Opportunisti e Furbi,Alfano, Monti, Renzi, Giannino

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:42

Il Renzino da Rignano è sicuramente un bravo figliolo. Come lo è Letta, Alfano e la Meloni. Ma sono persone delle mezze misure. Sono mezzi uomini. Del tiriamo avanti più o meno così. Della paura del fare e del terrore del disfare. Diciamo che Renzi è il migliore di quelli ora a disposizione. Ma se le speranze per l' italia sono riposte in lui... E' giunto il momento delle decisioni irrevocabili. :) Scherzo, ovviamte, ma l' Italia non ha bisogno ora delle mezze calzette. Ci vuole gente coi coglioni e controcoglioni, in grado di prendere decisioni impopolari e che vanno contro i grandi poteri forti europei. Purtroppo di queste persone non se ne vedono all' orizzonte. Berlusconi è stata una promessa non mantenuta. Grillo? Vedremo. Non saprei... Se son rose fioriranno. E' uscito il libro di Roberto Gervaso, scrittore che ho sempre letto con affetto, dove narra con la sua solita arguzia l' Italia descritta dal Duce, sopravvissuto ai fatti del '45. ^Che ridere l'Italia di oggi vista dal Duce#http://www.ilgiornale.it/news/cultura/che-ridere-litalia-oggi-vista-duce-962302.html^. Come sempre arguto, ecco la descrizione dei nostri Eroici Rivoluzionari del dopoguerra: "RIVOLUZIONARI: «Se fossero stati Napoleone o Churchill l'avremmo capito. Ma si chiamava, il più autorevole e carismatico, Mario Capanna, un umbro tutto casa, scuola, chiesa, amico dei parroci, che scrisse un testo di alta teologia eretica per dimostrare alla sua fidanzata che potevano andare a letto prima del matrimonio»".

 

  By: shabib on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:33

GANO , Firenze l'ho nel core ! ACMEN son tutti pupazzi , dunque , e io voglio il pupazzo che sa scrivere un programma politico chiaro e ci si attiene a tutti i costi .

 

  By: Acmen on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:30

...io dico che quello che serve ora e' l'onesta' di voler fare certe cose e l'onesta' di un uomo che ci crede disposto a combattere per il bene collettivo. ........................................... Ahahah..! miglior pupazzo non c'è...! batte perfino Berlusconi. Infatti è andato quest' estate a prendere lezioni oltreatlantico per l' onestà basta dire che prima di essere eletto sindaco si è fatto assumere dal Padre così da sfruttare prepensioni pensioni e prebende varie.. ma valà và Shabib..!

 

  By: Gano* on Lunedì 28 Ottobre 2013 11:25

> ieri l'ho ascoltato alla leopolda O Shabib, o i'cche ttu ssei, di Firenze? :)

 

  By: shabib on Lunedì 28 Ottobre 2013 10:55

ma e' l'unico che ha fatto un programma politico condivisibileeperche' chiarito in piu' punti basilari....

 

  By: foibar on Lunedì 28 Ottobre 2013 10:31

Mat-teo RE-nzi: progettato, assemblato e programmato, miglior pupazzo sulla piazza non c'è.

 

  By: shabib on Lunedì 28 Ottobre 2013 09:23

visto che qui si potrebbe parlare anche di MATTEO RENZI , du' paroline ci vonno.... ieri l'ho ascoltato alla leopolda , e devo dire che ha sicuramente maturato , e raggiunto uno spessore politico per fare molto piu' che il sindaco a Firenze. di fatto ha espresso il programma politico di un leader che va al governo , e mi garba pure di molto. se riuscisse a tramutare in realta' molti passi del suo discorso , credo che portera' via non solo la poltrona di segretario all' attuale del PD , ma anche quella di capo del governo,perche' straccera' il centrodestra ai voti. sentivo le critiche , che questo di Matteo non e' un programma di derivazione propriamente socialista, ma piu' liberale...io dico che quello che serve ora e' l'onesta' di voler fare certe cose e l'onesta' di un uomo che ci crede disposto a combattere per il bene collettivo. e dico pure che se la sinistra si lamenta, raccogliesse il frutti dell'aver rinnegato le sue radici storiche permettendo la distruzione del welfare in italia e facendo venir meno tutte le motivazioni per cui e' esistita.

