"In realtà la democrazia dovrebbe essere un concetto non negoziabile."
Buon punto di partenza di Morphy.
Due o tre mesi fa ho avuto ,proprio sul tema ,una discussione piuttosto violenta con l'unico mio amico marxista .
E' curiosa questa coincidenza di posizione tra Morphy e questo caro amico che,propio in quella discussione , ho definito ,vetero-marxista.
Certamente per Morphy la democrazia è l'insieme di libertà di opinione /libere elezioni/e successiva rappresentanza ,per il mio amico la democrazia è la discussione che viene fatte nelle assemblee di partito che ,partendo dal basso ,produce tesi e linee d'azione per i vertici della nomenclatura.
Questo tipo di dibattito tra un liberale ed un comunista ,a me non interessa nulla.
Il liberale non riesce a capire che le élites economiche sono talmente potenti da fagocitare i rappresentanti liberamente eletti ,pervenendo ad un dominio delle oligarchie economiche sulla società.
Il marxista non riesce a capire che ,se il potere nasce all'interno del proletariato , il successivo ed inevitabile step è l'economia statale dei mezzi di produzione .
Non è un bel scegliere tra un economia capitalista in cui il potere economico e politico è nelle mani di oligarchi,ed uno stato comunista con un'economia governata da un gosplan.
In realtà i capitalisti sono cavalli di razza che ,facendo i loro interessi ,riescono anche a produrre delle " ricadute " positive sulla società .
Ma nella libertà di scorazzare nelle praterie dell'economia a questi cavalli di razza devono essere amministrate sia la dolcezza della carota che la durezza del bastone.
Briglia e mordicchia sono prerogative ...del cavaliere ...il dominus del cavallo ( alias il capitalista).
Può essere che XI Jinpin non vi piaccia ...ed allora scegliete pure democraticamente .
Ma se doveste scegliere democraticamente Donal Trump e non il suo opposto ....allora siete dei cretini e ...contro i cretini non c'è difesa.
Come diceva Montesqieu la democrazia ha bisogno di virtù.
viva HK