La valanga del debito

 

  By: duca on Mercoledì 27 Novembre 2013 03:27

X Willis e tutti quelli che si arrabiano e dicono che è assurdo curare una inondazione aggiungendo acqua consiglio una lettura. E' un libro scritto da Galbraith nel 75 quindi completamente fuori dai dibattiti odierni eppure c'è già la spiegazione di tutto. da leggere e meditare. http://bur.rcslibri.corriere.it/libro/6659_soldi_galbraith.html In che modo le politiche monetarie determinano il successo o il fallimento delle nazioni? Con la chiarezza e la lucidità che lo contraddistinguono, il grande economista John K. Galbraith ripercorre la sfaccettata storia della moneta e mette in luce i percorsi spesso sorprendenti in cui il denaro influenza lo sviluppo e le crisi degli Stati. In un’analisi che parte dall’oro degli antichi imperi e arriva alla finanza speculativa degli ultimi decenni, Galbraith esamina i momenti cruciali dell’evoluzione della moneta e mostra come le grandi trasformazioni del Novecento abbiano reso sempre più complesso mantenere la stabilità dei prezzi e dell’economia: dallo sviluppo di enormi banche in grado di influenzare le politiche monetarie dei governi all’alterazione del mercato da parte delle corporation, fino ai tentativi di regolamentazione delle istituzioni internazionali, Soldi offre una prospettiva indispensabile per comprendere le dinamiche che stanno alla base dell’instabilità economica del nostro mondo.

 

  By: hobi50 on Mercoledì 27 Novembre 2013 03:22

Come si sarà capito da quello che ho scritto in passato io non ho alcuna simpatia per le tesi di Allais sulla moneta. Ma lui è un premio Nobel ed io un " *** di nessuno". Per fortuna i Nobel sono solo STUDIOSI INTELLIGENTI senza il monopolio della verità. La dimostrazione è che gli ultimi tre Nobel per l'economia ( Fama,Hansen ,Shiller) hanno vinto il premio per i loro studi sull'efficienza e razionalità del mercato con tesi ( almeno per Fama e Shiller ,Hansen non lo conosco ) assolutamente opposte. Si può affermare ,senza tema di smentita, che uno dei due sbagli clamorosamente. Quindi non ho il minimo timore di dire che Allais,sulla moneta, ha detto stronzate. Il monopolio statale della moneta è un sistema barbaro. Invece il sistema del fiat money che si basa su una limitata creazione di moneta endogena iniziale ( Banca centrale indipendente )seguito dalla successiva creazione di moneta endogena ( banche ) ,è un sistema geniale ,equo ed efficiente. Geniale non posso spiegarvelo perché vi dovrei spiegare il meccanismo dell'intermediazione bancaria. Equo perchè la creazione del denaro è onerosa ( altro che click di computer )ed è il costo di un' attività imprenditoriale complessa. Efficiente perché i mezzi propri dell'attività sono una garanzia ( non assoluta ovviamente perché altrimenti non ci sarebbero le crisi bancarie ) dell'equilibrio delle decisioni. Se adesso ci focalizziamo sul fatto che l'economia moderna è nata dalla divisione del lavoro e dall'intermediazione bancaria che riesce a mobilizzare il circuito risparmio/investimenti/consumo che altrimenti non si svilupperebbe , è evidente che lo stato stampatore avrebbe un ruolo intrusivo e disturbatore in questo meccanismo. Infatti ,proprio grazie al monopolio nella creazione di moneta ,lo stato diventerebbe di fatto il cassiere pagatore della lobby politica che ,subdolamente ,NON TASSEREBBE per non intaccare la sua popolarità da cui dipende il suo potere. Inoltre non esisterebbe alcuna validazione economica allo stampaggio che,dulcis in fundo, entrerebbe in contrasto nell'utilizzo delle risorse con i due settori trainanti del sistema economico. Famiglie ed imprese dovrebbero sostenere tassi alti sulle limitate risorse residue mentre lo stato, per la gioia del Dott. Zibordi ,godrebbe di tassi a zero . Hobi

 

