VACCINI e MORTI IN ECCESSO

 

  By: TotoTruffa on Sabato 19 Gennaio 2013 16:07

^Articolo interessantissimo su vocidallestero#http://vocidallestero.blogspot.it/2013/01/paolo-manasse-la-crisi-delleurozona-non.html^ "Il grafico seguente confronta il PIL degli Stati Uniti (in rosso) con il PIL dell'Eurozona (in blu) dal 2006 al 2013 (cioè, secondo le previsioni del FMI). Ho normalizzato a 100 i valori iniziali al fine di semplificare il confronto. Occorre ricordare alcuni punti: • La recessione negli Stati Uniti inizia prima che nella zona euro ((2007/2008); La crisi finanziaria ha avuto origine negli Stati Uniti e poi si è diffusa nell'eurozona e altrove. • Nonostante l'origine della crisi, l'impatto maggiore sul calo della produzione si è avuto nella zona euro; • L'economia degli Stati Uniti ha iniziato la ripresa dal 2009, mentre nell'Eurozona la ripresa è stata di breve durata, e nel 2010 si è appiattita di nuovo. Di conseguenza, il PIL degli Stati Uniti nel 2012 è superiore del 7% rispetto al suo livello del 2006, mentre il livello di produzione della zona euro nel 2012 supera quello del 2006 solo del 2%.

 

  By: TotoTruffa on Sabato 19 Gennaio 2013 16:04

Condivido anche io sia hobi che anti. ---------------------------------------- Posto un grafico per tutti quelli che la BCE ha aiutato più di tutte le altre banche. "Il grafico seguente (Gros et al. 2011) confronta gli acquisti di titoli in relazione al PIL per la Federal Reserve (blu), la Banca d'Inghilterra (rosso) e la BCE (verde). Anche se basarsi su un unico indicatore per misurare la politica monetaria può non essere del tutto appropriato, le differenze sono, ancora una volta, significative: • La dimensione degli interventi della BCE è di circa un quinto di quelli della Fed, circa il 4% del PIL, rispetto a oltre il 20%."

 

  By: giorgiofra on Sabato 19 Gennaio 2013 15:55

Oggi è una giornata strana. Sono perfettamente d'accordo sia con Antitrader che con Hobi. Come ho già scritto in precedenza, dare un milione di euro a mille persone e darle a una sola persona, produce effetti molto diversi. Nel primo caso questo milione finirà tutto in consumi, e quindi in domanda ed in produzione. Nel secondo caso il milione cercherà impiego nella rendita. E così i mille, per consumare, prenderanno a prestito da quell'uno che spingerà in tutti i modi la gente ad indebitarsi. All'inizio i consumi continuano, così come la rendita finanziaria. Ma ad un certo punto si raggiunge il limite dell'indebitamento possibile, con la conseguenza che i consumi si fermano ed i finanziamenti finiscono in sofferenza. Ed è la situazione nella quale ci troviamo. Ho anche sostenuto in precedenti post che questa crisi è farlocca, nel senso che la cosa più importante, e cioè la capacità produttiva, esiste ed è abbondante. Allora, se esiste capacità produttiva tale da soddisfare le necessità di tutti, e consentire loro una vita tranquilla ed appagante, mentre ci troviamo di fronte ad un aumento della miseria compensato da una concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi, vuol dire che il nocciolo del problema è nella DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA. Esistono mille modi per operare una redistribuzione, ed ognuno ha un proprio progetto. Ma che ci si debba concentrare su questo aspetto dell'economia, mi pare fuori di dubbio.

 

  By: TotoTruffa on Sabato 19 Gennaio 2013 15:40

Ma questo ci e' o ci fa? A me mi ricorda quelle bande di ragazzini che mandavano avanti il piu' pirla della compagnia a suonare i citofoni nelle strade. ----------------------------------------- Purtroppo Barnard ripete solo quello che dice Mosler non ponendosi minimanete il problema che le previsioni sono tali e mai certezze.In secondo luogo non pensa minimamente se la gente è pronta per ricevere in un colpo solo tutta una serie di informazioni sparate a raffica; da questo punto di vista è un pessimo comunicatore ieri secondo me è andato in pareggio con Boldrin.Quando Boldrin gli ha detto che la Svezia ha tagliato la spesa pubblica e sta andando benone non ha saputo controreplicare con efficacia.

 

  By: giorgiofra on Sabato 19 Gennaio 2013 15:40

L'aumento dei salari puo' partire solo dai lavoratori pubblici. Nel pubblico c'e' ancora grasso che cola e urge una incisiva opera di redistribuzione. Le 100.000 pensioni piu' alte costano 13 miliardi, se gli lasci 30.000 euro a cranio e distribuisci alle fasce basse i 10 milirdi che recuperi ecco che hai aumentato all'istante i consumi di 10 miliardi senza spendere un euro in piu'. Siccome l'aumento dei consumi genera un moltiplicatore nelle grandezze economiche ecco che con un decreto legge hai fatto 1,2 punti di pil (chi ha detto che il pil non si puo' fare per decreto?). Antitrader, perfettamente d'accordo.

