Sweet Home Bahrain

 

  By: GZ on Venerdì 17 Gennaio 2003 21:41

Non pensino gli USA repubblichini di tenere il mondo sotto scopa economica come hanno fatto con i giapponesi: noi, la sindrome di P.H. non la conosciamo. Ed infatti nella comunistissima Francia di Chirac (sarà certamente rossa pure quella) non riescono più ad aprire un McDonalds senza sollevazioni popolari ------------------------------------------------ mai capito cosa abbia fatto di male il povero McDonald ti fa mangiare con tre soldi (per spendere di meno devi farti il panino a casa) in un posto pulito in un quarto d'ora e nessuno ti obbliga a andarci Quelli che gli manifestano contro quando hanno finito di tirargli i sassi o le molotov vanno nella trattoria parigina a fianco piena di fumo a pagare 5 volte tanto per mangiare roba più gustosa ma altrettanto grassa

 

  By: michelino di notredame on Venerdì 17 Gennaio 2003 20:15

Drosnin ciao Noir. solo per dire che tecnicamente e' Cabala. vale a dire che non c'e' niente di nuovo. Cabala computerizzata. tu hai un libro che non e' opera di inventiva, non ha un valore letterario e non ha alcunche' di storicizzabile: e' assoluto. e' sacro il libro, sono sacre le singole parole e sono sacre le singole lettere. e' sacra la disposizione delle singole lettere. qualsiasi cosa avvenuta o da venire deve essere contenuta in quel Libro (la maiuscola non sarebbe sufficiente). bisogna solo trovarla. questo per dire che Drosnin e' sempre stato un vecchio rabbino, senza sapere di esserlo. un Vecchio Rabbino Androide, a questo punto, che utilizza migliaia di kilometri di circuiti elettronici come prolungamento della propria curiosita'.

 

  By: Joseph on Venerdì 17 Gennaio 2003 19:37

Per ciò che conta, ritengo di fare i complimenti alle considerazioni esposte da Luigi L. Oooooh finalmente pensieri e ragionamenti disincantati e ficcanti, e soprattutto non inficiati da fette di prosciutto sugli occhi ! Di nuovo complimenti Luigi L. ( d'altra parte sempre interessante e godevole nei suoi articoli ) Con stima cordiali saluti Joseph

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 17 Gennaio 2003 17:44

Zibordi io mi meraviglio di lei. Da due generazioni la mia famiglia è militare. Ho un po' di sensibilità verso queste faccende. Quando si intende dichiarare guerra la si dichiara e basta: questa invece è una pagliacciata. "A fine febbraio..." ma si rende conto? Manca solo che venga indicata l'ora esatta, la dislocazione delle truppe, il numero e la gittata delle bombe. E' una pagliacciata che solo l'assurdo clima mediatico che si è creato (sempre molto prono per carità...) può far credere vera. E' come se dovessero incontrarsi Juventus e Borgorosso, sul campo degli Agnelli con arbitro Moggi tanto per farle intendere quanto seria sia 'sta roba. E intanto aumentano le profferte per l'esilio a Saddam che - badi bene - non vede l'ora di iniziare una nuova vita da profugo beato con i tesori dell'Iraq e il salvacondotto CIA. E intanto i TG mandano in onda irresistibili gags comiche in cui si vedono un centinaio di persone in Venezuela alzare i pugni contro un palazzo: molti di loro sono in giacca e cravatta e si dice che Chavez stia barcollando. Già, come il Brasile prima che Luna si insediasse: doveva andare in default in 3/4 d'ora per la gioia di PG e altre majors che hanno bisogno di caffè e materie prime a straccio, vero? E invece, per quanto lei si affanni e per quanto lo facciano i vari Straffor e compagnia, il Sig. Arbusto non riuscirà mai a rescindere i legami con la famiglia Bin Laden, nè la CIA con il suo Saddam e queste beghe tra amici di vecchia data non risolveranno il problema dell'eccesso di debito USA. Il mondo sta cambiando, per un Berlusconi che si piega c'è sempre un Luna che fa il gesto dell'ombrello: è solo questione di tempo, mi creda. Non pensino gli USA repubblichini di tenere il mondo sotto scopa economica come hanno fatto con i giapponesi: noi, la sindrome di P.H. non la conosciamo. Ed infatti nella comunistissima Francia di Chirac (sarà certamente rossa pure quella) non riescono più ad aprire un McDonalds senza sollevazioni popolari. La popolarità è un bene prezioso, nell'economia dei sentiment, non pensa?