  By: duca on Mercoledì 27 Novembre 2013 03:10

Willis GZ dice "Sei la dimostrazione quasi da manuale, commovente direi, del popolo che non capisce...." te lo ricordi willis.....è la stessa cosa che ti dicevo sempre anch'io.....vedi willis torniamo sempre lì.....ti assicuro non è per sfottere o per farti arrabbiare.....è proprio che nel mondo la stragrande maggioranza non arriva a capire.....e per questo si fa fottere da una piccola minoranza di banchieri truffaldini.....qualche giorno fa spiegavo a mio figlio, che studia macroeconomia di capire la moneta e la finanza.....se lo farà sarà sempre un passo avanti agli altri.....per fortuna ha fatto tanta filosofia e sta comprendendo....... mi dirai Willis, cosa c'entra la filosofia?...... centra centra..... la filosofia ti insegna il pensiero astratto, e la finanza è tutta una astrazione.....ecco perchè la maggior parte delle persone che capiscono e come te ragionano di economia reale, di prodotti, di commerci, di tabaccherie, non riescono a capire la finanza......la finanza è un'astrazione pura......peccato però che questa asrazione fa muovere il mondo reale più di ogni altra cosa. mi scuso in anticipo.... con affetto duca

Claudio Moffa: "Rompere la Gabbia" - Moderatore  

  By: Moderatore on Mercoledì 27 Novembre 2013 01:14

Due libri appena pubblicati sul tema della moneta, che parlando del fatto che la moneta la creano solo le banche come debito: questo del ^prof. Claudio Moffa : "Rompere la Gabbia"#http://www.claudiomoffa.info/2013/11/rompere-la-gabbia-lutopia-e-possibile.html^, un storico che ho citato altre volte (e che ^ha avuto dei problemi#https://www.google.it/search?q=claudio+moffa&oq=claudio+mo&aqs=chrome.0.69i59j69i57j0j69i60l2j0.3652j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8^ negli ultimi anni...vedi gli attacchi di Repubblica per la storia del "negazionismo") e quello del direttore di WallStreetItalia, ^Luca Ciarrocca "I Padroni del mondo"#http://www.wallstreetitalia.com/article/1640881/editoria/i-padroni-del-mondo-libro-di-luca-ciarrocca-su-capitalismo-bankster-debito-euro.aspx^ ***** da Claudio Moffa *************** ...La prescrizione netta del premio Nobel dell’economia Maurice Allais, che deve essere lo Stato e non i banchieri privati, a detenere il potere di emissione monetaria, ha trovato e trova riscontri e consensi ovunque, non solo nel pensiero cattolico, ma anche in quello liberale e laico. Questa mera constatazione è molto importante. Occorre fare uno sforzo teorico per rideclinare la questione del liberismo, anche da parte di chi non è liberista. ^Un conto è il liberismo di impresa produttiva, un conto è il liberismo finanziario. Questo – l’anarchia della finanza transnazionale - rappresenta la morte sicura di quello#https://www.google.it/search?q=claudio+moffa&oq=claudio+mo&aqs=chrome.0.69i59j69i57j0j69i60l2j0.3652j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8^, e lo si è visto nel dicembre 2011, quando la BCE ha regalato 419 miliardi alle banche private al tasso dell’1%, mentre le piccole e medie imprese italiane stavano chiudendo a migliaia i battenti. Il liberismo dell’impresa produttiva porta con sé la fisiologica contraddizione tra imprenditori e lavoro dipendente. Il liberismo finanziario uccide entrambi. Per questo la battaglia per il ripristino della sovranità monetaria e per la rinegoziazione del Debito è assolutamente trasversale, non solo dal punto di vista sociale ma anche politico: negli ultimi due secoli, negli Stati Uniti e in Europa, molti statisti e personalità squisitamente liberali si sono schierati a favore del controllo statale dell’emissione monetaria, anche per salvare la libera impresa capitalista. Tra questi il terzo presidente degli Stati Uniti Jefferson e il primo ministro canadese degli anni Trenta William MacKenzie.... Un liberale per il controllo statale della moneta «Una volta che una nazione rinuncia al controllo della propria valuta e del credito,non importa chi fa le leggi della nazione… Fino a quando il controllo dell’emissione della moneta e del credito non sia restituito al governo e riconosciuto come la responsabilità più rilevante e sacra, ogni discorso circa la sovranità del Parlamento e della democrazia sarebbe ozioso e futile» William MackenzieKing (Primo Ministro del Canada, 1874-1950) ^leggi qui il resto#https://www.google.it/search?q=claudio+moffa&oq=claudio+mo&aqs=chrome.0.69i59j69i57j0j69i60l2j0.3652j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8^

