Ritorniamo alla lira?

 

  By: hobi50 on Mercoledì 22 Gennaio 2014 12:11

"Stiamo assistendo inermi all’EUTANASIA PROGRAMMATA di una delle più RICCHE e colte Nazioni del mondo ad opera di un manipolo di non eletti ed auto-referenziati burocrati internazionali che hanno a cuore solo i loro sporchi interessi personali e le loro carriere." Ha capito Anti ? Non siamo con le pezze al *** per tutti i ladrocini,furberie,fancazzismo degli Italiani, siamo con le pezze al *** perché non abbiamo svalutato come hanno fatto i coreani ! Ma c'è qualcosa che non torna. I coreani hanno svalutato meno del 200% dal 1997 mentre gli argentini hanno svalutato di oltre il 1100% dal 2002. Risultato. I coreani vanno alla grande mentre gli argentini hanno ieri annunciato misure sul controllo dei cambi perché stanno perdendo riserve di valuta forte a ritmi impressionanti. La mia domanda è semplicissima. Quando il folto gruppo di somari che scrive sul forum capirà che è una gigantesca somarata attribuire ad un singolo fattore ( nella fattispecie il cambio ) il successo o meno di una nazione e non invece al SISTEMA PAESE che è un compendio di centinaia di fattori ? Hobi

 

  By: gianlini on Mercoledì 22 Gennaio 2014 11:53

25000 euro di stipendio annuo netto mi sembra peraltro un ottimo stipendio anche in Italia, figuriamoci in Portogallo non capisco di che cosa si lamentino!

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 22 Gennaio 2014 09:12

x Roberto964 <In pratica, nel 2010, questo dipendente (senza contare gli sconti per CGA) ha ricevuto uno stipendio annuo netto di 31,415.92 euro. Nel 2014 riceverà 25,491.12 euro, con una differenza di quasi 6.000 euro o meno 18,9%. In termini mensili, la differenza è tra uno stipendio netto di 2.244 € nel 2010 per un salario di EUR 1,820.8 nel 2014, meno 423,2 €.> --------- Oh che poveracci i dipendenti pubblici portoghesi che mi sa tanto scaldano sedie con il calore del loro posteriore al pari di quelli italiani!!! Almeno loro la sicurezza di uno stipendio ce l'hanno, pensa a quanti (ex) dipendenti privati hanno ora stipendio 0, sì proprio zero. Sarebbe forse ora di legare gli stipendi dei dipendenti pubblici all'ammontare di tasse riscosse dallo stato a legislazione invariata. In parole povere, niente aumenti se il gettito fiscale non aumenta, anzi diminuzioni se il gettito fiscale diminuisce. E niente nuove tasse per finanziare gli aumenti di stipendio dei dipendenti pubblici. Magari facendo così si metterebbero pure a lavorare in modo da permettere ai veri produttori di ricchezza di fare bene il loro lavoro invece che tirare fuori, un giorno sì e l'altro pure, qualche circolare incomprensibile che crea solo problemi. La spesa pubblica, esclusa quella essenziale, è il cancro della nostra società, lo volete capire o no?

 

  By: lutrom on Martedì 21 Gennaio 2014 22:18

Roberto, secondo me a proposito della Corea hai fondamentalmente ragione, però ormai ci dobbiamo rendere conto che siamo circondati da una massa di rincoglioniti, dai quali ben poco possiamo aspettarci, se non rassegnarci e tirare a campare (senza quindi ammalarci troppo) oppure, se uno se la sente, andare via, e poi tornare qui in Italia a fare le vacanze, come facevano (e fanno) vari miei parenti all'estero...

