Il vero problema delle banche - GZ
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By: GZ on Lunedì 15 Settembre 2014 12:56
#i# 2) Poiché nessuno si fiderebbe del "pagherò" emesso da me ci sta un ente terzo, il sistema bancario inteso nel suo complesso, che emette il denaro garantendolo con il suo capitale (se non te ne sei accorto le banche hanno un capitale sociale e se i prestiti non ritornano falliscono, o meglio dovrebbero fallire ma poi ci sono i "salvataggi")#/i#
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Non è così. Il 99% della gente pensa che le banche abbiano i soldi che vengono depositati, nessuno pensa che la banca garantisca i soldi che tu le depositi con un suo capitale.... #F_START# size=3 color=black #F_MID#perchè il capitale delle banche è una cifra ridicola.. anche adesso... anche con "Basilea"#F_END#.
Le grandi banche hanno in media, in Europa oggi, il 5% di capitale, sul totale dei loro asset o impieghi (in USA un poco di più). Quindi con un capitale del 5% ad esempio, anche solo un 2,5% dei crediti non viene pagato o degli investimenti subiscono una perdita del -2,5% sparisce metà del loro capitale. E se le perdite arrivano al 5% degli impieghi la banca è già fallita.
Avere un capitale pari solo al 5% (del bilancio) significa che l'altro 95% del passivo è ...debito!. In altre parole #F_START# size=3 color=red #F_MID#le banche sono aziende che operano con debito pari al 95% del bilancio.#F_END#. In pratica sono nella stessa condizione di chi costruisce immobili o li compra mettendo solo un 5% di soldi suoi e prendendo il resto a debito. Basta una perdita del 5% e ha perso tutto. Le banche funzionano esattamente così.
Come tutti sanno, nel bilancio a sinistra ci sono gli impieghi e investimenti vari (ATTIVO) e a destra le passività o debiti o finanziamenti, tra cui il capitale (PASSIVO). Giusto ? Il capitale o mezzi propri è una fonte di finanziamento delle attività, assieme al debito. Un azienda in media ha il 50% del capitale a bilancio, cioè se ha un bilancio con attivi per 100 (e passivi per 100) metà di questo 100 è capitale sociale, mezzi propri, equity (in media) e l'altro 50% debito. Nei casi in cui il capitale scende al 30% e quindi il debito sale al 70% l'azienda vede il suo rating ridotto a "junk" (spazzatura) e se ha dei bonds questi vengono degradati a B- o CCC ecc....Se poi il capitale scende al 20% o meno (e il debito sale all'80% o più) allora l'azienda si prepara a portare i libri in tribunale.
Bene: le grandi banche operano anche adesso con capitale del 5% e debito del 95% del totale
Prima della crisi del 2008 le grandi banche in europa avevano, in media, solo un 3-4% di capitale e un 96-97% di debito, alcune grandi banche come Deutsche Bank meno del 3% di capitale. Tutta la crisi finanziaria globale del 2008 è dovuta al fatto che le perdite delle banche sono aumentate (tra il 2007 al 2009) dal 2% al 4% circa dei loro impieghi. E questo è bastato a metterle quasi tutte sull'orlo della bancarotta. Non so se è chiaro: se un impresa usa quasi solo debito per finanziari e quasi niente capitale, bastano poche perdite perchè il capitale sparisca e sia fallita.
Ripetiamo: #F_START# size=3 color=black #F_MID#nel caso delle banche un capitale del 5% e un debito pari al 95% è la norma!#F_END# Questo è il motivo per cui c'è stata la crisi finanziaria, perchè alla base del sistema economico ci sono le banche e queste operano con un debito pari al 95% e un capitale quasi inesistente, per cui bastano poche perdite per metterle in pericolo e con loro però poi è in pericolo tutta l'economia
Tu dirai che ora però sono stati adottati i famosi ^"criteri di Basilea"#http://it.wikipedia.org/wiki/Basilea_II^ I, Basiela II e Basilea III che impongono alle banche di tenere una percentuale più alta.... DI LIQUIDITA!
Le nuove regole di Basilea non hanno imposto alle banche di aumentare il capitale in pratica (^se le leggi bene)#http://en.wikipedia.org/wiki/Capital_requirement^), hanno imposto loro di aumentare la liquidità o riserve in tanti modi complicati, ma sul capitale la lobby bancaria ha tenuto duro.
#i# [nota tecnica: Basilea dice il capitale deve essere l'8%, ma dei "risk weighted assets" cioè non del bilancio totale che per Unicredit ad es è di 900 mld, ma solo dei crediti e investimenti rischiosi. I BTP e titoli di stato NON sono considerati rischiosi, per cui non vengono contati e voilà, tu puoi avere un capitale anche solo del 4 o 5%...diciamo sui 50 mld. Poi se i BTP però crollano del 20% e ne hai per 100 mld i 20 mld che perdi ti spazzano via quasi metà del capitale...]#/i#
Perchè ? Se tu puoi operare con un capitale quasi nullo questo significa che ad una banca basta un utile dell'1% sugli impieghi per avere un rendimento del capitale del 20% (1/5 = 0,2). Perchè quasi tutto il suo bilancio è debito e il capitale è così piccolo che basta poco per remunerarlo. Un azienda che abbia capitale pari al 50% del bilancio invece con un utile dell'1% sul fatturato ci fa la birra, perchè 1/50 = 0,02 cioè ottiene un rendimento sul capitale solo del 2%.
Di conseguenza le banche possono pagare da sempre dividendi molto elevati e poi stock options e bonus ai manager molto più facilmente delle aziende normali. Se dovessero tenere un capitale del 30% invece che del 5% non potrebbero pagare dividendi, stock options e bonus, dovrebbero tenere questi soldi e accumularli per accrescere il capitale
Da almeno un anno c'è un movimento a livello accademico e non solo per riformare radicalmente le banche, il cui merito va soprattutto a Anat Admati un economista israeliana ora a Stanford e Martin Hellwig un economista tedesco, che oltre a scrivere ^questo libro "The Bankers’ New Clothes"#http://bankersnewclothes.com/^ si sono messi a girare ogni conferenza e dibattito e bussare alla porta di senatori e deputati (specie la Admati che è un fenomeno). E oltre a loro ci sono ora pezzi grossi come John Cochrane o Bob Lucas o Lord Turner o Martin Wolf che parlano tutti di imporre alle banche di tenere capitale pari almeno al 30% (e idealmente anche molto di più)
video
^Anat Admati: "The Bankers' New Clothes"#https://www.youtube.com/watch?v=ZDRpZvCOVrc^