Il Problema è l'Europa

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: antitrader on Giovedì 28 Febbraio 2019 21:52

Tuco,

non si vuole nessuna depressione economica diffusa, basti pensare che, al minimo accenno di recessione,

le banche centrali si scapicollano a stampar soldi e a raddrizzare la baracca.

Per le banche centrali sarebbe un gioco da ragazzi precipitare il mondo in una depressione pazzesca, ma

e' sotto gli occhi di tutti che fanno l'esatto contrario.

L'euro non e' stato un esperimento maligno, piuttosto un esperimento da somari, in Europa nessuno ne

aveva percepito le conseguenze, in USA invece qualcuno aveva messo in guardia da lfare tal stronzata ma

non gli e' stato dato ascolto.

E poi quale depressione? nel mondo non c'e' mai stata tanta ricchezza, con la Cina e' come avere

una nuova America, purtroppo i cialtroni italiani si son lasciati prendere in contrpiede, credevano di

poter fare quel cazzzz che volevano, inevce, se hai una moneta in comune con altri non puoi fare

quel cazzzzz che vuoi.

A conti fatti la depressionbe riguarda solo l'Italia, e non e' solo l'euro, e' il modello delle microimprese

che ha fatto il suo tempo, e' la tassazione spropositata, e' burocrazia abnorme, la giustizia inesistente,

la pessima distribuzione salariale etc... etc.. etc..

a questo si aggiungono ulteriori squiliblri quali quelli tra lavoratori pubblici / pensionati e i lavoratori

del settore privato. Negli anni 80 un insegnante guadagnava quanto una commessa, adesso prende

il doppio, e, la categoria che ha piu' soldi non e' chi lavora, ma i vecchi rincoglioniti pensionati.

Questi squilibri non si possono appianare per via politica, i politici, a conti fatti, fan quel che vogliono

gli elettori e questa e' stata la madre di tutte le sciagure.

Ecco perche' son diventato un acceso sostenitore de ruitorno alla lira, cosa che implica un rovinoso

default, 10 anni con le pezze al cul, e, finalmente, una fauna ritemprata e, si spera, meno cialtrona.

 

 

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 21:13

Bull, son tutti argomenti farlocchi.

Sembra di leggere uno del PD che si arrampica sugli specchi.

ti faccio io un riassunto della situazione attuale,

non mi importa che tu mi creda adesso, lo capirai con il tempo, con i fatti, o comunque,

magari sarà utile a qualcuno sul forum:

 

L’Europa unita strutturata come è adesso, è un grande esperimento, da diffondere al resto del mondo entro non troppi decenni.

Si vuole il governo mondiale, e questo non può prescindere da un’economia integrata, una moneta unica ed una banca centrale mondiale.

Si vuole altresì il blocco dello sviluppo, il decrescitismo, per tutto il mondo, in modo da fermare esplosione demografica, inquinamento, esaurimento delle risorse energetiche. Nei riguardi del blocco dello sviluppo, una moneta unica si comporta in maniera egregia, come possiamo ben vedere,

per questo non si prevedono aggiustamenti fatti tramite trasferimenti. Si vuole la depressione economica diffusa.

Questo non è complottismo, è la realtà.

Una verità che nessuno statista si può permettere di raccontare francamente al proprio popolo, pena le rivolte, le sommosse.

Si preferisce far sembrare che tutto sia casuale, inevitabile, dovuto alla colpa, all’inefficienza, etc.

Poi ovviamente abbiamo qualche paese ( Germania ) che in questo trambusto cerca meschinamente di approfittarne oltremisura,

per avere qualche soldo in più e potere, rispetto agli altri paesi.

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 21:39, edited 2 times in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:58

Zibordino molto somaro!... :).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:55

Somaro d’altaquota ;-)

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:56, edited 1 time in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:53

SEI UN PEZZENTE INTELLETTIVO.... UNA CAPRA è PIU' INTELLIGENTE DI TE..

 

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:52

Ecco, prendi la tua Alfa turbodiesel e vai in Crucconia,

e non rompre il cazz.

P.S.

Vedo che hai riformattato il tutto, 

adesso forse è leggibile, ti saprò dire.