 

  By: antitrader on Sabato 19 Gennaio 2013 14:42

L'aumento dei salari puo' partire solo dai lavoratori pubblici. Nel pubblico c'e' ancora grasso che cola e urge una incisiva opera di redistribuzione. Le 100.000 pensioni piu' alte costano 13 miliardi, se gli lasci 30.000 euro a cranio e distribuisci alle fasce basse i 10 milirdi che recuperi ecco che hai aumentato all'istante i consumi di 10 miliardi senza spendere un euro in piu'. Siccome l'aumento dei consumi genera un moltiplicatore nelle grandezze economiche ecco che con un decreto legge hai fatto 1,2 punti di pil (chi ha detto che il pil non si puo' fare per decreto?). Purtroppo i nostri politici dalla testa bacata san solo ipotizzare "grandi opere", "piani casa" ed altre fesserie ed ecco che non si cava un ragno dal buco. Forse una volta le grandi opere creavano lavoro adesso creano piu' o meno solo tangenti, ruberie e un po' di lavoro per gli immigrati che lavorano nei cantieri (e non guadagnano un cazzzz). Un errore che si fa (anche perche' i politici lo ripetono a giorni alterni) e' quello di pensare che gli alti papaveri iperretribuiti siano pochi di numero e quindi le cifre in gioco alquanto basse, son tutte balle, nell'ultimo decennio chi ha preteso posti dalla politica (e lestofanti vari) non si e' accontentato di andare a fare il postino o il bidello, ha preteso posti da centiana di migliaia di euro all'anno, vedi cosa e' successo nel lazio e a Roma amministrati dai fascisti e nella lombardia amministrata dagli integralisti cattolici. Per non parlare della sicilia dove Crocetta si e' ritrovato un ufficio stampa con 21 caporedattori che ha provveduto immediatamente a rimuovere o a degradare (attirandosi anche minacce di morte). Facendo un redistribuizione sui salari pubblici rilanci i consumi e poi hai un trascinamanto al rialzo anche sui salari privati. Insomma il vero problema e' sempre lo stesso: I LADRI! P.S. ieri sera Barnard e' andato a raccontare che dopo l'uscita dall'euro la lira si apprezzera' e quindi saremo tutti piu' ricchi in quanto potremo importare di piu' con la nostra moneta sovrana fresca di stampa e rivalutata. Ma questo ci e' o ci fa? A me mi ricorda quelle bande di ragazzini che mandavano avanti il piu' pirla della compagnia a suonare i citofoni nelle strade.

 

  By: Roberto964 on Sabato 19 Gennaio 2013 14:25

bel post Hobi, ha ragione perfettamente, senza un default del debito, almeno parziale, non se ne esce.

 

  By: Esteban. on Sabato 19 Gennaio 2013 13:58

1a Elementare .... Castigo ... Motivazione : Per colpa di qualcuno TUTTI dovranno fare più compiti .

 

  By: hobi50 on Sabato 19 Gennaio 2013 13:57

Sempre le stesse chiacchiere . Stampa si ,stampa no . Austerity o l'esatto contrario. Purtroppo delle cure si parla in maniera sbagliata :non ci si domanda se queste sono solo dei palliativi o sono delle vere cure alla malattia. E la malattia si chiama DEPRESSIONE. Depressione è carenza,non congiunturale ma strutturale , di DOMANDA AGGREGATA . La domanda aggregata cala strutturalmente quando la società è popolata da ZOMBIES. In un aula universitaria si definirebbero zombies quei soggetti economici ( stato,cittadini,imprese ) che ,per ragioni di bilancio dovute a motivazioni economico/ finanziarie,contraggono la domanda. Posta la questione in questi termini si può già dare una prima valutazione alle cure poste in essere. I keynesiani si occupano immediatamente di AUMENTARE la domanda aggregata ma paiono disinteressarsi dei motivi strutturali che ne hanno causato la diminuzione. Gli ortodossi invece si disinteressano dell'immediato ( austerity ) ma ,SOSTENGONO,di curare il male alla radice. Mi fermo su questa strada perchè percorrerla ulteriormente significherebbe addentrarsi in un terreno paludoso. Mi interessa invece parlare di come un paese si popoli di zombies. Penso che tutto abbia origine nella mutata distribuzione della ricchezza e del reddito. Tutti sanno che la propensione al consumo diminuisce man mano che si sale nella scala sociale per cui ,di per se stessa ,la cattiva distribuzione del reddito porta ,ceteris paribus, ad una diminuzione di domanda aggregata. Perchè è accaduto ? Anche in questo caso volontariamente non voglio approfondire perchè si ritorna in un terreno paludoso. Comunque,successivamente al cambiamento della distribuzione del reddito e della ricchezza si è innestato l'aumento del debito che ha lo scopo di recuperare ,nell'immediato,domanda aggregata. Ma il debito ,a furia di aumentare,provoca una crisi sia dei debitori che del sistema finanziario.Inevitabilmente la crisi,del consumatore e del sistema finanziario, si ripercuote sul bilancio statale. Sottolineo il fatto che non ho parlato sinora di crisi del sistema aziende in quanto,originariamente ,è stato il grande beneficiario della minore remunerazione del lavoro. Nell'ultima stadio,anche il sistema azienda comincia a soffrire del calo della domanda aggregata , ed arriviamo alla società popolata da zombies . La mia conclusione . Bisogna ristrutturare i bilanci degli zombies togliendo (riducendo ) il loro debito.La contropartita è ,ovviamente,la diminuzione di ricchezza dei creditori. Questo come stato patrimoniale. Come conto economico bisogna invece dare di più al lavoro e meno al capitale. Come farlo ? Non lo so ma se non si riesce a percorrere una strada pacifica è inevitabile un processo rivoluzionario che elimini un modello socio/economico che non funziona più. Hobi

