UKRAINA e SANZIONI

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 28 Ottobre 2016 17:43

ZeroHedge rules!

Slava Cocaïnii!

 

  By: shera on Venerdì 28 Ottobre 2016 17:05

http://www.zerohedge.com/news/2016-10-27/london-real-estate-prices-are-crashing Antitrader vedo che ti sei rimesso in carreggiata, non si capisce perchè sei esperto di economia e trading, ma sei un asino in politica... Zerohedge è l'unico che parla del CROLLO dell'immobiliare di Londra mentre i dati FASULLI dicono che sta crescendo!!!
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: antitrader on Venerdì 28 Ottobre 2016 15:40

Gli operatori sono ancora convinti che ad ogni ribasso bisogna comprare che tanto risale. Il tempo di smorzare questa insana convinzione e poi vien giu' tutto. Intanto si rivede anche mr. spread, siamo oltre 142 (tra lo sconcerto del gianburrasca del consiglio).

 

  By: gianlini on Venerdì 28 Ottobre 2016 14:33

Hobi, effettivamente sembra che abbia parlato troppo presto.....

 

  By: shabib on Venerdì 28 Ottobre 2016 14:06

meditare.... Semplici dati, da aver sempre presenti Il 2007 è stato l’ultimo anno prima dell’inizio della crisi economica – esplosa l’anno dopo con il fallimento Lehman, e aggravatasi intorno al 2011 a seguito delle politiche di austerità che avrebbero dovuto risolvere le disfunzioni dell’Eurosistema. Dal 2007 in poi, le principali variabili macroeconomiche del nostro paese si sono evolute come segue. 2007 2015 Variazione PIL 1.783 1.642 -141 -7,9% Consumi 1.385 1.313 -72 -5,2% Investimenti 386 273 -113 -29,3% Esportazioni 478 494 +16 +3,3% Importazioni 475 442 -33 -6,9% Saldo comm. netto +3 +52 (dati ISTAT a prezzi costanti 2015, miliardi di euro) Considerazioni: UNO, a otto anni di distanza il PIL reale italiano è inferiore per 141 miliardi rispetto al massimo raggiunto nel 2007. E’ una variazione negativa spaventosa, totalmente assurda e completamente impossibile da spiegare con una perdita di potenziale produttivo da parte dell’economia italiana. Solo una guerra o un cataclisma naturale di portata biblica avrebbero potuto generare una contrazione di offerta potenziale di queste dimensioni. E’ evidente che siamo in presenza di un massiccio sottoutilizzo del potenziale produttivo dell’economia italiana: di un problema di domanda, in altri termini. DUE, a conferma di quanto sopra, l’unica voce che si incrementa è l’export. I consumi sono scesi di 72 miliardi, gli investimenti di 113, l’export è aumentato di 16. Manca domanda interna: nel resto del mondo le aziende italiane vendono più di prima. TRE, si dice che le aziende italiane devono recuperare produttività. Ma com’è possibile farlo se gli investimenti sono inferiori di quasi il 30% rispetto a otto prima ? senza domanda interna le aziende inevitabilmente contraggono gli investimenti, e anche l’attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Si dimensionano per sopravvivere in un contesto permanentemente depresso. E la produttività non può salire in carenza di investimenti, di ricerca e di innovazione. QUATTRO, la caduta della domanda interna ha prodotto anche la riduzione delle importazioni. In presenza di un export in aumento, il saldo commerciale estero è quindi passato da un sostanziale pareggio a oltre 50 miliardi di surplus (nel 2016 il dato è previsto in ulteriore aumento, a circa 60). Va notato che, esclusi i paesi forti esportatori di materie prime, solo Germania e Cina hanno un surplus commerciale maggiore di quello italiano. CINQUE, l’affermazione ricorrente che un problema dell’Italia è “aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità” è una bugia colossale. 50-60 miliardi di surplus commerciale significano che la spesa interna è nettamente inferiore alla produzione. L’Italia quindi spende molto meno di quanto produce: e questo, nonostante produca molto meno di quanto potrebbe (e di quanto produceva nel 2007). SEI, il problema più importante dell’economia italiana è perciò, di gran lunga, la carenza di domanda interna. I vincoli dell’Eurosistema che impediscono di incrementarla devono essere superati: ed è possibile farlo con effetto immediato e senza incrementare né il debito pubblico né il (peraltro modesto) debito netto estero. La crisi italiana si risolve avendo in mente quanto sopra. Non si risolve altrimenti, e non si inverte altrimenti la tendenza che ha portato a quanto segue: 2007 2011 2015 Persone in povertà assoluta (migliaia) 1.789 2.652 4.598 Pubblicato da Marco Cattaneo a 11:02 4 commenti: Invia tramite email Postalo sul blog Condividi su Twitter Condividi su Facebook http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2016/10/semplici-dati-da-aver-sempre-presenti.html Condividi su Pinterest Etichette: Eurosistema

