La valanga del debito

 

  By: MR on Domenica 29 Giugno 2014 09:17

Questi s *** ti avranno l'indipendenza solo ed esclusivamente imbracciando il fucile, ma questo comporterebbe appoggiare lo spritz.

 

  By: Bullfin on Domenica 29 Giugno 2014 07:58

«Per il referendum al voto il 9 novembre come in Catalogna» VENEZIA. La voce di Indipendenza Veneta si placherà soltanto quando la Regione dimostrerà di prendere sul serio la Legge 342 per il Referendum sull’Indipendenza, pubblicata ufficialmente nel BUR come... di Vera Mantengoli VENEZIA. La voce di Indipendenza Veneta si placherà soltanto quando la Regione dimostrerà di prendere sul serio la Legge 342 per il Referendum sull’Indipendenza, pubblicata ufficialmente nel BUR come Legge N. 16 2014. «La Regione ha 30 giorni di tempo (fino al 24 luglio, ndr) per comunicare la data e la modalità di voto – hanno detto ieri mattina a Palazzo Ferro Fini il fondatore del movimento Alessio Morosin e il primo consigliere Michele Favero, riunitisi con Pierangelo Del Zotto e Giovanni Furlanetto di «Prima il Veneto» e altri – e ci domandiamo che cosa stiano aspettando. Anche la stampa dovrebbe dare più risalto a un’iniziativa straordinaria come questa». Nel frattempo gli indipendentisti non staranno con le mani in mano e hanno annunciato una campagna di sensibilizzazione nelle spiagge, piazzandosi per sei domeniche con un gazebo lungo tutto il litorale, a partire dal 6 luglio a Rosolina. «Ci sorge il dubbio – hanno proseguito – che la Regione voglia insabbiare tutto, ma se credono che noi staremo a guardare si sbagliano. Questa è una consultazione che dà la possibilità ai veneti di esprimere la loro posizione e riscattarsi da uno Stato fallito». L’ipotesi che entro 60 giorni il Governo impugni la causa per spedirla alla Corte Costituzionale, non li spaventa: «Se questo accadesse – rispondono – non riconosceremmo la legittimità della Corte Costituzionale e dimostreremmo che siamo giuridicamente indifferenti». Non sarebbero neppure i soldi un problema: «Si dice – ha detto Del Zotto – che questo referendum costerebbe 13 milioni, ma noi siamo pieni di imprenditori che ci chiedono dove versare i soldi e, se dividessimo questa cifra per tutti gli abitanti del Veneto, ognuno dovrebbe versare solo 2 euro e 84 centesimi». Ci sono già tre europarlamentari sensibili alla causa: Mara Bizzotto, Remo Sernagiotto e Davide Borrelli (con Nigel Farage alle spalle) e l'ipotesi di voto on line. Gli indipendentisti avrebbero già due date pronte: o il 9 novembre, giorno fissato per votare l’indipendenza della Catalogna, o il primo marzo, il capodanno veneto. «Massimo rispetto per l’iniziativa indipendentista e per il diritto di esprimersi – ha detto ieri la vice ministra catalana Joana Ortega, in laguna per la Commissione Intermediterranea – Noi stiamo scrivendo un documento giuridico nei minimi dettagli affinché il Governo non possa bloccare l’iniziativa». CORRIERE DELLE ALPI. Vedi XTOL, impugnazione governo e Corte Costituzionale...non se ne fara' na mazza..

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: gianlini on Domenica 29 Giugno 2014 06:46

uno dei mostri degli ultimi cinque anni è Blackrock è presente più o meno dappertutto, ora si dice compri asset italiani come noccioline la mia domanda è....i soldi di Blackrock, di chi sono? chi sono i proprietari?...sono tutti soldi presi a prestito ed i proprietari e gestori stanno facendo la cresta su una quantità enorme di soldi non loro? mi interesserebbe capire, perché è davvero un caso eccezionale...

