ieri hanno inasprito in vincoli sull'Italia - Moderatore
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By: Moderatore on Sabato 28 Giugno 2014 10:26
Contrariamente a quello che fanno sembrare i giornali, Renzi a Bruxelles ha appena firmato di stringere ancora la morsa finanziaria sull'Italia
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...il negoziato in corso a Bruxelles ..... La novità passata sottotraccia nel vertice appena concluso è che #F_START# size=3 color=red #F_MID#la proposta del governo di rinviare il pareggio di bilancio per ora è stata respinta. Addirittura i leader, incluso il premier Matteo Renzi, hanno dato il loro "endorsement" (appoggio, approvazione) a un documento ufficiale che raccomanda all'Italia di fare l'opposto#F_END# di ciò che aveva chiesto: il pareggio già l'anno prossimo, non nel 2016. Si tratta del testo della "raccomandazione del Consiglio" (cioè dei governi) su proposta della Commissione europea riguardo al programma di stabilità italiano. Si tratta di una risposta ragionata degli altri Paesi al piano finanziario dell'Italia, come si fa per tutti i governi.
Quella raccomandazione contiene una sorpresa importante, perché è più intransigente persino di quanto suggerito dalla Commissione europea. Quest'ultima aveva chiesto all'Italia il due giugno: "Nel 2015 (bisogna, ndr) rafforzare in modo significativo la strategia di bilancio per garantire le esigenze di riduzione del debito". Quel testo ora è stato inasprito e ieri i capi di Stato e di governo hanno dato il loro "endorsement" al più alto livello politico-legale in Europa. Le modifiche sono state apportate in una riunione del Comitato economico e finanziario a Bruxelles. Presieduto dall'austriaco Thomas Wieser, il Comitato Ecofin riunisce i direttori del Tesoro di tutti i Paesi per preparare le conclusioni dei vertici dei ministri finanziari: per l'Italia partecipa il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via, anche se la cooperazione fra Palazzo Chigi con le strutture tecniche del ministero dell'Economia in questi mesi è stata molto meno che eccellente.
Di solito nel Comitato Ecofin si negozia fra sherpa per diluire, non per inasprire, le proposte di raccomandazione ai Paesi avanzate dalla Commissione europea. Questa volta all'Italia è accaduto l'opposto. Il testo ora recita: "Nel 2015 (...) Il Consiglio raccomanda all'Italia di garantire le esigenze di riduzione del debito e così raggiungere l'obiettivo di medio termine (il pareggio di bilancio strutturale, ndr)". Non solo. Si chiede anche di "assicurare il progresso" verso il pareggio già nel 2014. In sostanza si chiede una maggiore correzione dei conti già quest'anno e si respinge la richiesta di slittamento del pareggio per il prossimo.
Era stato evidente dall'inizio che la strategia di bilancio del governo Renzi sollevava forti perplessità nel resto d'Europa, come anticipato da Repubblica ("I dubbi di Bruxelles sul piano Renzi", 20 aprile). Il fatto che la lettera di Padoan in aprile non ebbe una prima risposta a livello politico, ma burocratico, era già una prima spia proprio di un problema politico, non uno sgarbo personale al ministro. Adesso i nodi sono venuti al pettine. Non sarà facile ribaltare gli equilibri, dopo il via libera di ieri dai capi di Stato e di governo dell'Unione. Ma il vertice Ecofin del prossimo mese si annuncia tempestoso, perché tutto si deciderà lì. ...
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