 

  By: Poli on Venerdì 28 Ottobre 2016 13:46

ci ho messo più di un'ora e mezza a leggere il forum di una settimana, spiace per l'assenza ma sono veramente pieno di cose da fare e la sera non ho avuto la voglia necessaria per aggiornarmi del forum.

 

  By: hobi50 on Venerdì 28 Ottobre 2016 13:20

Gianlini,non so proprio se è c'è luce in fondo al tunnel .... Intanto ho preso qualche contromisura ( tipo pillole astringenti contro la "cagarella " a vendere ). Purtroppo non mi sono mai trovato bene a ritardare le vendite mensili e gli errori di solito si pagano ! Hobi

 

  By: hobi50 on Venerdì 28 Ottobre 2016 13:08

L'inflazione non è mai una bella cosa. Quella indotta dal cambio è poi la peggiore. Gli inglesi stanno sperimentando proprio questa. Gli effetti della Brexit si faranno sentire solo quando ci sarà la Brexit : sinora non è cambiato proprio nulla se non le aspettative. Hobi

 

  By: gianlini on Venerdì 28 Ottobre 2016 13:00

Anti, adesso che ho trovato il modo di passare una bella porzione del tempo libero, è molto più facile saper aspettare ed avere pazienza nel tenere le posizioni....

 

  By: antitrader on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:45

Bravo Gian, chi la dura la vince. ci son tutte le condizioni per un potente sciacquone generalizzato.

 

  By: antitrader on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:43

Quatto quatto arriva anche l'aumento dell'inflazione in USA, in Germania e, soprattutto, in Inghilterra dove arrivera' presto al 3/4% col crollo della sterlina. A questo punto Draghi e Carney dovranno togliere benzina alle rotative e saranno cazzzz per azionisti e obbligazionisti. Ciao ragazzi!

 

  By: gianlini on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:40

Hobi! finalmente si vede una luce in fondo al tunnel!!

 

  By: lmwillys5S on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:10

però la slide è carina, poi con le scritte in inglisc fa tanto fonzie ... ci sono pure i disegnini di ubuntu e windows :-)

 

  By: hobi50 on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:06

Se Renzi vince il referendum ce lo terremo per i prossimi dieci. La cosa buona è che a furia di bonus e prebende si dovrebbe arrivare prima al limite di rottura. Purtroppo l'Europa è debolissima e non può imporci nulla. Così potremo fare sempre più i ca.zzi nostri sotto l'ombrello della BCE. Hobi

 

  By: antitrader on Venerdì 28 Ottobre 2016 12:02

Will, sai a cosa servono quelle stronzate li'? A scaricare ulteriori fardelli su quelli piu' giovani (che tuttavia se lo meritano rincoglioniti da whatsapp quali sono). Con l'ammortamento al 250% se compri un macchinario non ti costa niente (anzi ci guadagni), cosi' renzi incassa subito l'iva (e fa un po' di pil) e i bamboccioni pagheranno il credito d'imposta negli anni successivi. Intanto l'eni fa 1,8 miliardi di perdite in 9 mesi, tuttavia dstribuisce dividendi per 2,5 miliardi (a quello e' servita l'operazione saipem) di cui la meta' a renzi. Questo paese e' finito in mani a ladroni e predoni mentre i bambocci quarantenni se la pigliano con i rettiliani cattivi.