aspettando il crollo immobiliare 2

 

  By: FABIOLAIN on Sabato 20 Ottobre 2007 02:57

Cos’è cambiato dallo scorso agosto? Nel mezzo della crisi subprime e alle prime avvisaglie di ingessatura del mercato del credito le autorità monetarie e politiche di mezzo mondo si erano spese in dichiarazioni tranquillizzanti. A distanza di due mesi il vento sembra essere radicalmente cambiato. A poche ore dalle forti parole del Segretario al Tesoro americano, Henry Paulson, secondo cui “la crisi è più grave di quanto sospettato”, e di altrettante preoccupate espressioni di Jaime Caruana del Fondo monetario internazionale, Erkki Liikanen, membro del Consiglio della Banca centrale europea, ha chiarito oggi che l’attuale fase di turbolenza potrebbe essere una minaccia grave per tutti i mercati finanziari. Parlando alla Georgetown University, Paulson ha detto che “nonostante le solide condizioni economiche di fondo”, la correzione immobiliare “non si sta esaurendo con la rapidità attesa” e potrebbe continuare “ad impattare sull’economia, i mercati dei capitali e molti proprietari di case”. La novità più importante riferita da Paulson riguarda però un’estensione del numero di proprietari di case in difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui, che, a detta dello stesso ministro del Tesoro Usa, starebbe iniziando a riguardare anche i pagamenti dei mutui prime, quelli di qualità. I proprietari di immobili potrebbero però non essere gli unici a subire il colpo. “Più a lungo i prezzi delle case rimangono stagnanti – ha detto Paulson - più forte sarà la penale imposta alla crescita futura”. Caruana invece, nel suo ruolo di esperto del mercato dei capitali del Fmi, ha detto di aspettarsi che per la soluzione della crisi ci vorranno settimane o mesi, sottolineando l’assenza di dati certi sulla situazione dei prestiti interbancari e sulla valutazione dei documenti di bilancio. Intanto però i segnali di una decelerazione del mercato del credito si fanno sentire anche in Italia. E’ quanto emerge dal Bollettino economico della Banca d’Italia. Le banche italiane che hanno partecipato alla Bank lending survey dell’Eurosistema hanno infatti segnalato difficoltà nel reperimento di fondi sul mercato monetario e obbligazionario negli ultimi tre mesi. Una situazione che potrebbe riflettersi in una maggiore rigidità dell’offerta di credito nell’ultima parte dell’anno e che secondo lo stesso Bollettino ha già portato a un aumento dei tassi applicati ai prestiti più rischiosi. Nella survey le banche segnalano inoltre di prevedere che le difficoltà nella raccolta possano prolungarsi nel prossimo trimestre, pur con una lieve attenuazione, ripercuotendosi sui margini e sulle quantità erogate. :eek::eek::eek: ciao gekko ! secondo te le case caleranno dai prezzi attuali ?

 

  By: ocramwall on Venerdì 19 Ottobre 2007 12:02

Certo che a leggere 'sto treadh vien voglia di buttarsi dal ponte :eek: No....No , meglio buttarci il gekko........:D:D

 

  By: percefal on Venerdì 19 Ottobre 2007 01:25

Certo che a leggere 'sto treadh vien voglia di buttarsi dal ponte :eek:

 

  By: tronchetta on Giovedì 18 Ottobre 2007 18:14

quando scrivi tu, meglio toccarsele! http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/7/7a/Corna.jpg/180px-Corna.jpg

 

  By: gekko's on Giovedì 18 Ottobre 2007 17:38

Macerata 14:00, 14:00 SI SUICIDA IN FABBRICA, NON RIUSCIVA A PAGARE MUTUO CASA Un’operaio di 43 anni si è suicidato questa mattina nella fabbrica dove lavorava, la \"Meloni\" di Tolentino, in provincia di Macerata, impiccandosi con una corda al collo. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, residente a Pollenza era in condizioni di depressione perchè non riusciva più a pagare con il suo solo salario il mutuo della casa, dopo che la moglie era stata licenziata nei mesi scorsi dal suo impiego precario. Mentre in precedenza, con due stipendi, le rate venivano pagate dalla coppia senza particolari difficoltà , dopo il taglio di uno dei due redditi familiari, la situazione si è fatta sempre più difficile da affrontare, con le preoccupazioni che aumentavano di giorno in giorno. Fino al tragico epilogo di oggi, con l'operaio che si è impiccato nell'azienda dove lavorava, quasi in un tragico ma simbolico gesto di denuncia, oltre che di disperazione. L’uomo lascia la moglie e una figlia di sei anni.

