TARGET2 (i vantaggi dell'euro...)

 

  By: shabib on Giovedì 13 Gennaio 2011 23:23

BEARTH , ESTEBAN ,PANA , siamo grandi e vaccinati , lo sappiamo che il gioco specie intraday e' sporco , infatti difficilmente in intraday partecipo perche' per tigna non sopporto perdere se non per una causa giusta e non voglio stare davanti al video per piu' di poche ore al giorno , ma a maggior ragione state svegli e non facciamoci fregare...analisi oltre il day sempre presente e ocio perche' tirare su le reti e' una gran tentazione per tutti : azionario , $ , commodities , bonds degli stati che vogliono spargere ottimismi...soprattutto from the other side there are 2.900 mld $ che non vogliono perdere il loro valore in barba a QE2 ed e' qui la lotta...e permettetemi un po' di romanticismo : meglio l'inflazione di una deflazione anomala , cioe' dove i prezzi importanti delle commodities restano alti per il gioco del cambio e i salari scendono e che impoverirebbe quindi tutti dal basso ... tra l'altro il minore potere d'acquisto del parco buoi non conviene neanche ai venditori di carne......

 

  By: bearthatad on Giovedì 13 Gennaio 2011 20:11

Sarà la Cina, sarà la Fed, comunque sono dei grandissimi figli di buona donna. Questi movimenti a strappo, che sembrano inversioni del trend (e a volte lo sono), non so se qualcuno ci ha fatto caso ma partono quasi sempre di mercoledì e esplodono il giovedì. Come mai? Fino al martedì sera tutti fermi, che il COT fotografa le posizioni, e appena fatto il rilevamento: liberi tutti! La prima volta che ci ho fatto caso pensavo, ma guarda che s *** . Adesso ho capito che è la norma. Chiaro che se lo fanno il martedì, già al sabato si vede chi è che compra e chi è che vende. Se lo fanno il mercoledì ci vuole molto di più prima che le strategie diventino chiare. Ci vorrebbe un bel rilevamento bisettimanale, ci vorrebbe...

 

  By: Esteban. on Giovedì 13 Gennaio 2011 19:57

Notizie positive a parte ,cina e inflazione, l'euro è da un pezzo che non fa questi numeri ... Forse sbaglio ma qualche punto scende ... inverted hammer (shouting star) a 1 ora ...

 

  By: pana on Giovedì 13 Gennaio 2011 18:42

vuoi vedere che pure la Fed del bernacca contribuira a salvare l'europa ?

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: Esteban. on Giovedì 13 Gennaio 2011 18:11

Goldman dice lunghi euro, andrà short anche questa volta ? La cina dice che acquisterà debito europeo (quindi sosterrà l'euro)... Goldman Issues "Tactical" Long EURUSD Call With 1.37 Target And 1.285 Stop Submitted by Tyler Durden on 01/13/2011 09:01 -0500 10 Year Treasury Eurozone Ireland Portugal Risk Premium Just out from Goldman's FX group: another "tactical" top tick call extraordinaire: "From an FX point of view we would go long EUR/$ at current levels of 1.3180 for an initial target of 1.37 with a 1-day stop on a close below 1.2850." Of course, that Goldman had a "strategic" 1.55 EURUSD target as the pair plunged by 1,500 pips is irrelevant. Time to take the other side of the trade (i.e., the same as Goldman's 50% margin prop desk). //------------------ EURUSD Surges By 200 Pips (To China's Delight) On Trichet Comments That Inflation Cracks Starting To Appear Those looking for vol in stocks really should shut down their E-Trade account and get some forex terminal.