 

  By: XTOL on Domenica 29 Giugno 2014 06:41

eh sì, ma il bello è che gli stati, essendo debitori, vorrebbero agevolare i debitori, ma avendo creato e sostenuto in ogni modo il sistema bancario, vorrebbero agevolare i creditori (le banche). una situazione tra il patetico e il ridicolo, non fosse che è tragica

 

  By: hobi50 on Domenica 29 Giugno 2014 05:55

C'è troppa carta in giro non remunerabile ... Penso di averlo scritto la prima volta almeno 5 o 6 anni fa. Per risolvere il problema della remunerabilità ( e quindi i problemi di bilancio di tutti i debitori -stati-corporate e privati ) le BC hanno portato i tassi a zero e fatto il QE. Ovviamente se il capitale si remunera difficilmente ,non si può certo pensare di restituirlo. O no ? Quindi la ricchezza finanziaria è in gran parte fasulla ( i crediti miei sono i debiti di qualcun altro ). E quando c'è di mezzo il sistema bancario la solfa non cambia( la banca fa solo da cassa di compensazione ). Il concetto difficile da capire è che non esiste compensazione indolore. Più si vuole agevolare il debitore ,più si danneggia il creditore. Fino alla soluzione finale. Senza debiti gli stati starebbero benissimo ...ed i rentier malissimo. Troppo sanguinolento il tutto ? Non vi piace ...ed allora godetevi il tran tran attuale. Hobi

 

  By: XTOL on Domenica 29 Giugno 2014 04:34

mi pare che non abbiate ancora capito: il problema del debito non è italiano, non è dei piigs, ma riguarda direttamente TUTTE le (cosiddette) democrazie: dal giappone agli usa, dalla germania alla svezia, dalla grecia all' austria. la cessione di sovranità che tanto piace ai politicanti nostrani ed europei ha un solo scopo: confondere le responsabilità in un calderone comune, nel quale diventi impossibile per le popolazioni individuare chi appendere. nei summit europei si discute su cosa depredare. facciamo una bella patrimoniale del 10%? allunghiamo forzatamente all'infinito la scadenza dei bond? trasferiamo allo stato i fondi pensione? ^IMF Advocates Taking Pensions & Extending Maturities of Gov’t Debt to Prevent Redemption#http://armstrongeconomics.com/2014/06/28/christine-lagarde-the-most-dangerous-woman-in-the-world-imf-advocates-taking-pensions-extending-maturities-of-govt-debt-to-prevent-redemption/^ Socialism is no longer to help the poor against the rich, but to help the government against the people. The definition has changed. The Eurozone is trying to federalize because they know what is coming. The IMF proposal comes during the World Cup knowing that the press will not cover it much and the average person cares more about who wins what than the sneak attack upon their own lives. This far-reaching plan for the expropriation of savers, investors and retirees clearly shows the reality of socialism.

 

  By: themaui on Sabato 28 Giugno 2014 20:19

Libero riporta la notizia nell'edizione di domani a tutta pagina. http://www.giornalone.it/prima_pagina_libero/

 

  By: antitrader on Sabato 28 Giugno 2014 19:33

In fondo l'inasprimento dei vincoli di bilancio imposto dall'europa e' una buona notizia. Questo puo' accelerare l'uscita dall'euro che e' l'unica soluzione possibile anche se avra' conseguenze estremamente pesanti almeno per un decennio. Fanno ridere i palloni gonfiati dell'europa quando dicono che l'Italia deve ridurre il debito e come fa a ridurlo con la pressione fiscale gia' oltre ogni limite di decenza e indecenza? Tra le altre cose si continua a diffondere numeri falsi sul debito, a fine anno il debito sara' almeno a 2200 (e anche oltre se paga i debiti della pubblica amministrazione) e il pil nominale sara' a 1570 se si tiene per buone le previsioni di crescita di confindustria o FMI e i dati sull'inflazione. Il rapporto fa 140% tondi e non 133 come si continua a blaterare. In cima a quella montagna 7 punti di differenza sono un'enormita'. Al posto di renzi farei una bella cosa, vado in europa e chiedo che venga implementato in tempi brevi una procedura per l'uscita ordinata dall'euro per chi vuole uscire. Ovviamente mi beccherei una pernacchia e allora attiverei subito l'uscita pagando il prezzo enorme(*) che devo pagare. Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine. (*) scordatevi bizzarrie quali la doppia circolazione pro tempore EUR/LIT, l'atterraggio sara' molto hard e i costi enormi. In sostanza si vivra' per almeno un decennio in un paese fallito.

