UKRAINA e SANZIONI

 

  By: GZ on Domenica 06 Novembre 2011 22:26

Se lo stato vuole ridurre o controllare la quantità di moneta e mezzi di pagamento in circolazione non avrebbe bisogno di ritirarne una parte sotto forma di BOT o BTP Basta controllare quanta moneta stampa lo stato e quanto credito creano le banche, se decidi che per il PIL italiano occorrono circa 40-50 miliardi l'anno in più di moneta fissi un tetto per entrambi. Tanto anche il credito è controllato dallo stato (se vuole) Non c'è bisogno di emettere debito pubblico, pagarci interessi e poi rimborsarlo per controllare quanta moneta c'è nell'economia. Facciamo un passo indietro. Quello che conta per calcolare quanta moneta c'è nell'economia è la somma del denaro "normale" tipo conti correnti e biglietti e tutto il debito/credito che ha tante forme (mutui, fidi...) Perchè se aumenti il credito di 100 miliardi crei inflazione, più sugli immobili e asset finanziari che sui beni di consumo ma crei inflazione lo stesso. In Cina lo stato ha deficit pubblici bassi e così in India o Brasile ma hanno inflazione al 7% o 10% perchè il credito cresce moltissimo Lo stato alla fine sarebbe in grado di controllare comunque quanta moneta si crea nell'economia, se fissa che deve crescere al 6% annuo, fa in modo che la somma di moneta stampata per finanziare il deficit pubblico annuo e incremento del credito non superi il 6%. Perchè mai lo stato, che ha il potere di tassare, deve indebitarsi con privati cittadini e perdipiù esteri ? E poi finisce per tassare per pagare gli interessi sugli interessi del debito cumulato ... Insomma volete rendervi conto che il Giappone da una quindicina d'anni e l'Inghilterra e gli Stati Uniti dal 2008 stanno facendo esattamente quello che ho spiegato, cioè finanziano il loro deficit pubblico annaule stampando moneta ? E le loro valute non si sono disintegrate e la loro inflazione non è esplosa

 

  By: Paolo_B on Domenica 06 Novembre 2011 22:18

Zibordi, mi hai fatto venire in mente un'idea. Vi ricordate negli anni 70 che giravano come banconote dei MINIASSEGNI emessi dalle banche locali ?? Le abbiamo usate per qualche periodo, io ero bimbo e me li ricordo bene. L'idea è questa, e la possiamo mettere in quel posto a tutti, te la dò io la deflazione ! 300 miliardi di debito pubblico da piazzare ? No problem. Si suddividono tutti in Fogli del Tesoro (MINIBOT invece che MINIASSEGNI) che rappresentano 10,50,100 euro e si danno alle banche, che le mettono in circolazione con i bancomat. Per agevolarne l'uso si toglie per essi anche il limite del prelievo allo sportello ;-) Denaro fresco senza violare gli impegni comunitari, perché non è denaro, è semplicemente il fatto che gli italiani accettano di scambiarsi beni e servizi usando impegni sul proprio debito, così come si scambiavano gli assegni. Non c'è accaparramento perché SCADONO e possono essere presentati allo stato per gli euro veri solo dalle banche a cui sono stati emessi nominativamente !!!! LI DEVI SPENDERE !!! Avremmo un boom economico. Chi va a dire l'idea a Berlusconi ????

 

  By: antitrader on Domenica 06 Novembre 2011 22:17

Se lo stato stampa bot che vende ai privati allora sta chiedendo un prestito ai privati stessi che naturalmente va remunerato. Se invece stampa bot da "vendere" alla banca centrale allora sta creando moneta. Ma allora perche' lo stato deve pagare gli interessi alla banca centrale per dei biglietti da 500 che potrebbe farsi stampare dallo stampatore all'angolo della strada??? La domanda e' priva di pregio in quanto gli interessi vengono restituiti dalla banca centrale allo stato tranne una minima parte che e' il guadagno della banca per il "disturbo". Insomma, perdete ogni speranza voi che vorreste dimostrare che la BCE stampa biglietti da 500 al costo di 10 centesimi e li vende al nominale per fregare la Gloriosa Classe. La fregatura della Gloriosa e' tutta un'altra faccenda.

