La Reconquista ( migrazioni e demografia )

 

  By: XTOL on Sabato 13 Giugno 2015 01:53

ma i cultori dello stato nazionalsocialista non sono felici di assecondare le decisioni del governo? non vorrete mica contestare che lo stato italiano possa far entrare tanti nuovi cittadini giovani e vivaci? secondo quale logica (aristotelica?) lo stato deve gestire: la moneta, la sanità, l'istruzione, la previdenza, le infrastrutture, il credito, ma non dovrebbe gestire la popolazione? cari centralisti, l'immigrazione è figlia vostra

 

  By: MR on Venerdì 12 Giugno 2015 20:43

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-rachel-dolezal-l-attivista-per-i-diritti-dei-neri-che-si-e-sempre-finta-afroamericana_2116318-201502a.shtml Questa è una chicca...

 

  By: foibar on Venerdì 12 Giugno 2015 19:50

Il contadino e la serpe favola esopo Un vecchio contadino durante la stagione dell'inverno, avendo trovato una serpe intirizzita dal freddo e avendone avuto compassione, la prese e se la mise in seno. Quella poi, riscaldandosi e riprendendo la propria natura, ferì il benefattore e lo uccise. Allora lui morendo disse: "Ho quello che mi merito, poiché ho avuto compassione di quella malvagia". da Esopo

 

  By: Moderatore on Venerdì 12 Giugno 2015 19:18

Sì, fino a quando non si viene poi toccati personalmente ^da un articolo oggi su Dagospia#http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/silenzio-parla-bradbury-genio-fantascienza-fa-pezzi-intello-102612.htm^ «Tre delle mie figlie sono state violentate e rapinate da uomini di colore, per cui anch’io nutro dei pregiudizi. E, semmai riuscirò a trovare quei bastardi, li ammazzerò». Bradbury "Siamo noi i marziani". Interviste (1948-2010) (a cura di Gianfranco de Turris e Tania Di Bernardo, Bietti, pp. 292, euro 20) A New York ad esempio la probabilità di essere ammazzati da bianchi è sul 3% (considerando le armi da fuoco, che sono la maggioranza dei casi) (ma come si vede la % di gente uccisa dalla polizia è assolutamente sproporzionata, nel senso che anche se i neri commettono il 67% degli omicidi con armi sono vittime della polizia in una % molto più bassa, del 23%...)

 

  By: gianlini on Venerdì 12 Giugno 2015 18:16

"Diceva la signora che erano le suore italiane e le volontarie come lei che dovevano andare a cercarli e nutrirli." mi sembra che questa affermazione testimoni esattamente quello che vado dicendo....in Italia c'è una grande aspirazione all'aiuto, al di là perfino di quanto venga richiesto PS se uno pensa che perfino in una zona dove gli orsi erano stati debellati, la gente ha pensato bene di reintrodurli,.....

 

  By: foibar on Venerdì 12 Giugno 2015 14:37

Lo sconquasso di questa società è ormai palese, se questi stupidi ideologizzati https://www.youtube.com/watch?v=E7QePDmPHfk non si rendono conto del disastro che hanno creato e non vi porranno un rimedio rapido http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/12/milano-capotreno-aggredito-con-machete-perde-braccio-fermati-due-sudamericani/1770141/ per noi si profilerà un ritorno al medio evo.

 

