L'oro un difensivo? Nah ...

 

  By: xxxxxx on Domenica 28 Ottobre 2007 16:11

Ho trovato un grafico di WTIC/Gold di lungo periodo (WTIC*100) anche se non aggiornato. E' significativo secondo me. Abbiamo una media storica di 7.2 once per 100 barili, abbiamo i due masssimi della banda di oscillazione storica a 12.2 e 12.4, così ad occhio mi sembra anche correlato con le borse nel senso che i minimi e i massimi cadono pressappoco negli stessi anni, soprattutto quelli importanti. Ma c'è il fatto eccezionale che nel 2005 (da qui non si vede, ma vedere il grafico sotto moltiplicando la scala *100), si è superata la banda di oscillazione storica facendo segnare un massimo superiore a 16 once per 100 barili. Abbiamo il minimo del 2007 a circa 8 e ora a quasi 12 di nuovo potremmo avere una prosecuzione del trend che, ricordo, fino a prova contraria è al rialzo. Il perchè è più difficile da capire, ma non possiamo ignorare i segnali del mercato e non crederci... E se i teorici del peak-oil avessero ragione? E davvero l'Arabia Saudita mente sulla consistenza delle sue riserve? E se così facessero pure le società petrolifere stimando allegramente le loro riserve "probabili"? PS: nel post precedente ho usato una frase un pò equivoca scrivendo "fase correttiva di tutti gli assets", spero vogliate capire cosa intendo dal tenore generale di ciò che vado scrivendo

 

  By: xxxxxx on Domenica 28 Ottobre 2007 15:25

Per me dal 2000 siamo in una fase correttiva di tutti gli assets come negli anni '30 e come negli anni '70. Nel primo caso era evidente, perchè è stata paurosamente deflazionistica. Nel secondo meno evidente, perchè c'era una tale inflazione che la perdita di valore del capitale era camuffata. Adesso è ancora meno evidente, perchè alcuni mercati sembrano colpiti dalla prima e altri dalla seconda e tra tutto, ovviamente senza dimenticare le manovre delle banche centrali, la globalizzazione finanziaria che sposta quantità incredibili di denaro da un capo all'altro del pianeta alla velocità della luce e l'ingegneria finanziaria che si è data all'illusionismo più sfrenato dando l'impressione che montagne di soldi esistano e che poi all'improvviso non esistano più, insomma tra tutto questo non ci si capisce più un tubo. Siamo davvero di fronte ad una nuova era, finirà come le altre, ma nel frattempo che facciamo?

 

  By: Gano* on Domenica 28 Ottobre 2007 15:14

Anch'io parlo di inflazione monetaria (o espansione monetaria se preferisci, d' ora in poi usero' solo questo termine per evitare equivoci), di cui quella dei prezzi ne e' solo un aspetto. D' altronde e' proprio con l' espansione monetaria che stanno tenendo su tutto il baraccone e finanziando il debito con il quale garantiscono ora lo sviluppo economico ed industriale dei grandi mercati futuri e (possibili) future locomotive dell' economia globale: India e Cina e in subordine Russia. L' importante e' che superino una certa massa critica. Non mi sembrano vi siano tante altre alternative, gli USA hanno dimostrato di non essere piu' in grado di mantenere ancora a lungo lo sviluppo globale con i loro consumi e il testimone prima o poi andra' passato. Se questi mercati non si mettono a consumare e ad importare presto siamo tutti del gatto. Il futuro e' la', e se non ha proprio gli occhi foderati di prosciutto questo lo sa anche Bernanke. Circa il prezzo del petrolio mi sembra sospettosamente esagerato, per lo meno per le informazioni che abbiamo a disposizione, e anche questo potrebbe essere quello che si trascina dietro il prezzo dell' oro. Ho detto "anche" e ho detto "potrebbe". Vado a tentoni nel buio. Il grafico $GOLD:$HSCEI (Oro : Hang Seng) e' impressionante, anche se non aggiustato per le rispettive valute...