 

  By: gekko's on Giovedì 18 Ottobre 2007 17:33

Cos’è cambiato dallo scorso agosto? Nel mezzo della crisi subprime e alle prime avvisaglie di ingessatura del mercato del credito le autorità monetarie e politiche di mezzo mondo si erano spese in dichiarazioni tranquillizzanti. A distanza di due mesi il vento sembra essere radicalmente cambiato. A poche ore dalle forti parole del Segretario al Tesoro americano, Henry Paulson, secondo cui “la crisi è più grave di quanto sospettato”, e di altrettante preoccupate espressioni di Jaime Caruana del Fondo monetario internazionale, Erkki Liikanen, membro del Consiglio della Banca centrale europea, ha chiarito oggi che l’attuale fase di turbolenza potrebbe essere una minaccia grave per tutti i mercati finanziari. Parlando alla Georgetown University, Paulson ha detto che “nonostante le solide condizioni economiche di fondo”, la correzione immobiliare “non si sta esaurendo con la rapidità attesa” e potrebbe continuare “ad impattare sull’economia, i mercati dei capitali e molti proprietari di case”. La novità più importante riferita da Paulson riguarda però un’estensione del numero di proprietari di case in difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui, che, a detta dello stesso ministro del Tesoro Usa, starebbe iniziando a riguardare anche i pagamenti dei mutui prime, quelli di qualità. I proprietari di immobili potrebbero però non essere gli unici a subire il colpo. “Più a lungo i prezzi delle case rimangono stagnanti – ha detto Paulson - più forte sarà la penale imposta alla crescita futura”. Caruana invece, nel suo ruolo di esperto del mercato dei capitali del Fmi, ha detto di aspettarsi che per la soluzione della crisi ci vorranno settimane o mesi, sottolineando l’assenza di dati certi sulla situazione dei prestiti interbancari e sulla valutazione dei documenti di bilancio. Intanto però i segnali di una decelerazione del mercato del credito si fanno sentire anche in Italia. E’ quanto emerge dal Bollettino economico della Banca d’Italia. Le banche italiane che hanno partecipato alla Bank lending survey dell’Eurosistema hanno infatti segnalato difficoltà nel reperimento di fondi sul mercato monetario e obbligazionario negli ultimi tre mesi. Una situazione che potrebbe riflettersi in una maggiore rigidità dell’offerta di credito nell’ultima parte dell’anno e che secondo lo stesso Bollettino ha già portato a un aumento dei tassi applicati ai prestiti più rischiosi. Nella survey le banche segnalano inoltre di prevedere che le difficoltà nella raccolta possano prolungarsi nel prossimo trimestre, pur con una lieve attenuazione, ripercuotendosi sui margini e sulle quantità erogate. :eek::eek::eek:

 

  By: gekko's on Giovedì 18 Ottobre 2007 17:31

Orafo ruba oro per pagare il mutuo -------------------------------------------------------------------------------- Sottraeva pochi grammi per volta Un operaio di una azienda orafa toscana è stato arrestato con l' accusa di aver sottratto alcuni chili di oro, portandosene via un poco per volta. Per l' uomo, sposato e con figli, sono scattate le manette per furto aggravato. Agli agenti ha raccontato di essere in difficolta' economiche e di aver rubato per far fronte ad un mutuo, ma la polizia sta verificando la sua situazione patrimoniale. F/tgcom:eek::eek::eek::eek::eek

 

  By: tronchetta on Giovedì 18 Ottobre 2007 16:49

ciao gekko, eccoti una chicchetta niente male, tu e il tuo catastrofismo sul mercato immobiliare.... non lo sapevi che esistono ancora case a buon mercato, alla portata di tutte le tasche? e le spese di condominio sono due spiccioli !!!!! :D:D:D:D ^clicca qui#http://www.brownharrisstevens.com/detail.aspx?id=364979^