  By: GZ on Venerdì 12 Giugno 2015 14:34

gianlini, non so se ho capito bene quello che dici, ma ad esempio la Morena, la Bianca, L'Antonella, il falegname Rossi, Giovanni M. e gli altri che conosco che hanno vissuto in Africa ne sono tornati in maggioranza con una visione molto realistica e cruda a differenza appunto di quelli che gli africani li vedono solo da lontano. Questa ottima sig.ra Morena, pensionata ora, che ha speso 4 anni in Africa centrale come volontaria mi raccontava che le madri africane i loro bambini sani li tengono, quelli che si ammalano o che hanno problemi di qualche genere li abbandonano a morire, fin dai primi mesi di età. Diceva la signora che erano le suore italiane e le volontarie come lei che dovevano andare a cercarli e nutrirli. Questo tipo di storie vere sulla crudeltà della vita in Africa non sono consentite nei talk show, nei film americani o italiani e in generale in TV e solo ogni tanto di sfuggita se proprio le incontri nelle pieghe di qualche reportage. Per chi è stato in Africa invece sono invece la realtà. Il grande dottor Schweitzer (1888 - 1965), che spese la vita "per alleviare le sofferenze" in Africa ad esempio e per questo ha ricevuto il premio Nobel, ha scritto nelle sue memorie questo pensiero che non traduco per non rischiare qualche denuncia (anche se è una citazione letterale, ma non si sa mai oggi): #i# "I have given my life to try to alleviate the sufferings of Africa. There is something that all white men who have lived here like I must learn and know: that these individuals are a sub-race. They have neither the intellectual, mental, or emotional abilities to equate or to share equally with white men in any function of our civilization. I have given my life to try to bring them the advantages which our civilization must offer, but I have become well aware that we must retain this status: the superior and they the inferior. #b# For whenever a white man seeks to live among them as their equals they will either destroy him or devour him. And they will destroy all of his work. Let white men from anywhere in the world, who would come to Africa, remember that you must continually retain this status; you the master and they the inferior like children that you would help or teach. Never fraternize with them as equals. Never accept them as your social equals or they will devour you. They will destroy you."#/b# #/i# Questa era la cruda conclusione a cui era arrivato dopo 40 anni di vita in Africa di Schweitzer, uno che aveva dedicato l'intera vita ad aiutare gli africani, ma appunto traeva delle conclusioni che non si possono più stampare. (Non è una citazione isolata e fuori contesto se vuoi controllare ^il resto del suo pensiero a riguardo#http://crimesofthetimes.blogspot.it/2012/11/albert-schweitzer-and-his-controversial.html^)

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 12 Giugno 2015 14:26

Comunque mi sembra che sia Gianlini il primo a voler affondare i barconi. Per cui mi chiedo tutto questo spirtito fraterno dove lo veda. Un giorno leggo una cosa, un giorno un' altra.

Slava Cocaïnii!

 

  By: MR on Venerdì 12 Giugno 2015 13:54

Eccellente Zibordi, sono quasi commosso. Carlo Gianlini, in parte hai ragione: il grande errore del Risorgimento fu di non andare fino in fondo a Porta Pia.

 

  By: gianlini on Venerdì 12 Giugno 2015 10:38

Zibordi, tutto abbastanza giusto, però non si può vedere un nesso molto forte fra la tendenza di larghe fette della popolazione (ora non so se i politici più in vista non lo facciano, però sicuramente molti di coloro che loro rappresentano si prodigano in aiuti e missioni di assistenza) e l'attuale incapacità ad arrestare i flussi migratori, a giustificarli, se non addirittura a favorirli Come si può pensare che la politica prenda decisioni così opposte a quanto la gente, spontaneamente e con grande spirito di sacrificio e aiuto fraterno, nel suo piccolo fa?

 

  By: Bullfin on Venerdì 12 Giugno 2015 02:12

Per permettere e creare lo scempio che stiamo assistendo (sia nei nostri confronti sia nei confronti degli immigrati stessi) questo pseudo govereno dovrebbe vedere i proprio membri (compreso e in primis il primo ministro) messi a) al patibolo, b) sotto tortura c) suggerisco sommessamente i metodi da santa inquisizione.... Gentaglia così mi fanno trovare pure il coraggio (dettato da disperazione) di dire.... W Pomicino, W Andreotti W Craxi e De Michelis....che bei tempi!!!...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

E dopo dove emigreremo tutti ? - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 11 Giugno 2015 19:19