 

  By: xxxxxx on Domenica 28 Ottobre 2007 15:08

Gano, ancora con questa inflazione. Non ci capiamo, io non parlo di prezzi dei beni, parlo di inflazione monetaria che non è la stessa cosa. Che poi questa si scarichi anche si prezzi è risaputo, ma bisogna considerare che lo fa non subito, non in modo regolare, non egualmente tra tutti i beni... perchè poi entrano in gioco dinamiche proprie di ogni mercato (dei prodotti intendo). E ripeto che non puoi prendere a riferimento solo gli ultimi anni perchè se ipotizzi: ---- andamento dell'oro in dollari = inflazione dei prezzi in us---- allora tutto il tuo discorso cade se non ti limiti a guardare l'oro degli ultimi 5 anni, ma prendi tutto lo storico. Sul prezzo del petrolio ci sarebbe tanto da dire, che non dico niente perchè altrimenti sollevo un gran polverone. Io non parlerei mai di bolle, né riguardo al mercato immobiliare, né riguardo al prezzo delle materie prime. Non possiamo dire che c'è una bolla nell'oro e nelle borse no, perchè sono mossi da dinamiche che si intrecciano. Se l'oro crolla le borse si sfacellano te lo dico io, quindi dopo ci troveremmo a dire che c'era una bolla nelle azioni. Se vogliamo tutta questa economia è una bolla. Infine, non credo troppo nell'indagare così a fondo in ogni mercato. Quando ho visto che il prezzo del petrolio in oro è andato da x a xx, mi faccio un'idea del perchè, ma basta. Se vado troppo a fondo rischio di confondermi. Per me è meglio mettere insieme tutti i pezzi del puzzle piuttosto che capire bene cosa c'è dietro ogni pezzo.

 

  By: xxxxxx on Domenica 28 Ottobre 2007 14:51

Intatti Parigino era quello volevo, tra l'altro, mettere in evidenza in altro post. I mercati che salgono, tutti senza distinzione di sorta, ci confondono le idee. Certo, che senso ha un ribasso dei tassi se l'economia è forte come ci dicono e se anche i mercati azionari salgono a conferma di questo? Ma se li guardiamo in oro allora capiamo. Il mercati azionari e i bond (parlo sempre di US), e il GDP aggiungo, sono in correzione. Si spiega il ribasso dei tassi e si spiega a maggior ragione se consideri che il problema di questa economia di carta è proprio l'eccesso di carta (debito) e per farne diminuire il peso non resta che inflazionare ancora. Infatti le materie prime esplodono, nominalmente anche le borse e i bond (che rimangono sempre non troppo lontani dai massimi) e pure l'economia sembra che in qualche modo tiri. Solo che è tutta un'illusione. Davvero, si sta giocando un gioco pericoloso.

 

  By: Gano* on Domenica 28 Ottobre 2007 11:01

Globalmente (non limitandoci quindi agli USA) siamo in crescita, ma e' una crescita sostenuta dall' espansione monetaria, e accompagnata quindi da inflazione, come mi sembra che i grafici postati sotto dimostrino abbastanza bene. In tutto questo c'e' pero' una cosa che non mi torna, e ritorno cosi allo spunto iniziale del discorso iniziato con Masfuli: posto che l' oro sia preso come valuta di riferimento in quanto non stampabile a piacere e quindi piu' difficilmente inflazionabile, il deprezzamento del dollaro (rispetto all' oro, ovviamente) dovrebbe essere stato del 200% in pochi anni. Nonostante tutta l' innegabile inflazione presente in giro, mi sembra davvero eccessivo. Ci potrebbe essere quindi qualcos' altro oltre all' inflazione che spinge in su l' oro. Un' altra cosa da considerare e' il legame tra prezzo del petrolio e prezzo dell' oro, che storicamente si sono sempre mossi con una rimarchevole sintonia, con un rapporto medio dei loro prezzi espresso in dollari di 15,7. Oggi questo rapporto e' di 8,5, vicino ai minimi assoluti. Il rapporto fra questi due prezzi, e il loro relativo prezzo in dollari e' importantissimo perche' rappresenta i rapporti tra la valuta senza tempo (oro), la principale materia prima (petrolio) e la divisa degli scambi internazionali (dollaro). Non si puo' considerarne uno senza tenere conto anche degli altri due. Cosi' si direbbe quasi che per qualche a me non ben chiara ragione il prezzo del petrolio rispetto al dollaro sia schizzato all' insu' a cominciare dal 2001 e che l' oro abbia semplicemente tentato di tenergli dietro. Se infatti si guarda il $GOLD:$CRB si vede che l' oro e' aumentato rispetto alle altre materie prime di quasi l' 80% in due anni. Il suo movimento non e' quindi dovuto solo all' inflazione; questa infatti avrebbe dovuto fare aumentare in modo paragnabile anche il prezzo in dollari delle materie prime. Ne' si puo' dire che il CRB non sia salito in egual misura semplicemente perche' vi e' una contrazione dei consumi. Se questa contrazione vi fosse davvero anche la salita del prezzo del petrolio avrebbe dovuto essere altrettanto contenuta. L' ordine di crescita espresso in dollari ora e' infatti Crude > Gold > CRB. Se invece si guarda $CRB:$SPX e $REIT:$SPX si vede un' altra realta': mercati Toro che hanno corretto improvvisamente e profondamente rispetto all' azionario, rappresentando un quadro che almeno a me sembra piu' spiegabile. Per capire l' attuale situazione dei mercati, credo sia importante capire innanzitutto cosa abbia portato il prezzo del petrolio da 25$ il barile a 90$ in pochi anni, chi lo fa salire e perche', e da qui cominciare poi a dipanare la matassa.

