By: pigreco-san on Mercoledì 06 Maggio 2015 09:30
MR fai solo discorsi da bar....
"Attualmente, molti medici, fra cui l’autore del presente lavoro, sono convinti che il LATTE e i suoi derivati siano fonte di malattia se presi in età adulta, o comunque causa di danno alla biochimica delle nostre cellule.
Questo sulla base che il LATTE è una fonte molto ricca di PROTEINE.
Allo stesso modo, si ritiene che l’apporto giornaliero, continuo, di PROTEINE sia pure da varie fonti (UOVA, CARNE, PESCE) sia comunque fonte di danno per la salute.
Viceversa, è normale constatazione medica che, negli adulti, un’alimentazione a basso tenore proteico, o addirittura priva di questi 9 aminoacidi essenziali (dalla cui assimilazione, nello spazio di circa un’ora, l’organismo è poi in grado di costruire PROTEINE), sia correlata ad assenza di malattie cronico-degenerative, e quindi ad una più lunga aspettativa di vita."
"L’intestino umano ha un volume di circa 6 litri e una superficie enorme di circa 400-600 metri quadrati. Dalla gola fino all’ano sono pertanto disseminate ben 150 stazioni linfonodali, importantissimi presidi di Linfociti (globuli bianchi) che mantengono le difese immunitarie a ridosso di questa che può essere senz’altro considerata l’area più pericolosa e più critica del corpo:il lume intestinale, ricchissimo di germi “buoni” e “cattivi”. I due polmoni hanno infatti una superficie totale molto più limitata: appena 80 metri quadrati; la pelle, in un soggetto adulto, non supera i 2 metri quadrati di superficie…. Su quest’immensa superficie intestinale si gioca quindi la differenza fra uno stato di salute e uno stato di malattia. La massa fecale, in un soggetto vegetariano, è costituita al 20-40% da germi “buoni” (entero-batteri, o germi simbiotici o saprofiti).
Questi germi sono comunque presenti in tutti i soggetti nella parte alta dell’intestino (parte iniziale e media dell’intestino tenue: duodeno e digiuno)."
"In ogni caso, sono tutti germi aerobi, cioè hanno tutti bisogno di Ossigeno per vivere. Essi sono gli artefici di quella SIM-BIOSI tra corpo umano e germi stessi che consente un buon equilibrio nutrizionale di assimilazione delle vitamine da parte dell’uomo in cambio di un habitat ideale alla proliferazione di questi germi.
Questi batteri non sono danneggiati dall’alimentazione vegetariana, pur essendo la frutta, la verdura, gli ortaggi, le spezie ricchissime di sostanze germicide, fungicide e parassicide (es.: Allicina, contenuta in Allium species). Viceversa, questi germi aiutano enormemente il fisico a
digerire e quindi ad assimilare le migliaia di vitamine naturali contenute nei cibi vegetariani."
"La massa fecale, nella parte iniziale dell’intestino, conterrà circa 1 milione di questi germi per 1 grammo di massa di escrementi. Via via che la massa fecale scende nel tubo intestinale aumenta la sua percentuale di germi simbiotici o saprofiti (germi “buoni”), raggiungendo anche il valore di 10 milioni di germi per 1 grammo di feci.
Nella parte bassa dell’intestino (Colon), cominciano però a formarsi colonie di germi
completamente diversi da quelli “buoni”: sono i germi della putrefazione, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno: Bacteroides, Pepto-streptococchi, etc…
La quantità di questi germi presenti nelle masse fecali aumenta a dismisura, raggiungendo valori compresi fra 1 miliardo e 100 miliardi di germi “cattivi” per grammo di massa fecale. Questi germi “cattivi” dovrebbero esistere solo nella parte finale dell’intestino, ma purtroppo non è così: un’alimentazione sbagliata tende infatti a far sì che questi germi “risalgano” l’intestino raggiungendo zone dove non dovrebbero proliferare, come ad esempio l’Helicobacter pylorii che nello stomaco è poi causa di gastrite e di ulcera gastrica. La proliferazione abnorme di questi germi “cattivi” avviene quando trovano nutrimento in un’alimentazione iper-proteica e ricca di glucosio.
Ma anche il latte, il formaggio e altri suoi derivati hanno la loro grave responsabilità: la Caseina, contenuta nel latte e nei suoi derivati, aiuta enormemente a ridurre le quantità di ossigeno presenti nel tubo intestinale, grazie alla sua capacità di “incollare” le pareti intestinali fra loro (riducendo inoltre enormemente il volume intestinale disponibile per l’assimilazione delle vitamine naturali
stesse). L’importanza di questi germi “cattivi” come causa di patologie successive è data dal fatto che essi rubano spazio e terreno ai germi “buoni”, cioè ai simbiotici o saprofiti. L’organismo umano perde così a questo punto la possibilità di assimilare le preziose vitamine naturali.