Santa Marina al 41% tra gli operai e al 13% tra i professionisti e dirigenti - Moderatore
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By: Moderatore on Domenica 24 Agosto 2014 03:40
nei sondaggi per le presidenziali in Francia che si terranno l'anno prossimo Marine LePen raggiunge il massimo dei voti (41%) tra gli operai e invece tocca il minimo tra i professionisti e dirigenti (13%).
#ALLEGATO_1#
Questo perchè Santa Marina LePen è l'unico candidato socialista, con un programma economico e sociale cioè dedicato a proteggere i lavoratori dallo sfruttamento dalla globalizzazione. A questo proposito ieri c'era un rarissimo articolo (del solito Ambrose Evans Pritchard, che se non altro si da da fare) in cui si riportava come tanti economisti occidentali si siano resi conti che la Globalizzazione impoverisce la maggioranza della gente, in occidente (^"Nobel gurus fear globalisation is going horribly wrong"#http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100027963/nobel-gurus-fear-globalisation-is-going-horribly-wrong-technical/^, Ambrose Evans-Pritchard, August 22nd, 2014).
Come ogni tanto provo a spiegare, non c'è la minima giustificazione nella teoria economica per la globalizzazione, cioè per mettere in concorrenza tra loro i lavoratori dei paesi occidentali con quelli del terzo mondo e dell'Asia. E' qualcosa che beneficia solo le multinazionali, la grande finanza e quella piccola fetta di popolazione che ruota intorno a loro. Da quando si è aperto al commercio indiscriminato, allo spostamento delle fabbriche e all'immigrazione di massa il tenore di vita dei lavoratori in occidente ha smesso di aumentare, anche se la tecnologia e la produttività aumentano sempre
#ALLEGATO_2#
^L'articolo di Evans Pritchard#http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100027963/nobel-gurus-fear-globalisation-is-going-horribly-wrong-technical^ è però anche penoso perchè cita la ^teoria del vantaggio comparato di David Ricardo#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=1358^ come la giustificazione economica del libero scambio tra tutte le nazioni tra loro.
Questa teoria è stata agitata in Gran Bretagna nell'800, ma ignorata nella pratica in Germania, Giappone e Asia (e anche negli USA fino al dopoguerra) e però oggi viene ancora citata come spiegazione del perchè non ci devono essere mai dazi e restrizioni al commercio tra paesi.
David Ricardo era un banchiere ebreo che scriveva intorno al 1840 per difendere gli interessi finanziari e ^nella sua teoria economica del commercio internazionale#http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=1358^ non esistono le banche, il debito e gli interessi, solo la produzione di merci, vino contro stoffa ecc... Di produzione Ricardo non ne sapeva molto perchè era un finanziere, ma guarda la coincidenza, ha scritto tanto di economia senza mai menzionare le questioni del debito e delle banche. La teoria di Ricardo è una teoria economica come quelle che vengono insegnate oggi, in cui si finge che ci sia solo la produzione e la produttività, ma non esistano i fatti monetari, banche, interessi e moneta... Dopodichè guardi il grafico qui sopra in cui la produttività sale sempre, ma il reddito della maggioranza della gente no e dici, ma strano... ma come mai... ma qualcosa non funziona...
Per fortuna la Marine LePen ha scritto un libro molto bello nel 2012 in cui spiega il problema della globalizzazione e del protezionismo molto bene, ^se uno vuole leggerlo (è gratis, ma in francese#http://www.marinelepen.fr/wp-content/pdf/pour-que-vive-la-france.pdf^), perchè oltre che carismatica è anche intelligente e ha capito tutto l'imbroglio