 

  By: gekko's on Lunedì 15 Ottobre 2007 20:22

Pignoramenti raddoppiati in un anno Caro-mutui, a Milano ogni giorno otto case all'asta Assoedilizia e Consumatori: per molti è impossibile far fronte a rate e spese condominiali. Oggi scade la proroga degli sfratti, sindacato in allarme Otto abitazioni pignorate ogni giorno a Milano: nei primi tre mesi dell'anno, le esecuzioni immobiliari per insolvenza dei mutui presso il Tribunale sono quasi raddoppiate (708) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un dato allarmante, diffuso congiuntamente da Assoedilizia e dal Patronato del Movimento cristiano lavoratori: «Sintomo di una situazione che sta peggiorando in una città dove il pane è oro e costa 4 euro al chilo», dice il presidente provinciale Paolo Viana. Si è costretti a scegliere tra le rate del mutuo che continua a crescere e quelle delle spese condominiali. Chi aveva sognato la casa di proprietà, per affrancarsi da affitti sempre più gravosi, ora rischia di rimanere strozzato dai debiti. A dare una fiammata all'emergenza casa c'è anche la scadenza, oggi, della proroga per la sospensione degli sfratti. «La commissione prefettizia che doveva garantire il passaggio da casa a casa attraverso il Comune — spiega Stefano Chiappel-li, segretario Sunia — da febbraio ha sistemato un centinaio su mille posizioni. Mentre il governo ha stanziato i fondi per l'emergenza solo pochi giorni fa. Serve una nuova proroga». Assoedilizia avverte: «Se la tendenza dei pignoramenti dovessero perdurare nella seconda metà del 2007, l'incremento sarebbe del 27 per cento rispetto al passato». Ma il presidente Achille Colombo Clerici precisa che «questo problema non deve trasformarsi in un costo sociale. Chi contrae un mutuo fa una scelta finanziaria precisa. Il mutuo a tasso variabile va considerato alla stregua di un investimento in Borsa sbagliato ». Il «monte-mutui» contratto in Italia (250 miliardi di euro, nel secondo trimestre dell'anno) «è l'equivalente del 17% del Pil — conclude Colombo Clerici —. E i mutui in corso coprono di ipoteche l'8 per cento del valore del patrimonio residenziale privato e il 15 per cento delle abitazioni italiane». L'associazione che raggruppa le banche, l'Abi, smorza la polemica. Cifre gonfiate, dice. Ma le associazioni consumatori rilanciano l'allarme pignoramenti anticipato anche da Adusbef nei giorni scorsi. «Siamo sommersi da problematiche legate ai mutui a tasso variabile», dice Francesca Arnaboldi di Confconsumatori. «Il disagio e la preoccupazione che raccogliamo ai nostri sportelli è enorme», le fa eco Angelo Motta, segretario Adiconsum Lombardia. Il mutuo-casa, che poteva essere la molla di un passo in avanti nella scala sociale, rischia di trasformarsi in una pietra al collo: «Un extracomunitario con moglie e figli — racconta Tommaso Di Buono, segretario milanese della stessa associazione — ha perso il lavoro per qualche mese. Poi è stato riassunto come operaio. Ma non ha versato rate per 10 mila euro e la sua banca l'ha prima diffidato, poi ha iniziato la procedura di pignoramento. Quando l'uomo è stato nelle condizioni di pagare di nuovo le sue rate, gli è stata negata la possibilità di rateizzare il vecchio debito. O pagava l'intero importo del mutuo, 120 mila euro, o chiuso. Ci vorranno due anni perché la procedura di esproprio si concluda. Ma, drammaticamente, la strada è segnata». Paola D'Amico 15 ottobre 2007 Fonte: Corriere della Sera

 