 

  By: Bullfin on Sabato 19 Gennaio 2013 13:29

Oscar vuoi una sintesi: tutto è ciclico e si ripete...se l'uomo non impara dai suoi errori (tipo austerity) è perchè l'elite dominante vuole commettere degli errori perchè da tali la massa ci rimette loro no e meno...Piu' sintesi di cosi :)

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Roberto964 on Sabato 19 Gennaio 2013 13:28

Oscar, da quello che scrivi devo dedurre che sei d'accordo sul pareggio di bilancio? Se ti capita di scassare l'auto e non hai i soldi per ripararla ma l'auto ti serve ASSOLUTAMENTE (gli esempi su di una cosa del genere sarebbero troppi), come fai? Eppure, In bilancio, tu non avevi messo che l'auto si scassasse.....

 

  By: traderosca on Sabato 19 Gennaio 2013 12:24

ho nostalgia della capacità di sintesi di Pigreco.......... "Politica Keynesiana" : nel lungo periodo saremo tutti morti, per cui facciamo crescere la spesa pubblica ora, e lasciamo il problema ai nipoti. "Politica Keynesiana all'Italiana". Nella prossima legislatura sarò politicamente morto, per cui rubo tutto il possibile ora e poi saranno tutti C.. loro....

 

  By: VincenzoS on Sabato 19 Gennaio 2013 12:03

x Roberto964 Non tutti gli economisti (soprattutto di scuola keynesiana) concordano sui vincoli imposti dal patto di bilancio. ------------------------------------------ La cosa fantastica è che proprio il modello keynesiano, o almeno l'interpretazione che di esso ne è stata data, ha portato agli squilibri di bilancio e all'indebitamento eccessivo. E ora questi geni propongono di curare la malattia con la stessa medicina che l'ha causata?

 

  By: Roberto964 on Sabato 19 Gennaio 2013 11:49

APPELLO ACCORATO DEI PREMI NOBEL DELL'ECONOMIA CONTRO I VINCOLI DEL "PATTO DI BILANCIO", meglio conosciuto come "FISCAL COMPACT". Bellissimo articolo di wikipedia. <Non tutti gli economisti (soprattutto di scuola keynesiana) concordano sui vincoli imposti dal patto di bilancio. I premi Nobel per l'economia Kenneth Arrow, Peter Diamond, William Sharpe, Eric Maskin e Robert Solow, in un appello[18] rivolto al presidente Obama, hanno affermato che "Inserire nella costituzione il vincolo di pareggio del bilancio rappresenterebbe una scelta politica estremamente improvvida. Aggiungere ulteriori restrizioni, quale un tetto rigido della spesa pubblica, non farebbe che peggiorare le cose"; soprattutto questo "avrebbe effetti perversi in caso di recessione. Nei momenti di difficoltà diminuisce infatti il gettito fiscale (per concomitante diminuzione del PIL) e aumentano alcune spese pubbliche tra cui i sussidi di disoccupazione. Questi ammortizzatori sociali fanno dunque aumentare il deficit pubblico, ma limitano la contrazione del reddito disponibile e quindi del potere di acquisto (che influiscono sul consumo o domanda di beni o servizi)". Nell'attuale fase dell'economia, continuano, "è pericoloso tentare di riportare il bilancio in pareggio troppo rapidamente. I grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo, danneggerebbero una ripresa economica già di per sé debole". Nell'appello si afferma che "anche nei periodi di espansione dell'economia, un tetto rigido di spesa potrebbe danneggiare la crescita economica, perché gli incrementi degli investimenti a elevata remunerazione - anche quelli interamente finanziati dall'aumento del gettito - sarebbero ritenuti incostituzionali se non controbilanciati da riduzioni della spesa di pari importo". Infine si afferma che "un tetto vincolante di spesa comporterebbe la necessità, in caso di spese di emergenza (per esempio in caso di disastri naturali), di tagliare altri capitoli del bilancio mettendo in pericolo il finanziamento dei programmi non di emergenza".[19] Critico anche l'economista e premio Nobel Paul Krugman, il quale ritiene che l'inserimento in costituzione del vincolo di pareggio del bilancio, possa portare alla dissoluzione dello stato sociale.[20]> http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_di_bilancio_europeo#Critiche

 

  By: hobi50 on Venerdì 18 Gennaio 2013 02:02

Ci deve essere evidentemente uno scambio di persone. Il "mio" Krugman ha qualche "g" e qualche "n" in meno. Hobi