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:54, edited 1 time in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:50

Ho strutturato diversamente per comprimere il tutto..

Voi comunque siete dei cretini, questo non solo è un Prof a Washington, ma ha certrato tantissimi punti che sempliciotti come voi nemmeno riescono a capire.

Voi sarete la rovina dell'Italia... le pezze al cul ci aspettano...mille volte meglio con Anghela....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:48

Gano, cazzate, questo scrive cazzate.

SLAVA UKRAINII !

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:45

Bull, ma sei mongolo ad incollare ‘sto papiro?

La Sintesi?

Alle elementari non ti hanno insegnato a fare il riassunto?

Ma roba da matti

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:46, edited 2 times in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:42

ATTENZIONE!!! LEGGETE DAL BASSO IN SU (SAPETE COME è STRUTTURATO TWEETER.

COSTUI RAGIONA BENISSIMO EVIDENZIA COSE CHE CENTINAIA DI MENTI NON PENSANTI (TUTTI TRA GLI ANTI EURISTI) DIMENTICANO (PURE gz MA A LUI INTERESSA RIMPATRIARE I SOLDI DEL BABBO RADDOPPIATI...)...

 

ASPETTATIVE

RITORSIONI

CREDIBILITA'...CONCETTI SEMPRE RIBADITI DAL POVERO PIRLA DEL SOTTOSCRITTO....

 

NON ASCOLTATE L'ANTITRADER CHE ORAMAI SPINTO DAL TIFO è DIVENTATO PRO SOVRANISTI... MA ROB DE MAT!!!!

 

Fabio Ghironi‏ @FabioGhironi 22 feb

E concludo ripetendo quanto ho gia’ detto altrove: tutto questo non vuol dire che il disegno attuale dell’euro sia ottimale. Anzi. C’e’ molto su cui e’ necessario lavorare. Ma si sta un sacco meglio che a Caracas. n/n

L’Italia non e’ l’Argentina o il Venezuela, ma le ricette sovraniste puntano in quella direzione molto piu’ che in quella di un nuovo paese modello per la politica economica. 59/n

La nostra storia e quello che si sente dagli pseudoeconomisti no-euro non rendono ottimisti. I problemi dell’Italia non hanno a che vedere con la moneta e non sarebbe tornando alla lira che verrebbero risolti. 58/n

che siano compensati da guadagni nel lungo periodo, trovo impossibile pensare che, superata la transizione, la gestione della politica economica italiana (per quello che si capisce dalla retorica sovranista) darebbe i risultati sperati. 57/n

Thread lunghissimo, per cui riassumiamo: I costi di uscire dall’euro sarebbero molto piu’ alti di quello che Bagnai, Borghi & co. tentano di far pensare. Anche accettando i costi di transizione nella speranza 56/n

Li si vede proporre minestroni di politiche economiche confuse e mancette in linea coi disastri prodotti da governi populisti in tanti altri paesi nel passato lontano e recente. E per questo, piu’ di qualsiasi altro motivo, mi tengo stretto l’euro. 55/n

La realta’ e’ che non si vedono i sovranisti proporre, chesso’, un tasso di cambio flessibile, un regime di inflation targeting, e politica fiscale anticiclica (che vuol dire si risparmia quando l’economia sta andando bene) degni di un paese avanzato. 54/n

Si rendono conto i guru sovranisti che stupidaggini del tipo “oro alla patria”, “nazionalizziamo la Banca d’Italia”, “il denaro e’ infinito” e altre amenita’ puntano nella direzione di un rapido smantellamento della credibilita’ dell’istituzione? 53/n

Perche’ non discutono davvero nei dettagli l’impatto che le politiche di cui parlano e una Banca d’Italia di nuovo asservita al governo avrebbero sulla credibilita’ di inflazione bassa e stabile in Italia? 52/n

Capiscono cosa vuol dire questo per le aspettative di inflazione e per l’inflazione stessa, anche in una situazione di espansione monetaria? 51/n

Un “dettaglio” tra i tanti che rendono il Giappone tanto, ma tanto diverso dall’Italia sovranista che possiamo immaginare: questi pseudoeconomisti capiscono l’importanza di avere una banca centrale credibile? 50/n

