By: XTOL on Lunedì 11 Agosto 2014 20:46
MR: #i#Comunque, della questione dello sviluppo infrastrutturale e tecnologico, nada#/i#
miiii!, che noia la testardaggine..
allora: abbiamo cancellato coi fatti l'idea balzana che lo sviluppo dei grandi progetti infrastrutturali "leggeri" (la sanità, l'istruzione e la ricerca) necessiti dell'intervento statale?
adesso cancelliamo anche l'altra idea altrettanto balzana, che lo sviluppo dei grandi progetti infrastrutturali "pesanti" (trasporti, telecomunicazioni e energia) necessiti dell'intervento statale.
Disneyworld, vicino a Orlando in Florida, una città-divertimento interamente di proprietà della Walt Disney, fondata nel 1971, la cui estensione è circa pari a quella di San Francisco
Reston: una comunità di 56mila abitanti, tutti facenti parte dell'associazione dei residenti che possiede le parti comuni della città. E' una comunità interamente creata da imprenditori privati nel 1966 su iniziativa di Robert E. Simon
Vi sono altri due interessanti casi di gestione privata dell'urbanistica che meritano di essere menzionati. Il primo è quello della città di St. Louis nel Missouri, che possiede fin dalla metà dell' 800 un esteso sistema di strade private perfettamente collegate con le altre strade della città, ma che possono essere chiuse con barriere. Questo controllo all'entrata ha fatto sì che la percentuale di criminalità sia più bassa, il traffico sia ridotto, vi sia maggior pulizia, e il valore delle case sia superiore a quello delle corrispondenti abitazioni affacciate su strade pubbliche
Decisamente sorprendente per le nostre abitudini è anche il caso di Houston. Sembrerà strano, ma questa importante città del Texas non ha mai avuto un piano regolatore, perché la regolamentazione urbanistica è stata affidata direttamente agli imprenditori e agli abitanti del luogo, con risultati superiori alle altre città americane comparabili sia in termini di ambiente, sia in termini di riduzione della corruzione. I cittadini sono così soddisfatti di questo sistema, che per ben tre volte (nel 1948, nel 1962 e nel 1993) i tentativi di introdurre un piano regolatore a Houston sono stati respinti con un referendum.
^Quali considerazioni si possono trarre dal successo di questi esperimenti di federalismo radicale? Innanzitutto esso sembra smentire la dominante "teoria dei beni pubblici", secondo cui solo lo Stato sarebbe in grado di fornire i beni d'utilità collettiva. Questi esempi dimostrano invece che non vi sono limiti a quello che la società civile è in grado di creare attraverso l'associazionismo volontario e la libera contrattazione. Vengono così meno gran parte delle motivazioni con cui gli Stati pretendono di giustificare le loro richieste di tassare e regolamentare i comportamenti dei propri cittadini.#http://digilander.libero.it/cssc/libertarissima/99/citta_stato.htm^