 

  By: Giovanni-bg on Sabato 28 Giugno 2014 14:24

La notizia è stata riportata anche studio aperto delle 18.30 La cosa un po' mi perplime comunque per i tempi. Secondo me il piano originario prevedeva che Renzi andasse alle elezioni nel 2015 con nulla di fatto dicendo che non l'avevano lasciato fare ecc. ecc. così da blindare il parlamento per 5 anni. Dopo di che si sarebbe proceduto allo spolpamento fino all'osso (in 5 anni hai voglia che mangiata!). Ora invece hanno deciso di dare fuoco alle polveri immediatamente e questo si traduce in una finanziaria pesante come sembra già in ottobre (parlano di 25 Miliardi aggiuntivi solo di correzione) e ciò incasina non poco il piano di Renzi per andare a votare nel 2015. Cos'è cambiato nel frattempo? Effetto Cameron? Effetto Le Pen? Temono un "tradimento" di Renzi? Qualcosa indubbiamente c'è sotto.

 

  By: Paolo_B on Sabato 28 Giugno 2014 14:08

L'articolo citato da Zibordi è questo: http://www.repubblica.it/economia/2014/06/28/news/ue_a_italia_pareggio_nel_2015-90193548/ la cosa incredibile è che una notizia così grave non si legga da altre parti, neppure sul sole24ore, per il momento. E' veramente pazzesco. Uno pensava che Renzi avesse appoggiato Junker in cambio di qualcosa ...

 

  By: lmwillys on Sabato 28 Giugno 2014 10:53

una manina all'ebetino per incoraggiarlo a farci spolpare per bene comunque la stanno dando, il decennale a 2,81, siam quasi come l'abbronzato al 2,53