Infine, un pensiero per l’inflazione: i sovranisti amano dire che il ricorso alla stampante non causerebbe problemi di inflazione perche’ il Giappone... 49/n

Certo, l’Italia non e’ il Messico, ma vogliamo fare una scommessa sulla composizione dei panieri di consumo lungo la distribuzione del reddito in Italia? 48/n

In proposito, suggerisco questo articolo di Javier Cravino e Andrei Levchenko: https://voxeu.org/article/anti-poor-effects-large-exchange-rate-devaluations … 47/n

Eccone un’altra: le svalutazioni agiscono come una tassa regressiva, che colpisce sproporzionatamente le famiglie a basso reddito. 46/n

Come la mettiamo con le conseguenze per il nostro export sector dell’impatto sui costi di produzione ogni volta che la lira si deprezza? Le cose di cui i guru no-euro parlano poco iniziano a essere tante. 45/n

Ma rimane un problema: l’Italia ha bisogno di *importare* materie prime (a cominciare dall’energia) per produrre tutte le belle cose che esporta. E i prezzi di queste materie prime non sono (e non saranno) in lire. 44/n

Inoltre, per i sovranisti che amano ricordarci che l’Italia e’ diversa dall’Argentina… vero! L’Italia non esporta commodities o materie prime. 43/n

e https://voxeu.org/article/assessing-impact-exchange-rate-movements … 42/n

 

Se volete leggere di piu’ su come le cose sono diventate piu’ complicate che in passato, suggerisco questi due articoli di Filippo di Mauro e coautori: https://voxeu.org/article/limited-role-exchange-rates-export-competitiveness … 41/n

Il risultato e’ che oggi un indebolimento della valuta puo’ causare tanti danni quanti benefici all’export facendo salire i costi associati con l’importazione di beni intermedi da usare nella produzione di prodotti finali. 40/n

Il modo in cui fluttuazioni dei tassi di cambio influenzano esportazioni ed importazioni e’ molto piu’ complicato a causa della frammentazione di processi produttivi tra paesi. 39/n

La realta’ e’ che la natura del commercio internazionale e’ cambiata molto dall’inizio degli anni 90. 38/n

Davvero? I deprezzamenti hanno effetti espansivi cosi’ grandi? La sterlina si e’ deprezzata parecchio dal Brexit referendum. Per ora gli inglesi non hanno visto gran beneficio. 37/n

Il sovranista potrebbe replicare che anche se il costo di debito estero salisse, non sarebbe un grande problema perche’ l’effetto espansivo del deprezzamento della lira sarebbe maggiore di quello recessivo del costo aggiuntivo del debito. 36/n

Gia’. E’ un’altra delle cose che non si capiscono nella retorica della politica economica no-euro: saremmo aperti ai movimenti internazionali di capitali o no? 35/n

Questo o vivere in un regime di repressione finanziaria in cui gli italiani sono di fatto forzati ad acquistare tutti i titoli emessi dal governo. I sovranisti vogliono una situazione di autarchia finanziaria auto-imposta? Perche’ non lo dicono? 34/n

Il risultato sarebbe che ogni deprezzamento della lira farebbe salire il peso dei nostri debiti esteri. Rischieremmo di finire in situazioni sperimentate da Argentina o altre economie emergenti con storia di indebitamento in valuta estera. 33/n

Visto anche quello che gli pseudoeconomisti sovranisti paiono suggerire per la nostra politica fiscale e il ruolo del finanziamento monetario di deficit, e’ molto piu’ probabile che dovremmo indebitarci in euro o in dollari. 32/n

Ma supponiamo che anche questo problema non ci sia. I sovranisti pensano davvero che, una volta usciti dal periodo di autarchia finanziaria associato con la fase di transizione, paesi esteri sarebbero disposti a farci prestiti in lire? 31/n

la Banca d’Italia fece tutto il possibile per difendere il cambio. Ora invece si vorrebbe poter usare il cambio a piacimento senza mai aspettarci una reazione?!? 30/n

e che questi dazi non furono imposti anche perche’ non fu possibile argomentare che la svalutazione della lira fosse risultato di una scelta intenzionale di politica economica: 29/n

