Ho notato che il grafico sulla mortalità in eccesso in Europa postato più volte da Xtol è rimasto pressochè incontaminato da commenti dei pro-vax.
E’ un peccato perché il metodo più sicuro e affidabile per stabilire la sussistenza di una inedita causa di mortalità, più ancora delle autopsie, proviene proprio dalla statistica, semprechè essa fornisca un campione di dati molto vasto ed omogeneo.
Allora parliamone visto che è pure il giorno dei morti.
Euromomo raccoglie i dati della mortalità dagli stati aderenti al progetto che rappresentano, in sostanza, l’intera europa occidentale con l’aggiunta di Estonia e Ungheria, tutti quanti con un elevato tasso di vaccinazione (sono infatti fuori Romania, Bulgaria, Croazia, Russia ecc..)
Tutti i paesi contribuiscono con il 100% dei dati con l’eccezione di Italia (14%) Francia (77%) Spagna (93%).
Da una popolazione di riferimento di circa 420 milioni sono stati ricavati a partire dal 2016 i decessi distinti per fasce di eta, tradotti in grafici che evidenziano gli scostamenti più significativi, di settimana in settimana, rispetto ad una linea mediana che rappresenta il valore medio registrato negli ultimi anni per ciascuna settimana.
Sono proprio questi dati che hanno consentito l’anno scorso di confutare la pretesa negazionista di certi no-covid circa l’insussistenza della pandemia.
I grafici, e per chi vuole estrarli, i numeri, espongono in modo chiaro l’eccesso di mortalità registrato a marzo aprile 2020 e nel successivo inverno.
Grafici e dati che tuttavia dimostrano in modo chiarissimo che quell’eccesso di mortalità è dovuto in larghissima parte alle persone anziane – over 65 – con picchi settimanali di 30.000 morti in eccesso nelle settimane più critiche.
Nella fasca da 15 a 44 anni il fenomeno è appena visibile – picco max alla week 49-2020 di 239 morti in eccesso -.
E’ poiché la fascia 15-44 non è intaccata dal covid MA E’ STATA VACCINATA, Xtol ha giustamente postato il grafico dei decessi in eccesso degli ultimi anni, che consente di osservare eventuali scostamenti sospetti fra il valore medio e quello registrato durante la campagna vaccinale.
Ed ecco che compare lo scostamento vistoso – non condizionato dal covid – che è possibile osservare a partire da giugno che non a caso coincide con il periodo più intenso della campagna vaccinale per la popolazione al di sotto dei 44 anni.
Uno scostamanto significativo?
Ebbene, nelle ultime 10 settimane di cui è disponibile il dato revisionato - fra la 30 e la 39 - il dato cumulato di morti in eccesso rispetto alla media è stato di 1.532 su un totale di decessi pari a 16.416.
In percentuale, un incremento del 9,33%.
E IL COVID NON C’ENTRA.
Ora, a meno di voler diventare negazionisti della statistica, si impone una domanda:
Quanti sono stati (fra la stessa popolazione monitorata da Euromomo) i morti di covid al di sotto dei 44 anni nei 70 giorni considerati (week 30/39)?
Io dubito che siano più di poche centinaia o addirittura decine.