Plasmare la mente della maggioranza - GZ
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By: GZ on Martedì 05 Novembre 2013 21:21
Se le cose vanno male, se esporti meno, hai più debiti, le aziende perdono e licenziano,, c'è povertà o precariato, i giovani miglior emigrano ecc... è perchè in Italia non si lavora bene o non si lavora sufficienza, non si investe in tecnologia, si ruba o o si spreca, non si tolgono barriere alla concorrenza, gli imprenditori sono miopi, troppi che vivono di politica, troppi pensionati d'oro... per motivi REALI.... lavoro che (non) si fa, preparazione e professionalità che manca, inefficienze di ogni genere, dalla giustizia lenta alle le polizze auto che costano tanto ...ecc..
Questi problemi sono (più o meno) veri e le cose vanno male in Italia per cui bisogna risolvere questi problemi reali e "strutturali" di spreco, parassitismo, incapacità, ruberie, inefficienza...
L'Euro ? L'Euro è un vincolo che ti costringe a essere più disciplinato, ti ha tolto la via facile dalla svalutazione e inflazione e ti costringe ad affrontare finalmente i difetti del paese. Se provoca recessione e disoccupazione non è colpa della moneta unica, ma di tutti i fattori reali citati che prima erano mascherati dalla lira debole e che ora non puoi più evitare. C'è un gap del 30% di produttività con la Germania. E' spiacevole, richiede dei sacrifici, ma è necessario e inevitabile, e dare la colpa alla moneta unica o alla BCE che non finanzia il debito pubblico è un voler evitare le proprie responsabilità e un ricadere nei vecchi vizi che ci hanno reso così inefficienti, spreconi e non all'altezza del mercato globale
L'Italia va peggio rispetto a prima e peggio rispetto ad altri paesi (perchè poi tutto è relativo) a causa di fattori REALI. Tirare in ballo l'euro, la banca centrale, la liquidità, il debito eccessivo o le banche che non fanno abbastanza credito è secondario o anche un diversivo dai problemi veri. Se ci sono troppi debiti è perchè li si è fatti e vanno ora ripagati e comunque per ogni debitore c'è anche un creditore e quindi. E le banche se non prestano è perchè hanno prestato troppo e quindi è necessario correggere un eccesso. Quindi c'è poco da fare, bisogna lavorare di più e meglio, sprecare meno, risparmiare di più...
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Come suona questo discorso ? Abbastanza convincente no ?
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Siamo capaci tutti di farlo, non solo la Merkel o Monti. Se riesci a plasmare i concetti, la terminologia e il linguaggio che la gente utilizza poi ottieni i risultati che vuoi anche senza la forza. Dietro all'idea dell'Euro c'è questo concetto, che trovi innanzitutto ripetuto dai tedeschi, dalla BCE, nelle pagine economiche dei giornali e nel linguaggio dei ministri come Saccomanni o Monti, ma anche nei discorsi di VincenzoS o Lmwlys qui, dei partiti specie il PD e quello di Monti e Casini ma anche Alfano, degli altri blog o siti, di Giannino ecc...
Questa è al 100% visione della Merkel e della Troika, ma con sfumature diverse e qualche sconto, diciamo al 90% o 80% è il concetto che pervade la maggioranza dei discorsi che sentio. E viene dalla teoria economica attuale.
John Maynard Keynes scriveva invece che voleva rivoluzionare il pensiero economico per risolvere la Depressione degli anni '30: "Io voglio parlare di una “economia MONETARIA di produzione”. Mentre il tipo di economia che abbiamo avuto finora è un teoria economica in termini reali [non monetari]". Questo era il contrasto di base con la visione che dominava nel 1935 e quello che pensava sarebbe stata la sua grande rivoluzione: una teoria in cui la moneta permeava l'intera economia. Perché nella realtà tutto passa per della moneta, i lavoratori contrattano stipendi monetari, i risparmi e investimenti sono fatti monetari e così il tasso di interesse ecc...
