By: traderosca on Venerdì 22 Febbraio 2013 17:39
Vincenzo
"Lo stato spende in pensioni oltre il 16 % del PIL. Tutte queste pensioni, nessuna esclusa, sono assolutamente ingiustificate in base ai contributi a suo tempo versati. Sono un autentico furto che gli ultra-sessantenni pensionati perpetrano ai danni delle generazioni attive. Il fatto che la legge preveda così non è una giustificazione. Anche Berlusconi si è fatto fare le leggi per smontare alcune delle accuse a suo carico. Quella generazione ha fatto fare, votando certi politici, leggi per farsi mantenere a sbafo dai propri figli.
Conosco ultrasessantenni che continuano a lavorare e guadagnare bene eppure percepiscono anche una lauta pensione. Che senso ha?.
Si proceda con effetto immediato ad un drastico taglio, tale da portare l'ammontare totale pagato a non più del 12 % del PIL.
I pensionati non potranno più permettersi la badante moldava? Cavoli loro, se sono stati buoni genitori i figli provvederanno a loro. Ma ho forti dubbi che ciò avverrà visto l'egoismo che ha contraddistinto la loro vita."
concordo integralmente sul principio,tuttavia non concordo sulla generalizzazione
del taglio drastico su tutte le pensioni.Ad un anziano non si dovrebbe
fare mancare un pasto caldo,le cure appropriate ed un tetto con una giusta pensione,
versato o non versato.E' proprio sulle pensioni che vi sono le più grandi iniquità,
retaggi del passato e non sistemate.Vi sono persone che hanno lavorato duramente,
rischiato,pagato tasse sino all'ultimo euro,versato contributi di tutti i tipi...
e si ritrovano alla fine senza soldi e pensioni al di sotto della povertà,altri(statali)
che dopo pochi anni di lavoro(si fa per dire)ancora in giovane età stanno
percependo pensioni da lustri e frequentemente svolgendo un secondo lavoro.
Altri,funzionari dello stato e non solo,che durante la vita lavorativa hanno ottenuto
privilegi di tutti i tipi,percepiscono pensioni faraoniche e si stanno godendo una
serena ed abbondante vecchiaia.E' urgente procedere ad eliminare queste iniquità,
e che lo stato si riappropri del maltolto.
Vincenzo
"Contemporaneamente si taglino le retribuzioni dei pubblici, a partire dalle più alte, di un ammontare pari all'1 % del PIL e comunque secondo la logica che a sostanziale parità di mansioni e inquadramento, i dipendenti pubblici devono essere retribuiti il 20 % in meno dei dipendenti privati visto che godono della garanzia del posto di lavoro. Insomma un geometra comunale deve guadagnare il 20 % in meno di un geometra impiegato in una azienda edile."
concordo sul taglio delle retribuzioni dei pubblici a partire dalle più alte,ma
gli altri stipendi uguali al privato,modificherei in toto l'art.18 concedendo la
massima libertà a secondo di esigenze economiche,organizzative,ecc. dell'azienda
privata o statale di poter procedere ad assunzioni e licenziamenti,quindi nessuna
differenza fra dipendente statale e privato.Quindi,procederei con un assegno sociale
a carico della società per i disoccupati,ben regolamentato come entità e tutti i
senza lavoro ne dovrebbero avere diritto.Ma,lo stato,regioni,comuni,ecc.dovrebbero
attingere da questo serbatoi di senza lavoro per far fare lavori socialmente utili:
pulizie e manutenzione spiagge,boschi,città,ecc,ospedali,assistenza anziani,musei,
tribunali,sicurezza,etc.etc.........nessuno deve percepire denaro senza fare niente.
In questo modo non solo lo stato potrebbe anche risparmiare,ma avremmo una nazione
più attraente con servizi efficientissimi anche più attraente per il turista e le
aziende con ritorni notevoli per l'economia...................
Tuttavia non sono sufficienti gli interventi per riformare le pensioni e il mondo
del lavoro per rimuovere le cause del nostro malessere e pareggiare i conti col
passato.
Proprio sul risparmio,sia sotto forma di beni mobili che immobili farei interventi
massicci,non tanto per la mia concezione sull'uso del denaro Aristetoliano(non Marxista)
che diventa illegittimo se lo si usa non come mezzo ma come fine,quando cioè non
lo uso più per fare acquisti ma per accumularlo,cmq in tutti i casi farei interventi
feroci e di conrollo sulla formazione del risparmio,se è stato creato tramite
attività illecite compreso l'evasione fiscale che temo sia il 50% del patrimonio
privato dei cittadini italiani,per farla breve come già scritto altre volte procederei come sulle pensioni a pareggiare i conti col passato.
Quindi,senza scrivere numeri........rimandati ad altri più dettagliati interventi,
con interventi su pensioni+lavoro+recupero evasione passata,dovrebbe essere
sufficiente per ritrovare l'equità fra i cittadini e per essere catalogati tra
i più virtuosi del pianeta con tutte le ricadute positive sull'economia.
Per realizzare questi interventi non utopistici,ovviamente,sarà necessario cambiare
quasi tutta la classe politica attuale,la costituzione e buona parte della
mentalità del popolo italiano.......altrimenti il declino.......
imho