla fine. Le imprese e i lavoratori residui di questo paese non possono aspettare qualche mese: se non ci saranno provvedimenti radicali, la via del non-ritorno sarà irreversibile - concludo con una nota di ottimismo: prescindendo dalla situazione italiana, il sistema alla fine, si romperà comunque

Traditori al governo? - Moderatore  

  By: Moderatore on Lunedì 01 Aprile 2013 03:56

Per fregare la maggiornanza della gente in politica (e in finanza) occorre creare il più confusione possibile, rendere tutto complicato e contorto e distrarre con chiacchere su cose irrilevanti. In questo modo alla fine molti non si accorgono cosa succede, ad esempio che continua il governo Monti ora con l'appoggio sembra di Grillo. Se ti metti a leggere in giro ci sono dozzine di commenti lunghi dei km che ti confondono, ma la sostanza è che continuano Monti, Passera, Grilli e soci e l'unica differenza è che ora c'è Grillo che ti spiega che è la soluzione migliore ("...il presidente Napolitano ha confermato ieri le nostre posizioni su Parlamento e Governo. In sostanza ha affermato che un governo (mai sfiduciato...) è in carica, sebbene limitato agli affari correnti.... il Governo deve chiedere l'autorizzazione al Parlamento. Al momento ^è la miglior soluzione possibile.... E' necessario ridare al Parlamento la sua centralità#http://www.beppegrillo.it/2013/03/il_parlamento_e_i_badanti_della_democrazia.html#commenti^. Per farlo è urgente l'istituzione delle Commissioni per l'esame delle proposte di legge...."). Quindi sembra ora che la rivoluzione di Grillo consisteva nell'aumentare il peso del parlamento... fare governare l'Italia tramite il Parlamento e le commissioni parlamentari, giusto per sveltire e rendere più semplice le cose... ed essere certi che non si sappia mai chi è responsabile di cosa... Per il resto, grazie a Marco DellaLuna ci si può risparmiare di scrivere altri commenti, visto che i suoi sono condivisibili al 99%. ----------- D: Avv. Della Luna lei ha recentemente pubblicato un saggio da titolo eloquente, “Traditori al governo ?”, nel quale analizza in modo esauriente le dinamiche e i personaggi che hanno portato la nostra nazione al punto in cui si trova oggi dopo l’ultimo governo tecnico di Mario Monti. Quali sono stati a suo avviso i passaggi fondamentali che ci hanno portato alla situazione attuale di grave crisi economica? R: Le principali tappe della rovina voluta, e finalizzata a dissolvere il tessuto produttivo del paese, desertificandolo industrialmente e assoggettandolo alla gestione via centrali bancarie fuori dai suoi confini, onde farne territorio di conquista per capitali stranieri, sono i seguenti: 1) la progressiva e totale privatizzazione-di­vorzio dal Ministero del Tesoro della pro­prietà e della gestione della Banca d’Italia, con l’affidamento ai mercati speculativi del nostro debito pubblico e del finanziamento dello Stato (operazione avviata con Ciampi e Andreatta negli anni Ottanta); 2) l’immediato, conseguente raddoppio del de­bito pubblico (da 60 a 120% del pil) a cau­sa della moltiplicazione dei tassi, e la crea­zione di una ricattabilità politica strutturale del Paese da parte della finanza privata; 3) la svendita agli amici/complici e ai più ricchi e potenti, stranieri e italiani, delle industrie che facevano capo allo Stato e che erano le più temibili concorrenti per le grandi indu­strie straniere; 4) la privatizzazione, con modalità molto “riserva­te”, ma col favore di quasi tutto l’arco politico, della Banca d’Italia per mezzo della privatizza­zione delle banche di credito pubblico (Banca Commerciale Italiana, Banco di Roma, Banca Nazionale del Lavoro, Credito Italiano, con le loro quote di proprietà della Banca d’Italia); 5) la riforma Draghi-Prodi che nel 1999 ha autorizzato le banche di credito e rispar­mio alle scommesse speculative in derivati usando i soldi dei risparmiatori e alle car­tolarizzazioni di mutui anche fasulli, come i subprime loans americani; 6) l’apertura delle