 

  By: GZ on Giovedì 07 Novembre 2013 02:05

Non è la stessa cosa non aumenta di 9 volte la quantità di depositi bancari se un credito ipotecario viene girato 9 volte se tu hai un credito di 100mila euro e questo viene passato di mano 9 volte alla fine avrai in diverse banche da parte di diversi operatori 900 mila euro ? No Quello che ho descritto è un meccanismo che moltiplica la moneta, alla fine, dai 100mila in BTP iniziali, appaiono tra mega fondi e mega banche 300mila Il punto è se aumenta la quantità di moneta, depositi in banca (o altra forma equivalente di liquidità)

 

  By: Sogliola on Giovedì 07 Novembre 2013 01:19

Caro ZIBO, stai sbagliando ma non per eccesso, bensì per difetto ... Quando scrivevi di ipotecare tutto tre volte non cogli del tutto la situazione : se parli degli immobili veri, con ipoteche vere, ... beh, allora diciamo che i costruttori sono già tutti in stato di insolvenza e non pagano le rete dei mutui da due anni, i palazzi sono già tutti ipotecati molte volte e le posizioni non sono neppure "a sofferenza", le banche fanno finta di non vedere e i crediti sono considerati "problematici", "incagliati", "in presofferenza", sono dentro a uffici "pre- pre-pre contenzioso", uffici fuori sede, a volte dentro a società per la gestione dei crediti "difficili", il più possibile lontani dai controlli Bankitalia, che peraltro conosce bene già tutto, e comunque poi dipende dalle rispettive raccomandazioni (Nota bene: tutto ciò, in una ottica Keinesiana, è comunque positivo ... se portassero tutti "a sofferenza", sarebbe molto peggio, fallirebbero anche tutte le banche). Io credo però che tu, caro Zibo, quando scrivevi di "ipotecare tre volte", parlassi in modo atecnico e alludessi a qualcosa di diverso che prescinde dal numero delle ipoteche in senso stretto sugli immobili. Corregimi se sbaglio. ma tu alludevi al fatto che tutti i crediti ipotecari ( e anche molti crediti chirografari, non ipotecari) vengono comunque sempre ceduti, cartolarizzati e rivenduti più volte all'interno del sistema finanziario. A me è capitato di un credito per mutuo ipotecario a favore di una banca che è stato ceduto, cartolarizzato, trasferito in vario modo (a insaputa del debitore) per 9 (nove) volte ( se devi cancellare la ipoteca originaria sono c.azzi tuoi). Ma ancora di più: mentre fino a poco tempo fa le banche locali istruivano la pratica di un mutuo in pochi giorni, ora ci vuole circa un mese perchè insieme al tuo mutuo preparano già una pratica per la cartolarizzazione del medesimo, che, appena fatto, viene spesso subito trasferito a una "società veicolo" (controllata dalla banca cedente) che riceve moltissimi mutui in blocco e quindi viene cartolarizzata, rivenduta, costituita in pegno a Londra, in Lussemburgo, ecc., e posta in vario modo a garanzia di obbligazioni collocate sui mercati finanziari globali emesse dalla banca, cedute alle grandissime banche internazionali di sistema e/o cedute direttamente alla BCE. Queste obbligazioni garantite, o anche le stesse società veicolo, vengono poi cedute o date in pegno, più e più volte, a società finanziarie, fondi pensione, hedge funds, ecc., il tutto sotto il vigile controlla di Bankitalia e della BCE. In altre parole, caro ZIBO, è molto, molto, molto peggio di come dici Tu. Per cui è certo che la massa monetaria la crea il sistema bancario. Sarà un bene o no? In ogni caso io mangio gamberetti "velo" crudi. Molti saluti. Sogliola.