  By: Orso al Nasdaq on Domenica 14 Ottobre 2007 17:47

Caro-mutui, a rischio una famiglia su due da Milano La crisi dei mutui non riguarda solo l’America: anche in Italia aumentano le famiglie in difficoltà perché non riescono a sostenere gli aumenti delle rate e rischiano di perdere la casa, pignorata e messa all’asta dalla banca creditrice. A lanciare l’allarme è l’Adusbef, l’associazione in difesa degli utenti bancari e finanziari, che stima per il 2007 una crescita media del 19% di pignoramenti ed esecuzioni immobiliari: su 3,5 milioni di famiglie che hanno contratto un mutuo, più della metà, ossia 1,8 milioni, sarebbero a rischio insolvenza. E nelle metropoli è anche peggio: solo a Milano pignoramenti ed esecuzioni dovrebbero salire quest’anno del 22%, a Roma poco meno, il 21 per cento. Ma le richieste, secondo un monitoraggio effettuato dall’associazione nei tribunali di alcune città, sono in crescita in tutta Italia: Monza (25%), Mantova (18%), Rovigo (19%), Venezia (16%), Macerata (27%) e Pinerolo (15%). Una preoccupante escalation in cui, secondo l’Adusbef, le banche hanno responsabilità ben precise. «Mentre negli altri Paesi europei - afferma l’associazione guidata da Elio Lannutti - con banche più portate a offrire buona consulenza, il 50% dei mutui sono stati erogati a tasso fisso, in Italia questa tipologia riguarda solo il 9 per cento. Questo significa che milioni di famiglie sono state vincolate a pesanti prestiti di lungo periodo che, con il rincaro del costo del denaro (prevedibile dal momento che nel 2004 i tassi di interesse erano ai minimi storici e tutti gli indicatori stimavano un loro aumento), nel giro di pochi anni sono divenuti insostenibili, anche per la rapidità delle banche italiane nel trasferire le decisioni di politica monetaria, a ogni ritocco del costo del denaro». L’Abi, l’associazione delle banche italiane, ribatte: «Quelle diffuse dall’Adusbef sono cifre per noi ignote, che non hanno alcuna relazione con i tassi di interesse sui mutui». E fonti bancarie rimandano a una recente indagine del centro studi Abi secondo cui il livello di rate non pagate è al massimo dell’1% in più rispetto a un anno fa. Ma anche l’ultimo bollettino Bce, datato 12 ottobre 2007, fotografa una contrazione del 15% della richiesta di finanziamenti per l’acquisto di una casa, che si aggiunge alla flessione del trimestre precedente. Un calo, sostiene ancora l’Adusbef, che in parte deriva dall’aumento dei tassi, in parte da maggiori garanzie richieste dopo la crisi dei subprime. E non è tutto: l’Adusbef ha anche presentato «esposti-denunce» in cui si chiede l’apertura di un’indagine nei confronti dei legali rappresentanti l’Abi e diverse banche, che hanno costituito Asteimmobili, società che nei tribunali di Roma, Milano e Genova «fa lavoro di cancelleria come altri pubblici ufficiali in gangli alquanto delicati come le esecuzioni immobiliari e le procedure fallimentari».

 

  By: Orso al Nasdaq on Domenica 14 Ottobre 2007 16:57

condivido il tuo pensiero _ Ma ti dico che ultimamente la stampa sta incominciando a scrivere qualcosina come questa _ Mutui,Adusbef:boom di pignoramenti Esecuzioni in aumento del 19% nel 2007 Le rate dei mutui salgono con il rialzo dei tassi e le famiglie italiane faticano sempre più a far onore al proprio impegno con le banche. E' quanto emerge dai dati elaborati dall'Adusbef. Quest'anno i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari - secondo l'associazione a difesa dei consumatori - dovrebbero aumentare del 19% a causa dell'insostenibilità delle rate dei mutui, concessi per il 91% a tasso variabile e quindi suscettibili. Secondo i dati dell'Adusbef, sarebbero 1,9 milioni le famiglie che faticano a pagare le rate. Complessivamente, i crescenti costi legati alla casa stanno mettendo a dura prova 3,6 milioni di famiglie, di cui 1,7 milioni incontra problemi con l'affitto, mette la parte restante sconta il caro rate. Sotto accusa le banche L'associazione mette sotto accusa gli istituti di credito che avrebbero \"costretto milioni di consumatori, ad accendere mutui a tasso variabile quando, specie nel 2004, i tassi di interesse erano ai minimi storici e non si doveva consigliare o imporre (molte banche non erogavano proprio i tassi fissi) agli utenti bancari, di essere gravati di pesanti prestiti di lungo periodo (30-40 anni) a costi apparentemente più bassi che però, con il rincaro del costo del denaro, solo due anni dopo diventavano sempre più insostenibili\". Secondo le stime - precisa l'Adusbef - le procedure immobiliari o pignoramenti sarebbero pari al 3,5% del totale dei mutui, quindi a circa 120.000 su 3,5 milioni del totale, \"perché la maggior parte di essi e' stato erogato a tasso variabile e risente del rialzo dei tassi della Bce, quando negli anni 2003-2004 i tassi di interesse erano arrivati ai minimi storici e tutti gli indicatori stimavano un loro aumento\". L'insolvenza - si legge in una nota - riguarda nel 91% dei casi contratti a tasso variabile \"per responsabilità precisa delle banche che non negoziano gratuitamente i mutui né applicano il decreto Bersani sulla portabilità\".