Anche il leader del maggiore partito di opposizione partecipa alla farsa per cui esisterebbe un diritto degli africani maltrattati nei loro paesi ad essere accolti in Europa: #i# ^".... La valutazione se un immigrato ha diritto allo status di rifugiato va fatta nei punti di partenza in Africa con strutture e uffici consolari. A chi ottiene lo status di rifugiato deve essere concesso di scegliere il Paese di destinazione in ambito UE..."#http://www.beppegrillo.it/2015/06/immigrati_italia_no_grazie.html^#/i#. Vediamo di ragionare. Se installi in tutta l'Africa uffici che esaminano i candidati si presentano a milioni e in base al criterio delle guerre, persecuzioni, stupri o discriminazioni subite ci sono 20 milioni di africani su 800 (diciamo il 2% ?) che otterrebbero più o meno "legittimamente" lo status legale di rifugiati. In Somalia ed Eritrea ad esempio, in base al criterio delle sofferenze patite mezza popolazione avrebbe "diritto allo status di rifugiato" in Europa e solo in questi due paesi abitano in 30 milioni Avendoli esaminati ed accettati "in loco" cioè in Somalia, Zimbabwe, Gabon, Ciad o Congo negli "uffici consolari" italiani o UE sparsi in tutta l'Africa come propone Grillo dovresti anche ovviamente organizzare come UE il loro trasporto aereo da tutta l'Africa!. Immagina la corsa che si scatenerebbe in tutto il continente una volta che gli uffici della UE in loco esaminassero i candidati a venire in Europa... #i# E le sofferenze di questa gente, non ci pensi, non senti il papa e il vescovo ?#/i# Ci sono stati dei periodi della storia europea in cui, in base al criterio delle sofferenze, dei torti e delle persecuzioni, metà delle nostre popolazioni avrebbero avuto il "diritto" di emigrare in massa altrove: in Russia in base al criterio delle sofferenze patite avrebbero dovuto poter emigrare quasi tutti praticamente durante tutto il corso della sua storia. Durante la guerra dei Trenta anni in Germania fu sterminato un terzo della popolazione per cui i tedeschi di allora avrebbero avuto tutti diritto a emigrare in Francia ? Ogni volta che c'è una guerra civile, una guerra, un regime feroce su un pianeta di sette miliardi di persone ora le popolazioni coinvolte acquisiscono il diritto di emigrare ? E perchè solo qui in Europa e non a Singapore, Dubai, Israele, Korea, Giappone, Malesia, Cina...) ? Passiamo ora al tema vero, la distruzione dell'Italia "in progress" sotto i nostri occhi, mentre siamo distratti da stupidaggini come il default o l'Euro. Prova invece ad alzare un attimo lo sguardo al futuro dell'Italia che non è difficile vederlo ora. #F_START# size=4 color=black face=Helvetica #F_MID# Una volta che cento milioni di africani siano in Europa (anche tramite la crescita demografica di quelli che già ci vivono) questa comincerà ad assomiglierà ai loro paesi di origine e fra un paio di generazioni vorremo tutti trovare qualche angolo dell'Africa poco abitato in cui emigrare. #F_END# Non ce ne sono però più, nel 1600 il Sudafrica attuale era quasi disabitato, specialmente la costa era vuota e famiglie di contadini olandesi vi si stabilirono come coloni, quelli che a forza di abitare in Africa da tre secoli chiamano se stessi "afrikaaners". Successivamente milioni di africani vi sono emigrati e oggi comandano giustamente loro per cui gli "afrikaaners" cercano di andarsene dal Sudafrica, ma nessun paese occidentale li accetta (stanno provando ad essere considerati come rifugiati soggetti a discriminazione e persecuzione date che migliaia di loro sono finite massacrati nelle loro fattorie, ma essendo lontani e non salendo sui barconi non riescono ad andare da nessuna parte) (Se per caso poi gli europei in futuro una volta che l'Europa sarà sommersa intorno al 2070 dovessero comunque trovare un altra area in cui ricominciare da capo gli africani e altre popolazioni li vorrebbero seguire...). Nell'Africa "subsahariana" ci sono 800 milioni di persone e se per meritare la patente di profugo devi abitare in un posto disastrato, immerso nella miseria e dove si rischiano abusi crudeli la maggioranza avrebbe diritto di spostarsi qui. Non esiste il minimo dubbio che nel giro di due generazioni la spinta demografica (arriveranno a tre miliardi mentre gli europei si ridurranno a meno di 600 milioni) li spingerà naturalmente ad occupare l'Europa (se non glielo impedisci). I tuoi nipoti abiteranno di fatto in Africa. L'unica "valutazione" da fare è quella di come fermarli immediatamente, senza eccezioni e ad ogni costo. #ALLEGATO_1# #b# Da quasi tutto il mondo le popolazioni vogliono emigrare dove ci sono degli europei che fanno funzionare le cose, non importa il clima, non importa che ci sia un freddo polare come in Canada, siano afose la Spagna o sovrappopolate come l'Olanda, basta che ci siano degli europei#/b# . Una volta però che un area venga sommersa da altre popolazioni (vedi Detroit, New Orleans, Baltimora, il South Side di Chicago, Brooklyn e tante vaste aree urbane dell'America, la ex-Rhodesia, il Sudafrica..) inizia una nuova migrazione verso un altra area in cui gli europei siano in maggioranza e facciano funzionare le cose. Il problema è che gli europei oggi sono solo l'8% della popolazione mondiale ora e hanno sempre meno spazio a disposizione, anche in Svezia ci sono città come Malmoe dove stanno per diventare una minoranza e a Londra sono già in minoranza... #i# Ok, ok...ma non senti il dovere morale o cristiano di fare qualcosa per questi milioni di disgraziati sui barconi ? #/i# Se lo sentissi mi unirei ai missionari e alle varie organizzazioni internazionali in Africa come ha fatto la signora Morena che era qui oggi da me e