cabale di potere, clan, illuminati, ebrei, massoni

 

  By: pana on Mercoledì 16 Febbraio 2011 17:03

e possibile leggersi A SCROCCO una parte del FANTASTICO LIBRO "Secrets of the American Empire"uno spaccato dell oligarchia industriale e finanziaria, fatto da uno che ci lavorava dentro e che ha sfidato svariate minacce di morte http://books.google.it/books?id=8qnLQAbyUWEC&printsec=frontcover&dq=john+perkins&hl=it&ei=1uZbTeXSLpW34Ab1h4yZDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CDwQ6AEwAw#v=onepage&q&f=false

سرايا القدس تبث مشاهد جديدة لقنص جندي إسرائيلي من وحدة الهندسة شرقي مدينة غزة - YouTube

 

  By: prg80t on Mercoledì 16 Febbraio 2011 10:23

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7970

THE PERFECT BAILOUT - alberta  

  By: alberta on Giovedì 03 Febbraio 2011 00:43

Stock: Freddie Mac

Non ho tempo di tradurlo, ma è il genere di articoli che piacciono a Zibordi e quindi lo segnalo così come link nel meglio, tanto è semplice e abbastanza breve. THE PERFECT BAILOUT: Fannie And Freddie Now Send Taxpayer Cash Directly To Wall Street http://finance.yahoo.com/tech-ticker/article/535882/THE-PERFECT-BAILOUT%3A-Fannie-And-Freddie-Now-Send-Taxpayer-Cash-Directly-To-Wall-Street

 

  By: shabib on Lunedì 31 Gennaio 2011 14:08

meno male ! ho qualche speranza che si ravvedano gli infibulatori , quelli che ammazzano gli altri di un'altra religione e credono che allah li porti in un paradiso di vergini e che vogliono fare i galletti con 100 mogli.....allora sarebbe il risultato migliore di internet.

 

  By: alberta on Lunedì 31 Gennaio 2011 13:20

Gian, la religione non si cambia come un vestito.... piuttosto si possono assumere atteggiamenti di tolleranza interpretando in modo meno intransigente determinati "insegnamenti" . la fortuna è che ai giorni nostri, le informazioni circolano ad una velocità enormemente maggiore rispetto al passato e quindi, forse in qualche decennio, al posto dei secoli che ci son voluti in passato per il cristianesimo, si possa assistere a qualche cambiamento significativo

 

  By: gianlini on Lunedì 31 Gennaio 2011 12:30

invece di pensare di cambiare religione, vero freno alla crescita di questi paesi (non c'è un solo paese islamico ricco, ad eccezione degli stati disabitati ricchi di petrolio), pensano che il problema sia Mubarak o Ali asni o vattelapesca questa gente è veramente ottusa

 

  By: shabib on Lunedì 31 Gennaio 2011 12:11

INVECE io mi chiedo chi ci guadagna dalle rivoluzioni nei paesi islamici....

 

  By: pana on Lunedì 31 Gennaio 2011 11:50

In Egitto El baradei fara' il governo assieme ai fratelli musulmani, in Tunisia e tornato il leader islamico Ghannouchi, incredibile come anni di sforzi per laicizzare interi paesi si sfascino in pochi giorni... PS ma il cavoliere di hardcore non aveva comprato una tv in Tunisia ??? la Nessma tv ? sara mica vero che porta jella, cioe..compra unatv la e l anno dopo esplode la rivoluzione.. http://www.repubblica.it/esteri/2011/01/30/news/oppositori_tunisi-11838957/

سرايا القدس تبث مشاهد جديدة لقنص جندي إسرائيلي من وحدة الهندسة شرقي مدينة غزة - YouTube

 

  By: (telesma) on Lunedì 31 Gennaio 2011 11:33

se ne vedono di cose folli in giro per il web. se dicenti maghi che si inventano formule magiche...ahaha! ma questo le batte tutte! http://truetape.blogspot.com/

 

