By: Ganzo il Magnifico on Sabato 18 Ottobre 2014 20:47
Per sopravvivere all' immigrazione bisogna fare proprio come tu dici che NON vogliono fare i norvegesi.
Cioè bisognerà fare accordi con i paesi del Nord Africa per il controllo dele coste. Sicuramente questo avrà un costo per l' Europa, ma è un costo che contribuirà anche al loro sviluppo.
Berlusconi, almeno di questo gliene sia reso merito, fece l' accordo con la Libia di Gheddafi, che non piaceva però a Cameron e a Sarkozy che lo hanno fatto fuori fuori (Gheddafi fisicamente, Berlusconi politicamente). Ora in Libia, grazie all' Europa, agli USA e alla NATO regna il kaos più totale... Sarà difficile fare controlli sulle loro coste.
Bullfin, non vengono solo per il lavoro (in Italia di lavoro ce n'è quanto vuoi, ma a 400-700 euro il mese), vengono per l' euro. Se tornassimo alla lira non ci sarebbe più un immigrato a pagarlo oro. Come era la situazione negli anni '90, che pure c'era molta meno disoccupazione. Andavano tutti in Germania, oppure in seconda battuta in Francia. Gli immigrati non vanno dove c'è lavoro, vanno dove c'è una valuta forte (quindi alta sui cambi internazionali). Provate a chiedervi perché #b#il problema maggiore che solleva Alba Dorata in Grecia sia l' eccessiva presenza di immigrati#/b# (non l' austerità o l' euro). Vi siete mai chesti perché gli immigrati siano invece assenti in Bulgaria, in Romania o in Polonia, che pure hanno molta meno disoccupazione che in Grecia...? (*)
Perché uno stipendio di 400-700 euro ti diventa un problema se quei soldi vuoi/devi spenderli in Italia. Ma sono un signor stipendio se li mandi (o te li porti poi con te) in Egitto o in Tunisia. Non sono i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Sono gli stipendi che non possono più accettare (perché gli italiani quegli stessi stipendi se li devono spendere in Italia).
Come torni alla lira in 15 giorni spariscono tutti gli immigrati.
(*) #b#Ma come! La Grecia piena d' immigrati!!!???#/b#
#b##i#Ma non è possibile!!! Repubblica non lo scrive!!! Santoro, la Gabanelli e Floris non ce lo dicono!!!#/b##/i#
Eh sì. Peccato appunto che nessuno ve lo dica, in linea con #b#la feroce politica di #i#disinformazija#/i# pro-euro#/b# che esiste nei media in Italia. In Grecia gli immigrati sono l' 8,6% della popolazione (disoccupazione al 27%), in Spagna il 14% (disoccupazione al 26%) e in Portogallo il 7,2% , contro l' 1,8% della Polonia, l' 1,3% della Bulgaria e lo 0,6% della Romania (disoccupazione al 7,3%).
In Germania gli immigrati sono l' 11,9%, a dimostrazione che i dati ufficiali di disoccupazione (che in teoria rappresenterebbero l' inverso della disponibilità di lavoro) è solo un aspetto secondario, perché non tiene conto della retribuzione e quindi dell' appetibilità di questi stessi lavori da parte degli autoctoni.
Ho una teoria, la cui dimostrazione ho già postato diverse volte qui sopra, che #b#all' interno dell' Eurozona, più un' economia è debole rispetto all' euro, maggiore sarà la disoccupazione e #i#allo stesso tempo#/i# maggiore sarà l' ingresso di immigrati pronti a sostituirsi agli autoctoni nei lavori per i quali la retribuzione non è più accettabile#/b#. Così la Grecia e il Portogallo, seguiti dall' Italia ne avranno sempre di più e la Germania sempre di meno o in numero costante.