 

  By: shabib on Giovedì 13 Gennaio 2011 16:25

OTTIMO , BEPPE ! ti do tutte le ragioni - bei grafi chiari - si , lo svizzero e gold hanno dato grosse soddisfazioni a chi ci ha creduto anche nella tua analisi - la BC suisse ad un certo punto non ce l'ha fatta piu' a vender franchi a 1,40 e ha dovuto lasciarlo andAre un po ' anche perche' rapporto al $ gli stava bene. e non e' che del senno di poi ne son piene le fosse perche' OLTRE TE , ALTRI OPTIMATES HANNO MOSTRATO L'ESCALATION POSITIVA DI QUESTI 2 VALORI o con elliott o con gann o con semplici trendS dinamiche di supporto e resistenza o con gioco delle medie a 200.... B R A V O

EUR-CHF - beppe  

  By: beppe on Giovedì 13 Gennaio 2011 13:48

Stock: Converium Finance

Buongiorno a tutti! Intervengo perchè ho una QUASI conferma di un ribalzo tecnico dell'euro sul franco. Come si evince dal grafico infatti è PROBABILE che l'euro rimbalzi a 1,4 nei prossimi mesi portandosi con se' tutte le sue conseguenze (borse resistenti/forti, oro debole etc. etc.). Il tutto ilo lo aspettavo dal primo testa e spalle rovesciato visibile sulle chart daily e weekly ma OVVIAMENTE un po' di speculazione gli svizzeri non se la sono fatta mancare: il punto di fibonacci (per il rimbalzo) era a 1,325 ma ubs e credit swiss hanno spinto fino a 1,24. Oggi sulla daily hai dinuovo un testa spalle rovesciato: se si rimbalza di qui, addio a sogni di borse che crollerebbero nel breve termine e oro che continua a salire (ma resta inteso che io sono ASSOULUTAMENTE tra coloro che vedrebbero il DJ chiudere il gap lasciato aperto a 6500 sull chart daily...anzi, si va a 5500 prima o poi!). Allego i due files sperando di stimolare una bella discussione. Buon vento a tutti Beppe p.s. caffè!! ancora caffè!!!! me ne frego se era a 60 e ora è a 200....io dico che va a 300!!!

 

  By: shabib on Giovedì 13 Gennaio 2011 13:02

OCIO.... L´agenzia di rating Moody´s ha ridotto il rating su American International Group da A3 a a Bb1. vediamo come impatta $

 

  By: shabib on Giovedì 13 Gennaio 2011 09:55

dici bene , ma ocio che oggi , nel senso letterale , il $ si vende per tenere su tutta la baracca e il segnale in borsa di ieri e' una chiara ricopertura da stravizi.....

 

  By: Giovanni-bg on Mercoledì 12 Gennaio 2011 17:57

Idea che potrebbe essere interessante per quest'anno. Shortare eur contro cny (renmimbi) ora dato che acquistare CNY non è possbile mi sono chiesto come fare idea 2 -> ETF valutario Putroppo però non c'è un ETF CNY contyro EUR Idea 3 Ho trovato questo però http://www.etfsecurities.com/it/document/downloads/ETFS_EMC_Long_CNY_Short_USD_Fact_Sheet_it.pdf che però è contro US$ quindi per chiudre il giro dovrei acqusitare anche US$ contro EUR oppure anche un altro ETF tipo questo http://www.etfsecurities.com/it/document/downloads/ETFS_G10_Long_USD_Short_EUR_Fact_Sheet_it.pdf Che ne dite?

 

