By: Morphy on Mercoledì 04 Giugno 2014 10:36
Penso che i problemi raziali siano problemi tipici delle democrazie. Ma tuttavia sono problemi che riguardano la massa e non certo l'elite.
La democrazia è un concetto che oggi mostra i suoi limiti per cui inevitabilmente si andrà verso una società tecnocratica dove sul ponte di comando siederà una elite con una forte cultura scientifica e sotto starà il popolo a munnezza. Non sarà una questione di colore della pelle ma sarà una questione di QI.
Se proprio noi abbiamo a cuore che i bianchi predominino sui negri (a me non me ne frega un caz...) quello che devono fare i bianchi è impegnarsi nel raggiungere obiettivi ben precisi. Cioè far si che la propria generazione superi di parecchie misure la generazione di altri (i negri per esempio (se uno proprio ci tiene)).
A me pare che i bianchi non abbiano più voglia di fare un caz e nel contempo avanzano pretese strambe di stampo feudale. Cioè non faccio una sega, non so una sega ma... però voglio comandare, voglio dire la mia...
E come fare allora per andare verso il dominio? Si deve lavorare, lavorare, lavorare.
Faccio un esempio che riguarda me e mio figlio di 7 anni. Per cui un'esperienza diretta. Mio figlio sa bene quali sono gli obiettivi che mi sono posto per lui, obiettivi che ha condiviso di buon grado. Anzi per lui ora è diventato divertente e gratificante lavorare per raggiungerli. E apprezza i benefici che il raggiungimento di questi obiettivi gli apportano nella vita sociale.
Gli obiettivi sono quelli di raggiungere sempre il meglio in ogni materia di studio con priorità massima per la matematica e le questioni scientifiche e tecniche.
Devo dire che questo mio comportamento mi ha procurato parecchie noie sia familiari sia a scuola. Da ogni parte mi arrivavano consigli a non perseguire il tipo di educazione che mi ero imposto. Si perché fuori dagli obiettivi mio figlio aveva ed ha libertà massima, nessun altro vincolo che lo studio. Letteralmente fa quello che vuole e si autoregola. Certo lo vigilo, è pur sempre un bambino
Abbiamo tanti difetti ed in pratica viviamo fuori dalle regole. Diciamo che siamo un po' selvaggi, un po' rozzi, un po' menefreghisti, mai puntuali a scuola, cioè tutte quelle cose che la società bene non vede di buon occhio. C'è un piccolo problema per la "società bene" (che ci guarda storto) ed è che mio figlio (seconda elementare) ha fatto incetta di voti alti. In pratica non ricordano nessuno in quella scuola che facesse il pieno di voti alti in modo così sfacciato. E non gli ho mai visto fare più di 5 minuti di compiti a casa. Mentre gli altri sono repressi in un modello educativo da età della pietra in cui non si devono avere smartphone, tablet e robe varie (perché mio Dio internet=pedofilo), il pupetto ha 2 PC, 2 tablet ed uno smartphone. Ovviamente per la rabbia di tutte le mamme che praticamente mi danno dello sciagurato incosciente viziatore abusivo di bambino.
Devo però dire che questa smaccata superiorità intellettuale genera parecchio rispetto. Ti possono parlare alle spalle ma mai nessuno ti farà capire nulla. Mai nessuno avrà il coraggio di dirtele in faccia. Se culturalmente riesci a posizionarti parecchie misure sopra la fascia media, in pratica acquisisci dei privilegi e domini la munnezza sottostante. In prima elementare le mamme mi guardavano rabbiose, in seconda mi fanno i primi sorrisi ed in terza sicuramente arriveranno i pompini. Sempre per stare in tema di munnezza.
Per cui, per riallacciare questa piffera al discorso iniziale, dominare non significa avere il colore della pelle di un tipo piuttosto di un altro. Dominare significa e significherà sempre di più possedere i requisiti culturali scientifici che saranno necessari nelle società tecnocratiche. Certo è che bisogna LAVORARE. E lavorare implica fatica. Lamentarsi e frignare invece è molto più semplice ma purtroppo non serve a un caz.
morphy
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...