  By: GZ on Venerdì 21 Gennaio 2011 12:11

C'è uno che ha scritto sul suo sito una lista simile due anni fa e la polizia postale lo ha identificato, è stato denunciato e ha preso una condanna a due anni di carcere mi sembra Ma ad esempio per quanto riguarda la Russia sembra che sei su sette dei famosi oligarchi che si sono portati via decine di miliardi negli anni '90 portando poi la Russia al crac finanziario del 1998 appaiono appartenere allo stesso gruppo. Ami Chua il professore cinese ad Harvard mi sembra che ho citato per il pezzo sulle famosi "madri-tigre" cinesi ha anche scritto ^un libro sulle "Minoranze Dominanti" economicamente nel mondo#http://www.amazon.com/World-Fire-Exporting-Democracy-Instability/dp/0385503024^ pensando ai cinesi che nelle Filippine, Malesia, Indonesia e anche Thailandia dominano l'economia locale pur essendo solo una piccola minoranza. Nelle filippine la famiglia di Ami Chua è ricchissima e racconta lei che quasi tutti i miliardari sono di origine cinese e per questo motivo i cinesi sono odiati cordialmente. Una sua zia è stata sbudellata dai domestici e lei racconta che la polizia locale sembrava quasi contenta, perchè, dice sinceramente, i filippini odiano i cinesi (in tutta l'Asia ci sono stati periodicamente pogrom anticinesi) Nel suo libro questa prof cinese, che non ha tanti pregiudizi come noi, nota ingenuamente che studiando poi il caso della Russia si era accorta appunto che sei su sette dei famosi "oligarchi" appartenevano allo stesso piccolo gruppo etnico e però chiedendo agli esperti di privatizzazione occidentali nessuno ne vuole parlare e cambiano subito discorso ..................................................... It seemed to me that most of the key players in the privatisation of Russia were Jewish. ^“Oh, no,” Jerry replied instantly. “I don’t think so.” “Are you sure?” I pressed him. “If you look at their names . . . ” “You can’t tell anything from names,” Jerry snapped, clearly not wanting to discuss the topic any further.#http://isteve.blogspot.com/2011/01/amy-chua-self-parodist.html^ As it turns out, six out of seven of Russia’s wealthiest and, at least until recently, most powerful oligarchs are Jewish. The six Jewish businessmen most frequently called oligarchs are: Roman Abramovich; Pyotr Aven; Boris Berezovsky; Mikhail Fridman; Vladimir Gusinsky; and Mikhail Khodorkovsky [I recently read Khodorkovsky is half-Jewish]. The seventh oligarch, the only “full-blooded ethnic Russian”, is Vladimir Potanin. The height of their influence was reached in 1996 when the Yeltsin Government hung on the verge of political and financial collapse. Already wealthy, the oligarchs collectively put forth the so-called “loans-for-shares” deal — now notorious, but at the time grudgingly endorsed by Western advisers and Russian economists. ... ----------------------------------- Negli Stati Uniti ora per la crisi finanziaria avresti un fenomeno simile, i protagonisti della finanza e della politica monetaria al Tesoro e alla FED sono anche loro quasi tutti provenienti da un piccolo gruppo etnico. Fino a pochi anni fa erano celebrati come menti brillanti (quando nel 1996-2000 appunto Greenspan, Rubin e Summers pomparono di liquidità l'economia e deregolamentarono tutti i derivati e tolsero tutti i freni all'attività delle banche ecc...). Time gli dedicava la copertina come ai geni che avevano salvato l'economia nel 1998 dal crac della Russia e LTCM (in cui in realtà Summers era coinvolto, tanto è vero che ha avuto un mezzo scandalo poi soffocato) Oggi ci si rende conto che sono stati i responsabili principali di un enorme bolla (anzi due con il Nasdaq) e di un crac finanziario globale .... E lo stesso fenomeno lo vedi se guardi ai protagonisti dell'apertura del mercato USA alla Cina abolendo tutte le tariffe e dazi con il WTO nel 2001, lo stesso anche per la politica di guerra in Afganistan e Iraq nel 2003-2004.. Per cui prima dicevi "..gente come Alan Greenspan, Ben Bernanke, Bob Rubin, Larry Summers sono ai vertici solo perchè sono più brillanti di altri...". Ora che c'è un buco di 4 o 5 mila miliardi che è stato tamponato stampando moneta e indebitando lo stato americano come ai tempi della guerra ti poni delle domande

 

  By: pana on Venerdì 21 Gennaio 2011 10:56

ne ho viste le prime due del film di alex jones, e non si parla tanto di OBAMA , quanto di bush.(in piccolo per il minor rispetto)..e delle sue guerre false,boh..dicono che sia una marionetta del potere militare.. intanto OBAMA e uno dei pochi che cerca di tagliare le spese al Pentagono.. http://news.yahoo.com/s/ac/20110107/pl_ac/7557052_proposed_pentagon_cuts_could_affect_dc_1

سرايا القدس تبث مشاهد جديدة لقنص جندي إسرائيلي من وحدة الهندسة شرقي مدينة غزة - YouTube

 

  By: prg80t on Giovedì 20 Gennaio 2011 16:06

eccolo qua il tuo bravo presidente, buona visione: http://www.youtube.com/watch?v=36siys9crfI

 

  By: pana on Giovedì 20 Gennaio 2011 10:06

mah, definire OBAMA un sionista mi pare eccessivo se non totalmente sballato, lui ha posto la questione palestinese gia al suo primo anno di presidenza (e qua si vede la sua grandezza morale perche gli altri presidenti lo facevano solo all ultimo anno per farsi vedere e poi se ne frgavano) eintanto per la prima volta in Usa sventola labandiera palestinese.. E un piccolo passo ma sempre meglio di niente.. GRANDE OBAMA http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/14133/

سرايا القدس تبث مشاهد جديدة لقنص جندي إسرائيلي من وحدة الهندسة شرقي مدينة غزة - YouTube