 

  By: Parigino on Domenica 28 Ottobre 2007 10:12

Buongiorno. A questo punto diverse cose mi sembrano incomprensibili. Magari il mio ragionamento è assai banale ma ora mi verrebbe da chiedere se siamo in una fase di crescita o in una fase di rallentamento economico? L’andamento sostenuto dei mercati (quasi tutti sui massimi) dovrebbe essere indice di crescita economica ed utili attesi in aumento ma se in due mesi arriva il secondo taglio dei tassi americano, che significa? Non si dovrebbero tagliare i tassi per stimolare un economia in difficoltà? E poi, con il petrolio sopra i 90 dollari, le materie prime a prezzi stellari e gli aumenti di generi alimentari e non in diverse parti del mondo, l’inflazione (che in alcuni paesi è quasi a doppia cifra) non fa proprio più paura? Non dovrebbe essere una delle minacce più insidiose per l’economia?

aumenti dei prezzi - gz  

  By: GZ on Domenica 28 Ottobre 2007 02:46

La FED martedì taglierà di nuovo i tassi per salvare le banche e fermare la crisi immobiliare mentre gli aumenti costi delle materie si diffondono ora ovunque, mentre il petrolio fa 91 dollari (+84% in un anno) e l'oro vola sopra 780 dollari (+24% in un anno) Le società alimentari, le catene di ristoranti, le chimiche, le energetiche nell'ultimo mese non fanno che lamentarsi degli aumenti dei costi delle materie prime e annunciare aumenti dei prezzi Le società energetiche di estrazione e trivellazione occidentali hanno smesso di salire con il prezzo del greggio dopo 80 dollari perchè i loro costi sono esplosi Le società chimiche che producono roba che poi entra quasi dappertutto in tante industrie annunciano ^aumenti dei prezzi in questi giorni#http://seekingalpha.com/article/51508-rohm-and-haas-company-q3-2007-earnings-call-transcript?source=feed^ per recuperare l'aumento di circa l'80% del petrolio in 12 mesi ----------------------------------------- ...Our efforts so far were further challenged by the steady escalation of key raw materials throughout this year. Now, as we speak, we are seeing dramatic increases with no seasonal easing in key raw materials as we had previously anticipated. We now expect to see an increase in the total raw material costs for Q4 on the order of $50 million pretax versus prior year same period, and $35 million for the third quarter of this year. As you can imagine, this increase in cost will have an impact on the expected earnings for this quarter and full-year 2007, despite our urgent and necessary action to close this gap and to increase the pricing. As you know, ^we announced yesterday our intention to increase pricing in the 5% to 15% range, effective November 1 of this year...#ttp://seekingalpha.com/article/51508-rohm-and-haas-company-q3-2007-earnings-call-transcript?source=feed^

 

