campane a morto per i vaccini (e i covidioti)
The Efficacy of COVID-19 Vaccine Boosters against Severe Illness and Deaths: Scientific Fact or Wishful Myth?
Conclusion: The widely accepted medical narrative today, as if the booster doses of the mRNA vaccines prevent severe illness and deaths despite their failure to protect against infections, lacks scientific support. It is more likely that this proclaimed efficacy against severe illness and deaths is merely a wishful myth, which has no empirically grounded evidence. We therefore openly call for an immediate, even if temporary cessation of the vaccination campaign until real evidence is available, especially considering the critical safety signals, which seem to be downplayed unjustifiably in the medical and scientific discourse.
Riporto qui la mia traduzione del riassunto e la conclusione:
La narrativa medica che giustifica la campagna di vaccinazione globale è cambiata durante la crisi della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19). Mentre la narrativa principale si concentrava sulla proclamata eccellente capacità dei nuovi vaccini a mRNA di prevenire le infezioni e (quindi) di attenuare la diffusione della pandemia, i politici oggi (marzo 2023) riconoscono la scarsa efficacia del vaccino (VE) e delle dosi di richiamo contemporanee contro le infezioni ma insistono sul fatto che i richiami sono ancora in grado di fornire protezione a lungo termine contro malattie gravi e decessi (come se i due tipi di protezione non dipendessero l'uno dall'altro).
Esaminiamo le prove alla base di questa narrativa modificata attraverso una valutazione approfondita di dati rappresentativi e di alto profilo provenienti da: (1) gli studi clinici formali di fase 3 di Pfizer e Moderna, che hanno preceduto l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) della FDA; (2) gli studi osservazionali da Israele ("il laboratorio del mondo", come definito dai funzionari Pfizer), che hanno esaminato l'efficacia della quarta dose all'incirca nel momento in cui la FDA ha autorizzato questo secondo richiamo; e (3) i reports delle statistiche sulle pandemie disponibili al pubblico nella vita reale.
Questa indagine ha scoperto molteplici problemi metodologici, inclusi periodi di follow-up brevi e talvolta arbitrari o irregolari; criteri di esclusione irregolari e livelli incoerenti di test COVID-19; bias di selezione; e report selettivo dei risultati. Ma soprattutto, la probabilità documentata di morte e malattia grave (ovvero la percentuale di malattia grave e casi di morte tra le persone infette dal virus) non differiva tra il trattamento e i gruppi di controllo dei vari studi di efficacia clinici e osservazionali.
Complessivamente, i dati rappresentativi esaminati in questo articolo non supportano l'idea che le attuali dosi di richiamo offrano una protezione contro malattie gravi e decessi che va ben oltre la loro temporanea e fragile protezione contro le infezioni. Considerando la già nota scarsa efficacia contro le infezioni e la trasmissione e le crescenti preoccupazioni per i gravi esiti avversi associati al vaccino, i risultati di questa meticolosa indagine scientifica sfidano l'attuale narrativa (benché modificata) e fungono da appello urgente per la comunità medica a riconsiderare l'equilibrio tra benefici e rischi dei nuovi vaccini COVID-19.
È probabile che la proclamata efficacia contro gravi malattie e morti sia semplicemente un mito fondato su un pio desiderio, che non ha prove empiricamente fondate. Chiediamo quindi apertamente l'interruzione immediata, anche se temporanea, della campagna vaccinale fino a quando non saranno disponibili prove reali, soprattutto in considerazione dei segnali critici di sicurezza, che sembrano essere ingiustificatamente minimizzati nella narrativa medica e scientifica.