frontiere alla concorrenza sleale dei paesi che producono schiavizzan­do i lavoratori e bruciando l’ambiente; 7) l’adesione a tre successivi sistemi monetari – negli anni Settanta, Ottanta e Novanta – che impedivano gli aggiustamenti fisiologici dei cambi tra le valute dei paesi parteci­panti – anche l’Euro non è una moneta, ma il cambio fisso tra le preesistenti monete – con l’effetto di far perdere competitività, industrie e capitali ai paesi meno compe­titivi in favore di quelli più competitivi, che quindi accumulano crediti verso i primi, fino a dominarli e commissariarli. Da ultimo, le misure fiscali del governo Monti-Napolitano-ABC, che, tra le altre cose, hanno depresso i consumi,hanno messo in fuga verso l’estero centinaia di miliardi, svuotando il paese di liquidità; hanno distrutto il 25% del valore del patrimonio immobiliare italiano, paralizzato il mercato immobiliare così che imprese e famiglie non possono più usare gli immobili per ottenere credito, e l’economia è rimasta senza liquidità, con insolvenze che schizzano al 30% e oltre. D: Nel suo libro lei parla senza mezzi termini di “ tradimento”, vere quinte colonne che neppure tanto camuffate operano all’interno dei governi per agevolare l’opera di conquista economica, che si traduce anche in politica, dell’Italia. Personaggi che devono avere dei requisiti ben precisi a suo avviso, ce ne può parlare? R: Ma io nego che siano definibili “traditori”. Sono piuttosto definibili “nemici”, perché fanno gli interessi stranieri contro quelli nazionali, in modo scoperto. Definisco traditori, invece, i dirigenti dell’ex PCI che sono passati al servizio del capitalismo finanziario sregolato e collaborano con esso alla costruzione di una società e di un nuovo ordinamento nazionale e mondiale al servizio di esso, tradendo il loro elettorato. A dirla tutta, però, non ci sono nemici né traditori: l’Italia è un paese tanto radicalmente mal assortito e tanto irrimediabilmente antropizzato, che l’unica cosa che razionalmente se ne può fare è ciò che quei signori ne stanno facendo, lasciando ai giovani, ai ricercatori, agli imprenditori la possibilità di emigrare verso paesi più funzionanti. Quindi sono assolti, anche moralmente. D: Ci dica di Mario Monti e dell’altro Mario, quel Draghi che regge la BCE, ambedue hanno prestato i loro servizi… alla stessa banca d’affari, la Goldman Sachs. A quali poteri economici e non rispondono realmente questi figuri? Per il primo si può ipotizzare oggi il reato di Alto Tradimento? R.: Per quali interessi lavorino, è nella loro storia obiettiva… non è un mistero. Ciò vale anche per Romano Prodi: altra carriera con Goldman Sachs: quando non era suo advisor, era al governo e la nominava advisor del governo per le privatizzazioni… pensiamo specialmente a quella della Banca d’Italia… sono tutte storie di vita e lavoro convergenti… dirlo ieri poteva suona ardito e fantasioso, dirlo oggi suona per contro ovvio. Il reato di alto tradimento, previsto dall’art. 77 del Codice Penale Militare di Pace, presuppone che l’autore del fatto sia un militare; altra ipotesi di questo reato è quella enunciata dall’art. 90 della costituzione, in relazione al solo capo dello Stato. Quindi un civile in generale, e in particolare un premier, può commettere il reato di alto tradimento solo in concorso o con un militare o col capo dello Stato. Altrimenti, a un civile diverso dal capo dello Stato si possono ipotizzare altri reati, di attentato alla Costituzione e all’indipendenza della Repubblica, commessi con la violenza consistita nel sottoporre il Paese e il popolo a gravi sofferenze e minacce economiche per indurlo a modificare il suo ordinamento costituzionale e a cedere la sua sovranità sancita dall’art. 1 della Costituzione. D: E veniamo al Presidente Giorgio Napolitano. Ha favorito la caduta dell’ultimo governo Berlusconi, posto sotto ricatto dalla famosa lettera della BCE, con la quali si ordinava all’Italia di prendere tutta una serie di misure antisociali