 

  By: panarea on Venerdì 17 Gennaio 2003 16:43

In un suo post precedente, Lei avvertiva che il go alla guerra sarebbe stato dato dall'invio dei paracadusti. Questi non sono ancora partiti. I titoli della difesa USA sono fermi se non in calo se si esclude STST. Vero che la guerra, come dice lei, è fatta + di stipendi+benzina+pasti che missili carra armati e navi (che presumibilmente gli iracheni non sfioreranno neanche) ma se il 50% del mercato pensa guerra qualcosa qui si dovrebbe muovere. Anche il franco svizzero mi sembra piuttosto fermo rispetto all'euro (non sul dollaro). Ma, situazione complessa...

La cortina fumogena non nasconde la realtà - gz  

  By: GZ on Venerdì 17 Gennaio 2003 15:13

Si sta andando in guerra. "Si" nel senso in qualche modo poi tutti ci sono dentro, ma ovviamente sono gli stati uniti che hanno superato il punto di non ritorno. Al momento ci sono ancora tutti i rumor su saddam che va in pensione, le voci di intesa o di disimpegno e di accordi dell'ultima ora che accompagnano da sempre l'inizio di un conflitto e sono la cortina fumogena che riflette l'ansia di tutti i partecipanti. Per cui probabilmente un 50% di quelli che operano sui mercati pensa che sia inevitabile e un altro 50% no e questo è il momento di massima tensione perchè in qualche modo sapere che tutto è deciso rimuoverebbe almeno l'incertezza. --------------- corriere della sera 17/1 -------------------------------------- L’ex ministro Weinberger: «Le nostre truppe sono pronte. L’ora zero scatterà a fine febbraio» «La campagna militare ha superato il punto di non ritorno» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - «Non si può tornare indietro. La campagna militare irachena ha varcato un punto di non ritorno perché eliminare Saddam Hussein è per l'America un imperativo ormai irrevocabile. Ormai non possiamo che vincere questa sfida». Parla Caspar Weinberger, ex ministro di Nixon, Ford e Reagan (che lo volle per sette anni alla Difesa) e uno dei patriarchi del Partito repubblicano. «Fermarsi a questo punto vorrebbe dire rafforzare enormemente il potere di Saddam Hussein, lasciandogli in mano l'arsenale di distruzione di massa che continua a nascondere e moltiplicare per usarlo contro i suoi vicini, come dimostra il ritrovamento in Iraq da parte degli ispettori di undici testate vuote per armi chimiche». Dal punto di vista strettamente tecnico-logistico è ancora possibile fermare la macchina militare americana? «Nella nostra storia non esistono precedenti di un dispiegamento tanto massiccio di uomini e mezzi che non sia sfociato in guerra. Quando il Pentagono mobilita 300 mila soldati, con i costi umani, politici e finanziari che ciò comporta, lo fa per portare a termine il compito. Le nostre truppe sono prontissime: lasciarle per vari mesi con le mani in mano potrebbe compromettere la loro abilità di combattere. L'ultima volta in cui ci siamo trovati in una situazione del genere è stato il 6 giugno 1944, quando 130 mila marines sbarcarono in Normandia. Anche allora avevamo un problema di tempo: non lasciare le truppe troppo a lungo in panchina per non comprometterne il morale e l'allenamento fisico». E nel caso Saddam Hussein fosse detronizzato come hanno auspicato oggi i sauditi o decidesse di abdicare? «L'America vincerebbe la guerra senza sparare un solo colpo. Ma il merito andrebbe comunque al nostro massiccio dispiegamento di forze nel Golfo: l'unica argomentazione inequivocabile che può convincere il dittatore che facciamo maledettamente sul serio. Soltanto lo spettro di una guerra ormai dietro l'angolo o la guerra stessa possono mettere la parola fine alla crudele dittatura irachena». Com'è cambiata la tabella di marcia per gli Usa? «Non è cambiata affatto. Il 27 gennaio ci sarà la relazione degli ispettori e il 28, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, George Bush potrebbe già annunciare al Paese l'inizio della guerra. Il dispiegamento delle truppe sarà completato a fine febbraio: la data indicata dal presidente come l'ora zero». Non si può aspettare, come chiedono in molti? «Sarebbe un errore perché incapperemo nel problema atmosferico: l'intenso caldo del deserto aumenta verso marzo-aprile e visto che Saddam userà certamente le sue armi biologiche contro le nostre truppe, saremo costretti a dotarle di ingombranti maschere e tute protettive che renderebbero estremamente difficili le manovre. E' proprio questo che intende dire il presidente Bush quando afferma che "il tempo sta per scadere"». Ma l'Onu e il capo dell'Unmovic Hans Blix vorrebbero più tempo per completare le ispezioni. «Blix ha suggerito di aspettare addirittura un anno: stiamo scherzando? Il diplomatico svedese non è un leader particolarmente forte e sembra troppo preoccupato di non offendere i membri del Consiglio di Sicurezza. Ma non si può ricoprire una carica del genere se si vuole accontentare tutti. Più gli ispettori cincischiano e più aiutano Saddam Hussein, che ha già avuto 4 anni di tempo per mettersi in riga e non l'ha fatto». Prevede una guerra lunga? «Al contrario. Durante la guerra del Golfo le truppe di Saddam si sono arrese molto presto e hanno fatto di tutto per farsi catturare invece che combattere. Noi siamo convinti che questa volta i soldati iracheni che alzeranno subito bandiera bianca saranno anche di più». Modificato da - gz on 1/17/2003 14:15:35