 

  By: muschio on Domenica 06 Novembre 2011 22:14

"Che differenza c'è tra stampare titoli di stato come i Bot o i treasury bills in america e stampare lire, euro o dollari ?" C'è una grossa differenza, che ovviamente produce effetti inflazionistici assai diversi. Stampare valuta significa aumentare per sempre la massa monetaria; stampare un titolo di stato significa aumentare solo temporaneamente la massa monetaria, cioè fino al momento in cui il titolo verrà rimborsato (poi c'è il discorso della valuta costituita dagli interessi ma non complichiamo i concetti). Considerando poi il normale rollover dei titoli in scadenza (che di fatto rende quasi costante la base monetaria nonostante nuove emissioni), l'effetto di questi titoli sull'inflazione è assai inferiore rispetto allo stampare moneta e, soprattutto, è diluito per la duration del titolo stesso.

Il segreto del debito pubblico - GZ  

  By: GZ on Domenica 06 Novembre 2011 21:59

Che differenza c'è tra stampare titoli di stato come i Bot o i treasury bills in america e stampare lire, euro o dollari ? Sono entrambi pezzi di carta con un valore nominale stampato sopra che hanno valore perchè lo stato italiano o americano dichiara che lo hanno. Nel caso dei titoli di stato lo stato si impegna a rimborsarli e gli credi perchè sai che lo stato può raccogliere soldi tassando e nel caso degli euro hanno valore di moneta perchè sono l'unica cosa che lo stato accetta come pagamento per le tasse. Entrambi alla fine hanno valore perchè dietro c'è il potere dello stato di tassare che glielo conferisce I Bot, BTP o treasury bills hanno una scadenza, pagano un interesse e poi vengono rimborsati e gli euro e i dollari no. Però ad esempio oggi in America i titoli di stato con scadenza inferiore a 1 anno pagato zero o 0.1% di interesse per cui da questo punto di vista sono uguali ai dollari. Quindi al momento l'unica differenza è che quando lo stato stampa Treasury Bills dopo un poco li rimborsa e quando stampa dollari no Se ci pensi allora un attimo ti viene da chiederti: ma perchè lo stato invece di stampare pochi dollari (euro) e molti titoli di stato per finanziarsi non stampa semplicemente dollari (euro) e basta ? Risparmierebbe di pagare interessi e poi indebitarsi e pagare interessi su interessi no ? In genere ti fanno l'obiezione che così crei inflazione e ti citano l'esempio famoso dell'iperinflazione della Germania di Weimar del 1923 o dello Zimbabwe ora (e tanti altri). Ma l'inflazione la crea un eccesso di domanda rispetto all'offerta, un eccesso di moneta o di spesa di qualche genere per cui si è disposti a pagare di più per lo stesso bene. Se lo stato spende 1.100 miliardi e ne incassa 1.000 per (ha un deficit) e questo deficit lo colma stampando titoli di stato o stampando dollari il risultato è uguale come spesa!!!. Alla fine spende sempre 1.100 miliardi, solo che stampando dollari non si indebita e stampando titoli di stato paga interessi e si indebita e paga poi interessi sugli interessi !!! Quindi logicamente uno stato sovrano che decida di avere un deficit pubblico annuale ragionevole, tipo 3-4% del PIL, lo dovrebbe finanziare stampando lire, euro o dollari, non emettendo titoli di stato. Se uno stato spende in modo assurdo creando deficit pari al 10 o 15% del PIL crea inflazione, ma il modo in cui li finanzia che differenza fa ?. Se lo stato crea deficit per finanziare sprechi, triple pensioni, sussidi, sovvenzioni ad amici e ruberie questo crea inflazione. Se crea deficit per creare infrastrutture che aumentano la produttività generale del paese no. Il fatto che si indebiti o stampi moneta non fa differenza I titoli di stato li deve rimborsare per cui li ritira dalla circolazione e i dollari no, ma se ne emette sempre di più il risultato è uguale (anzi no perchè si ritrova, come lo stato italiano ora con un debito cumulato che per due terzi composto da interessi composti e paga 50 miliardi l'anno di interessi) Se poi pensi che lo stato si indebita nei confronti di privati esteri, istituzioni e famiglie estere e in questo modo finisce per pagare montagne di interessi su interessi all'estero ti rendi conto che c'è qualcosa di totalmente sbagliato nel sistema. E se pensi che questo ragionamento appena esposto non viene nemmeno preso in considerazione e discusso in quattro anni di corsi di economia e in centinaia di articoli di giornale sul deficit, debito, default e inflazione e simili allora viene da pensare che ci sia sotto qualcosa

 

  By: lmwillys on Domenica 06 Novembre 2011 20:45

Muec65 la tabella del mod era 'debito + interessi' deve aggiungere gli interessi sul resto, sono molti di più di 327 in ogni caso ecco gli ultimi dati http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/scadenze_titoli_suddivise_per_anno/Titoli_di_stato_in_circolazione_31-10-2011_GPO.pdf

 

  By: antitrader on Domenica 06 Novembre 2011 20:26

E' incredibile come ci siano milioni di somari che credono davvero che se licenzi qualche milione di lavoratori fai la crescita. Son 10 anni che c'e' solo una cosa che cresce: IL NUMERO DEGLI ASINI! Ma rob de matt!