 

  By: Aleff on Martedì 05 Novembre 2013 22:26

e pensare che su questo argomento...il debito, l'interesse etc ... meno di 100 anni fà...qualcuno c'ha fatto una guerra mondiale ! al baffo " su queste cose " gli bolliva il sangue

 

  By: lmwillys on Martedì 05 Novembre 2013 21:33

dopo una crisi finanziaria globale in cui la produzione è crollata del -30% nel mondo a causa, ovviamente, di un collasso FINANZIARIO, DEL SETTORE FINANZIARIO. -------- nei Paesi del globo finanziarizzati, sommersi di finanza, inebriati di finanza degenerata, rincojoniti di finanza decerebrata, con ai vertici decisionali servi della finanza stronza nel resto del globo tipo i bric se ne son fregati, qualche Paese troppo dipendente dall'andamento dei decerebrati un pò ne ha risentito, d'altronde i decerebrati erano i Paesi guida dell'economia del globo :-) rimango sempre basito dalla cura proposta, curare una inondazione aggiungendo acqua

Plasmare la mente della maggioranza - GZ  

  By: GZ on Martedì 05 Novembre 2013 21:21

Se le cose vanno male, se esporti meno, hai più debiti, le aziende perdono e licenziano,, c'è povertà o precariato, i giovani miglior emigrano ecc... è perchè in Italia non si lavora bene o non si lavora sufficienza, non si investe in tecnologia, si ruba o o si spreca, non si tolgono barriere alla concorrenza, gli imprenditori sono miopi, troppi che vivono di politica, troppi pensionati d'oro... per motivi REALI.... lavoro che (non) si fa, preparazione e professionalità che manca, inefficienze di ogni genere, dalla giustizia lenta alle le polizze auto che costano tanto ...ecc.. Questi problemi sono (più o meno) veri e le cose vanno male in Italia per cui bisogna risolvere questi problemi reali e "strutturali" di spreco, parassitismo, incapacità, ruberie, inefficienza... L'Euro ? L'Euro è un vincolo che ti costringe a essere più disciplinato, ti ha tolto la via facile dalla svalutazione e inflazione e ti costringe ad affrontare finalmente i difetti del paese. Se provoca recessione e disoccupazione non è colpa della moneta unica, ma di tutti i fattori reali citati che prima erano mascherati dalla lira debole e che ora non puoi più evitare. C'è un gap del 30% di produttività con la Germania. E' spiacevole, richiede dei sacrifici, ma è necessario e inevitabile, e dare la colpa alla moneta unica o alla BCE che non finanzia il debito pubblico è un voler evitare le proprie responsabilità e un ricadere nei vecchi vizi che ci hanno reso così inefficienti, spreconi e non all'altezza del mercato globale L'Italia va peggio rispetto a prima e peggio rispetto ad altri paesi (perchè poi tutto è relativo) a causa di fattori REALI. Tirare in ballo l'euro, la banca centrale, la liquidità, il debito eccessivo o le banche che non fanno abbastanza credito è secondario o anche un diversivo dai problemi veri. Se ci sono troppi debiti è perchè li si è fatti e vanno ora ripagati e comunque per ogni debitore c'è anche un creditore e quindi. E le banche se non prestano è perchè hanno prestato troppo e quindi è necessario correggere un eccesso. Quindi c'è poco da fare, bisogna lavorare di più e meglio, sprecare meno, risparmiare di più... ********* Come suona questo discorso ? Abbastanza convincente no ? ********* Siamo capaci tutti di farlo, non solo la Merkel o Monti. Se riesci a plasmare i concetti, la terminologia e il linguaggio che la gente utilizza poi ottieni i risultati che vuoi anche senza la forza. Dietro all'idea dell'Euro c'è questo concetto, che trovi innanzitutto ripetuto dai tedeschi, dalla BCE, nelle pagine economiche dei giornali e nel linguaggio dei ministri come Saccomanni o Monti, ma anche nei discorsi di VincenzoS o Lmwlys qui, dei partiti specie il PD e quello di Monti e Casini ma anche Alfano, degli altri blog o siti, di Giannino ecc... Questa è al 100% visione della Merkel e della Troika, ma con sfumature diverse e qualche sconto, diciamo al 90% o 80% è il concetto che pervade la maggioranza dei discorsi che sentio. E viene dalla teoria economica attuale. John Maynard Keynes scriveva invece che voleva rivoluzionare il pensiero economico per risolvere la Depressione degli anni '30: "Io voglio parlare di una “economia MONETARIA di produzione”. Mentre il tipo di economia che abbiamo avuto finora è un teoria economica in termini reali [non monetari]". Questo