 

  By: Noir on Mercoledì 15 Gennaio 2003 11:51

Ho letto la report di Crawford e c'è qualcosa di nuovo.. Ha citato il codice della bibbia di Drosnin (biblecode II - The Countdown) .. il poche parole sembra che se non cambiamo strada nel 2006 siamo tutti morti (grossa grattata).

 

  By: banshee on Martedì 14 Gennaio 2003 14:55

Secondo me, questi si fanno di roba dozzinale. In ogni caso, è inutile cercare di capire come andrà a finire dalle loro dichiarazioni. ______________________________ LONDRA - Proprio mentre gli Stati Uniti frenano e ammettono che "la guerra all'Iraq non è inevitabile", la Gran Bretagna torna a premere sull'acceleratore. Questa volta è il ministro degli Esteri Jack Straw a far sapere che il Regno Unito si riserva il diritto di un'azione contro l'Iraq anche in assenza di una seconda risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il clima di incertezza va peggiorando dunque visto che la settimana scorsa lo stesso Straw aveva detto che la guerra non è inevitabile. Allora era toccato al primo ministro Tony Blair ribadire la fedeltà all'alleato americano salvo poi, è storia di ieri, dirsi convinto che agli ispettori serve più tempo per scoprire eventuali arsenali di armi chimiche in Iraq. Ora l'uscita di Straw a cambiare nuovamente lo scenario. Il ministro degli Esteri ha detto alla Bbc che la Gran Bretagna preferisce tuttavia che il Consiglio di sicurezza adotti una seconda risoluzione che autorizzi l'uso della forza, qualora l'Iraq non rispetti la risoluzione 1441 che lo obbliga a disfarsi delle armi di distruzione di massa. Ma poi ha ricordato che il Parlamento alla fine dell'anno scorso ha approvato una mozione che riserva al governo di Londra "il diritto di affrontare la questione senza una risoluzione delle Nazioni Unite se la situazione lo richiederà". Ribadendo questo dirittto, Straw minimizza il riconoscimento ufficiale che ieri la Casa Bianca ha tributato al lavoro degli ispettori dell'Onu e l'attenzione che gli Stati Uniti hanno mostrato nei confronti della richiesta di Mohammed el Baradei, direttore dell' Agenzia dell'Onu per l'energia atomica, che chiede da sei mesi a un anno per poter completare le verifiche.

 

  By: Paolo Gavelli on Martedì 14 Gennaio 2003 12:22

Drosnin non si accontenta nel libro di parlare di fatti già accaduti ma azzarda anche previsioni sul Duemila sulla base della sua straordinaria decifrazione. ---------------------------------- Fantastico! E a proposito del supporto di oggi per il fib, cosa dice? Scherzi a parte, se credeva che la bibbia prevedesse davvero l'assassinio di rabin, come poteva pensare di evitarlo? Se pensava di poterlo evitare (come si evince dal fatto che "fece consegnare pertanto una lettera all’allora primo ministro israeliano per metterlo in guardia"), allora non credeva che la bibbia contenesse il futuro. Suvvia, un filo di logica! 2ali

 