  By: shabib on Mercoledì 12 Gennaio 2011 15:24

RED ALLERT ? La Germania farà di tutto per salvare l'euro, ma per Pissarides se crolla la Spagna è difficile Finanzaonline.com - 12.1.11/14:16 "Appoggiamo l'euro e faremo tutto ciò che bisogna fare per appoggiarlo, il resto si vedrà". Sembra avere le idee chiare la cancelliera tedesca, Angela Merkel nel giorno in cui la moneta unica ha affrontato un esame decisivo con l'asta del Portogallo, mentre sono tornate a intensificarsi le richieste per un aumento del fondo salva-stati Ue-Fmi. Nel corso della conferenza stampa congiunta con il premier Silvio Berlusconi a Berlino, rispondendo a una domanda sulla crisi che ha colpito Lisbona, la Merkel ha annunciato che "passo dopo passo, il nostro compito è quello di aiutare i Paesi in emergenza. Ci devono essere bilanciamento, solidarietà e controllo della crescita in Europa" che sono "la faccia della stessa medaglia. Possiamo farcela perchè vogliamo farcela, nessun collega europeo pensa che con questa determinazione non possiamo farcela". Il messaggio lanciato al Portogallo è chiaro. Ma la strada che Ue e Fmi decideranno di imboccare per salvare la periferia d'Europa, Spagna in primis se dovesse tendere il cappello, resta un punto interrogativo. Tra gli addetti ai lavori, c'è molta attesa per la riunione dell'Ecofin in agenda per lunedì prossimo dove potrebbe essere presa in esame l'ipotesi di un aumento o diverso utilizzo del fondo Efsf. Ma non è escluso che possa balenare qualche novità già in giornata dato che la cancelliera tedesca vedrà oggi a Berlino il direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi), Dominique Strauss-Khan. Intanto dalle colonne del Financial Times il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, è tornato ad invocare la necessità di ampliare la dotazione dell'Efsf. Per il guardiano dei conti pubblici europei è il momento di rivedere tutte le opzioni per quel che riguarda la taglia e il campo d'azione dei nostri meccanismi di protezione, non solo per quelli attuali, ma anche per il meccanismo di stabilità permanente, al cui funzionamento si sta lavorando da tempo e che dovrebbe entrare in vigore a metà del 2013. E che i governi dei 17 Paesi dell'Eurozona sarebbero pronti ad aumentare la cifra del fondo salva-stati ed a diminuire i tassi applicati per il prestito concesso all'Irlanda nelle settimane scorse, lo segnala anche il quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti diplomatiche a Bruxelles. Secondo quanto ricostruito dal giornale la cifra a disposizione del fondo verrebbe aumentata di circa 250 miliardi di euro, sia alzando le garanzie dei prestiti attualmente di 440 miliardi sia apportando alcune modifiche tecniche all'Efsf. "Bisogna mandare ai mercati un segnale politico credibile di determinazione", ha detto un diplomatico al quotidiano tedesco, proprio perchè si teme che il prossimo Paese a dover essere salvato sia il Portogallo. Negli ultimi giorni - con l'acuirsi della crisi dei debiti sovrani che mette a rischio Paesi come Portogallo, Spagna e Belgio - si erano nuovamente intensificati i rumors secondo cui la Ue starebbe lavorando ad un aumento delle risorse dell'attuale Fondo salva-Stati. Un rafforzamento fortemente richiesto negli ultimi mesi dall'Fmi e dalla Bce, ma che finora ha incontrato alcune resistenze, soprattutto da parte della Germania. Per gli analisti ad oggi non ci sono dubbi sul fatto che il Portogallo sarà costretto prima o poi a chiedere un salvataggio alla comunità internazionale come hanno fatto Grecia e Irlanda perchè i costi per finanziarsi sui mercati continueranno a salire e la situazione diventerà insostenibile per Lisbona. Le preoccupazioni si spostano su Madrid, dove potrebbe entrare in scena la morte dell'euro. "L'Unione europea non ha i mezzi per salvare la Spagna da un eventuale fallimento e questo potrebbe causare la fine dell'euro". Lo ha detto a chiare lettere il Premio Nobel all'economia, Christopher Pissarides. Un default della Spagna potrebbe avere conseguenze molto serie, ha avvertito l'economista e professore della London School of Economics durante un convegno a Pechino. "Potremmo assistere alla fine dell'euro come moneta unica. Se la Spagna crolla, come è avvenuto con la Grecia, non penso che l'Ue abbia le risorse per salvarla", ha spiegato Pissarides, sottolineando che i costi di un salvataggio sarebbero così onerosi che i Paesi più forti, in particolare la Germania, non avrebbero nè la capacità nè la volontà di accantonare i fondi necessari per l'operazione. Da Berlino però oggi sono arrivati i primi segnali di apertura. http://www.finanzaonline.com/notizie/news.php?id=%7B00140877-7BC0-42E4-B14C-7477118A2E48%7D&folsession=51cdfa609fb0eac81991fbeea2df30ef?refresh_cens