mi raccontava che è stata per quattro interi anni in Zambia come volontaria non pagata, come Rossi il falegname che veniva qualche anno fa è andato per diverse estate coi comboniani non ricordo dove a lavorare gratis per insegnare l'agricoltura e altro. Come mia cugina Antonella che è stata per mesi in giro a visitare nel centro-africa la sua amica Paolotta che lavorava come infermiera e il nostro comune amico Giovanni M. che poi ha continuato fino a diventare un funzionario ONU in Etiopia (abitava con me a Roma quando non era in missione). L'altra mia cugina Bianca è stata per diversi anni in Africa, non ricordo se alcuni mesi l'anno o tutto l'anno a fare l'ostetrica. Biagio Bossone con cui abbiamo scritto questo libro assieme a Cattaneo e poi tutti questi articoli attualmente è ad Addis Abeba con il FMI in un programma di aiuto tecnico. E questi sono solo i miei parenti e conoscenti, se ci penso poi me ne vengono in mente altri. I personaggi della chiesa e della sinistra PD, SEL, Repubblica, Il Fatto ecc... che predicano di accogliere centinaia di migliaia di africani #b# NON SENTONO INVECE ALCUN BISOGNO DI ANDARE IN AFRICA come i miei parenti e conoscenti#/b# e non in un villaggio turistico a Malindi. Se ci sono andati a lavorare questi che conosco perchè non ci vanno Gad Lerner, Landini, Veltroni la Boldrini o Floris ? Ci sono tanti programmi di aiuto e tanti che vanno a prestare la loro opera in Africa tra gli europei (Non ci sono invece arabi e asiatici, anche di paesi ricchi, che prestino la loro opera per aiutare popolazioni africane, non incontri mai giapponesi, arabi, indiani, israeliani, cinesi che lavorino gratis con gli africani e sarebbe interessante chiedersi come mai). Se parliamo invece come collettività non abbiamo alcun dovere morale di permettere che intere popolazioni di africani si stabiliscano in Europa, al contrario abbiamo il dovere civico di impedirlo se vogliamo garantire ai nostri figli un futuro #b# Il primo dovere di qualunque specie o popolazione vivente è quello alla vita e alla riproduzione e se non ti preoccupi tu dei tuoi figli e discendenti non puoi aspettarti che siano degli estranei a farlo. Se dai la precedenza ai figli di altri, estranei e lontani da te in ogni senso, geografico, culturale, biologico, vai contro l'imperativo alla base della vita stessa.#/b# L'Italia come entità geografica e naturale è più povera del Congo, Nigeria, Zambia, Uganda o Senegal per cui evidentemente è stato il lavoro di decine e decine di generazioni di italiani a vario titolo che l'ha resa un paese oggi appetibile. Quale sia il motivo preciso per cui la maggioranza delle opere d'arte del pianeta sia state prodotte da italiani ad esempio non lo so e nessuno lo sa veramente, ma perchè fare scomparire questo popolo che negli ultimi tre millenni si è distinto come quasi nessun altro ? Se invece per qualche motivo secoli fa l'Italia fosse stata occupata da arabi o africani non è forse logico pensare che oggi assomiglierebbe all'Egitto, al Senegal o all'Etiopia ? Non sono state la pianura padana o la costa amalfitana che hanno creato le civiltà che sono sorte dalle nostre parti, ma le popolazioni che le abitavano. Come questo succeda nei secoli è difficile da spiegare, ma quello che conta è che è stato così, che è una realtà. Dato allora che occupiamo solo circa l'1% della superficie terrestre è proprio necessario che milioni di africani (cinesi, indiani, arabi...) vengano tutti qui ? Spiace molto formulare questo pensiero, ma se in praticamente tutti i paesi africani c'è violenza, miseria, degrado, crudeltà e abusi non è logico pensare che una volta che le loro popolazioni si muovano in Italia riprodurranno pian piano situazioni simili a quelle dei loro paesi di origine ? Se ora l'Italia viene gradualmente occupata da milioni di persone che sono, senza quasi eccezioni, incapaci di far funzionare le loro società in paesi dotati di tante risorse naturali non è logico pensare che ridurranno piano piano l'Italia ad immagine e somiglianza dei loro paesi ? E dopo dove emigreremo ? A Singapore che ti respingono a frustate ? in Australia che i "migranti" ora si sono messi a confinarli tutti in qualche isola del pacifico ? in Cina che sono già fitti e probabilmente ti sparano ? in USA ci sarebbe spazio e sono permissivi, ma sai cosa succede, ci sono centinaia di migliaia di africani dei caraibi, di messicani, ecuadoregni, guatemaltechi e altri sudamericani nonchè di cinesi e indiani che stanno entrando ogni anno negli USA, per cui devi metterti in fila e quelli di Haiti o del Messico sono avvantaggiati nel passare la frontiera... Dopo dove emigreremo allora tutti ? (o più esattamente i nostri nipoti) --------------------- Corriere della Sera, 11 giugno ^"Milano, la stazione sembra un campo profughi: notti sui cartoni e casi di malaria"#http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_11/notti-cartoni-casi-malaria-centrale-come-campo-profughi-5c9f98a8-1003-11e5-9af2-c0e873d99e21.shtml?refresh_ce-cp^ L’ultimo angolo trasformato in dormitorio è una «gabbia». Una grata davanti, una dietro, a chiudere uno spazio tra le colonne di quella che ancora si chiama Galleria delle Carrozze: l’ingresso alla stazione Centrale a Milano. Restano una mutanda da uomo rossa infilata tra le «sbarre», una traccia di cartoni a terra, una lattina di coca-cola, una chiazza di liquido indefinibile, un sacchetto annodato di plastica azzurra, pieno. «Ne ho contati 88 che dormivano qui fuori - racconta Giorgio Ciconali -, poi la polizia è passata a svegliarli. In 126 erano stesi nel mezzanino», che già da giorni era stipato di uomini soprattutto, ma anche