ieri hanno inasprito in vincoli sull'Italia - Moderatore  

  By: Moderatore on Sabato 28 Giugno 2014 10:26

Contrariamente a quello che fanno sembrare i giornali, Renzi a Bruxelles ha appena firmato di stringere ancora la morsa finanziaria sull'Italia ----- ( da un articolo poco in evidenza su repubblica per mobile...) --- #i# ...il negoziato in corso a Bruxelles ..... La novità passata sottotraccia nel vertice appena concluso è che #F_START# size=3 color=red #F_MID#la proposta del governo di rinviare il pareggio di bilancio per ora è stata respinta. Addirittura i leader, incluso il premier Matteo Renzi, hanno dato il loro "endorsement" (appoggio, approvazione) a un documento ufficiale che raccomanda all'Italia di fare l'opposto#F_END# di ciò che aveva chiesto: il pareggio già l'anno prossimo, non nel 2016. Si tratta del testo della "raccomandazione del Consiglio" (cioè dei governi) su proposta della Commissione europea riguardo al programma di stabilità italiano. Si tratta di una risposta ragionata degli altri Paesi al piano finanziario dell'Italia, come si fa per tutti i governi. Quella raccomandazione contiene una sorpresa importante, perché è più intransigente persino di quanto suggerito dalla Commissione europea. Quest'ultima aveva chiesto all'Italia il due giugno: "Nel 2015 (bisogna, ndr) rafforzare in modo significativo la strategia di bilancio per garantire le esigenze di riduzione del debito". Quel testo ora è stato inasprito e ieri i capi di Stato e di governo hanno dato il loro "endorsement" al più alto livello politico-legale in Europa. Le modifiche sono state apportate in una riunione del Comitato economico e finanziario a Bruxelles. Presieduto dall'austriaco Thomas Wieser, il Comitato Ecofin riunisce i direttori del Tesoro di tutti i Paesi per preparare le conclusioni dei vertici dei ministri finanziari: per l'Italia partecipa il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, anche se la cooperazione fra Palazzo Chigi con le strutture tecniche del ministero dell'Economia in questi mesi è stata molto meno che eccellente. Di solito nel Comitato Ecofin si negozia fra sherpa per diluire, non per inasprire, le proposte di raccomandazione ai Paesi avanzate dalla Commissione europea. Questa volta all'Italia è accaduto l'opposto. Il testo ora recita: "Nel 2015 (...) Il Consiglio raccomanda all'Italia di garantire le esigenze di riduzione del debito e così raggiungere l'obiettivo di medio termine (il pareggio di bilancio strutturale, ndr)". Non solo. Si chiede anche di "assicurare il progresso" verso il pareggio già nel 2014. In sostanza si chiede una maggiore correzione dei conti già quest'anno e si respinge la richiesta di slittamento del pareggio per il prossimo. Era stato evidente dall'inizio che la strategia di bilancio del governo Renzi sollevava forti perplessità nel resto d'Europa, come anticipato da Repubblica ("I dubbi di Bruxelles sul piano Renzi", 20 aprile). Il fatto che la lettera di Padoan in aprile non ebbe una prima risposta a livello politico, ma burocratico, era già una prima spia proprio di un problema politico, non uno sgarbo personale al ministro. Adesso i nodi sono venuti al pettine. Non sarà facile ribaltare gli equilibri, dopo il via libera di ieri dai capi di Stato e di governo dell'Unione. Ma il vertice Ecofin del prossimo mese si annuncia tempestoso, perché tutto si deciderà lì. ... #/i#

 

  By: hobi50 on Lunedì 05 Maggio 2014 18:32

Domanda alla Pana ( che ci prende visto che nessuno replica mai qualcosa di intelligente ). Ma visto che il debito pubblico è "ricchezza finanziaria"( o se preferite NFA ),questi norvegesi ad ammassare non debiti statali ma FA di proprietà statali,non vi paiono dei fessi ? "Norges Bank, the institution that manages Norway's immense oil wealth, has confirmed the FT's report that it has shifted the mandate to safeguard its $865bn investment portfolio from JP Morgan to Citi. As the **Adam Thomson and Lina Saigol reported, Citi has won a seven year contract to work as Norges Bank's Norges Bank states its mission is "saving for future generations in Norway." It says on its website: "One day the oil will run out, but the return on the fund will continue to benefit the Norwegian population." In a statement, Norges Bank said: The selection of a new global custodian supports our strategic goal to achieve the highest possible operational automation and efficiency in each market that we invest in to realise increased efficiencies and robustness in the Norges Bank investment management organisation at a competitive cost." Hobi

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 03 Aprile 2014 18:24

Ai capi,capetti eprofessionals, inamidati e laccati premi in denaro da 2000 euro fino a 12.000, agli operai che sgobbano e fanno il lavoro vero un bel niente, Finchè non si comincierà a pagare per davvero chi fatica e non chi passacarte solo allora ne usciremo kompagni http://www.operaicontro.it/?p=9755718843

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: giorgiofra on Mercoledì 02 Aprile 2014 16:42

Hobi: I master of universe ,per salvare nominalmente questo mer.daio,si stanno affannando ad aggiungere mer.da secca alla quantità industriale di mer.da secca già in circolazione. Il re è nudo. .......................................................................................... Si chiama fuffa, ovvero semplice speranza di riscuotere crediti inesigibili, taroccata con la creazione di altra fuffa. http://giorgiofracchiolla.blogspot.it/2014/03/crediti-e-debiti.html