 

  By: pana on Lunedì 03 Gennaio 2011 10:48

Con l Estonia siamo in 17 in area euro, no dico ma far entrarne 2 alla volta in modo da saltare il numero jellato no ?

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: Esteban. on Domenica 02 Gennaio 2011 21:37

 

  By: pigreco-san on Sabato 01 Gennaio 2011 20:59

Merkel: Euro Is Basis for Our Prosperity http://online.wsj.com/article/SB10001424052748704543604576053130316422922.html?mod=WSJEUROPE_newsreel_world German Chancellor Angela Merkel also gave the single currency a little nudge higher after she said that the euro formed the basis of European prosperity and called for a strengthening of the currency. che grande gnocca.

 

  By: shabib on Sabato 01 Gennaio 2011 12:17

anche se apprezzabilissimo questo articolo , un residente in italia si trova non solo a doversi preoccupare per l'aspetto internazionale della questione euro , ma sopratutto per i riflessi sul paese di residenza , l'italia ,appunto. I grandi commentatori-giornalisti-analisti-economisti , generalmente e sopratutto sono USA o UK , per cui focalizzano i problemi visti e interessanti per gli USA o l'inghilterra. lo vediamo quando si prendono riferimenti grafici o nelle percentuali di aumento di valore delle commodities che non possono essere uguali se viste dal $ o da euro. questa view la riscontri in tutti gli articoli di quelle provenienze - tuttavia , talvolta , potrebbero esserci delle obittivit' che sfugono agli europei , anche se spesso e' piu' la forza denigratrice a scopo di lucro , che l'analisi a muovere certi articoli . in quest'articolo , tuttavia e in altri che circolano , si comincia a profilare un'idea che fino ad oggi non era presente : l'irreversibilita' dell'euro a costo di imporlo ai paesi aderenti beneficati dalla BCE , leggi germania......e come si impone il rispetto(.....) di liberi (.....) accordi internazionali o interni ad un area ? a voi la risposta.......... ah , e non ci sono grafici che tengano , ovvero se si guardano i grafici si puo' solo riscontarre che se prima , fino a 10 anni fa , ci si impegava per miliardi di $ , o di euro , ora ci si vincola per trilioni.... L'Euro? Una tragicommedia Ecco quindi come comincia il 2011 per l'euro. Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna dovranno ristrutturare il debito pubblico. E la Germania informerà gli investitori che questo processo potrebbe comportare eventuali svalutazioni. Opinione di Irwin Steltzer di Irwin Steltzer Pubblicato il 31 dicembre 2010 | Ora 15:54 Fonte: WSI Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. (WSI) – Che anno per l'euro! Lo spettacolo si è aperto con una tragedia greca e si chiuderà con una euro-farsa. La Grecia ha scoperto di non poter pagare i creditori, l'Irlanda pensava di poterlo fare ma si sbagliava, mentre Portogallo e Spagna pensano di potercela fare ma non ce la faranno. E 1' eurocrazia ha risposto con la promessa farsesca di istituire una struttura non ben definita per raccogliere una somma ancora non ben calcolata per pagare una percentuale ancora indeterminata di questi conti. Germania permettendo. Un aspetto interessante dell'anno che sta per concludersi è che i tumulti dei mercati valutari hanno dato ragione agli euroscettici (un'unione monetaria che non sia accompagnata anche da un'unione fiscale non è sostenibile sul lungo periodo), ma sono stati comunque una vittoria per coloro che hanno sempre consideratola nascita dell'euro il primo passo fondamentale verso l'unità politica. Il 2010 ha costretto i mercati a riconoscere l'esistenza di differenze strutturali tra il sud e il nord dell'Europa. I Paesi dagli enormi deficit di bilancio non