By: Esteban. on Mercoledì 28 Maggio 2014 14:58
Potete anche iniziare a far uso di Cannabis ...
In europa pare abbiano già iniziato ...
Da Ansa
Tutti i Paesi Ue, compresa l'Italia, inseriranno ''una stima nei conti (e quindi nel Pil)'' delle attività illegali, come ''traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)''.
La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat. Lo rileva l'Istat.Il 2014 segna il passaggio ''ad una nuova versione delle regole di contabilità'', tanto in Italia come in gran parte dei paesi Ue. Il cambiamento interesserà anche il Pil. Lo comunica l'Istat, spiegando che le spese per ricerca e sviluppo saranno considerate investimenti e non più costi, un cambiamento che ''determina un impatto positivo'' anche ''sul Pil''.
L'aggiornamento potrebbe portare per l'Italia, si stimava a gennaio a Bruxelles, a una revisione al rialzo del livello del Pil tra l'1% e il 2%.Si tratta di una novità che rientra nelle modifiche condivise a livello europeo e connesse, evidenzia l'Istat, al ''necessario superamento di riserve relative all'applicazione omogenea tra paesi Ue degli standard già esistenti''.
^Rapporto Pil drogato per Fiscal Compact#http://www.wallstreetitalia.com/article/1696817/rapporto-pil-drogato-per-fiscal-compact.aspx^
Più Imbecilli di così si muore ...
in questi anni di euro non è che hanno sbagliato politiche ...no..., si sono solo dimenticati di inserire queste voci mancanti ...
I Governi dell'eurozona, anche in applicazione del Fiscal Compact, dovendo ridurre l'incidenza del debito in rapporto al Pil e non "potendo" agire sul primo parametro, hanno ben pensato di agire sul Pil, aumentandone il valore inglobando anche le attività criminali.
Al netto del fatto che questo non produrrà nessun gettito aggiuntivo per le casse dello stato, considerato anche che l'incidenza del peso fiscale viene misurata in rapporto al PIL, c'è da scommettere che i soloni al governo che occupano l'indecente dibattito politico che ritualmente va in onda, avranno anche il coraggio di dire che le tasse saranno diminuite grazie alla loro azione di governo, omettendo di dire all'opinione pubblica (che abbocca) come stanno realmente le cose. Senza poi dimenticare che i governi, messi alle strette dalla necessità di diminuire il rapporto debito/Pil, verosimilmente, saranno sempre più tolleranti verso quelle attività criminali considerate nel calcolo della performance economica, poiché produrranno Pil aggiuntivo e quindi contribuiranno a diminuire l'incidenza del debito in rapporto alla "ricchezza" prodotta, migliorando, solo apparentemente, i conti pubblici.
Questa è l'Europa che gli italiani hanno votato lo scorso 25 maggio e questa è l'Europa che avranno per i loro figli.
Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy pronunciava, presso l'università del Kansas, un discorso nel quale evidenziava -tra l'altro- l'inadeguatezza del PIL come indicatore del benessere delle nazioni economicamente sviluppate. Ricordarlo, in un simile contesto, ne vale davvero la pena.