per favorire i “mercati”. Che ruolo ha avuto e ha tutt’ora colui che fin dai tempi del PCI aveva ottimi rapporti con gli Stati Uniti e quali sono i suoi legami con i poteri finanziari e massonici? R: Dico che non so se e che legami abbia coi poteri finanziari forti e con le massonerie. E direi così anche se li conoscessi. Quando si parla di un presidente della Repubblica, bisogna stare attenti. A meno che si parli da un paese estero, sotto la protezione di un’altra bandiera. Da dove sono, posso dire che egli si intende di macroeconomia, quindi capiva e capisce ciò che stava e sta avvenendo, e che effetti hanno certe manovre. D: Per un attimo un passo indietro, certe cose non sono solo di oggi come lei ben saprà, come giudica i precedenti governi sia di centrosinistra sia di centrodestra che nulla hanno fatto per tutelare gli interessi nazionali negli ultimi decenni? Si potrebbe a suo avviso far partire la loro chiamiamola “negligenza”, ma meglio starebbe il termine “tradimento”, di non tutela degli interessi nazionali, da quella famosa riunione a bordo del panfilo reale Britannia al largo di Civitavecchia nel giugno 1992? R: Facendo seguito alla mia prima risposta direi che la partitocrazia italiana, complessivamente, dalla fine degli anni ’70, lavora per rendere il Paese territorio di conquista per i capitali stranieri, come ho già detto. Ciò ha fatto e sta facendo – soprattutto la sinistra – sotto la copertura di due concetti: riformismo e dell’europeismo. D: E veniamo alla cura proposta dalle teste d’uovo di Bruxelles, del FMI e dalla BCE: pareggio di bilancio, privatizzazioni, tagli alla sanità, alla scuola, alle pensioni, riforma del lavoro ecc. Queste cose dove sono state messe in pratica non hanno certo portato prosperità per i popoli, ma bensì solo per i cosiddetti mercati, che non sono di certo un entità aliena. Ce ne può parlare? R: La parola “riformismo”, di cui tutti si riempiono oggi la bocca, ha avuto, dopo la metà degli anni '70, un'inversione di significato: Dapprima, dalla seconda rivoluzione industriale, e anche nella Carta Costituzionale del 1948, e ancora nello Statuto dei Lavoratori, “riformismo” significava riforma della proprietà agraria per por fine allo sfruttamento dei contadini da parte dei latifondisti; significava diritti sindacali, previdenziali e di sciopero per por fine allo sfruttamento degli operai da parte dei grandi imprenditori; significava contrastare le sperequazioni di reddito, diritti e opportunità tra lavoratori e capitale finanziario; significava consapevolezza del crescente strapotere delle corporations e del capitalismo rispetto ai cittadini, ai lavoratori, agli elettori, ai risparmiatori, ai piccoli proprietari, degli invalidi (uno strapotere che oggi è moltiplicato dalla globalizzazione e dal carattere apolide della grande finanza). Era un riformismo per la solidarietà, l'equa distribuzione delle opportunità e del reddito, l'accessibilità al lavoro e alla proprietà privata. Da tutto ciò l'art. 1 con la Repubblica fondata sul lavoro; l'art. 3 con la parità dei cittadini e l'obbligo di rimuovere gli ostacoli anche economici che, di fatto, limitano questa parità; gli artt. 35-40 con la tutela del lavoro; l'art. 41, che vieta l'iniziativa economica che sia contro l'interesse sociale o la sicurezza e dignità umane, stabilendo che la legge possa indirizzarla ai fini collettivi; l'art. 42 che assicura le funzioni sociali della proprietà; l'art. 43 che prevede l'esproprio nel pubblico interesse; etc.1; fino all'art. 47, che tutela il risparmio, e non le maxifrodi ai danni dei risparmiatori, e i bonus e le cariche pubbliche in favore di chi le ordisce. Dalla fine degli anni '70, “riformismo” ha preso a significare esattamente l'inverso, ossia la demolizione di tutto quanto sopra al fine, dichiarato, di togliere ogni limitazione alla possibilità di azione e profitto del capitale finanziario, della proprietà privata, della privatizzazione di beni e compiti pubblici, sul presupposto