saranno più in grado di ottenere prestiti alle stesse condizioni della Germania. I trasferimenti di reddito verso la Spagna non potranno più mascherare la dipendenza del Paese da un boom immobiliare poco sostenibile, alimentato da banche pronte a concedere prestiti sulla base di prove insuffici&nti della capacità dei debitori di restituire i finanziamenti. E il Portogallo non sarà più in grado di convincere i mutuanti a fornirgli credito a condizioni ragionevoli ignorando l'incapacità dell'economia lusitana di raggiungere un livello percepibile di crescita. In altri termini, la festa è finita. Ma ora ne è iniziata una nuova, in cui l' eurocrazia e la Germania fanno i padroni di casa, la prima mettendo a disposizione lo spazio per riunirsi e la seconda i soldi. Quest'anno sono stati serviti gli antipasti: il salvataggio della Grecia e dell'Irlanda quando i mercati internazionali hanno effettivamente sbarrato l'ingresso ai due Paesi. Poi è arrivato il piatto forte: la definizione di meccanismi che garantiscano ai prestatori che nessuno dei Paesi invitato all'europarty fallirà. Infine, il dessert: una deliziosa confettura che promette a tutti che non si verificherà mai più una crisi come questa, perché ora i soci del club sono pronti a seguire il percorso intrapreso dagli Stati Uniti circa 200 anni fa. Come promisero i Padri fondatori quando fumarono la Dichiarazione d'Indipendenza: «Ci impegniamo con la nostra vita, le nostre fortune e il nostro sacro onore». sottolineando in questo caso la parola «fortune». Ogni altro evento avvenuto in Eurolandia nel 2010 diventa secondario rispetto alla decisione di istituire dei meccanismi che sostituiscano (alcuni dicono integrino, altri monitorino) le decisioni di politica fiscale prese a livello nazionale con il controllo da parte di Bruxelles, modificando all'occorrenza il Trattato di Lisbona. Questo è il passo che i padri fondatori dell'euro hanno sempre saputo che un giorno sarebbe stato necessario. Quel giorno ora è arrivato ed essi ne sono felici. O quasi. Perché il prezzo di questa «unione più perfetta» (per rifarci ancora una volta all'esperienza americana, in questo caso al linguaggio della Costituzione) è permettere alla Germania di diventare molto più che un prirnus inter pares. La Germania è il ragioniere capo e il prezzo dell'utilizzo del suo rating creditizio e della forza della sua economia, ancora in espansione, è la sottomissione ai desideri di Angela Merkel. Dopo tutto, se circa metà del suo elettorato sogna il ritorno al deutschemark e una percentuale ancora maggiore non è stata contenta di pagare il conto dei greci invitati alla festa, la Merkel non ha altra scelta che pretendere controllo in cambio di fondi. Come ha affermato Peter Zeihan di Stratfor Global Intelligence, «la Germania sta cercando di barattare i benefici forniti con il diritto di apportare adeguamenti politici che normalmente spetterebbero a un'unione politica. E un piano decisamente astuto...». Ecco quindi come finisce l'anno per I'euro. Grecia, Irlanda. Portogallo e Spagna dovranno ristrutturare il debito pubblico e la Germania informerà gli investitori che questo processo potrebbe comportare eventuali svalutazioni. Quando i Paesi indebitati ristruttureranno, le rispettive banche, insieme a quelle della Germania e di altri Paesi dovranno svalutare parte dei titoli di Stato e corporate in bilancio, proprio nel momento in cui dovranno aumentare il capitale per rispettare i nuovi requisiti di Basilea 3. Ciò ridurrà la capacità di finanziare la crescita nel momento in cui l'austerità si farà sentire di più a causa delle condizioni imposte dal Fmi, dalla Bce e dalla burocrazia