era il contrasto di base con la visione che dominava nel 1935 e quello che pensava sarebbe stata la sua grande rivoluzione: una teoria in cui la moneta permeava l'intera economia. Perché nella realtà tutto passa per della moneta, i lavoratori contrattano stipendi monetari, i risparmi e investimenti sono fatti monetari e così il tasso di interesse ecc... Questi aspetti monetari sono assenti dall'economia che si insegna oggi, come lo erano dall'economia che circondava Keynes, quella classica i cui modelli vedevano tutto in termini reali e veniva chiamata teoria "pura", dove pura stava per "reale", senza le complicazioni monetarie, che erano solo un velo che non cambiava la realtà sottostante. Per cui ad es. i salari erano visti nella teoria economica come "reali", cioè come la quantità di beni che si possono comprare, e così via, tutto era in termini di quantità di lavoro prestato e quantità di merci prodotte e non vi entrava il valore monetario. La moneta entra solo all'ultimo minuto per determinare i prezzi. Quindi la moneta conta solo per determinare il livello dei prezzi, se è troppa crea inflazione e viceversa. Ma nella teoria che si insegna l’economia funziona bene o male e ha espansioni e crisi indipendentemente dalla quantità di moneta e credito. Questa non è una discussione accademica, stiamo parlando dei concetti su cui si basa l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea, l’euro e l’austerità e con cui senza accorgesene ragiona la maggioranza. Il trucco è non parlare dei fatti monetari (o renderli inutilmente complicati) Nei libri di testo di economia, sia di base che avanzati, che sono ora il Krugman e Wells, il Mankiw e il Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia", che usano in Bocconi) l'Economia è descitta come quella REALE e solo alla fine ci sono un paio di capitoli abbastanza separati dal resto sulla parte monetaria e le banche, che però non sono fattori che spiegano distribuzione dei redditi, produzione, crisi, boom, depressioni, deficit commercialo o pubblici, investimenti e risparmi ecc... Facciamo un esempio elementare. Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia") ipotizza che la Moneta sia una quantità data perchè “l'offerta di moneta è controllata perfettamente dalla Banca Centrale” e “l'offerta aggregata di moneta è uguale alla moneta emessa dalla Banca Centrale moltiplicata per il moltiplicatore della moneta”. Questo è il testo di economia più diffuso credo in Italia e dice he la moneta sia solo un numero che viene fissato dalla Banca Centrale e quindi un dato esterno che non influenza l'economia E lo scrive anche nell'ultima edizione, dopo una crisi finanziaria globale in cui la produzione è crollata del -30% nel mondo a causa, ovviamente, di un collasso FINANZIARIO, DEL SETTORE FINANZIARIO. E che le banche centrali hanno tamponato iniettando 9 MILA MILIARDI DI MONETA NEL SISTEMA FINANZIARIO. MA NON E' SOLO UN DATO ESTERNO CHE NON CONTA ? Anche dopo una CRISI FINANZIARIA GLOBALE il modo di pensare consolidato rimane, anche se l'evidenza è che il sistema finanziario che si è espanso di quattro volte, creando un enorme piramide di credito e debito ed è quello che ha distorto le economie e provocato il crac e la crisi. Appena passata l'emergenza si torna a parlare del fatto che non si lavora bene o abbastanza, si va in pensione con troppi soldi, l'amministrazione pubblica non funziona, troppi vivono di politica, le imprese non sono globali o troppo piccole non si investe in tecnologia, si spreca, si ruba, non si risparmia... L'Euro, la Moneta e il Debito ? Quelli sono solo fattori monetari, conta l'economia "reale"... (Per chi ancora non ci arrivi. Come fai a sfruttare il prossimo, a farlo lavorare per pochi soldi, mentre alcune minoranze, che non producono niente di utile, vivono comodamente o anche nel lusso ? Come imbrogli la maggioranza, facendola sentire in democrazia (sotto una dittatura l'oppressione è più visibile), senza che si accorga che il frutto del suo lavoro e della tecnologia va a gente che vive di rendita, di manipolazione finanziarie e di privilegi ? Li freghi sulla moneta, il debito, gli interessi, l'inflazione, svalutazione, default... I FATTORI MONETARI, raccontandogli che non contano e che è solo questione di lavorare di più, di fare del made in Italy di qualità...