che ciò genererà più ricchezza, più equità, più produzione, più occupazione, più libertà, più stabilità, più razionale allocazione delle risorse. Con i risultati che vediamo: crescente estrazione della ricchezza prodotta dalla società da parte di cartelli e oligopoli multinazionali, anzi soprannazionali. E' la linea, come dicevo, della scuola economica di Chicago, del Washington Consensus, della CIA, di Thatcher, Reagan, etc. E dell’europeismo. Ma nonostante questi risultati, i vari Monti, Draghi, Rehn, Merkel e compagnia bella non fanno che ripetere che bisogna continuare sulla via delle riforme, altrimenti non c'è speranza, e se qualcosa non funziona, è appunto perché le riforme non sono state abbastanza risolute e complete. In realtà personaggi come la Merkel non sono tanto ottusi da non capire che il modello è radicalmente sbagliato e devastatore, ma alcuni paesi, Germania in testa, traggono vantaggio da esso in quanto la sua applicazione colpisce in modi diversi quei medesimi paesi e altri, come l'Italia; e l'effetto di tale diversità è che esso, come già detto, spinge capitali, imprese e lavoratori qualificati a trasferirsi nei paesi più forti, depauperando i più deboli ed eliminandoli come concorrenti. Se vi prendete qualche minuto e leggete attentamente i suddetti articoli della Costituzione, che regolano la sovranità e i rapporti e valori socio-economici, noterete, forse con stupore, che tutto il percorso di riforme in materia di moneta, finanza, lavoro, Banca d'Italia, sistema monetario europeo (Maastricht), globalizzazioni, privatizzazioni, liberalizzazioni, cartolarizzazioni, finanziarizzazione dell'economia – tutto, dico, è costituzionalmente illegittimo perché va esattamente, intenzionalmente e organicamente contro quelle norme costituzionali e contro lo stesso impianto sociale e valoriale e teleologico della Costituzione, che è appunto teso all'esclusione dell'attività imprenditoriale contraria all'interesse della società e alla realizzazione di una parità anche sostanziale dei cittadini in un quadro di solidarietà e di sicurezza in fatto di lavoro, reddito, servizi, pensioni. E non di casinò speculativo che comanda al Paese da piattaforme finanziarie estere attraverso il potere del rating e della manipolazione dei mercati, decidendo irresponsabilmente e insindacabilmente come si debba vivere e morire e governare. E' un disegno eversivo della Costituzione. Illecito. A esso hanno collaborato attivamente quasi tutti i “rappresentanti” del popolo, soprattutto la sinistra parlamentare. Senza farlo capire al popolo, ovviamente. Qui sta il conflitto di interessi vero. L'incompatibilità assoluta con le cariche pubbliche. Quindi i veri e primi in candidabili, ineleggibili, portatori di conflitto di interessi sono proprio i leaders della sinistra, assieme a Monti e Draghi: tra i vivi, Prodi, Bersani, Amato… D: Lei parla di “sacrifici senza prospettive” e di “sogno che la crisi finisca”, ma non vede la luce in fondo al tunnel? Eppure Monti e i suoi sodali ci hanno ripetuto fino alla nausea che siamo in ripresa… e che bisogna avere fiducia nei “mercati”. Lei contesta le linee economiche e fiscali imposte all’Italia dai paladini del “ libero mercato”; ci spieghi perché. R: L’Italia è vicina alla fine, lo ha detto anche Squinzi il 24 marzo parlando al premier incaricato Bersani. Gli indici sono tutti al peggio, e vengono frequentemente corretti al peggioramento. Non vi è outlook di ripresa. Le migliori risorse del paese – capitali, imprenditori, cervelli – se ne sono andate o se ne stanno andando. Chi dice che l’Italia stia riprendendosi, o è pazzo o mente. Secondo la tesi adottata dalle istituzioni monetarie, dalla UE, da quasi tutta la politica che vuole governare, il libero mercato spontaneamente realizzerebbe l’ottimale impiego delle risorse e l’ottimale distribuzione dei redditi, inoltre automaticamente preverrebbe o riassorbirebbe le crisi. I fatti hanno clamorosamente smentito questa tesi. Del resto