 

  By: gekko's on Domenica 14 Ottobre 2007 10:55

Il Corriere informa oggi 24 settembre i lettori con nonchalance che il baratro dei mutui sub-prime supera i 200 miliardi di dollari. Come interpretare la notizia? Prima cosa, quando il megafono di proprietà degli speculatori annuncia la catastrofe, tanto accuratamente celata ai lavoratori per anni, significa che il grande capitale ha già preso le contromisure. Che cosa è accaduto? Semplicemente il rischio è stato ceduto, venduto, cartolarizzando tutto. E' stato scaricato totalmente sui lavoratori. In seconda istanza il grande capitale ci avvisa che a breve la situazione peggiorerà. Ci vogliono far credere che nessuno ha potuto far niente per contrastare questi fenomeni economici, che semplicemente si verificano come perturbazioni, invece di essere controllati con puntiglio dagli avvoltoi speculatori. I lavoratori dovranno quindi pagare tutto, muti e rassegnati. Ma cosa accadrà in concre to a breve? Il numero di case sul mercato d'ora in poi aumenterà enormemente, per la messa in vendita degli immobili dei mutuatari insolventi, per la disponibilità di case nuove la cui costruzione è iniziata prima del grande crack e per le vendite speculative. Per la legge della domanda e dell'offerta, sconosciuta solo ai venditori e costruttori di case, all'aumentare dell'offerta in concomitanza con la diminuzione della domanda si intensificherà il tanto temuto vero crollo epocale dei prezzi, già ora ampiamente in corso. Purtroppo nessuno sa quanto è profondo il baratro. Potrebbe non avere fondo visto che il limite al crollo dipende solo dalle aspettative dei consumatori, in questo periodo decisamente negative. Certamente, considerato che un iper-ciclo speculativo di tale portata non si è mai verificato prima, vedremo qualcosa di assolutamente catastrofico, il cui unico vago riferimento è la grande crisi del 1929. Potrebbe effettivamente crollare l'i ntera economia. Se un numero sufficiente di persone penserà che ritirare i soldi dalla circolazione sarà la cosa più opportuna, si avrà la famosa crisi della liquidità keynesiana o marxiana, ergo grande crack del sistema con conseguenze apocalittiche. Chi non ha una villa ai caraibi farà la fame sul serio. ^clicca qui#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/09_Settembre/24/fmi_mutui_agenzie_rating.shtml^ Altra notizia, che stranamente non vediamo nè sul Corriere, nè su altre testate giornalistiche. Chissà come mai. Il mercato immobiliare in Italia crolla del 40% a settembre. Un buon 40% di persone ha rinunciato a fare offerte di acquisto. Il 40% in meno di 1 mese???!!!!! Sarebbe come minimo una notizia da prima pagina su tutti i quotidiani nazionali, ben più importante del solito caso di cronaca nera sbattuto in faccia ai lettori per offuscare le loro menti. I giornali invece tacciono, silenzio assoluto, notizia topo secret che ci arriva solo grazie ai blog e a internet. Questa è l'informazione italiana, finanziata dallo stato con i soldi dei lavoratori ma saldamente controllata dai grandi speculatori. ^clicca qui#http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2268¶metro=economia^