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 24 Ottobre 2013 19:02

nessuno segue e si preoccupa del vile attentato alla Costituzione Non chiederanno il parere al popolo italiano per cambiare la Costituzione,faranno tutto tra di loro in gran segreto ,senza referendum . Il primo passo verso una repubblica presidenziale ovvero un restringimento della democrazia rappresentativa ad uso e consumo delle elite capitaliste http://www.esserecomunisti.it/?p=63404

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: antitrader on Domenica 13 Ottobre 2013 15:12

Vendola e' stato come un meteorite che si e' abbattuto sulla sinistra (qella vera). Anche lui possiede l'arte sublime di sparare boiate pazzesche che sembrano vere. Quando parla lo ascolti anche volentieri, ma quando finisce ti chiedi: ma cosa cazzzz ha detto questo??? L'eredita' di rifondazione comunista doveva essere raccolta da Ferrero (persona seria), purtroppo l'infausto Bertinotti appoggio' vendola che tuttavia perse il congresso ma poi fece la scissione tirandosi dietro la maggior parte dei Compagni sparando cazzate a largo spettro.

 

  By: lutrom on Domenica 13 Ottobre 2013 14:39

Mah, più lo seguo (e lo vedo...) più Vendola mi sembra (per modi di fare di dire e di pensare) il pagliaccio della sinistra, come il nano è stato il grande pagliaccio della destra... Simili anche nella sfrenata passione per il sesso, solo però uno ama la "fragolina", un altro ama invece i "duri battocchi", eh eh eh... In compenso tutti due amano metterlo nel cul. al popolo bue italiano... ---------------------------------- ^La coerenza di Vendola Vendola su Renzie negli ultimi 12 mesi#www.beppegrillo.it/2013/10/la_coerenza_di_vendola.html^

 

  By: lutrom on Domenica 13 Ottobre 2013 12:47

Intelligente e realistico il commento di Crosetto, ma, spesso, troppo osannante nei confronti del nano e del suo partito (di un tempo), nano che ha sprecato totalmente (o comunque al 95%) le sue opportunità, nano che ha promesso mari e monti e non ha mantenuto praticamente un capz.@@## quindi merita la galera o meglio il carcere duro a spaccare pietre (insieme non con belle donne ma con superdotati nigeriani arrapatissimi...); il nano in questi anni è stato impegnato essenzialmente nel difendere i suoi interessi ed a sparare palle e solo in qualche caso, sempre perché gli conveniva anche a livello personale, ha fatto anche delle cose a favore dell'Italia. Ora è giusto che paghi il prezzo del suo operato (speriamo anche nella confisca di tutti i suoi beni e speriamo anche nella scomparsa dalla scena di quell'ARPIA orrenda che è sua figlia, oltre che di certi viscidi individui, puttanume, ballerine, vecchie streghe, disabili-paralitici e nani vari che lo accompagnano). Purtroppo in Italia il governo bancario delle burocrazie europee ha ormai preso piede, ed anzi ora, come dice Crosetto, prenderà ancora più piede, e non mancano né mancheranno gli italiani che lo appoggeranno: su questo stesso forum non mancano coloro che, nascosti dietro ideologie di destra o di sinistra, sotto sotto amano il governo euroburocratico; lo vedo nella scuola, ed in altri settori: ci sono persone che hanno orgasmi a ripetizione quando devono obbedire a direttive burocratiche o farne loro stessi, è pieno di gente che, pur di difendere il loro piccolo orticello di miserabili ed i loro minuscoli privilegi da morti di fame, sono pronti a vendere il cul. e la loro libertà a qualsiasi mostro-professore burocratico o viscido dittatore con la faccina amorfa spalmata di teorie e con la boccuccia di cul. (lecca lecca, rigor somaris, mortadellone, burocrati europei vari, ecc.). Ripeto: probabilmente la salvezza, SE CI SARA', verrà essenzialmente, per l'Italia, dall'estero (Francia o altro), magari con un piccolo appoggio interno di una parte (ma solo una parte) dell'Italia (Grillo, forse).

 

  By: Trucco on Domenica 13 Ottobre 2013 11:24

Sono rimasto impressionato dal grado di conoscenza di Crosetto che emerge da quanto scrive. Io spero che Alfano e sodali facciano la fine di Fini, ma in ogni caso Berlusconi ha le ore contate, e chiunque arriverà dopo sarà facile da comprare. Se solo Berlusconi nel 2011, quando comandava ancora, fosse andato fino in fondo con il suo proposito di uscire dall'euro, forse avrebbe potuto essere ricordato nella storia.