 

  By: lmwillys on Martedì 05 Novembre 2013 21:15

ripeto, io parlo di economia reale chiunque, oggi, deve avere valore aggiunto, che produca o che cerchi lavoro come quel pezzo di Uriel ... ovunque tu possa pensare di svolgere la tua attività il mondo finanziario oggi è in grado di affossare in pochi secondi qualsiasi Paese del globo, lo fa, non lo fa, lo farà, non lo farà ... qualsiasi Paese del globo criticare l'inondazione finanziaria proponendo come cura un'inondazione finanziaria è ben strano ...

 

  By: Moderatore on Martedì 05 Novembre 2013 21:09

sei la dimostrazione quasi da manuale, commovente direi, del popolo che non capisce....

 

  By: lmwillys on Martedì 05 Novembre 2013 21:07

Mod, il mondo finanziario lasciamolo perdere, vive di vita propria, è totalmente scollegato dall'economia reale, l'espressione massima del sistema malato irreversibile io mi sono limitato a scrivere di economia reale, a scrivere che nel mondo globalizzato quello che conta è il tuo prodotto, COSA offri, quanto valore aggiunto incorpora non puoi pensare di salvare per dire quello che fa rubinetti normali non caratterizzati o che so lucchetti normali o quello che vuoi uscendo dall'euro o svalutando anche del 30% ... quello è morto, il suo rivale è il vietnamita non più il belga o tedesco come era 30 anni fa per sopravvivere oggi ci vuole imprenditoria VERA, passione per quello che si fa, creatività, rischio, gente come quella che avevamo negli anni 60 tipo Olivetti ... oggi ci ritroviamo i colaninno i marchionne ecc. ... nullità che nulla hanno a che fare con l'imprenditoria, con la passione per quello che si fa ...

 