 

  By: Roberto964 on Lunedì 20 Gennaio 2014 16:09

...seconda parte tutta da gustare... con le 15 slides annesse... TUTTO quello che c'è da sapere sulla Corea del sud di Maurizio Gustinicchi... <Una vita da mediano, a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni” (Luciano Ligabue) Agli scettici, ai detrattori e bla bla bla bla…. Beh! Dai, visto che alla filippica ci ha pensato Roberto, partiamo immediatamente concentrandoci sui risultati economici delle svalutazioni che per ben due volte sono state usate dai Coreani per rimettere in moto la propria economia. http://scenarieconomici.it/corea-del-sud-parte-seconda-moneta-sovrana-e-svalutazione-come-rimettere-in-moto-leconomia/

 

  By: Roberto964 on Lunedì 20 Gennaio 2014 16:04

Agli scettici, ai detrattori, Alle penne vendute, ai falsi profeti, agli spergiuri, ai traditori, ai lupi vestiti da agnelli, ai sepolcri imbiancati e a tutti quanti non hanno più un briciolo di amor Patrio e che in qualche modo hanno contribuito all’istaurarsi della dittatura della UE… Oggi vi voglio parlare della Corea del Sud. Una nazione di persone molto simili ai Lele Oriali, ai Marco Tardelli, agli Antonio Conte, ai Beppe Furino, ai Salvatore Bagni, agli Agostino Bartolomei e ai Romeo Benetti d’Italia, infaticabili lavoratori che per decenni hanno costruito il nostro paese prima che una classe politica da fine impero romano la conducesse al disastro totale. Per chi non conoscesse la sua Storia recente faccio un breve riassunto tratto dalla pagina sulla crisi asiatica del 1997 di Wiki: “La Corea del Sud era riuscita dopo la guerra fratricida contro il nord, terminata nella seconda metà degli anni ‘50, a formulare una strategia di crescita economica, che le aveva permesso di incrementare di otto volte il reddito pro capite in tre decenni. La riduzione dell’analfabetismo e i forti investimenti per colmare il gap tecnologico con le principali economie mondiali le avevano permesso all’inizio degli anni ’90 di diventare membro stabile dell’OCSE e di divenire una delle principali produttrici di microchip”…”Nonostante la crisi abbia costretto alla bancarotta numerose compagnie nazionali, la Corea del Sud è riuscita dal 1997 ad oggi a triplicare il proprio PIL, mantenendo il ruolo di una tra le più veloci e fiorenti economie mondiali. A tal scopo è sufficiente notare come dal 1960 al 2011 il PIL pro capite sia passato, in termini nominali, da 80$ a 21.000$..”…”La borsa coreana perse il 4% nella sola giornata del 7 novembre 1997, e il 7% il giorno successivo. Il 24 novembre le richieste di pesanti “riforme strutturali”, formulate dal FMI a fronte di un prestito, fecero crollare i titoli coreani del 7,2%. Samsung perse oltre 5 miliardi di dollari durante la crisi, e Daewoo fu assorbita dal gruppo americano GM. Il cambio passò da 800 won per dollaro ad oltre 1800.” Da 800 won per UN singolo dollaro a 1800 won sempre in cambio di un dollaro!!!!! In pratica ha perso, o meglio, HA SVALUTATO del 125% !!!!!!…non ci credete? Vedete il grafico allegato, sarà MOLTO più chiaro di 1000 parole … La Corea del sud, una piccola Nazione senza materie prime come poteva diventare il 15° PIL mondiale? Come lo sono diventate Italia e Giappone: importando materie prime, trasformandole in Patria e rivendendole a 20 volte tanto, lasciando il massimo profitto entro i confini nazionali e distribuendolo a cascata in SALARI, PROFITTI AZIENDALI, TASSE, DIVIDENDI ecc. Questo è l’UNICO modo che ha un Paese privo di MATERIE PRIME: far funzionare al meglio la MATERIA GRIGIA. Oggi, la Corea del sud, occupa la TERZA posizione mondiale di esportatore NETTO, dietro la Cina e la Germania e avanti al Giappone e l’ITALIA. Non si sono MAI sognati di PRIVARSI della loro INDIPENDENZA MONETARIA e così come il Giappone e sino al 1981 l’Italia, hanno PIEGATO la loro politica monetaria indipendente ai bisogni NAZIONALI di diritto alla crescita per il bene del