Crosetto spiega le cose - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 13 Ottobre 2013 04:02

Commento intelligente di Crosetto. ---- ^"Non vendiamo anche il centrodestra all’Europa"#http://www.iostoconguido.it/blog/centrodestra/^ Guido Crosetto | 10 ottobre 2013 Lo scontro che si sta consumando nel PDL è qualcosa che va al di là della folkloristica divisione tra falchi e colombe o della più seria divisione tra lealisti, pontieri e governisti. Nella totale inconsapevolezza dei più, in ballo c’è il lucido e legittimo tentativo da parte di Alfano, Lupi, Quagliariello e altri, di portare il maggior partito del centro destra italiano all’interno del club di élite ed establishment di cui già fanno parte Monti, Letta, Prodi, Casini, D’Alema ed i soggetti politici loro collegati. Il loro obiettivo è quello di legittimarsi all’interno di quei salotti e di quei contesti nazionali ed internazionali dove c’è il vero potere e nei quali nessun partito del Cdx italiano é mai entrato. Questo passaggio, comprensibile nella visione di una politica che è principalmente crescita personale dei suoi protagonisti, significa blindare i confini dell’azione di quel partito, che si chiami Pdl o Fi è indifferente, in accordo con i confini di un “politicamente corretto” individuato da altri, accettare che il loro movimento entri in una sorta di recinto di “legittimità burocratico istituzionale” e di contestuale sudditanza politica. Si accettano acriticamente i paletti definiti a livello europeo e ci si confronta con un altro schieramento che ha accettato le stesse regole e lo stesso terreno di confronto. Ci si avvia, cioè, su una strada nella quale le differenze tra cdx e cds sono marginali perché la base comune politica è definita altrove, in altre sedi, in altri contesti, senza le problematiche che comportano i sistemi democratici. Non si può mettere in discussione “questa” Europa, non si può mettere in discussione “questa” moneta così costruita, non si possono ridefinire parametri fissati burocraticamente anche se uccidono un paese reale ed un popolo in carne ed ossa, si accetta la sudditanza della politica rispetto al sistema di finanza, burocrazia e banche attualmente alla guida di questo continente e del mondo. Si accetta il passaggio, indolore e certamente più sicuro e redditizio per chi lo porterà avanti, di partiti che aderiscono ad un “sistema” predefinito nel quale la vittoria dei uno schieramento o di un altro poco cambia sul piano delle grandi scelte future. Si accetta un ruolo marginale della politica, un ruolo marginale dell’Italia, una lenta decadenza del suo modello produttivo fatto da milioni di piccoli imprenditori, si sottoscrive un patto con il diavolo che congela le possibilità di rappresentanza reale di interessi diffusi dei cittadini italiani per intraprendere la strada di un pensiero unico nel quale è consentito dividersi solo sugli aggettivi. I lati positivi di questo percorso sono molti, moltissimi, ma quasi esclusivamente individuali e non del paese e del popolo. Il PDL berlusconiano era fuori da questo sistema. Lo era forse proprio in virtù del grandissimo conflitto di interesse del suo leader, perché la sua forza finanziaria e mediatica, privata, personale lo rendeva insensibile ed indifferente alle lusinghe ed offerte di quel sistema. E quel sistema lo ha sempre guardato con sospetto e diffidenza perché non era “comprabile” con sistemi tradizionali, non per superiorità morale, per ricchezza. L’unica sua necessità era garantire il suo “particolare” ma questo lo rendeva più libero su tutti gli altri fronti, più libero di ogni suo altro concorrente politico che doveva aggiustarsi difendendo una pluralità di interessi di altri poteri. Questa libertà, pur nascendo da una contraddizione democratica, lo rendeva capace di interpretare meglio di altri, con totale libertà e con scientifico cinismo, il sentimento popolare di una parte del paese. La sua forza in questi anni è infatti stata la diversa possibilità di espressione e linea che poteva permettersi rispetto ad altri schieramenti obbligati ad accettare compromessi continui con poteri reali esigenti e molto più forti della politica e delle Istituzioni democratiche. Allo stesso modo gli concedeva una disinvoltura realistica e pragmatica nei rapporti internazionali, dalla Libia alla Russia, che non poteva essere concessa all’Italia. Proprio per questo motivo, la riconduzione del Pdl nell’alveo della “linea giusta”, il passaggio politico dell’altro giorno, questo governo Alfetta o Lettano, è stato benedetto in modo bipartisan, da Schulz in nome dei socialdemocratici e dalla Merkel in nome dei popolari, avvallato da un messaggio di parte del Presidente della Repubblica, unico nella storia repubblicana, di Squinzi, e di tutti quelli che in un modo o nell’altro devono la loro sopravvivenza o il loro futuro al sistema bancario/finanziario/burocratico attualmente al comando. Proprio a dimostrare che non esisteranno nemmeno più in Italia differenze se non marginali, tra i due schieramenti. Ma questa possibile scelta del pdl, che da un lato rafforza le persone che l’hanno guidata, apre loro spazi di radiosi futuri personali, dall’altro uccide una possibilità di espressione democratica in questo paese e sancisce in modo drammatico la linea di scivolamento dell’italia nella categoria dei paesi di serie b, in attesa della c. La vicenda interna del pdl diventa pertanto