 

  By: prg80t on Venerdì 14 Gennaio 2011 20:00

qui c'è un elenco più importante ed interessante: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7863

 

  By: shabib on Mercoledì 12 Gennaio 2011 15:45

questo e' davvero vergognoso e preoccupante....stiamo all'antisemitismo metodico o anche su accuse di presunzione...stiamo come negli anni 30 ? Neonazisti, la lista della vergogna "Ecco i nomi degli ebrei italiani" Gli elenchi pubblicati su un sito web: "Sono facce da cancellare". La legge aggirata grazie ai server negli Usa. Ma gli autori possono essere rintracciati. Ci sono manager, giornalisti, scrittori e personaggi del mondo dello spettacolo di MARCO PASQUA La home page del sito Stormfront ROMA - Elenchi di ebrei italiani "influenti", dall'economia ai media, ma anche nel mondo dello spettacolo. Decine di nomi e cognomi di imprenditori, artisti e giornalisti, citati in virtù delle loro (vere o presunte) origini ebraiche. Questa blacklist dell'odio antisemita compare a più riprese - con un'escalation di aggiornamenti in questi ultimi giorni - sulle pagine italiane del forum neonazista americano Stormfront, fondato nel 1995 da Don Black, ex leader del Ku Klux Klan. Da Gad Lerner a un magistrato milanese del processo Mills, gli attacchi dei neonazisti non risparmiano nessuno. Ci sono Roberto Saviano (nato, come ha spiegato lo stesso scrittore in un'intervista, da madre di origine ebraica) e Carlo De Benedetti, presidente del Gruppo L'espresso. Il sito è ospitato su un server americano, ma gli utenti che firmano molti post e si nascondono dietro a nickname di ispirazione nazionalsocialista, sono spesso italiani individuabili dalla polizia postale. Come è avvenuto nel 2008, quando un blog pubblicò una blacklist di docenti universitari ebrei: la pagina venne oscurata, e il responsabile italiano denunciato per violazione della legge sulla privacy, della legge Mancino e per diffamazione. Gli elenchi figurano in una discussione online dal titolo "Il giudaismo internazionale". Scopo del forum animato dagli adepti virtuali del Klan del Ventunesimo secolo, è quello di mettere in evidenza il potere che gli ebrei "hanno acquisito in campo economico, descrivendo la situazione nelle varie nazioni del mondo". Dietro a questo lavoro, spesso basato su grossolane ricerche sul web (ci si ispira anche alla lista di cognomi ebraici pubblicata dal sito Holywar, altro punto di riferimento degli antisemiti), c'è l'ossessione di scovare la cosiddetta "lobby ebraica". L'analisi parte dall'estero, e si concentra sui vertici di istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la Federal Reserve o le grandi case cinematografiche di Hollywood ma passa anche in rassegna le personalità ebraiche entrate a far parte dello staff di Barack Obama, e non risparmia i creatori di Google e il fondatore di Facebook. Molto articolata la sezione relativa agli ebrei che, in Italia, occupano posizioni sociali di rilievo. Si cita la famiglia di Alain Elkann, ma anche Antoine Bernheim, ex presidente di Assicurazioni Generali e Susanna Tamaro (cresciuta in una famiglia di origini ebraiche). Una delle liste più nutrite è quella dei giornalisti, di carta stampata e televisione. Oltre a Gad Lerner, uno dei bersagli preferiti (viene definito "faccia da cancellare") insieme alla deputata del Pdl Fiamma Nirenstein, vi compaiono, tra gli altri, Paolo Mieli, Clemente J. Mimun, e molti giornalisti dei tg pubblici ma anche del Tg5 (fino ad una segretaria di redazione del Tg3). Una ventina sono i nomi del mondo dello spettacolo, come Joele Dix e Luca Barbareschi. I neonazisti puntano anche il dito contro gli istituti di statistica "in mano agli ebrei": tra gli esempi riportati quello di Renato Mannheimer, a capo dell'Ispo. Un post è dedicato ai vertici di Borsa Italiana (i membri del Cda ebrei sono indicati in neretto), mentre in un altro figura la foto di un magistrato milanese. Un appello pro-Israele è il pretesto per raccogliere nomi: viene, infatti, trascritta una parte dei 500 firmatari, in prevalenza giornalisti e politici. Le firme vengono definite "interessanti e rivelatrici" delle loro origini. La finalità di queste vere e proprie liste di proscrizione è spiegata da un utente che si firma "Stielhandgranate 24" (nome della granata da lancio del Reichswehr): "Il dovere di ogni nazionalsocialista è quello di scovare l'ebreo camuffato, partendo dal vicinato, verificarne la reale fattura giudaica incrociando dati con reali osservazioni e diffondere la notizia in maniera capillare in modo che il giudeo possa risultare in qualche modo evidenziato a vita, con l'intento di ledere la sua posizione monopolizzatrice". (12 gennaio 2011) © Riproduzione riservata