donne, e persino bambini. «Altri ancora vagolavano tra l’atrio e il primo piano». Erano le otto del mattino, la stazione cominciava ad affollarsi di pendolari, il direttore del Servizio igiene della Asl, Ciconali, era venuto a fare un sopralluogo. Per trovare conferma a quello che aveva già intuito: son troppi, denutriti, stanchi e a volte anche malati. Hanno bisogno di cura. «Situazione insostenibile» «Che fame!», esclama una volontaria, distribuendo biscotti. Due bimbette li masticano mogie, in mezzo a tante giovani donne e altrettanti ragazzi. Un gruppetto di adolescenti alle tre del pomeriggio tenta ancora di dormire sulle panchine, in un via vai di operatori sociali, agenti della polfer, fotografi, passeggeri comuni, che sbucano dalle scale mobili coi trolley sul piano ammezzato, guardandosi attorno stupiti. Da un lato e dall’altro, vagamente separata dalle transenne, c’è una folla di siriani, qualche famiglia di recente fuggita da Homs, ma soprattutto di eritrei, la grande maggioranza, che s’arrangiano tra la Centrale e Porta Venezia, in attesa di ripartire. Su una parete qualcuno ha appeso l’immagine di una madonna ortodossa. Ferrovie e Grandi stazioni ormai non nascondono il disagio e fanno sapere di aver proposto soluzioni, di avere dei «tavoli» aperti con il Comune e la prefettura. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani, vice del governatore Roberto Maroni che ha minacciato di «tagliare i fondi» ai Comuni che accolgono profughi, arriva in stazione nel pomeriggio con tutt’altro tono annunciando, «da subito, un presidio sanitario permanente», che finora mancava: «Siamo in una situazione che non riusciamo più né a controllare né a sostenere». Il caldo, il sovraffollamento, le condizioni precarie, si scopre che dal primo giugno si sono contati 108 casi di scabbia. «Stamattina abbiamo riscontrato anche casi di malaria», continua Mantovani. E quello che non dice è che si è avuto il timore che fosse ebola. Il presidente della Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia, che si è accollato l’ingrato compito di gestire questi spazi, racconta che l’altra notte, all’una, un ragazzo ha avuto una crisi epilettica; la notte prima ancora è stata una bambina ad aver avuto bisogno dell’ambulanza. Nei suoi calcoli il numero dei migranti che hanno dormito qui, tra martedì e ieri, è addirittura 350. Una cifra enorme, da campo profughi, non da stazione ferroviaria.In due giorni 350 tra eritrei e siriani. «Sono denutriti, hanno bisogno di cure» di Alessandra Coppola L’ultimo angolo trasformato in dormitorio è una «gabbia». Una grata davanti, una dietro, a chiudere uno spazio tra le colonne di quella che ancora si chiama Galleria delle Carrozze: l’ingresso alla stazione Centrale a Milano. Restano una mutanda da uomo rossa infilata tra le «sbarre», una traccia di cartoni a terra, una lattina di coca-cola, una chiazza di liquido indefinibile, un sacchetto annodato di plastica azzurra, pieno. «Ne ho contati 88 che dormivano qui fuori - racconta Giorgio Ciconali -, poi la polizia è passata a svegliarli. In 126 erano stesi nel mezzanino», che già da giorni era stipato di uomini soprattutto, ma anche donne, e persino bambini. «Altri ancora vagolavano tra l’atrio e il primo piano». Erano le otto del mattino, la stazione cominciava ad affollarsi di pendolari, il direttore del Servizio igiene della Asl, Ciconali, era venuto a fare un sopralluogo. Per trovare conferma a quello che aveva già intuito: son troppi, denutriti, stanchi e a volte anche malati. Hanno bisogno di cura. «Situazione insostenibile» «Che fame!», esclama una volontaria, distribuendo biscotti. Due bimbette li masticano mogie, in mezzo a tante giovani donne e altrettanti ragazzi. Un gruppetto di adolescenti alle tre del pomeriggio tenta ancora di dormire sulle panchine, in un via vai di operatori sociali, agenti della polfer, fotografi, passeggeri comuni, che sbucano dalle scale mobili coi trolley sul piano ammezzato, guardandosi attorno stupiti. Da un lato e dall’altro, vagamente separata dalle transenne, c’è una folla di siriani, qualche famiglia di recente fuggita da Homs, ma soprattutto di eritrei, la grande maggioranza, che s’arrangiano tra la Centrale e Porta Venezia, in attesa di ripartire. Su una parete qualcuno ha appeso l’immagine di una madonna ortodossa. Ferrovie e Grandi stazioni ormai non nascondono il disagio e fanno sapere di aver proposto soluzioni, di avere dei «tavoli» aperti con il Comune e la prefettura. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Mantovani, vice del governatore Roberto Maroni che ha minacciato di «tagliare i fondi» ai Comuni che accolgono profughi, arriva in stazione nel pomeriggio con tutt’altro tono annunciando, «da subito, un presidio sanitario permanente», che finora mancava: «Siamo in una situazione che non riusciamo più né a controllare né a sostenere». Il caldo, il sovraffollamento, le condizioni precarie, si scopre che dal primo giugno si sono contati 108 casi di scabbia. «Stamattina abbiamo riscontrato anche casi di malaria», continua Mantovani. E quello che non dice è che si è avuto il timore che fosse ebola. Il presidente della Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia, che si è accollato l’ingrato compito di gestire questi spazi, racconta che l’altra notte, all’una, un ragazzo ha avuto una crisi epilettica; la notte prima ancora è stata una bambina ad aver avuto bisogno dell’ambulanza. Nei suoi calcoli il numero dei migranti che hanno dormito qui, tra martedì e ieri, è addirittura 350. Una cifra enorme, da campo profughi, non da stazione ferroviaria. ----- foto alla Statione Termini di questa settimana