importante non perché sembra ridisegnare il ruolo di Berlusconi, che negli ultimi mesi ha sbagliato a mio avviso tutto ciò che si poteva sbagliare, non per il destino di alcuni falchi che sono riusciti a regalare, con il loro integralismo, la palma di moderati seri a persone cui poco importa del paese ed ancor meno del centro destra, non per la classe dirigente che non esiste di un partito che non è mai nato, ma per la rappresentanza della parte produttiva di questo paese che sarà uccisa da “questa” Europa, per le piccole e medie imprese, per agricoltori, artigiani, commercianti, ma anche per i loro dipendenti, che hanno perso ogni possibilità di essere difesi dal percorso di distruzione scientifica portato avanti dalle scelte economiche funeste accettate dal nostro paese. Oggi siamo un po’ più accettabili in Europa, ma non per la nobiltà delle nostre scelte. Oggi una parte in più del sistema politico italiano è stata fagocitata in questa informe accozzaglia di euroentusiasti senza ragione. Anche il centro destra è stato messo in sicurezza. Ma non è in sicurezza il paese. Ora questo Governo dei buoni e gentili, questo governo i cui leader assomigliano anche fisicamente ai burocrati europei, approverà un’ennesima manovra, da 10 miliardi se non 15: di tasse, di prelievi, di imposte. Saranno nascoste, magari avranno un nome straniero, saranno affiancate da alcune finte concessioni, come i 20 euro in busta paga, ma questo è il valore che entro dicembre faranno uscire dalle tasche degli italiani. Questo governo proseguirà con la compressione scientifica, in nome della competitività, del potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti. Questo governo non farà il minimo atto nei confronti di un sistema bancario che sta strozzando ogni giorno migliaia di imprese e famiglie. Questo governo non disturberà i manovratori europei. Questo governo aiuterà la lenta conquista da parte di multinazionali del mondo della parte sana industriale del paese. Questo governo magari farà come sta facendo in Grecia il suo gemello e cercherà di far diventare reato di opinione le critiche all’Europa ed all’Euro. Questo Governo continuerà a dare più credito a Befera che ai milioni di italiani uccisi da cartelle ed interessi surreali. Questo governo continuerà a calpestare lo statuto del contribuente; questo Governo non sarà in grado di toccare minimamente lo strapotere di una burocrazia intollerabile. Quello di Alfano non può e non potrà essere il centro destra che Berlusconi aveva detto di volere e che non é mai riuscito a costruire perché in realtà non gli interessava. E’ un’altra cosa. Con una sua legittimità, una sua logica, una sua ratio, una sua nobiltà politica. Ma la parte di società che sempre si è riconosciuta nel centro destra sarà da domani orfana. Si apre quindi la sfida a rappresentare questo popolo. Una sfida che ha bisogno di parole d’ordine forti e di proposte concrete che rompano lo steccato nel quale é stato compresso il paese. parole come sovranità nazionale, interesse nazionale, identità nazionale, libertà. Sfida che non penso potranno più cogliere i falchi o le colombe. Sfida che molte persone libere possono provare a raccogliere uscendo dalle prigioni dei vecchi partiti di appartenenza. Sfida che vorrebbe cogliere l’officina che abbiamo lanciato: sfidando il falso popolarismo europeo, svenduto alla finanza, in favore del popolo, la svenduta socialdemocrazia europea in favore della parte più debole del paese, l’inutile demagogia grillina per costruire istituzioni credibili che difendano chi non ha voce. Guido Crosetto @guidocrosetto =============================== Ci sono salotti e contesti nazionali ed internazionali dove c’è il vero potere, quello finanziario e mediatico globalem che oggi è molto concentrato, ma "entrarci significa blindare i confini dell’azione del partito", dopo che ti chiami Pdl o PD, laburisti o conservatori è quasi indifferente. Per starne fuori però occorre una forza particolare, una base di potere personale e ovviamente nessuno di questi Alfano, Renzi, Letta, Monti ce l'ha, per cui giustamente dal loro punto di vista personale si appoggiano ai poteri fuori dall'Italia. E' umano, è normale, tengono famiglia, hanno le rate del mutuo! Berlusconi invece coi suoi miliardi, i media e il suo carisma la forza ce l'aveva eccome e l'ha sprecata, ma ogni tanto dava segno di uscire dai confini stabiliti, come quando si appoggiava a Putin oppure, come ha rivelato questa estate Lorenzo Bini Smaghi, quando ha parlato nel 2011 in sede europea di far uscire l'Italia dall'Euro (e tutti assieme i poteri forti lo hanno fatto fuori) ^"Bini Smaghi: "Berlusconi fatto dimettere perché voleva uscire dall'euro"#http://www.huffingtonpost.it/2013/09/13/bini-smaghi-berlusconi-euro_n_3920794.html^. I mass media globali tipo Economist e Financial Times lo hanno attaccato sempre e sistematicamente dal primo giorno perchè avevano l'ordine dall'alto di eliminare l'unico politico occidentale che non era affidabile, che poteva anche fottersene di quello che decidevano. Comunque adesso è molto se sta fuori dal carcere, il suo tempo è finito e l'ha sprecato coi suoi vizi. Beppe Grillo non ha il potere mediatico e non ha i soldi (un centinaio di milioni li avrebbe... ma non sembra come i Kennedy che per l'ambizione politica hanno speso buona parte dei loro soldi...). Ha il carisma. Però deve imparare a scegliere la gente.

