Teoria e Pratica della Volatilità come segnale per le borse - gz
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By: GZ on Venerdì 17 Settembre 2004 02:19
...Dal 93 al 2004, mi scuso per l'incollaggio un pò rozzo,però, almeno visto da quella prospettiva non ci sono stati sempre periodi ....
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Questa relazione funziona per dare SEGNALI NON SU TUTTI GLI INTERVALLI TEMPORALI, ma solo su intervalli di uno o due mesi, massimo tre mesi, quindi non da oggi a lunedì e nemmeno da adesso alla prossima primavera, ma ad esempio ora sta dando un SELL che è valido da oggi a fine ottobre ad esempio (un ciclo di 1-2 mesi)
Il motivo è logico: l'unica relazione statistica con l'indice di borsa che nel corso degli anni è stata testata con successo è quella con la Volatilità per due ragioni di teoria finanziaria:
i) quando sale oltre una certa soglia indica più rischio MA ANCHE PIU' RENDIMENTO e indica il rialzo e viceversa quando indica meno rischio indica però poi meno rendimento o negativo.
E' evidente che il rapporto rischio/rendimento non varia in modo significatico ogni 3 giorni, ma almeno ogni 2-3 mesi
ii) la Volatilità a differenza delle borse o dei titoli è "Mean Reverting" cioè ha UN VALORE MEDIO PIU O MENO FISSO, in ogni periodo di 2-3 anni e oscilla sempre e solo intorno a questo valore medio (i titoli azionari no e nemmemo gli indici come insegna il Nasdaq)
Il grafico di Norton mostra che dal 2000-2002 ad oggi i massimi e minimi della volatilità calcolata tramite il VIX sono molto diversi, ma ogni anno però ci sono dei massimi e minimi tipici che sono quelli che contano.
A distanza di quattro o cinque anni la relazione non funziona perchè ci sono fattori strutturali che cambiano, questo è evidente, il problema per cui molti "sistemi" non funzionano è che non tengono conto del fatto che appunto ogni 4-5 anni le caratteristiche della serie numerica cambiano.
Ma la VOLATILITA', applicata per dare segnali di 1-2-3 mesi su un periodo inferiore ai due-tre anni anni mantiene le caratteristiche matematiche di cui ho detto, cioè:
i) relazione inversa al rischio e
ii) oscillazione intorno alla media.
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1) quando parli di correlazione tra serie (es bond e azioni) ti riferisci solo a quelle simultanee ? (cioe' non ritardate)
2) come misuri la correlazione rispetto a fattori qualitativi (es presidenza USA)? (indice pro-bush immagino)
3) come misuri la volatilita' ? (sulle variazioni giornaliere immagino)
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Viene misurata in tanti modi, ma il migliore è tramite la volatilità delle opzioni sugli indici e titoli, leggere sul sito della borsa americana come fanno esattamente a computarla, ma è lo standard usato da anni e lo usano tutti con il simbolo VIX per il NYSE e VXN per il nasdaq
La correlazione tra Bonds e S&P 500 è stata testata da tanti, ad es Larry Williams e basta usare un ritardo se si vuole fare un test statistico, ma in un sistema di trading semplicemente dici:"... se i bonds sono saliti del 2% ==> buy.."
i fattori qualitativi vanno quantificati se possibile, come si è visto con il grafico delle elezione Bush/Kerry, poi ci sono cose come lo scandalo Enron che non sono quantificabili..., ma ad es la popolarità del presidente in carica è un numero e la gente nota una correlazione con l'indice di borsa