quella tesi valeva per i mercati dell’economia reale, non per i mercati della speculazione e dell’azzardo della finanza, che sono un’altra cosa. O meglio, il libero mercato non esiste, perché per essere libero un mercato dovrebbe essere trasparente (cioè con operatori visibili eleggibili dentro), non dominato da cartelli, non influenzato da asimmetrie informative, etc. etc. I mercati reali sono dominati, cioè manipolati, da cartelli di soggetti che approfittano di enormi asimmetrie informative (anche in fatto di tecnologie), che si mantengono opachi (anche FMI, BCE, UE, Tesoro USA, hedge funds, grandi banche…). E che influenzano, pagandole o ricattandole, le funzioni politiche. D: Nel suo libro non disdegna di toccare la vicenda MPS, la famosa banca senese da sempre nell’orbita della sinistra, fatti che al momento sembrano essere stati messi a tacere, con una Magistratura tutta impegnata nell’attacco a tutto campo contro Berlusconi. Chi sono i protagonisti principali e perché si è arrivati a questo e il ruolo del duo Draghi-Monti e del PD di Bersani? Un Bersani che oramai interpreta da tempo, così come tutta la sinistra italiana, il ruolo di “mosca cocchiera dei poteri finanziari antinazionali”. Volete i protagonisti principali? E’ una cerchia di nomi che potete individuare ricercando gli amministratori e i beneficiari effettivi di società derivate, di controllo, di gestione, cessionarie di rami di aziende, sicav, siv, stichtingen,… società che ricevono strani e grandi prestiti da banche in condizioni sospette… andate a consultare il Cerved, farete molte interessanti scoperte. E, per i bilanci, guardate in Cebi… Draghi ha prestato in segreto 2 miliardi a MPS già in crisi di liquidità a seguito non solo dell’acquisto di Antonveneta per un multiplo del suo dubbio valore, ma anche per una storia precedente di molti mutui concessi a soggetti che si sapeva non avrebbero pagato, e per le storie Myway e 4you, e per l’acquisizione della Banca del Salento (121)… e Monti presta 4 miliardi pubblici a MPS che in banca ne capitalizza 2,7… bisogna salvare MPS, l’ho detto dal mio primo articolo su di esso, del 29.06.11… ma salviamola per farne una banca nazionale di finanziamento all’economia produttiva, non solo per proteggere interessi privati o di uomini politici. D: Avv. Della Luna i rimedi esistono per uscire da questa situazione, il mercato non è il destino dell’uomo, come non lo sono le banche, le vie alternative al capitalismo esistono, mancano oggi probabilmente gli uomini in grado d’applicarle in Italia e in Europa. Altrove i popoli hanno intrapreso una marcia diversa, e buona parte dell’America Latina ne è un esempio, questo a pochi giorni dalla morte del Presidente della repubblica Bolivariana del Venezuela Chavez, che certamente ha tracciato una via chiara di socialismo del XXI Secolo. Lei che misure adotterebbe per uscire da questo giro infernale usuraio in cui siamo precipitati? R: Dalle situazioni non si esce per applicazione razionale e intenzionale di rimedi condivisi, ma perché una situazione si rompe e si cade in un’altra situazione. Non è questione di uomini. Anche il capitalismo finanziario assoluto si romperà, e io mi aspetto che ciò avvenga sia perché il tipo di mondo che esso costruisce per massimizzare la propria efficienza è incompatibile con la vita umana (troppa incertezza, violenza, mutevolezza), sia per effetto della incontrollabile accelerazione e autonomizzazione dei processi informatizzati attraverso cui si realizza, lo high frequency computerized algotrading – una rete cibernetica capace di imparare e, in prospettiva, di sfuggire di mano. Marco Della Luna, Laureato in legge e psicologia, avvocato cassazionista, conferenziere e docente, autore di 13 libri pubblicati (tra cui i notissimi Euroschiavi e Neuroschiavi), studia soprattutto i sistemi e gli strumenti di dominazione sociale, psicologici e monetari. Ha recentemente pubblicato, con Arianna-Macro Edizioni, Cimit€uro e Traditori al governo?