 

  By: farenheit on Lunedì 07 Ottobre 2013 16:57

"Il sistema pensionistico italiano e' diventato una porcheria immonda. In particolare l'ultima riforma (ma anche le precedenti) hanno aggiunto porcherie a porcheria. In sostanza si e' scaricato tutto il peso del sistema pensionistico sugli attuali lavoratori i quali, dopo aver pagato pensioni indecenti agli attuali pensionati, riceveranno due dita negli occhi quando la campana suonera' per loro (da gennaio 2013 sono stati ulteriormente tagliati (4 6%) i coefficienti di trasformazione nel silenzio generale di tutti)............" ------------------------------------------------------------------------------------------- E' tutto dannatamente vero purtroppo. Ma non vorrei che tu fossi stato uno di quelli che nel 1994, ovvero 20 anni fa, ha fatto parte del cosiddetto "milione" portato in piazza dalla triplice CGIL-CISL-UIL per manifestare contro la prima e forse l'unica riforma buona che voleva fare il berlusca nel suo primo governo, cioè la riforma delle pensioni. Fosse passata allora molti dei privilegiati di oggi di cui parliamo, andati in pensione giovani e col retributivo, non sarebbero tali. E d'altronde, ma questa è solo una mia sensazione, fu da lì che il berlusca capì l'andazzo di cose nel nostro paese e da lì in avanti pensò ormai al proprio esclusivo tornaconto perchè tanto aveva capito che questo paese è irriformabile.

 

  By: antitrader on Sabato 05 Ottobre 2013 23:09

Il sistema pensionistico italiano e' diventato una porcheria immonda. In particolare l'ultima riforma (ma anche le precedenti) hanno aggiunto porcherie a porcheria. In sostanza si e' scaricato tutto il peso del sistema pensionistico sugli attuali lavoratori i quali, dopo aver pagato pensioni indecenti agli attuali pensionati, riceveranno due dita negli occhi quando la campana suonera' per loro (da gennaio 2013 sono stati ulteriormente tagliati (4 6%) i coefficienti di trasformazione nel silenzio generale di tutti). La teoria secondo la quale chi ha pagato contributi sufficienti e' giusto che prenda una pensione milionaria e' decisamente ridicola (a parte il fatto che per prendere 10.000 euro di pensione al mese sono necessari 2,5 milioni di versamenti e vorrei proprio vedere chi li ha effettivamente versati). Ma la questione se li abbia versati o meno e' abbastanza irrilevante, se lo stato e' fallito ti attacchi al tram cosi' come resti con un pugno di mosche in mano se il gestore del tuo fondo pensione privato scappa con la cassa. Le attuali vergognose pensioni vengono pagate con i soldi della gestione separata ( la gestione degli s *** ti) che e' l'unica in forte attivo in quanto, essendo una cosa recente, eroga un bassissimo numero di pensioni. Le pensioni in essere (270 miliardi) andrebbero tagliate di botto di un bel 50 miliardi da destinare alla riduzione delle tasse, invece si continua a tagliare e a rinviare quelle future nell'indifferenza generale. E per forza, il 90% della popolazione non conosce queste cose e quelli che avrebbero tutti gli strumenti per valutarle non trovano di meglio da fare che ripetere all'infinito le solite fesserie sulle banche, l'europa, la finanza etc... mentre la politica ladra e corrotta dietro la porta gli sfila di soppiatto gli ultimi spiccioli.