Popolo. I grafici allegati mettono prepotentemente in evidenza una costante: quando pratichi una svalutazione, negli anni a seguire avviene una naturale rivalutazione. Da cosa deriva questo fenomeno? Ciò accade per un UNICO, BANALISSIMO, MOTIVO: quando il tuo prodotto è FORTEMENTE richiesto all’estero la tua moneta NON farà altro che rivalutarsi, poiché per ACQUISTARE i tuoi prodotti, qualsiasi prodotto, i Paesi importatori devono OBBLIGATORIAMENTE acquistare PRIMA la TUA MONETA. Prima legge dell’economia: un prodotto MOLTO richiesto tende a diventare marginalmente RARO, aumentandone commisuratamente il prezzo. Questo accade per l’oro, per il grano, per il petrolio e OVVIAMENTE anche per la MONETA. Notate una cosa però: le ONDE come si susseguono: ad ogni singola svalutazione corrisponde una rivalutazione nell’arco di pochi anni. Quando poi non sei più competitivo, arriva un’altra svalutazione a cui seguirà una nuova rivalutazione. E’ andata sempre così, dal 15 agosto del 1971 in poi, giorno che fu ELIMINATA la convertibilità in ORO del dollaro e cominciò l’epoca della moneta cartalista. La moneta NON era più agganciata ad ALCUN VALORE FISICO. Solo per l’Italia questa legge NON è valsa, o meglio, ebbe valore sino al 1981, quando lo scellerato divorzio SPINSE alle STELLE i RENDIMENTI dei TITOLI di debito statali, facendo partire a razzo il DEBITO PUBBLICO che da quel giorno è CRESCIUTO COSTANTEMENTE al ritmo del 5,35% NETTO. Voglio ricordare ancora una volta che il rapporto debito/PIL nel 1981 era al 58% e che oggi è al 135% (un interesse costante del 5% porta a raddoppiare il montante ogni 20 anni.). La costrizione che la Lira ebbe nello SME credibile (l’ECU era come l’euro oggi) obbligò i governanti dell’epoca a praticare SVALUTAZIONI COSTANTI della Lira che andassero a recuperare la perdita di competitività che un sistema ZAVORRATO da un INTERESSE REALE al 5,35% creava. Ovvero, il PIL nazionale doveva crescere ALMENO del 5,5% annuo per poter BILANCIARE il pagamento dei SOLI INTERESSI. La nostra povera moneta, benché FORTEMENTE RICHIESTA all’estero per pagare l’IMMENSO export nazionale e dai milioni di turisti che arrivavano a frotte da ogni dove, NON poteva avere quella dinamica che ben vediamo nei grafici relativi al cambio Dollaro USA vs Won coreano. Una classe politica di incapaci e/o di capacissimi traditori ci ha fiondato prima nello SME, da cui nel 1992 addirittura uscimmo poiché PALESEMENTE dannoso alla nostra economia e poi ci ha INGABBIATI nel sogno euro-peo da cui ne USCIREMO solo dopo MORTI. Stiamo assistendo inermi all’EUTANASIA PROGRAMMATA di una delle più RICCHE e colte Nazioni del mondo ad opera di un manipolo di non eletti ed auto-referenziati burocrati internazionali che hanno a cuore solo i loro sporchi interessi personali e le loro carriere. Mai siamo stati così vicini all’apocalisse. Sia ben chiaro a tutti: l’Italia NON ha un modello di crescita diverso: un PIENO SVILUPPO interno NON potrà in alcun modo realizzarsi senza che il nostro export e il nostro esclusivissimo turismo ritornino PIENAMENTE COMPETITIVI. Perchè questo avvenga dovranno essere assistiti da un’adeguata ed autonoma politica monetaria. Cara classe politica, come capirai meglio nel prossimo articolo, volutamente collegato a questo, se desideri che l’Italia riparta e ritorni produttiva, le riforme strutturali del FMI non basteranno, dovrai necessariamente passare per una svalutazione della moneta sovrana. Facendo altrimenti, non sarai in grado di conseguire la stabilità monetaria (dei polacchi) o il pareggio di bilancio (coreano): non sarai in grado di conseguire alcun obiettivo macroeconomico che sarà per te sfuggevole come la Tartaruga per Achille! Sappilo, la matematica ti condanna! Roberto Nardella Economia 5 Stelle e ARS Puglia http://scenarieconomici.it/corea-del-sud-parte-prima-una-vita-da-mediano-tra-svalutazione-e-successiva-rivalutazione-monetaria/