 

  By: Adam on Giovedì 21 Marzo 2013 12:55

Quando un eurodeputato inglese ha chiesto al Parlamento europeo di indagare su Prodi e il Kgb http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ksLvR7iIxJg Nel video che alleghiamo, l’eurodeputato inglese Gerald Batten dello United Kingdom Independence Party interviene durante una seduta del Parlamento europeo di Strasburgo il 3 aprile 2006, ipotizzando che l’ex presidente del Consiglio italiano Romano Prodi potrebbe essere stato un uomo di riferimento del Kgb in Italia e chiedendo al Parlamento Europeo di aprire un’inchiesta. Tale soffiata sarebbe stata ricevuta dalla spia russa Alexander Litvinenko, morto per avvelenamento qualche mese dopo, il 23 novembre di quello stesso anno. In un documento video registrato il 3 febbraio 2006, lo stesso Litvinenko aveva confermato la sua versione. Come dichiarato dall’eurodeputato Batten, Litvinenko ha riportato tale informazione a Mario Scaramella, membro della Commissione Mitrokhin presieduta dall’allora senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti.

 

  By: defilstrok on Lunedì 18 Marzo 2013 00:57

E a proposito di complottismi... Anche stavolta è pura coincidenza che la decisione su Cipro sia stata adottata il sabato che precede lunedì 18 marzo che è festa religiosa a Cipro... Come è pura coincidenza che sia stata presa all'indomani delle Tre Streghe... L'ho pensato mille volte nei giorni scorsi: comprano tutti i contratti futures che gli vengono dati da tutto il mondo, assorbono tutti gli offer senza porsi alcun problema riguardo al'eventualità di un cigno nero che li costringa a sbarazzarsene dall'oggi al domani. Perché? ma perché i grandi burattinai sapevano che lunedì 18 marzo, all'indomani della "rapina a Cipro e a Putin" pianificata da settimane, non avrebbero dovuto preoccuparsi di rivenderli sul mercato, perché ormai scaduti da venerdì... Che grandissimi f.d.p.!

 

  By: lutrom on Mercoledì 06 Marzo 2013 16:48

Ok Lutrom, grazie 1000 -------------- Di nulla Poli!! Volevo solo aggiungere che mentre predicavano (per gli altri!!) il Penitenziagite (^clicca qui...#https://www.youtube.com/watch?v=wCagojseHZQ^), questi monaci spesso avevano ben altre condotte di vita (^clicca qui...#https://www.youtube.com/watch?v=MuOdW0TPJlQ^); la stessa cosa, mutatis mutandis, avviene oggi: infatti noi dovremmo fare il Penitenziagite, invece loro -Monti, Napolitano, Befera, Bersani, ecc. ecc.- vivono da nababbi... E su questo forum ci sono anche i polli che, tra alti ragli (^il raglio del pollo-somaro, eh eh eh...#www.youtube.com/watch?v=Nl5J7vGVjxk^) osannano questi tizi...

 

  By: polipolio on Mercoledì 06 Marzo 2013 08:48

Ok Lutrom, grazie 1000

 

  By: lutrom on Lunedì 04 Marzo 2013 15:47

Ahò ma che è 'sto Penitenziagite ? ---------------- POLIPOLIO, vedi i seguenti link (in ordine): 1) ^Penitenziagite...#http://it.wikipedia.org/wiki/Penitenziagite^ 2) ^Fra' Dolcino...#http://it.wikipedia.org/wiki/Fra_Dolcino^ (leggete bene anche la fine, la morte che fece Dolcino, eh eh eh) 3)^Il nome della rosa...#https://www.youtube.com/watch?v=UAgsq8Suna4^ (se ci fai caso Salvatore -quello che dice Penitenzigite all'inizio- poi rinnega di averlo detto, insomma fa come faranno i nostri Penitenziagite italiani quando saremo caduti nel baratro della depressione economica più nera, tutti allora rinnegheranno le loro oscene teorie e tutti negheranno di aver detto o di aver fatto praticare il Penitenziagite. Inoltre notate le ultime parole dette nel "video" dal monaco Guglielmo: "Il passo che separa la tensione mistica dalla violenza della follia è fin troppo breve": se ragionate un po', mutatis mutandis...).

 

  By: pana on Lunedì 04 Marzo 2013 11:05

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/11/mps-nel-2008-a-forli-ripuliva-soldi-sporchi-di-san-marino-bankitalia-tutto-regolare/495152/ Una tale quantità di banconote da 500 euro che era costretta a rifornirsi continuamente dalla banca centrale. “Il Servizio cassa generale della Banca d’Italia ha dovuto rifornirla, dall’inizio del 2007, di un milione di pezzi di banconote da 500 euro – si legge nel fascicolo – Nel periodo 2006-2008 lo sbilancio tra banconote da 500 versate e prelevate dai conti di gestione è risultato pari a 1 milione e 700mila pezzi

Le radici nazi-fasciste di Netanyahu e Israele (secondo Einstein e Hannah Arendt) - YouTube