di Bruxelles, quest'ultima per conto della Cancelliera Merkel. Nel frattempo la Bce fa la sua parte: la settimana scorsa ha quasi raddoppiato l'acquisto di titoli di Stato per prevenire l'aumento dei tassi di interesse. Ed ecco la farsa. Tutto questo impegno sulle questioni interne ha ridotto il peso dell'Unione Europea sullo scacchiere globale, cioè l'effetto contrario a quello che gli eurofili si aspettavano da un'unione più stretta. In un rapporto interno della Ue si legge: «L'Europa non è più la principale preoccupazione strategica della politica estera Usa. Gli Stati Uniti sono sempre più alla ricerca di nuovi partner per risolvere vecchi e nuovi problemi». E quel che è peggio, mentre l'anno volge al termine, i protagonisti di questa farsa sono accorsi a un nuovo incontro, stavolta a Pechino. La Cina sta investendo fondi in Africa e altre regioni in via di sviluppo per procurarsi risorse e, soprattutto, influenza e ora, come afferma il vicepremier cinese Wang Qishan, sfrutterà la sua nuova ricchezza per sostenere l'Eurozona. «Apprezziamo il supporto della Cina» ha risposto 011i Rehn, commissario europeo per gli affari economici e monetari. Lo apprezzano anche i suoi omologhi dei Paesi in via di sviluppo. Copyright © Wall Street Journal. All rights reserved ^REURTRUSD 1,869.25 0.00 {"s" : "IIK.BE,^REURTRUSD","k" : "a00,a50,b00,b60,c10,g00,h00,l10,p20,t10,v00","o" : "","j" : ""} 10:16, Friday 31 December 2010 LONDON (Reuters) - The euro currency area has only a one-in-five chance of surviving in its current form over the next 10 years because of competitive imbalances between its members, a leading think tank said on Friday. The Centre for Economics and Business Research said Spain and Italy would have to refinance over 400 billion euros (341 billion pounds) of bonds in the spring, potentially sparking a fresh crisis within the 16-nation euro area. "The euro might break up at this point, though European politicians are normally able to respond to a crisis," said CEBR Chief Executive Douglas McWilliams in a list of 10 forecasts for 2011. Sovereign debt crises in Greece and Ireland (Berlin: IIK.BE - news) have rocked euro nations this year, leading some commentators to speculate that Germany could eventually lose patience with bailing out its more profligate neighbours, triggering a split in the currency bloc. Chancellor Angela Merkel has repeatedly stressed Berlin's commitment to the euro and she said so again in her New Year message to the country on Friday. "The euro is the foundation of our prosperity," she said. "Germany needs Europe (news) and our common currency. For our own well-being and in order to overcome great worldwide challenges. We Germans assume our responsibility, even when it is sometimes very hard." McWilliams argued that the deeper imbalances between the euro zone's stronger and weaker economies, which have become increasingly apparent since the 2008 financial crisis, would undermine the project in the long term. "I suspect that what will break up the euro will be the failure of most of the countries to take the tough medicine necessary to make their economies competitive over the longer term," McWilliams said: "We give it only a one in five chance of surviving in its present form for 10 years. If the euro doesn't break up, this could be the year when it weakens substantially towards parity with the dollar," he added. (Reporting by Tim Castle; editing by Patrick Graham) http://uk.finance.yahoo.com/news/Euro-1-5-chance-lasting-reuters_molt-2401886841.html;_ylt=Ahed1TR90Cx9.HOvSAIRZOnSr7FG;_ylu=X3oDMTE4NXI2cHVnBHBvcwMzBHNlYwN5ZmlUb3BTdG9yaWVzBHNsawNldXJvaGFzMS1pbi0-?x=0