  By: Moderatore on Martedì 05 Novembre 2013 20:32

Se le cose vanno male, se esporti meno, hai più debiti, le aziende perdono e licenziano, gli stipendi non aumentano, c'è povertà o precariato, i giovani miglior emigrano ecc... è perchè in Iralia non si lavora bene o non si lavora sufficienza, non si investe in tecnologia, si ruba o o si spreca, non si tolgono barriere alla concorrenza, gli imprenditori sono miopi, troppi che vivono di politica, troppi pensionati d'oro... per motivi REALI.... lavoro che (non) si fa, preparazione e professionalità che manca, inefficienze di ogni genere, dalla giustizia lenta alle le polizze auto che costano tanto ...ecc.. Questi problemi sono (più o meno) veri e le cose vanno effettivamente male in Italia per cui bisogna risolvere i problemi reali e "strutturali" di spreco, parassitismo, incapacità, ruberie, inefficienza... Cosa c'entra allora l'Euro ? L'Euro è un vincolo che ti costringe a essere più disciplinato, ti ha tolto la via facile dalla svalutazione e inflazione e ti costringe ad affrontare finalmente i difetti del paese. Se provoca recessione e disoccupazione non è colpa della moneta unica, ma di tutti i fattori reali citati che prima erano mascherati dalla lira debole e che ora non puoi più evitare. E' spiacevole, richiede dei sacrifici, ma è necessario e inevitabile, e dare la colpa alla moneta unica o alla BCE che non finanzia il debito pubblico è un voler evitare le proprie responsabilità e un ricadere nei vecchi vizi che ci hanno reso così inefficienti, spreconi e non all'altezza del mercato globale Il concetto è che l'economia dell'Italia va peggio rispetto a prima e peggio rispetto ad altri paesi (perchè poi tutto è relativo) a causa di fattori REALI. Tirare in ballo l'euro, la banca centrale, la liquidità, il debito eccessivo o le banche che non fanno abbastanza credito è secondario o anche un diversivo dai problemi reali. Se ci sono troppi debiti è perchè li i è fatti e vanno ora ripagati e comunque per ogni debitore c'è anche un creditore e quindi si compensano. E le banche se non prestano è perchè hanno prestato troppo e quindi è necessario correggere un eccesso. Quindi c'è poco da fare, bisogna lavorare di più e meglio, sprecare meno, risparmiare di più... ********* Come suona questo discorso ? Abbastanza convincente no ? ********* Siamo capaci tutti di farlo no ? Non solo la Merkel o Monti. Se riesci a plasmare i concetti, la terminologia e il linguaggio che la gente utilizza poi ottieni i risultati che vuoi anche senza la forza. Dietro all'idea dell'Euro c'è questo concetto, che trovi innanzitutto ripetuto dai tedeschi, dalla BCE, nelle pagine economiche dei giornali e nel linguaggio dei ministri come Saccomanni o Monti, ma anche nei discorsi di VincenzoS o Lmwlys qui, dei partiti specie il PD e quello di Monti e Casini ma anche Alfano, degli altri blog o siti, di Giannino ecc... Questa è al 100% visione della Merkel e della Troika, ma con sfumature diverse e qualche sconto, diciamo al 90% o 80% è il concetto che pervade la maggioranza dei discorsi che sentio. E viene dalla teoria economica attuale. John Maynard Keynes scriveva invece che voleva rivoluzionare il pensiero economico per risolvere la Depressione degli anni '30: "Io voglio parlare di una “economia MONETARIA di produzione”. Mentre il tipo di economia che abbiamo avuto finora è un economia di scambio in termini reali [non monetari]". Questo era il suo contrasto di base con la visione che dominava nel 1935 e quello che pensava sarebbe stata la sua grande rivoluzione: una teoria in cui la moneta permeava l'intera economia. Perché i lavoratori contrattano stipendi monetario e i risparmi e investimenti sono fatti monetari e così il tasso di interesse ecc... Questi aspetti sono assenti dall'economia dominante di oggi, come lo erano dall'economia che circondava Keynes, quella classica i cui modelli vedevano tutto in termini reali, veniva chiamata teoria "pura", dove pura stava per "reale", senza le complicazioni monetarie che erano solo un velo che non cambiava la realtà sottostante. Per cui ad es. i salari sono visti mella teoria economica come "reali", cioè la quantità di beni che si possono comprare, e così via, tutto era in termini di quantità di lavoro prestato e quantita di merci prodotte e non vi entrava il valore monetario. La moneta entrava solo all'ultimo minuto per determinare i prezzi. Quindi la moneta conta solo per determinare il livello dei prezzi, se è troppa crea inflazione e viceversa, ma l’economia funziona bene o male e ha espansioni e crisi indipendentemente dalla moneta. Questa non è una discussione accademica, stiamo parlando dei concetti su cui si basa l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea, l’euro e l’austerità sono basati. Nei libri di testo di economia, sia di base che avanzati, che sono ora il Krugman e Wells, il Mankiw e il Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia", che usano in Bocconi) l'Economia è descitta come quella REALE e solo alla fine ci sono un paio di capitoli abbastanza separati dal resto sulla parte monetaria e le banche, che però non sono fattori che spiegano distribuzione dei redditi, produzione, crisi, boom, depressioni, deficit commercialo o pubblici, investimenti e risparmi ecc... Facciamo un esempio banale banale. Blanchard e Giavazzi ("Macroeconomia") ipotizza che la Moneta sia una quantità data perchè “l'offerta di moneta è controllata perfettamente dalla Banca Centrale” e “l'offerta aggregata di moneta è uguale alla moneta emessa dalla Banca Centrale moltiplicata per il moltiplicatore della moneta”. Questo è il testo di economia più diffuso credo in Italia e dice he la moneta sia solo un numero che viene fissato dalla Banca Centrale e quindi un dato esterno che non influenza l'economia E lo scrive anche nell'ultima edizione, dopo una crisi finanziaria globale in cui la produzione è crollata del -30% nel mondo a causa, ovviamente, di un collasso FINANZIARIO, DEL SETTORE FINANZIARIO. E che le banche centrali hanno tamponato iniettando 9 MILA MILIARDI DI MONETA NEL SISTEMA FINANZIARIO. MA NON E' SOLO UN DATO ESTERNO CHE NON CONTA ? Anche dopo una CRISI FINANZIARIA GLOBALE il modo di pensare consolidato rimane, anche se l'evidenza è che il sistema finanziario che si è espanso di quattro volte, creando un enorme piramide di credito e debito ed è quello che ha distorto le economie e provocato il crac e la crisi. Appena passata l'emergenza si torna a parlare del fatto che non si lavora bene o abbastanza, si va in pensione con troppi soldi, l'amministrazione pubblica non funziona, troppi vivono di politica, le imprese non sono globali o troppo piccole non si investe in tecnologia, si spreca, si ruba, non si risparmia... L'Euro, la Moneta e il Debito ? Quelli sono solo fattori monetari, conta l'economia "reale"... (Per chi ancora non ci arrivi. Come fai a sfruttare il prossimo, a farlo lavorare per pochi soldi, mentre alcune minoranze, che non producono niente di utile, vivono comodamente o anche nel lusso ? Come imbrogli la maggioranza, facendola sentire in democrazia (sotto una dittatura l'oppressione è più visibile e ogni tanto si rivoltano), senza che si accorga dell'imbroglio ? Li freghi sulla moneta, il debito, gli interessi, l'inflazione, svalutazione, default... I FATTORI MONETARI, raccontandogli che non contano e che è solo questione di lavorare di più, di fare del made in Italy di qualità...

