Il Populismo che Parla alla Pancia - Moderatore
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By: Moderatore on Lunedì 10 Agosto 2015 20:46
#i# 9 agosto
Circa trecento immigrati hanno devastato l'hotel Di Francia, dove sono ospitati, lamentando condizioni di vita disumane, dalle scarpe consunte ai servizi igienici inservibili, e il mancato pagamento da parte del Prefetto del ticket money (del valore di circa 2,50 euro al giorno)... ..#/i#
Questo è il tipo di notizia "facile", che alimenta il populismo che parla alla pancia, come avvertono sia i progressisti (^"PARLARE ALLA “PANCIA” PAGA"#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/parlare-pancia-paga-trump-pen-passando-grillo-106622.htm^, la Stampa, 10 agosto) che i liberali
(vedi ad esempio :^"È proprio razzismo"#http://noisefromamerika.org/articolo/proprio-razzismo^ 27 luglio 2015 Michele Boldrin)
#ALLEGATO_1#
Se qui uno fosse Salvini o la Meloni farebbe battute come "l'hotel in cui stavano in Africa era molto meglio".
Se uno è invece un intellettuale che scrive sul Corriere o sul Fatto o sulla Stampa ti spiega che: #i# "il populismo ha scelto la .... «scorrettezza politica» per cavalcare il disagio sociale e la guerra tra i poveri, cercando di mettersi in sintonia con i basic instinct innanzitutto di certe fasce spaventate della popolazione......l' agguerrita ideologia del ^politicamente scorretto, il cui programma sarebbe quello di pronunciare, senza peli sulla lingua, una serie di (presunte) verità scomode espulse dal discorso pubblico da un' ortodossia alla confluenza tra le visioni (e le «ipocrisie») del liberalismo, della tecnocrazia e di una non ben specificata sinistra (con condimento di «buonismi» e «Sessantotto-pensieri vari)#http://www.lastampa.it/2015/08/10/cultura/opinioni/editoriali/quanto-paga-il-linguaggio-scorretto-oDDndIleSrUtVJg409NVLL/premium.html^#/i#
Se uno invece non è Salvini o la Meloni cioè un politico con qualche responsabilità le cui dichiarazioni vengono subito riprese dai media e neanche un intellettuale con l'accesso ai grandi media, potrebbe andare più a fondo e indicare una brutta verità, che si rivolge sia alla pancia che al cervello.
In America, il paese in cui convivono più bianchi e neri nonchè altri "of color" come dicono, ci sono ogni settimana omicidi, stupri e pestaggi in cui la vittima è, praticamente senza eccezione, sempre appartenente al primo gruppo etnico e l'aggressore al secondo. Notare che gli asiatici (koreani, cinesi e giapponesi) sono da questo punto di vista accomunati ai bianchi e anche gli indù dell'India.
Ci sono ora tanti siti indipendenti che raccolgono la cronaca nera locale "interazziale" e lo documentano (vedi ^ad esempio DailyKenn#http://dailykenn.blogspot.it/^). Ci sono ovviamente anche le statistiche ufficiali come quelle dell'FBI se uno vuole controllare i numeri, ma se leggi le storie che ogni giorno si accumulano è tutto più evidente, anche se appunto "parla alla pancia".
#ALLEGATO_2#
#ALLEGATO_3#
Chi pensi però che esistano anche storie in cui i ruoli di vittima e assassino siano scambiati è pregato di trovarle, perchè io non ne ho mai viste, non ne ho quasi mai sentite quando abitavo a Los Angeles e New York e non le trovo praticamente mai anche cercando ora.