  By: kaiser soze on Martedì 14 Gennaio 2003 02:19

Se ne parla, fa discutere in tv e in famiglia, si vende molto. E il libro di Michael Drosnin, giornalista americano che sulla scorta di lunghi colloqui avuti con un matematico di fama, che ha tradotto sul computer la Bibbia oltre che con esperti esoteristi israeliani, e di una lunga riflessione personale, arriva ad individuare all’interno del Sacro testo un codice segreto contenente molte profezie sul Novecento. Drosnin era ateo e scettico, si ritrova attonito nel contestare che, ancora una volta, la Bibbia aveva ragione, a dispetto però, sembra fare intendere in alcuni passi del libro, di quanto si ostina a sostenere la Chiesa e la stessa Tradizione religiosa ebraica. Quando il matematico israeliano Eliyahu Rips, lo aveva informato dei risultati della sua ponderosa ricerca, convinto ormai che "tutto ciò che era, che è e che sarà fino alla fine dei tempi sia contenuto nella Torah, fino ai dettagli di ogni specie, ed individuo", il giovane reporter aveva pensato: Qui c’è sotto un imbroglio ben confezionato, ma voglio andare fino in fondo... Le ricerche di Drosnin, che è risalito fino al lavoro fatto nientepopodimeno che dal grande scienziato Isaac Newton tra Seicento e Settecento, hanno fatto sciogliere tutto il suo scetticismo come neve al sole. Ma è stato soprattutto un fatto che gli ha dato la certezza delle grandi verità contenute nella Bibbia: nel settembre del ’94 si era recato in volo a Gerusalemme in fretta e furia perché aveva letto nella versione ebraica originaria due parole incrociate fra di loro, "assassino" e "Rabin"; fece consegnare pertanto una lettera all’allora primo ministro israeliano per metterlo in guardia. Il 4 novembre purtroppo arrivò la conferma che tremila anni fa era stato prevista la drammatica fine di colui che aveva firmato lo storico trattato di pace. Secondo il giornalista americano, con un metodo cifrato che assomiglia molto alle parole incrociate e si dispiega con forme geometriche che preannunciano addirittura la dinamica dei fatti futuri, è possibile leggere nella Bibbia la leadership prima di Reagan e poi di Clinton in America, dopo aver decifrato perfino l’assassino di John Fitzgerald Kennedy. Passando all’estremo oriente possiamo trovare la profezia riguardante i grandi terremoti del Giappone, in particolare quello catastrofico del 1995. All’interno di una pagina della Genesi è rintracciabile perfino l’episodio del camioncino imbottito d’esplosivo che il 19 aprile del 1995 è stato fatto saltare in aria ad Oklahoma City, descritto tremila anni fa addirittura con gli stessi dettagli degli attuali notiziari televisivi. Tornando al Medio oriente, terra che per la Bibbia era ovviamente al centro dell’attenzione, dopo l’assassinio di Rabin, si possono cogliere le lettere relative all’elezione di Benjamin Netanyahu. Sono poste in una posizione frontale e opposta rispetto a "Rabin" proprio per il fatto che il nuovo leader appartiene ad uno schieramento nemico rispetto al defunto. Drosnin non si accontenta nel libro di parlare di fatti già accaduti ma azzarda anche previsioni sul Duemila sulla base della sua straordinaria decifrazione. Non vogliamo dirvi nulla al riguardo per.... lasciarvi col fiato sospeso, visto comunque che il libro, al di là della diffidenza espressa da un De Crescenzo e da diversi cardinali, val la pena di essere letto e gustato

 

  By: Sandro Cecconi on Martedì 14 Gennaio 2003 01:39

Amico Banshee, il librocitato da Noir è davvero interessante, ti consiglio di leggerlo con molta attenzione, come sai fare te. Lo scrittore è un ex giornalista investigativo del Washington Post e del Wall Street Journal che si è dimesso per seguire una pista davvero interessante intrapresa già "qualche tempo fà" da Newton. Ogni tanto mi piace leggerlo di nuovo e scopro delle cose davvero interessanti. Sandro

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 13 Gennaio 2003 22:48

"L'unico alleato che conta veramente e' la Turchia..." ------------------------------------------ Questo e' vero. Leggevo un ex dirigente CIA che diceva praticamente la stessa cosa. Indispensabili Inghilterra Turchia e Qatar, il resto se c'e' bene, se non c'e' uguale. Oggi magari ripeterebbe il concetto, e visto che c'e' toglierebbe anche l'Inghilterra.

 

  By: banshee on Lunedì 13 Gennaio 2003 20:48

Scusa Noir........e non si potrebbe sapere COSA è già scritto?

 

  By: Noir on Lunedì 13 Gennaio 2003 16:20

é uno dei tanti segreti di Gann.. hai visto mai che con questo codice riusciamo a leggere nella bibbia che cosa farà il mercato ?

 

  By: GZ on Lunedì 13 Gennaio 2003 16:07

da quando in qua tu leggi la bibbia ? Nabucodonosor nella parte di Saddam (visto che era in mesopotamia) ?