  By: Gano* on Domenica 28 Ottobre 2007 01:14

Mi sembra che una delle conclusioni piu' immediate (e anche piu' semplici) sia che il posto peggiore dove tenere soldi e' rappresentato (almeno fin ora) dalla liquidita' USA e dai relativi strumenti (T-Bonds, T-Bills). Il migliore oro e petrolio (*). Comunque e' tutto molto interessante e dovremmo continuare ad andare avanti col discorso di prezzare in oro gli assetts, senza dimenticarci pero' che l'oro stesso potrebbe essere ora in bolla speculativa. PS Per avere un quadro completo, non solo il Nikkei andrebbe prezzato in oro, ma anche l' Hang Seng, lo Shangai Composite, il Moscow Times ed il Sensex. Andrebbero prezzate in oro anche valute come il cruzeiro brasiliano e il rublo. E' un lavoro ciclopico, ma dovrebbe essere fruttuoso. The reward is golden. ;-) (*) Escludendo le borse asiatiche e gli emergenti.

 

  By: xxxxxx on Sabato 27 Ottobre 2007 23:18

Il minimo del WTIC/Gold dovrebbe essere del 1999 a 0.038

 

  By: Gano* on Sabato 27 Ottobre 2007 23:15

Quindi, prezzando tutto in oro: petrolio (e materie prime) al rialzo (o comunque stabili), real estate in correzione, azioni USA in bear, valute e T-bonds in crollo totale... Ambiente fortemente inflazionistico... certo.

 

  By: xxxxxx on Sabato 27 Ottobre 2007 23:09

Ci vogliono grafici più lunghi, ma denominando tutto in oro in linea di massima mi sento di dire: - Le borse americane, a parte indici come il Value Line, sono in ribasso dal 2000 e hanno invertito il trend rialzista partito nel 1982. Questo grafico l'ho visto anche se adesso non ce l'ho sotto mano. - Il T-Bond idem. - Il reit, e ripeto che per essere precisi bisognerebbe trovare il sottoindice immobiliare, dovrebbe aver invertito pure lui il trend di lungo periodo anche se ha avuto un bel rialzo dal 2001. - Il Light Crude invece è al rialzo, sempre parlando di trend dominante, anche se l'ultimo massimo risale al 2005. Questo è uno scenario molto chiaro: ambiente inflazionistico tanto da penalizzare le azioni in generale a scapito degli hard assets. Confrontate l'indice dei petroliferi o degli auriferi o minerari vari, con quello delle banche, sempre nel lungo termine... So di aver scoperto l'acqua calda, ma il prossimo passo sarebbe farlo non sono per gli US, ma anche per gli altri paesi, oppure se non è possibile vedere il Nikkey in oro, si può sempre vederlo rispetto all'S&P500 e così con le altre borse. Infine... se per poter dire che c'è stato un minimo bisogna aspettare un minimo superiore, un rimbalzo, così è per il doppio minimo.

 

  By: Gano* on Sabato 27 Ottobre 2007 22:46

Dunque, ricapitolando, nonostante si abbia solo i grafici a tre anni (e nemmeno tutti), appare subito che la situazione e' piu' articolata di quanto sembri. Lo S&P 500 e' in bear rispetto a GOLD, il REIT pure (anche se potrebbero stare tutti e due disegnando un doppio minimo). Tutte le valute sono in pieno bear rispetto ad oro, come atteso. Il petrolio invece e' in laterale/indefinito rispetto a GOLD ed e' ESATTAMENTE allo stesso prezzo di tre anni fa (purtroppo manca uno storico piu' lungo). REIT e DJR, benche in bear rispetto a GOLD (con possibile formazione di doppio minimo in corso) sono in Toro rispetto a S&P (anche se ora in fase di profonda correzione). Con la limitazione di poter considerare solo gli ultimi tre anni, tenendo l' oro come valuta universale, l' unico assett che ha mantenuto tutto sommato stabile il suo valore (nonostante molte e notevoli oscillazioni) e' il petrolio. Tutto il resto si e' deprezzato. Purtroppo per qualche ragione non riesco ad inserire grafici.

 

  By: Gano* on Sabato 27 Ottobre 2007 22:36

Vediamo se mi riesce lo S&P/GOLD... Niente, non va...

 

  By: Gano* on Sabato 27 Ottobre 2007 22:30

Caspita! Grazie!!!!