 

  By: hobi50 on Martedì 05 Novembre 2013 15:32

Io sostengo che c'è qualcuno ( somaro ) che non si è accorto di aver scoperto l'acqua calda . Che le banche siano le responsabili del delta tra M1 ed M3 è stranoto. Che ci sia moneta esogena ( banca centrale ) e moneta endogena ( sistema bancario ) è pure stranoto. E' inutile che Zibordi si affanni a dimostralo. Sveglia,Zibordi ... l'ha già fatto Shumpeter ...1954 ! E poi J. Tobin ...anni 70 Ed in tempi più recenti H.Minsky Hobi

 

  By: lutrom on Martedì 05 Novembre 2013 15:25

Shabib, ottima sintesi!! Il fatto è che poi spesso paga il giusto (cioè chi, come noi, è consapevole di tutto ciò e cerca, vox calamantis in deserto, di opporvisi) per il peccatore (cioè gli idioti che non capiscono un capz. ed abbaiano alla Luna: esempio tipico -cioè esempio tipico di cretina che crede a tutte le buttanate dei bugiardoni del politicamente corretto- è un'amica di mia moglie che ha 4 figli piccoli, lavoro traballante, marito disoccupato; un giorno ha incontrato mia moglie e le ha detto, tutta contenta, che il marito aveva acquistato una bottiglia COSTOSA di spumante per festeggiare la... condanna del nano!!!! Mia moglie gli ha detto che lei ed il marito erano dei poveri idioti perché i veri condannati siamo noi, lei e suo marito, non il nano che, al massimo, andrà in "carcere di piacere" nelle sue lussuosissime ville circondato da decine di mignotte: i veri condannati ai lavori forzati, ha aggiunto mia moglie, siamo invece noi e quelli come te e tuo marito, che ci dobbiamo fare un mazzo tanto per un tozzo si pane... Purtroppo poi, a votare ed a "fare" l'opinione pubblica, vanno anche molti cretini come l'amica di mia moglie...).