 

  By: antitrader on Domenica 06 Novembre 2011 20:26

E' incredibile come ci siano milioni di somari che credono davvero che se licenzi qualche milione di lavoratori fai la crescita. Son 10 anni che c'e' solo una cosa che cresce: IL NUMERO DEGLI ASINI! Ma rob de matt!

 

  By: muschio on Domenica 06 Novembre 2011 20:12

"ma i cambiamenti ben descritti dalla BCE e sollecitati dall’Europa: libertà del mercato del lavoro, riforma della giustizia, chiusura degli ordini professionali, ridefinizione dell’assetto della P.A. ecc ecc ecc." cOME NO! Con quelle ricette fai una crescita a due cifre!!

 

  By: Luigix on Domenica 06 Novembre 2011 18:37

Se questa tabella vale per l'Italia. Poi toccherà alla Spagna e infine alla Francia. Forse solo la Germania ce la farà senza una banca centrale dietro a difenderla, ma anche loro rischiano perchè non hanno il debito sotto al 60% del PIL. Saranno costretti a stampare altrimenti mezza Europa farà default.

 

  By: Bobugo on Domenica 06 Novembre 2011 16:57

Il Giappone viene segnalato come un modello a cui guardare, laddove il rilevante debito pubblico è interamente sottoscritto dalla popolazione, per cui se ne fregano di spread, rapporto defici/pil e quant’altro: ed è questa in altre parole la proposta avanzata dal Melani. Ma perché i giapponesi si sono comprati tutto il loro debito? E’ stata spiegato molto bene su questo sito che quando tu fai un investimento in bond, il prima parametro a cui devi guardare è il CAMBIO: poco importa se i tuoi bond nazionali rendono ad es. il 2% mentre gli esteri arrivano diciamo a 4-5-8%; perché se poi la valuta estera perde il 10% contro la tua alla fine ci hai comunque perso, ed era molto meglio investire nei tuoi bond al 2%. Se noi guardiamo al cambio dello yen, che contro dollaro era a 160 nel 1990 ed ora è a 78 (e teniamo presenti che la serie storica ha visto anche 360…) , abbiamo in buona parte la spiegazione di questa situazione. E se guardiamo anche al cambio yen/euro (ricalcolato) dal 1990 ad oggi siamo a 180 contro gli attuali 107. Mai sentito poi parlare della “sindrome giapponese”, cioè la DEFLAZIONE? Chiaramente se oggi un bene ti costa ad es 2mila yen e tra pochi mesi lo potrai comperare a 1900 yen è chiaro che rimandi gli acquisti e nel frattempo resti liquido. Visto che i tassi sui depositi sono pari a zero, diventa automatico investire nei bond che pagando pur relativamente poco ti danno comunque un rendimento aggiuntivo alla rivalutazione implicita del liquido. Ricordiamoci poi che in Giappone è particolarmente rilevante il ruolo delle Poste, una istituzione che arriva in pratica ovunque a raccogliere depositi per poi girarli in bond. Se a questo quadro aggiungi inoltre l’andamento della borsa giapponese. Con il Nikkei che da 40mila è sceso fino a 10mila punti dove, a parte varie false partenze, sempre torna a girare, hai chiaro e limpido il quadro per il quale ad un giapponese non rimane che un investimento sicuro: il bond di Stato. Ma può durare questa situazione? Chiaro che NO! Prima o poi qualcosa succederà e qualcuno si sveglierà gridando che “il re è nudo” ed allora ci sarà la fuga a razzo dallo yen e dai bond. Intervisteranno qualche eminente professorone che spiegherà: “è chiaro che la situazione non poteva durare, quando si arriva ad un rapporto deficit/pil del 200% ed oltre, indipendentemente da chi lo detiene ecc ecc….” E’ inutile improvvisarsi patrioti: se sul rapporto deficit/pil tu vuoi operare sul lato deficit, l’unica manovra che hai è la patrimoniale da usare in ammortamento del debito (ed è l’unica!). L’altra strada, quella auspicabile, è di agire sul PIL, e quindi fare le riforme per dare competitività ed opportunità di crescita reale al Paese: Come? Con le RIFORME, che non sono le litanie di Peppone al tempo del Pci, ma i cambiamenti ben descritti dalla BCE e sollecitati dall’Europa: libertà del mercato del lavoro, riforma della giustizia, chiusura degli ordini professionali, ridefinizione dell’assetto della P.A. ecc ecc ecc.