Visto che Bagnai ama fare appello all’esperienza dei riallineamenti nel Sistema Monetario Europeo, forse dovrebbe ricordare che i produttori francesi e tedeschi volevano dazi contro l’Italia gia’ nel 92-93. 28/n

Se il deprezzamento della lira dovesse costare competivita’ ai produttori francesi, spagnoli e nordeuropei sul mercato europeo, dazi sui nostri prodotti sarebbero il minimo che mi aspetterei. 27/n

Immaginate che, in questa situazione, iniziamo a gestire la nostra politica monetaria in maniera chiaramente motivata dalla ricerca di “successo nostro a danno vostro”. Ma davvero i sovranisti pensano che non ci sarebbero reazioni? 26/n

Siamo isolati da quelli che erano i nostri partner e oggetto del loro comprensibile risentimento per il danno causato a quello che era fino a qualche anno prima era un progetto comune di cui eravamo stati tra i fondatori. 25/n

Immaginate una situazione in cui, una volta fuori dall’euro, siamo fuori anche da Unione Europea e Mercato Unico. 24/n

I sovranisti pensano davvero che i paesi che perderebbero competitivita’ nei nostri confronti starebbero fermi a guardare? 23/n

Supponiamo si scelga la flessibilita’ del cambio. E supponiamo che la Banca d’Italia, asservita alle preferenze in voga tra i sovranisti, espanda l’offerta di moneta in modo da causare deprezzamento della lira ogni volta che siamo in recessione. 22/n

La seconda opzione non e’ molto differente dal Sistema Monetario Europeo e fini’ male all’inizio degli anni 90. 21/n

Cambi flessibili? Oppure agganceremmo la lira all’euro (o ad un’altra valuta) aggiustando la parita’ quando ritenuto conveniente? 20/n

Ora parliamo di altre cose di cui gli “intellettuali” sovranisti non dicono abbastanza. In particolare, in quale regime di cambio sarebbe davvero gestita la nostra politica monetaria una volta superato il periodo piu’ complicato? 19/n

Ho scritto recentemente su come le strategie di fissazione del prezzo da parte delle imprese impattano il ruolo del tasso di cambio. Cose di cui i guru no-euro si guardano bene dal parlare. Trovate quel thread qui: https://twitter.com/FabioGhironi/status/1094284239795679232 … 18/n

Per esempio, i sovranisti spesso cantano le lodi dei movimenti del tasso di cambio per l’aggiustamento dell’economia. 17/n

I no-euro amano lanciarsi in roboanti dichiarazioni ma in realta’ sono alquanto vaghi nei loro pronunciamenti sul futuro che vorrebbero disegnare per la politica economica italiana. 16/n

Spostiamo la nostra attenzione verso l’orizzonte piu’ lungo, oltre la crisi post-uscita, e parliamo di cosa attenderebbe l’Italia dopo. 15/n

Ma supponiamo di uscire dall’euro e di superare la dolorosa fase di transizione (che potrebbe richiedere anni, se non un decennio o oltre). 14/n

L’esperienza degli inglesi dal Brexit referendum dovrebbe suggerire le complicazioni che avremmo di fronte e dunque quanto sia risibile l’idea di un piano B che si completa in un weekend lungo o che e’ comunque di facile attuazione. #Savona 13/n

Se uscire dall’euro richiedesse anche l’uscita dall’Unione Europea (l’interpretazione prevalente delle norme esistenti), le complicazioni e i costi associati all’uscita diverrebbero ancora piu’ elevati. 12/n

Inoltre, al momento non esiste nemmeno una procedura legale ben definita per l’uscita dall’euro. 11/n

Uscire dall’euro significherebbe fare default su una quantita’ e scala di contratti tale che pensare che questo non succeda e’ illusione—illustra quello che e’ successo in e alla Grecia quando la probabilita’ di Grexit e’ salita nella tarda primavera del 2015. 10/n

L’Italia si troverebbe rapidamente e (molto probabilmente) a lungo in una situazione di autarchia finanziaria, con un sistema bancario collassato o completamente chiuso per prevenirne il collasso. 9/n

