By: XTOL on Giovedì 12 Maggio 2016 14:39
questo parla chiaro
^“La UE non vi fa’ uscire dalla crisi. Uscite dalla UE!”#http://www.rischiocalcolato.it/2016/05/la-ue-non-vi-fa-uscire-dalla-crisi-uscite-dalla-ue.html^
#i#...Evans- Pritchard dice che alcuni industriali italiani (“poteri forti”, in italiano nel testo) gli hanno sussurrato che il ritorno alla lira non sarebbe poi un gran male. Meglio tardi che mai, “poteri forti” de miei stivali. Il 48 per cento degli italiani c’è arrivato prima di voi, è già disposto ad uscire dal nodo scorsoio chiamato euro. Il punto è che forse è tardi. Salvini e Grillo ci sono arrivati, ed hanno dietro due grossi partiti. Forse perfino il governo Renzi e il PD può decidere, alla fine, per salvare se stesso, di uscire dall’euro, spera il giornalista britannico.
Ma forse è troppo tardi. Abbiamo aspettato troppo, addormentati da Monti, dai Bersani, dai Visco e da Padoan.
Svalutare farà bene, se poi l’industria lavora a pieno ritmo; ma quale industria? È stata stroncata al 25%. E le competenze dei lavoratori da rimettere al lavoro con salari in lire, ci sono ancora, dopo dieci anni di desertificazione?
Il tasso di disoccupazione uficiale,11,4 per cento, non inganni: bisogna aggiungerci l’altro 12 per cento degli scoraggiati che non cercano più lavoro,” Il triplo della media UE. Vogliamo quindi dire la verità? Un buon 23 per cento sono fuori dal lavoro da troppi anni per riprendere in pieno.
E i giovani? La disoccupazione giovanile è 65% in Calabria, 56% in Sicily, and 53% in Campania” – queste regioni modello, dove i governi locali si pagano così tanto e sprecano così bene in combutta con la rispettive camorre – , “nonostante centomila all’anno se ne vadano dal Mezzogiorno, e il tasso di natalità nei territori che furono dei Borboni è il più basso dal 1862, da quando il Regno delle Due Sicilie ha cominciato a raccogliere le statistiche. La pauperizzazione è al livello della Grecia, la produzione industriale è crollata del 35 per cento e gli investimenti del 59% rispetto al 2008”. Insomma il Sud è gi probabilmente avvitato in quel giro della morte che porta da una crisi ciclica ad uno stato di sottosviluppo permanente. L’Africa è il vostro traguardo, meridionali. E temo che la cosa nemmeno vi dispiaccia. Gli studenti (chiamiamoli così) della scuola pubblica italiana (chiamiamola scuola) si stanno rifiutando di sottoporsi ai test INVALSI: naturalmente istigati dai loro insegnanti, perché i test INVALSI provano la loro incompetenza come docenti. Ovviamente sono “de sinistra” gli insegnanti anti-INVALSI, gli studenti, e la stampa che li sostiene, in prima linea Il Manifesto. E’ la protesta dei fancazzisti che si vogliono far mantenere. E la chiamano la Sinistra.
POST SCRIPTUM. ( Però in compenso la sinistra vi ha dato di sposare il vostro drudo e lasciargli la pensione di reversibilità, se vi piace a tal punto prenderlo nel kulo. Ma non vi basta ancora?) #/i#