Questi aspetti monetari sono assenti dall'economia che si insegna oggi, come lo erano dall'economia che circondava Keynes, quella classica i cui modelli vedevano tutto in termini reali e veniva chiamata teoria "pura", dove pura stava per "reale", senza le complicazioni monetarie, che erano solo un velo che non cambiava la realtà sottostante. Per cui ad es. i salari erano visti nella teoria economica come "reali", cioè come la quantità di beni che si possono comprare, e così via, tutto era in termini di quantità di lavoro prestato e quantità di merci prodotte e non vi entrava il valore monetario. La moneta entra solo all'ultimo minuto per determinare i prezzi. Quindi la moneta conta solo per determinare il livello dei prezzi, se è troppa crea inflazione e viceversa. Ma nella teoria che si insegna l’economia funziona bene o male e ha espansioni e crisi indipendentemente dalla quantità di moneta e credito.
Questa non è una discussione accademica, stiamo parlando dei concetti su cui si basa l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea, l’euro e l’austerità e con cui senza accorgesene ragiona la maggioranza. Il trucco è non parlare dei fatti monetari (o renderli inutilmente complicati)
Nei libri di testo di economia, sia di base che avanzati, che sono ora il Krugman e Wells, il Mankiw e il Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia", che usano in Bocconi) l'Economia è descitta come quella REALE e solo alla fine ci sono un paio di capitoli abbastanza separati dal resto sulla parte monetaria e le banche, che però non sono fattori che spiegano distribuzione dei redditi, produzione, crisi, boom, depressioni, deficit commercialo o pubblici, investimenti e risparmi ecc...
Facciamo un esempio elementare. Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia") ipotizza che la Moneta sia una quantità data perchè “l'offerta di moneta è controllata perfettamente dalla Banca Centrale” e “l'offerta aggregata di moneta è uguale alla moneta emessa dalla Banca Centrale moltiplicata per il moltiplicatore della moneta”. Questo è il testo di economia più diffuso credo in Italia e dice he la moneta sia solo un numero che viene fissato dalla Banca Centrale e quindi un dato esterno che non influenza l'economia
E lo scrive anche nell'ultima edizione, dopo una crisi finanziaria globale in cui la produzione è crollata del -30% nel mondo a causa, ovviamente, di un collasso FINANZIARIO, DEL SETTORE FINANZIARIO. E che le banche centrali hanno tamponato iniettando 9 MILA MILIARDI DI MONETA NEL SISTEMA FINANZIARIO. MA NON E' SOLO UN DATO ESTERNO CHE NON CONTA ?
Anche dopo una CRISI FINANZIARIA GLOBALE il modo di pensare consolidato rimane, anche se l'evidenza è che il sistema finanziario che si è espanso di quattro volte, creando un enorme piramide di credito e debito ed è quello che ha distorto le economie e provocato il crac e la crisi. Appena passata l'emergenza si torna a parlare del fatto che non si lavora bene o abbastanza, si va in pensione con troppi soldi, l'amministrazione pubblica non funziona, troppi vivono di politica, le imprese non sono globali o troppo piccole non si investe in tecnologia, si spreca, si ruba, non si risparmia...
L'Euro, la Moneta e il Debito ? Quelli sono solo fattori monetari, conta l'economia "reale"...
(Per chi ancora non ci arrivi. Come fai a sfruttare il prossimo, a farlo lavorare per pochi soldi, mentre alcune minoranze, che non producono niente di utile, vivono comodamente o anche nel lusso ? Come imbrogli la maggioranza, facendola sentire in democrazia (sotto una dittatura l'oppressione è più visibile), senza che si accorga che il frutto del suo lavoro e della tecnologia va a gente che vive di rendita, di manipolazione finanziarie e di privilegi ?
Li freghi sulla moneta, il debito, gli interessi, l'inflazione, svalutazione, default... I FATTORI MONETARI, raccontandogli che non contano e che è solo questione di lavorare di più, di fare del made in Italy di qualità...