 

  By: gekko's on Domenica 14 Ottobre 2007 10:25

L'ALLARME LANCIATO DALL'ASSOCIAZIONE CONSUMATORI Rialzo dei mutui: record di pignoramenti L''Adusbef: aumentaranno del 19% a causa dell'insostenibilità delle rate di quelli a tasso variabile ROMA - Le rate dei mutui salgono con il rialzo dei tassi e le famiglie italiane faticano sempre più a far onore al proprio impegno con le banche: quest'anno i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari - secondo le stime dell'Adusbef - dovrebbero aumentare del 19% a causa dell'insostenibilità delle rate dei mutui, concessi per il 91% a tasso variabile e quindi suscettibili, «anche per la rapidità delle banche italiane», a ogni ritocco del costo del denaro. BANCHE NEL MIRINO - L'associazione dei consumatori punta il dito contro le banche, accusate di «aver costretto milioni di consumatori, ad accendere mutui a tasso variabile quando, specie nel 2004, i tassi di interesse erano ai minimi storici e non si doveva consigliare o imporre (molte banche non erogavano proprio i tassi fissi) agli utenti bancari, di essere gravati di pesanti prestiti di lungo periodo (30-40 anni) a costi apparentemente più bassi che però, con il rincaro del costo del denaro, solo due anni dopo diventavano sempre più insostenibili». Secondo le stime - precisa l'Adusbef - le procedure immobiliari o pignoramenti sarebbero pari al 3,5% del totale dei mutui, quindi a circa 120.000 su 3,5 milioni del totale, «perchè la maggior parte di essi è stato erogato a tasso variabile e risente del rialzo dei tassi della Bce, quando negli anni 2003-2004 i tassi di interesse erano arrivati ai minimi storici e tutti gli indicatori stimavano un loro aumento». Ecco di seguito una tabella che mostra le stime Adusbef di aumento, per il 2007, di pignoramenti ed esecuzioni in alcune città. 13 ottobre 2007

 

  By: gekko's on Domenica 07 Ottobre 2007 15:52

Mirko 2007-09-05 14:42 deluso per sempre ho fatto un mutuo a 35 anni spinto anche dai miei genitori. sono passati due anni e il debito residuo è pressocché intatto. ma come ho pagato solo interessi? Oggi i tassi sono saliti e non penso di riuscire più a mantenere questi sacrifici (no vacanze da due anni e pizza 1 volta al mese). Ho provato a metterlo in vendita ai prezzi delle agenzie ma nisba. Per vendere incorrerò in una perdita e non voglio. Ma proprio adesso i prezzi delle case dovevo abbassarsi, proprio ora che la Bce ha deciso di rovinarci tutti. Che ben venga una mossa del governo così come ha fatto Bush Giuseppe e Angela 2007-09-05 14:43 per Franca da Roma Cara Franca, ti capiamo benissimo siamo coniugi e abbiamo vissuto la tua stessa esperienza quando ci siamo sposati nel 2005 e abbiamo acquistato casa. prima le banche non ci volevano fare il mutuo poi grazie al mediatore creditizio (pagato con una commissione dell'1,5% sull'erogato) si. Ma il mutuo a tasso variabile oggi non riusciamo più a pagarlo. era meglio che allora la banca ci avesse bocciato la pratica. Ciao e buona fortuna

 

  By: gekko's on Domenica 07 Ottobre 2007 15:45

\"Ero disperato per il mutuo\" \"Non ce la facevo più. Il mutuo era passato da 3.000 a 5.200 euro al mese, ero disperato non sapevo piu' dove sbattere la testa\". così Paolo Friggi ha spiegato, stravolto, i Motivi che lo hanno spinto a simulare il suo sequestro durante l'interrogatorio davanti ai magistrati milanesi che hanno poi spiegato ai giornalisti:\"Si è reso conto di aver fatto una grossa sciocchezza, ciò che lo ha convinto a desistere è stata anche la pressione delle forze dell'ordine, che gli erano arrivate molto vicine\". ^clicca qui#http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo378006.shtml^