le gioie di essere governati da un empireo lontaaaano e intoccabile:
Tutto è iniziato con la pubblicazione sul quotidiano Liberation, il 26 novembre, di un’inchiesta sulle pratiche di alcuni rappresentanti dei Ventisette membri nella Corte Europea dei Conti (CEC), tra cui il suo presidente, il tedesco Klaus Heiner Lehne. “Chi controlla il controller? Nessuno”, commenta l’articolo, poiché il compito missione della magistratura contabile è garantire il corretto utilizzo dei fondi comunitari. “Premi abitativi per abitazioni fittizie”, “abuso di note spese”, “incarichi non verificati”: l’elenco delle malefatte denunciate nell’articolo è lungo.
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Ad aprile, il New York Times ha rivelatoo che von der Leyen aveva scambiato un gran numero di chiamate e messaggi con l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, il da lei premiatissimo individuo col quale aveva concluso a spese della UE (dei suoi membri) un pessimo affare pagando un sovrapprezzo su ogni dose del siero mRNA.
Cosa si sono detti i due amiconi parti in causa nell’affare multimiliardario delle centinaia di milioni di dosi strapagate? Vuole saperlo per esempio l’ombdusman europea in carica, l’irlandese Emily O’Reilly che già ha fatto il difensore civico anche nel suo paese. Vuole le saperne di più sui messaggi di testo del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen con un capo di un’azienda farmaceutica.
Ma quando la O’Reilly ha presentato una richiesta di accesso ai messaggi, la Commissione ha affermato di non averne traccia. I messaggi di testo, ha sostenuto, sono generalmente “di breve durata” e in linea di principio esclusi dalla sua registrazione. “ Il rifiuto della Commissione di concedere l’accesso ai testi ha suscitato una denuncia al difensore civico, che ora si è occupato della questione”, ha scritto Politico il 17 settembre scorso. Da allora non si è più avuta ulteriore notizia.