 

  By: Gano* on Domenica 06 Novembre 2011 16:18

una domanda tecnica: ma stampare moneta non significa emettere nuovi titoli di stato? ------------------------------------------------------------------------------------------- Provo a rispondere da profano alla domanda inversa, se cioe' emettere titoli equivalga a stampare moneta, visto che ci ho pensato anch' io sopra in questi giorni: secondo me no, perche' i tioli vanno all' asta, cioe' il prezzo e' a mercato. A naso direi che lo sarebbe se lo stato usasse i sui titoli a face value per pagare i propri debiti: gli appalti pubblici, gli stipendi dei dipendenti pubblici etc. etc. Anzi, ora che mi ci fai pensare potrebbe essere un modo per stampare moneta aggirando l' euro...

 

  By: moviestar on Domenica 06 Novembre 2011 16:10

salve, una domanda tecnica: ma stampare moneta non significa emettere nuovi titoli di stato? o si può stampare moneta senza emettere titoli di stato? e come fa la BCE a stampare moneta se ogni nazione europea che ha adottato l'euro ha titoli di stato nazionali? grazie

 

  By: Paolo_B on Domenica 06 Novembre 2011 15:23

> In un momento in cui *tutti* liquidano, avrai una parentesi temporale, per altro piuttosto breve, durante la quale, se avrai contanti in mano, potrai comprare a prezzi da saldo -- ok, teniamoci informati su questo punto. Qui per esempio già tutti vendono, che non fai 10 metri senza un cartello, e sono gli stessi cartelli da anni. Però non hanno abbassato tanto il prezzo (per la prima volta a partire da questa estate hai un -10/20 %).

 

  By: Gano* on Domenica 06 Novembre 2011 13:33

Mi chiedo davvero come fai ad essere confidente che la liquidità ci farà fare affari. Qui vengono e ce la tolgono..... -------------------------------------------------------------------------------------------- Se si verificano determinati eventi -cosa che non e' ancora detto che succeda- avere liquidita' sicuramente risultera' molto utile. E' vero anche che, se questi eventi si verificheranno, con una patrimoniale rischi che di questa liquidità te ne tolgano una parte. Non voglio entrare qui nel discorso di dove uno possa avere e tenere la liquidita'. Assumiamo che siamo tutti dei cittadini modello ligi allo stato e che la teniamo tutta a disposizione in conti correnti alla luce del sole (come faccio io, per es.) (1). I) in caso di patrimoniale se hai un patrimonio immobiliare piu' o meno consistente dovrai avere liquidità per pagare l' estorsione, per non essere costretto, come giustamente dice Anti, a vendere il tinello per liquidare il balzello e pagare i malfattori (2) in un momento molto critico, in cui *tutti* liquidano. II) In un momento in cui *tutti* liquidano, avrai una parentesi temporale, per altro piuttosto breve, durante la quale, se avrai contanti in mano, potrai comprare a prezzi da saldo (3). Non e' pero' detto che questi eventi si verifichino. Io faccio hedge coi bancari, i BTP e quanto altro uno pensa che possa apprezzarsi (parecchio) se le cose si sistemano. Come sempre il segreto sta nel diversificare (4). (1) Cosa che implica che i piu' ricchi con i soldi in giro per il mondo non la pagheranno. Dietro la patrimoniale ci potrebbe essere infatti anche la piu' o meno velata strategia di stangare la piccola e media borghesia in modo che quelli veramente ricchi possano poi ricomprare per due palanche. (2) Poi tanto i soldi che ti prendono se li mettono in tasca loro, perche' alla fine serviranno solo alla creazione di nuove clientele. (3) Non e' necessario che mettano una patrimoniale per aver prezzi da saldo. Bastano misure di tipo greco: 30% degli impiegati pubblici licenziati, salari ridotti del 20% e tutti i beni dello stato in svendita: questo porta al crollo generale dei prezzi di tutti quanti i beni durevoli. In Grecia ora per poche palanche compri isole intere. (4) Nessuno ha la sfera di cristallo e nessuno sa con sicurezza quale scenario poi si verifichera' per davvero. Chi dice in modo ottimistico ho messo *tutto* nei bancari o in modo pessimistico ho messo *tutto* short, o il MIB andra' a 11.000 o a 20.000 mi fa un po' ridere, perche' in realtà nessuno puo' saperlo.