L’esercizio nell’articolo in Economic Modelling semplicemente non e’ in grado di catturare la situazione in cui anche solo il sistema bancario italiano si troverebbe non appena si diffondesse il timore reale di un’Italexit. 8/n

E’ un’idea completamente fuorviante. L’uscita dall’euro avrebbe conseguenze per l’economia italiana di portata enormemente piu’ grande e profonda di quelle di un riallineamento del cambio, e anche di una crisi come quella del 92-93. 7/n

Al centro degli argomenti di Bagnai e coautori e’ che sia possibile inferire dall’esperienza dei riallineamenti di parita’ di cambio avvenuti durante gli anni del Sistema Monetario Europeo e con

: http://goofynomics.blogspot.com/2017/03/exit-reflections-of-mainstreamer.html … e questo suo articolo con Brigitte Granville e Christian Mongeau Ospina nello stesso anno: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264999316308689 … 5/n

Un po’ di riflessioni su quello che dicono (e soprattutto quello che non discutono davvero) i leader no-euro. Avviso: questo sara’ un thread *molto* lungo. 3/n

Col ritorno della recessione, membri del “dipartimento di economia della Lega” e altri pittoreschi personaggi hanno ripreso a rumoreggiare a favore dell’uscita dall’Italia dall’euro. 2/n

L’Italia e’ in recessione grazie anche alle stupidaggini del governo, benedette da pseudoeconomisti ed ex-economisti nostrani e da alcuni economisti stranieri che del nostro Paese capiscono nulla. #Bagnai #Bifarini #Borghi #Dragoni #Rinaldi & co, #Mody 1/n

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente


 Last edited by: Bullfin on Giovedì 28 Febbraio 2019 20:48, edited 1 time in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: gianlini on Mercoledì 27 Febbraio 2019 12:06

Theresa May offers MPs Brexit delay vote

  • 26 February 2019

https://www.bbc.com/news/uk-politics-47373996


 Last edited by: gianlini on Mercoledì 27 Febbraio 2019 12:10, edited 2 times in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Tuco on Martedì 26 Febbraio 2019 13:34

Oscar, ovviamente mi piacciono ancora le belghe, ma son troppo intense, lievitate, troppo alcoliche per i miei gusti attuali.

Le birre naturali inglesi le trovi quasi solo lì ovviamente, non sopporterebbero il viaggio.

In Italia, al Pub, da anni bevo solo Guinness o quasi.

SLAVA UKRAINII !


 Last edited by: Tuco on Martedì 26 Febbraio 2019 13:35, edited 2 times in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Martedì 26 Febbraio 2019 13:31

Scusa Gian, peggio ancora.  Come darsi delle martellate agli zebedei. Se hai interesse per le donne il fine deve essere quello. Ommo siamo...

 

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: gianlini on Martedì 26 Febbraio 2019 13:17

Bull, se non pensassi che in realtà va tutto a vantaggio di Milano e per gli inglesi è una gran idiozia aver fatto la Brexit, io andrei in UK a festeggiare il secondo referendum e risultato pro Remain. Su questo ho posizioni diametralmente opposte a Tuco.

Per quanto riguarda le ragazze, non ho mai smesso di nutrire interesse, solo che lo lascio a livello virtuale-mentale, non pratico

 


 Last edited by: gianlini on Martedì 26 Febbraio 2019 13:21, edited 2 times in total.

Re: Il Problema è l'Europa  

  By: Bullfin on Martedì 26 Febbraio 2019 13:11

Oggi scopriamo che la totale indifferenza per la figa di Gian sta venendo meno. Ne siamo felici... :).

In merito alle birre scuserete l'ignoranza. Recentemente ho comprato una birra italiana che erano almeno 30 anni che non compravo piu'. Scopro che è fatta con il MAIS. Ma zio bel a me han sempre detto che la birra è fatta con il malto d'orzo.

Comunque poi scopro che in pratica tutte le birre italiane sono addizionate con il mais.

Esso è molto piu' economo del malto d'orzo. Guardo le birre teutoniche es. Becks, Tenents, e sono tutte fatte con il malto d'orzo...altro che mangio solo italiano...ma va fan culo va...d'ora in poi chiedo solo birre teutoniche! W i crucchi!!!!...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente