Il Problema è l'Europa

 

  By: VincenzoS on Giovedì 03 Aprile 2014 21:09

x GZ In altre parole, se non si fosse fatto niente di niente, se fosse rimasto Tremonti e non avesse fatto niente e badato solo a che non ci fosse una recessione, con la conseguenza anche di tenere l'inflazione intorno al 3%, la situazione finanziaria dello stato sarebbe ora migliore ----- Certo che sarebbe stata migliore, mettendolo in quel posto ai creditori, insomma derubandoli. Invece lo stato italiano deve migliorare la situazione finanziaria togliendo a chi fino a ora ha ricevuto immeritatamente: 1) classe politica in senso esteso, inclusi gli amministratori locali, pieni di privilegi degni dello "ius primae noctis" 2) aziende sussidiate, a cominciare dalla stampa e dalle banche colluse con il potere politico 3) consulenti vari che percepiscono parcelle milionarie per produrre inutile carta 4) pubblici dipendenti inutili e pagati a livelli fuori mercato, insomma i forestali senza foreste vadano a zappare o emigrino se non sanno fare di meglio 5) dipendenti delle municipalizzate che tanto sono tutti "parenti di..." 6) pensionati che ricevono molto di più di quanto non abbiano versato di contributi Questo è il modo sano di ridurre deficit e quindi debito, non derubando chi ha risparmiato

 

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2014 19:39

Draghi, come si pensava, oggi non ha fatto niente oggi, i prezzi al consumo in Italia stanno calando negli ultimi 5 mesi del -5% circa annualizzato, cioè se prendi il livello Istat di cinque mesi fa, ottobre diciamo oggi sono calati di un -2% e se questo continuasse per 12 mesi dopo un anno sarebbe un -5%. Se prendi settembre 2013 l'inflazione era a 1,2% e oggi allo 0,4 che non sembra una gran differenza, ma si è ridotta di 2/3 in un anno e mezzo. Rispetto ad inizio 2012 l'inflazione è scesa di quasi un -3%, che corrisponde a circa 45 miliardi di euro di PIL nominale in meno e quindi il rapporto debito/PIL peggiora solo per quello. Se l'inflazione fosse rimasta al 3% anche nell'ultimo anno e mezzo sarebbero stati circa 60-70 miliardi in più di PIL che "coprivano" il debito pubblico. Quanto sono state le finanziarie che dal 2012 hanno massacrato l'economia italiana ? Circa 70 miliardi. Sai quanto è il famoso limite del 3% di deficit pubblico ? 50 miliardi Di quanto è stato il peggioramento del rapporto deficit/PIL dovuto al calo dell'inflazione ? 70 miliardi circa. In altre parole, se non si fosse fatto niente di niente, se fosse rimasto Tremonti e non avesse fatto niente e badato solo a che non ci fosse una recessione, con la conseguenza anche di tenere l'inflazione intorno al 3%, la situazione finanziaria dello stato sarebbe ora migliore

 

  By: Roberto964 on Venerdì 28 Marzo 2014 17:05

La guerra delle monete ("l'aborto" 2° parte) Un €uro che quota quasi 1,4 contro dollaro è insostenibile e comincia ad accorgersene anche la Germania. Un QE euro-peo continua comunque ad essere osteggiato dalla zona-core. (il QE è quella operazione delle banche centrali che comprano direttamente debito statale in scadenza, monetizzandolo, in quella che si definiscono “operazioni di mercato aperto”. Immettendo liquidità fresca sul mercato aumenta la massa monetaria. Praticamente si “diluisce” il valore della moneta inflazionandola.) La Germania & co non vogliono assolutamente che la BCE acquisti direttamente debito pubblico dei GIIPS senza che questi passino dai vari fondi salva-Stato (con tutte le garanzie e richieste di tagli, riforme ecc. che comportano) cosicché potrebbero inventarsi un altro tipo di QE che sembra sia stato già sperimentato con successo dalla Svizzera. La cosa non è troppo ortodossa, anzi, per me non lo è per nulla, anzi, a ben guardare, è una vera e propria truffa. Sembra che, nel 2012, la banca centrale svizzera, allo scopo di tenere basso il cambio del Franco che stava paurosamente salendo, incancrenendo l’export e la bilancia commerciale, abbia stampato Franchi in gran quantità, comperando debito dei Paesi della core-zone UE, titoli francesi a 10 anni in particolare (questo spiegherebbe il bassissimo spread nonostante i loro conti erano già fortemente compromessi). In questo banalissimo ma truffaldino modo puoi svalutare a piacimento la tua moneta traendone triplo vantaggio: 1) Tieni fisso il cambio dove più ti aggrada (comprando ulteriori titoli se sale, vendendo se scende troppo); 2) Hai in mano titoli di debito di Paesi di primo piano (con grande gradimento della Francia nel caso specifico); 3) Ti becchi gli interessi su detti titoli al costo minimo della vil “carta” da te stampata; L’idea sarebbe questa: la BCE “crea” paccate di miliardi di euro e compra direttamente Bond USA, Gilt inglesi e titoli giapponesi. L’interesse pagato sui titoli di debito da questi ultimi scende ulteriormente. L’euro si svaluta di quel che piace, mentre Dollaro, Sterlina e Yen si apprezzerebbero asimmetricamente. Questa opzione, rilanciata da tale Frenkel (non quello del famoso “ciclo”), me la faceva notare il dott. Zibordi che ha risposto sulle pagine di Cobraf al mio articolo “l’aborto”, postato ieri anche lì, dove l’utente “Duca” faceva notare il giochetto operato dalla Svizzera. *** qui tutto il thread: http://www.cobraf.com/forum/topicEconomia.php?topic_id=4767&reply_id=123549604 Questa ipotesi non l’avevo presa assolutamente in considerazione, poiché NON pensavo affatto che si potesse fare una tale “pirateria monetaria” a proprio piacimento e bisogno. Ma tant’è! Come vediamo, la realtà SUPERA abbondantemente la più FERVIDA fantasia. Immaginate cosa succederebbe se tutte le banche centrali delle cosiddette “valute forti” facessero una simile operazione? Super-inflazione mondiale e guerre catastrofiche a seguire. Cari amici, siamo governati da una MASNADA di PAZZI FURIOSI: disarmarli e consegnarli a TSO coatto non sarà ne facile, ne indolore. Roberto Nardella

 

  By: lmwillys on Venerdì 28 Marzo 2014 09:26

Ció che é morale é il rispetto dei diritti individuali, dei diritti di proprietá ------- la proprietà e il denaro sono le più enormi stupidità dell'Uomo è talmente solare che è assurdo anche che motivi

 

  By: duca on Giovedì 27 Marzo 2014 20:23

" Non quanto la Cina, ma più del Giappone. Questi paesi da anni comprano Treasury Bonds, in dollari, per far scendere il loro tasso di cambio e far salire il Dollaro. Per cui ora l'Eurozona li imiterebbe. Ma non è possibile che tutti al mondo comprino Dollari per far scendere il loro tasso di cambio verso gli USA !!! " Anche la Svizzera fa questo giochetto e lo fa con L'Euro. Gli Svizzeri hanno un surplus non di Export, ma di Flussi monetari in entrata, e allora si sono inventati il loro QE..... stampano CHF e con quelli si comprano EURO per stabilizzare il cambio a 1.20. Gli Svizzeri sono i più intelligenti di tutti.

 

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 20:03

L'euro si è rafforzato perchè la BCE ha ridotto da 3,000 miliardi a 2,200 miliardi la moneta che ha creato, mentre gli altri USA, Giapppone, UK, Cina hanno aumentato di circa 2mila miliardi do dollari.... Aumentare la quantità di dollari o yen in circolazione fa scendere il cambio, è per questo che, come ho riportat,o ora c'è chi come Frenkel propone che la BCE riprenda a comprare debito comprando moneta, ma compri debito USA, cioè #F_START# size=3 color=red #F_MID#per far scendere l'Euro la BCE potrebbe comprare Treasury Bond!!#F_END#. Guarda che è clamoroso, questo è l'Alleggerimento Quantitativo trasversale, si crea moneta in Europa e la si usa per comprare debito in America ^"Considering QE, Mario? Buy US bonds, not Eurobonds", Jeffrey Frankel, 24 March 2014#http://www.voxeu.org/article/ecb-should-do-qe-forex-intervention^ Non è indolore, perchè è una forma di guerra valutaria, alla FED e agli USA potrebbe non piacere perchè sono capaci anche loro di comprarsi i Treasury bond creando moneta dal niente nel bilancio della FED e ne stanno comprando così tanti, quasi 2/3 delle emissioni di debito, che ora stanno riducendo, da 85 a 65 miliardi al mese. Non potendo comprare eurobonds o BTP in eurozona, causa opposizione germanica, allora si comprino bonds USA. La situazione attuale in Europa è insostenibile e lo sanno anche loro, per cui si ingegnano. E' in effetti un idea ingegnosa perchè simula quello che fanno già da anni Giappone, Cina e Asia. La UE infatti ora è una zona in surplus verso l'estero, non di molto, ma in surplus per cui accumula valuta estera nel suo insieme. Non quanto la Cina, ma più del Giappone. Questi paesi da anni comprano Treasury Bonds, in dollari, per far scendere il loro tasso di cambio e far salire il Dollaro. Per cui ora l'Eurozona li imiterebbe. Ma non è possibile che tutti al mondo comprino Dollari per far scendere il loro tasso di cambio verso gli USA !!!

 

  By: gonzales on Giovedì 27 Marzo 2014 16:45

>>>Dalla natura non si ricava alcuna legge morale Questo é sicuro! sono stato frainteso #i#La disuguaglianza non é immorale perché non ha alcun riflesso negativo sulla situazione del singolo#/i#, che é l'unica cosa che conta. Questo é il punto (e se vogliamo dirla tutta, probabilmente la disuguaglianza é positiva per il singolo, perché produce capitale di rischio e quindi innovazione, di cui il singolo alla fine beneficia -ma lasciamo stare per ora questo argomento). La disuguaglianza é "immorale" solo nel senso artificioso che non risponde ad un nostro ideale di simmetria, ad una nostra costruzione mentale, ad un nostro astratto desiderio che tutti siano uguali. Ma nel momento in cui decidi di metterlo in pratica, devi esercitare costrizione e lí cadi nella vera immoralitá: provocare deliberatamente sofferenze al prossimo (direttamente perché espropri, e anche indirettamente perché poi scopri che la societá nel suo insieme si impoverisce). Ció che é morale é il rispetto dei diritti individuali, dei diritti di proprietá, non il calpestarli per seguire astratti ideali di simmetria. E guardacaso la moralitá intesa in questo senso produce benessere sufficiente per tutti. Le ragioni del non funzionamento dei sistemi socialisti sono ben altre che il naturale egoismo dei singoli.

 

  By: Roberto964 on Giovedì 27 Marzo 2014 15:39

L’aborto Negli ultimi tempi mi sono spesso interrogato circa le cause del rafforzamento dell’euro su tutte le maggiori valute mondiali che è stata una delle cause della sofferenza nei Paesi della UE con economie più deboli. Sappiamo per certo che il rafforzamento della moneta comune non è dovuto ad una ripresa in EZ e neanche da aspettative su un forte rilancio economico della UE. Una ragione è sicuramente il travaso di denaro che sta affluendo dagli emergenti e che viene convertito in euro e in titoli di Stato UE a buona redditività (da qui la discesa degli spread nei GIIPS). Ma vi è un altro motivo a cui non avevo mai pensato prima: l’export dell’intera Euro Zone verso i Paesi extra UE. La bilancia commerciale (differenza import-export) della UE è fortemente positiva (+195 miliardi da feb 2013 a feb 2014), per cui la sostenuta richiesta di moneta-€uro per acquistare i prodotti provenienti da EZ fa in modo che l’euro diventi più ricercato, aumentandone il valore. Una merce più diventa marginalmente rara tanto più tende ad aumentare il suo prezzo, e ciò accade a qualunque prodotto: che sia grano, petrolio o ….. moneta la dinamica è sempre la medesima. Allo stesso modo, i consumi in forte contrazione nei 2/3 di eurolandia hanno determinato il crollo delle importazioni extra UE, rafforzando asimmetricamente il ragionamento di cui sopra. Il crollo verticale dei consumi nei Paesi ricchi è altresì alla base delle difficoltà gli emergenti, Cina in primis. La ricerca di una crescita attraverso l’export deve avere una politica monetaria improntata a tale evenienza e, come insegna la Cina, il cambio deve essere favorevole a chi compra, altrimenti vai fuori mercato. È palese: il modello imposto dalla Germania è completamente errato, o meglio, avvantaggia esclusivamente le economie forti, cioè loro. Ci hanno detto che chi vuole crescere deve puntare all’eccellenza. Potrei anche essere d’accordo. Ma, immaginate che un intero continente punti tutto sull’eccellenza? Immaginate l’intera popolazione di UE, con i suoi 500 milioni di persone, tutti con PIL procapite ben oltre la media mondiale, che si prodiga a realizzare prodotti ad altissimo valore aggiunto da vendere ai nuovi ricchi del pianeta? Sareste in grado di vagheggiare che greci, portoghesi, spagnoli, irlandesi, croati, sud - Italia ecc di punto in bianco si mettano a produrre manufatti ad alto valore aggiunto dall’oggi al domani? Io, da meridionale, pur sforzandomi, non riesco a pensarlo neanche come una chimera. Il MEC funzionava bene per questo: Paesi ricchi ed industrializzati (zona-core) compravano prodotti a basso margine aggiunto dalle economie più deboli (GIIPS), le quali, con i proventi dell’export riuscivano a comprare tecnologia e prodotti ad alto valore aggiunto dai primi. In questo banalissimo modo le economie più deboli stavano faticosamente cercando di raggiungere gli standard minimi dei ricchi Paesi del nord Europa. Dal dopoguerra sino agli anni ’90 il recupero dei Paesi con economie arretrate è stato impressionante ed è stato possibile solo grazie al MEC che con i suoi meccanismi, dazi e protezioni varie ha messo in condizione il meridione d’Europa di riscattarsi. Ora abbiamo i primi (zona-core) che comprano quei prodotti dagli emergenti a prezzi ridicoli ma che vorrebbero continuare comunque a vendere ai secondi (GIIPS) quello che vendevano prima loro. Ovvero, ci vorrebbero solo come mercato di sbocco, ovvero come acquirenti netti. Le liberalizzazioni selvagge e l’abolizione dei dazi doganali volute dal nuovo mercato globale e sposate appieno dalla UE hanno permesso, ad esempio, che gli agrumi del Magreb invadessero i mercati europei, squalificando i Paesi mediterranei di EZ, oppure che il riso di Bangladesh e Vietnam mettesse in crisi l’intera filiera produttiva della pianura padana. Potrei continuare per ore con altre centinaia di esempi. In questo modo si metteranno sul lastrico intere Nazioni, andando ad incrementare la sperequazione tra gli Stati della EZ. Il futuro sarà alla “greca” per tutti i GIIPS. Chi non ci crede o è ignorante o è in malafede. Anche la Francia sta prendendo la stessa pericolosa deriva ma spero che almeno loro si sveglino in tempo, svegliando di conseguenza anche noialtri. Ieri, 26 marzo 2013, sentivo al tg1 economia che la UE ha stanziato 150 miliardi per l’innovazione tecnologica nell’industria. Ovvero, quel denaro verrà speso per rendere ancora più competitivi dei prodotti che non potranno mai essere venduti poiché mancheranno sempre di più i clienti finali, in EU come altrove. Di una Unione Europea così strutturata NON sappiamo cosa farcene: servirà solo a rafforzare le zone forti e ad impoverire maggiormente le zone depresse. Costoro vorrebbero il modello della competizione globale, dove la Cina, lo scorso anno, ha investito $5000 miliardi nell’industria allo stesso scopo. La loro capacità iper-produttiva ha sopravanzato abbondantemente la domanda. Questa è una crisi da sovrapproduzione ed è una guerra a perdere a prescindere. Quando lo si capirà che puntare tutto sulla produttività e sulla competitività è fortemente controproducente? Quando si arrenderanno ad una evidenza oramai lampante? Quando capiranno che la legge di Say e le teorie ricardiane sono COMPLETAMENTE ERRATE? Intanto l’€Uro quota quasi 1,38 dollari e 250 milioni di europei rischiano di morire per questo, senza che i singoli governi abbiano alcuna possibilità di attuare la politica monetaria più consona ai loro bisogni. La UE è stato un aborto e l’euro è il suo feto nato morto. Roberto Nardella, ARS Puglia

 

  By: duca on Giovedì 27 Marzo 2014 15:36

eccolo....Hobi che pubblica un articolo corretto con dati e argomentazioni serie......come volevasi dimostrare. Perchè mi interessa tanto Hobi e la sua tecnica di intervento? Semplice, perchè Hobi applica qui le stesse tecniche di disinformazione che applicano in grande molti politici....Esempio: Monti......persona con il CV credibile, e quando parlava si basava su un 95% o più di concetti credibili, verificabili, dimostrabili con numeri e con la teoria economica. In questo modo acquisiva una grande credibilità e si permetteva poi di ignorare o manipolare alcune questioni fondamentali traendo perfettamente in inganno la stragrande parte degli italiani: quando Monti diceva che il debito italiano era troppo alto diceva verità, ma poi evitava accuratamente di comparare il nostro debito a quello giapponese e non spiegava mai la differenza tra la BCE e la BOJ. Hobi fa la stessa cosa........ il 95% delle sue tesi sono perfette e condivisibili, ma poi su alcune cose rifiuta l'evidenza e in questo modo trae in inganno, depista, disinforma.... E' una tecnica....semplicemente una tecnica...... se poi il nostro lo faccia in malafede o per l'incapacità di vedere oltre le regole dei ragionieri questo è affar suo. Mutatis mutandis è lo stesso discorso che fa Franchini sul suo blog quando parla di LENR e di cui si discute sul forum sulla Fusione Fredda. Etc.... I grandi pensatori sono altra cosa......riescono ad andare all'essenza delle cose, oltre ai meri tecnicismi da ragionieri o da chimici (con tutto il rispetto per i miei amici ragionieri e chimici) P.S. Ovviamente Hobi non risponderà o cambierà ancora argomento.

 

  By: gianlini on Giovedì 27 Marzo 2014 15:25

io invece ho l'impressione Hobi, che queste statistiche siano troppo sbilanciate a favore di numeri puri, rispetto a misure di utilità e godibilità dei beni se io ho un gommone a motore che vale 20000 euro e Abramovic ha un megayacht blindato da 200 milioni di euro, sulla carta lui ha 10 mila volte la mia riccehzza, ma alla fine entrambi andiamo per mare molto più comodi che 50 anni fa e la differenza è quasi nulla fra me e lui

 

  By: hobi50 on Giovedì 27 Marzo 2014 15:11

Gianlini,quando si parla di iniqua distribuzione del reddito si parla in termini RELATIVI,non assoluti. Ed in particolare relativamente al PIL. I dati che io conoscono riguardano (come quasi sempre) gli Stati Uniti. E sono incredibilmente negativi. Negli ultimi quarant'anni il reddito in PERCENTUALE sul Pil del 90% degli americani( quindi del popolo americano)è DIMINUITO. Per il 9% più ricco è rimasto invariato mentre l'1% straricco si pappa quanto perso dal 90% più povero. Altro dato. Negli ultimi 20 anni la percentuale del Pil che va al capitale rispetto a quanto va al lavoro è passata dal 9% al 14/15%. Proprio oggi sul FT c'è una serie di commenti sugli studi di un economista francese (che qualcuno comincia ad additare come possibile candidato al Nobel) sulle diseguaglianze di reddito e ricchezza . Molti non se ne rendono conto ma è il problema dei problemi. Hobi

 

  By: Paolo_B on Giovedì 27 Marzo 2014 15:07

Gonzales wrote: Perché ci si dovrebbe aspettare UGUAGLIANZA di redditi e risultati, quando la DISUGUAGLIANZA di intelligenze e capacitá é un fatto di natura ed é sotto gli occhi di tutti? -- A me fino a quando si parla di economia e di convenienza, in termini utilitaristici, mi va bene. Mi va bene il ragionamento per cui se tutti stanno meglio va bene che al contempo i paperoni e i rockerduck ingrandiscano i depositi, mi va bene tutto, però evitiamo boutade deontologiche che fondano la giustizia o ingiustizia di qualcosa sulla natura. Non mi riferisco neppure alla corretta obiezione per cui la gente non decide se nascere intelligente e volitiva più che se nascere figlia di miliardari. Mi riferisco proprio al principio per cui non si può in alcun modo ricavare apoditticamente da "come-le-cose-stanno in natura" il "come-le-cose-dovrebbero-essere ad opera nostra". La natura non detta alcuna legge morale. Non si può passare da una cosa all'altra. C'è un non sequitur. In altri termini, il ragionamento per cui se in natura c'è disuguaglianza allora è "giusto" che ci sia disuguaglianza è un obbrobrio logico e morale. E ovviamente non lo si applica quando la propria figlia o figlio si ammala, lo si porta dal dottore affinché sconfigga il regalino della natura maligna. In quel caso "la natura" viene a includere immediatamente il medico che sconfigge la malattia. E allora potrebbe pure includere il movimento politico che contrasta le disuguaglianze della natura in ogni campo. In realtà entrambi i ragionamenti non hanno alcun fondamento logico. Dalla natura non si ricava alcuna legge morale. Questa viene solo dai desideri degli individui. Se invece si fa un discorso utilitaristico (brevissimamente delineato dalla constatazione che gli individui sono troppo egoisti per far funzionare bene i sistemi socialisti che annullano le disuguaglianze), allora sono d'accordo. Ma la morale lasciamola stare.

 

  By: gianlini on Giovedì 27 Marzo 2014 13:34

Gonzales, ottima riflessione l'ho fatta anche io spesso, ma la gente ama molto di più pensare che "una volta si stava molto meglio"

 

  By: gonzales on Mercoledì 26 Marzo 2014 20:28

La sua Xtol é una visione troppo pessimista. Il fatto é che il benessere aumenta NONOSTANTE la presenza del potere coercitivo degli Stati In ogni caso sono d'accordo sulla distinzione che fa

 

  By: XTOL on Mercoledì 26 Marzo 2014 19:47

Gonzales, non mi leggerà, ma le faccio cmq notare la fondamentale differenza tra una polarizzazione della ricchezza dovuta al libero mercato e una dovuta a un mercato ferocemente distorto da una serie infinita di privilegi, accordati a pochi soggetti da un potere coercitivo (quello degli stati). nel primo caso quella ricchezza mi sembra meritata, nel secondo (quello di cui si discute nel caso attuale) mi sembra RUBATA