 

  By: shabib on Giovedì 11 Giugno 2015 14:07

caro GIAN , ma non funziona e non c'e' neppure un piano europeo !!!!

 

  By: gianlini on Giovedì 11 Giugno 2015 12:13

Ma un piano!?? dopo 3 anni di sbarchi continui, ancora un piano nazionale non c'è?? che stabilisca per filo e per segno cosa fare, dove mettere questa povera gente, tempi, modi...! niente di niente....tutto improvvisato ogni volta! Via libera dalla Regione Lombardia a un presidio sanitario nella stazione Centrale di Milano per assistere gli immigrati ammassati nel mezzanini. A comunicarlo è stato, mercoledì, l’assessore alla Salute Mario Mantovani. «In questi giorni — ha affermato Mantovani — sono stati riscontrati numerosi casi di scabbia nei centri di accoglienza della città e, benché trattasi di patologia non grave, vogliamo alzare il livello d’attenzione». Il presidio «verrà reso operativo nelle prossime ore — ha spiegato Mantovani — in modo da intervenire sulle situazioni di criticità di carattere sanitario, che rientrano fra le nostre competenze».

 

  By: traderosca on Venerdì 05 Giugno 2015 15:25

si,si,anche i marziani rubano........ma va dar via i ciap Mafia Capitale, indagato anche sottosegretario Ncd Castiglione