 

  By: Roberto964 on Domenica 19 Gennaio 2014 20:38

A TUTTI i piddini e/o ai diversamente euristi.... ...vedete cosa sta accadendo in Portogallo...anche loro (i dipendenti pubblici portoghesi) pensavano che quello che stava accadendo in Grecia da loro non sarebbe mai successo...eppure, ecco QUI la NOTIZIOLA che da NESSUN organo di informazione euro-peo è stata ripresa... TOSATA DEL 20% ai dipendenti pubblici e i POVERACCI con redditi da fame andranno anche peggio....il MOLOCH euro è SEMPRE alla ricerca di nuovi sacrifici umani... tranquilli: finirà così anche in Italia e poi, come accadde nel 1921, ci ritroveremo tutti a fare il saluto romano ad un nuovo duce ....la SStoria ritorna sempre. Roberto Nardella <I dipendenti pubblici hanno già perso il 19% dell'utile netto> <In pratica, nel 2010, questo dipendente (senza contare gli sconti per CGA) ha ricevuto uno stipendio annuo netto di 31,415.92 euro. Nel 2014 riceverà 25,491.12 euro, con una differenza di quasi 6.000 euro o meno 18,9%. In termini mensili, la differenza è tra uno stipendio netto di 2.244 € nel 2010 per un salario di EUR 1,820.8 nel 2014, meno 423,2 €.> <per il 2014, si prevede ora un taglio di stipendio che va dal 2,5% al 12%, a partire dai salari superiori ai 675 €/mese. Dal 2011 era in vigore un taglio dello stipendio, ma che variava tra il 3,5% e il 10% a partire dai salari di 1500 €/mese lordi.> http://www.dn.pt/inicio/economia/interior.aspx?content_id=3638985

 

  By: gianlini on Domenica 19 Gennaio 2014 17:34

premesso che ho girato solo l'Andalusia (Cordoba, Granada, Jerez, Cadiz, Algeciras e Malaga), mi piacerebbe sapere se Paolo ha avuto anche lui la stessa mia impressione e cioè che trattasi di un paese molto più civile del nostro, con molto più senso civico, ordine, pulizia, presenza dello stato e investimenti in infrastrutture di tutto rispetto anche in luoghi che per latitudine competono con le nostre regioni più meridionali, io ho riscontrato una adesione a regole e comportamenti civici rispettosi quale si potrebbe trovare in un paese del nord europa Paolo, hai avuto la stessa impressione?

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 16 Gennaio 2014 15:59

per copiare il Giappone intanto alla guida delle aziende auto dovremmo mettere cittadini italiani e non stranieri e che facciano l interesse del paese che non vogliano trasferire la produzione fuori..

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: Lelik on Giovedì 16 Gennaio 2014 15:56

Un articolo di oggi sul Sole 24 Ore della preparata Adriana Cerretelli, mi fa imbestialire: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-16/se-italia-e-unico-paese-fermo-palo-064142.shtml? In pratica si loda la Spagna, perché quella sì che ha fatto le riforme e ora cresce alla grande. Si loda la Francia che ora, pur con un condottiero di sinistra, ha annunciato riforme e liberalizzazioni del mercato del lavoro, e queste la faranno volare alto. Infine chiude dicendo che causa mancate riforme vere, l'Italia è l'unica a rimanere indietro e ad avere dal 1999 ad oggi un PIL pro-capite in calo, rispetto agli altri paesi europei. Ho scritto di getto un commento, vedremo se me lo pubblicheranno. Però so che qui non mi viene cassato... e quindi lo copio e incollo. "Mi sembra un articolo surreale. La Spagna torna a crescere e l'Italia no? Trascura o ignora che la Spagna sta tenendo un deficit sul PIL che negli ultimi 4 anni in media è stato superiore al 10%, mentre in Italia è stato appena sopra il 4% e lo stiamo tenendo ora al 3% scorticando imprese e cittadini?!? Sa cosa significa quella differenza? Se l'Italia avesse tenuto lo stesso deficit della "virtuosa" Spagna, avrebbe fatto circolare circa 350 miliardi di Euro in 4 anni in più nell'economia! Mentre oggi si stanno facendo i conti se e come aggiungere o tagliare 2 miliardi di Imu, o tagliare il cuneo fiscale di 5 miliardi. Valori appunto ridicoli. Con 350 miliardi in più anche uno stato in coma come l'Italia avrebbe mostrato gli artigli come ripresa. Anche la Francia ovviamente non ha scherzato coi deficit (superiore al 6% in media negli ultimi 4 anni). Ma credo sia superfluo andare a fare i conti sugli altri punti del suo articolo. Senza poi menzionare i nostri versamenti di oltre 40 miliardi di Euro ai fondi salvastati (o salva-"altri") che sempre mancano all'appello nella nostra economia. Ma arriviamo alla Sua conclusione: che l'Italia è l'unico paese che dal 1999 ha visto il suo PIL procapite scendere. E allora? 2+2 quanto fa? Non è che la nostra malattia si chiama proprio Euro, ed eravamo il paese che più aveva da perdere ad entrare in quel perverso meccanismo? E nemmeno ce ne lamentiamo? Appunto, dicevo, surreale..."

 

  By: xilofono on Giovedì 16 Gennaio 2014 15:53

Per copiare il Giappone bisogna trovare una massa di cre.t.i.ni, scusate la parola, che investano in buoni del tesoro del proprio paese ad interesse praticamente nullo e sorridenti davanti alla svalutazione della propria moneta del 30% in un anno. Trovate della gente così e poi ne riparleremo. Saluti.

 

  By: traderosca on Giovedì 16 Gennaio 2014 15:29

si,ritorniamo alla lira.... http://www.youtube.com/watch?v=HqafKe6pkw4

 

  By: lutrom on Giovedì 16 Gennaio 2014 14:34

OTTIMO, BEAR!!

 

  By: bearthatad on Giovedì 16 Gennaio 2014 00:04

Ottimo Robè, sono d'accordo che prima o poi ci libereremo, peccato che ci vorrà ancora un sacco di tempo qua perché l'Italia parassita si converta, ammesso che lo faccia mai. Conto sui francesi per la spallata che darà il via alle danze. Intanto con l'approssimarsi delle elezioni europee sono iniziate le manovre finalizzate a ridimensionare la protesta della parte produttiva dell'elettorato. Già le cose sembrano andar meglio (secondo i media): la ripresa è alle porte, lo spread scende, i conti dello stato (ma la solfa viene ripetuta non sono in Italia) sono migliorati (pazzesco! siamo a 135% dbt/pil!)... il tutto serve a tagliare le gambe a ukip, fn, M5S et similia. Se la gente non apre gli occhi ci infinocchiano pure a sto giro.

 

  By: robom1 on Mercoledì 15 Gennaio 2014 18:58

adottare la lira contemporaneamente all'euro viola il trattato, o tutto o niente.