comitati d´affari, massoneria e finanza - gz
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By: GZ on Mercoledì 28 Novembre 2007 00:47
Ho sempre pensato che fossero esagerazioni, ma negli anni ho cominciato a notare riscontri di queste cose accennate in questo libro uscito ora ad esempio
un libro per il natale: ^Ferruccio Pinotti Fratelli d’Italia#http://www.lafeltrinelli.it/istituzionale/catalogo/scheda_prodotto.aspx?i=2495450^
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...La terza comunione più diffusa è la Gran Loggia Regolare d´Italia, nata da una scissione guidata dall´ex Gran Maestro del Grande Oriente Giuliano Di Bernardo quando gli dichiararono guerra all´interno perché accettò di collaborare all´inchiesta del procuratore di Palmi Agostino Cordova su massoneria e malavita organizzata. Unica riconosciuta dalla massoneria inglese, la Gran Loggia Regolare, 3.000 iscritti, è guidata oggi da Fabio Venzi, che a Freemasons´Hall pare non abbia gradito affatto l´invito di Spencer Northampton a ricongiungersi con i fratelli del Grande Oriente, accapigliandosi pubblicamente con Gustavo Raffi.
Carletto Freccero - Foto U.Pizzi
Giuliano Di Bernardo, nel frattempo, si è messo a capo degli Illuminati d´Italia, un consesso che si richiama agli Illuminati di Baviera fondato nel Settecento, ma anche all´Ordine americano cui apparterrebbe pure Bill Clinton. Tra i cofondatori del consesso italico troviamo Carlo Freccero, ex Fininvest e poi direttore Rai, Rubens Esposito, responsabile degli Affari legali sempre della Rai, Sergio Bindi, consigliere della Rai e antico collaboratore del segretario democristiano Flaminio Piccoli, Severino Antinori, specialista della fecondazione assistita, il filosofo Vittorio Mathieu, il generale Bartolomeo Lombardo, ex direttore del Sismi, e il giovane lobbista Piergiorgio Bassi.
La Rai sembra un luogo di coltura della massoneria, se è vero, come testimonia il professor Aldo Mola, che al Grande Oriente giunse a un certo punto in dote una Loggia coperta, retta dal Venerabile Giorgio Ciarocca, alto funzionario del Servizio pubblico, di cui facevano parte Cesare Merzagora, Eugenio Cefis, Giuseppe Arcaini, il genero di Fanfani Stelio Valentini, il comunista Gianni Cervetti, nonché Guido Carli, Enrico Cuccia, Raffaele Ursini, Michele Sindona, il cardinale Franziskus Konig, e l´antico direttore generale della Rai Ettore Bernabei, notoriamente soprannumerario dell´Opus Dei.
Massoni, ex massoni e uomini dell´Opus Dei, il diavolo e l´acquasanta, il laicismo massonico e l´eccellenza cattolica negli affari. Un occhio particolare all´economia, negli Illuminati di Di Bernardo si entra oggi con il grado di quadrato, si diventa cerchi e infine triangoli, lo strumento utilizzato dal demiurgo di Platone per creare il mondo. Chi c´è ancora tra i vostri? - chiede Pinotti al Sovrano Grande Illuminato.
Lui, dopo un po´ di resistenza, lascia capire che vicino agli Illuminati c´è il banchiere Vincenzo De Bustis, oggi Deutsche Bank, l´uomo, considerato amico di Massimo D´Alema, che portò al Monte dei Paschi di Siena per un prezzo considerato allora esorbitante la Banca del Salento. E accetta persino di rispondere a questa domanda: «Qual è il profilo ideale di un illuminato nel mondo della finanza? « Il Sovrano non esita troppo e risponde: «Giovanni Bazoli, il presidente di IntesaSanpaolo».
Come se il capo degli illuminati gestisse una specie di stanza di compensazione paramassonica nella vecchia e stantia diatriba tra finanza laica e cattolica, che tuttavia la velocizzazione del grande business finanziario sembra relegare ragionevolmente nel passato, rispetto ai tempi dei grandi massoni dell´economia Alberto Beneduce e Vittorio Valletta.
Giovanni Bazoli - Foto U.Pizzi
Mussari, Passera, Bazoli, Profumo: chi può credere veramente che questi signori, professionisti di vaglia che si confrontano ormai con un mercato globale, misurino le loro mosse di business sui binari dell´ortodossia di massonerie laiche o cattoliche? Pur con le massonerie regolari e irregolari oggi aggressive e arrembanti nel vuoto della politica. «Ai tempi di Cordova c´erano le Logge segrete, oggi tornano le Logge coperte dedite agli affari - sostiene il Grande Illuminato Di Bernardo - . Ma mentre prima nelle Logge segrete c´erano prevalentemente uomini d´affari, lobbisti privati, oggi sembrano farne parte anche rappresentanti delle istituzioni o figure a loro vicine».
Il caso Telekom Serbia, l´affaire Telecom, le inchieste delle Procure di Potenza e di Roma, la maxi-inchiesta della Procura di Catanzaro su massoneria e comitati d´affari, spunta sempre una sorta di «dominio occulto delle forze economiche e finanziarie», come le chiama il Gran Maestro Raffi. Ma massoniche o cattoliche?
O piuttosto cattolico-massoniche? «Nella vulgata di una certa finanza cattolica - divisa Raffi - chi non è dei loro, nel 99 per cento dei casi è massone. Si parla tanto di massoneria, ma sono altre le forze che stanno occupando la società italiana. Io, per esempio, andrei magari a vedere com´è organizzato in Lombardia lo strapotere di Comunione e Liberazione».
Per stare al mondo non della pura etica, ma degli affari, che sempre più spesso si confonde apparentemente con quello dell´anima, vale la pena di segnalare il terrore di Stefano Ricucci, furbetto del quartierino, quando i magistrati gli chiesero qualcosa sui furbetti del grembiulino: «Ahò, dotto´ - rispose al pm - ma lei vuole che a me mi uccidono stasera qui dentro. Lei forse non si rende conto di chi sta a toccare». Toccava la Banca Finnat di Giampiero Nattino, una delle più potenti figure della finanza vaticana, consultore della Prefettura degli affari economici della Santa Sede. E Ricucci sbottava: «Da quando ero piccolo così, lo sa tutta Italia che la massoneria... De Bustis, Caltagirone, Nattino sono tutti. la massoneria».
La massoneria poi cos´è? - sembra chiedersi Pinotti al termine dell´interminabile viaggio di 750 pagine. Una cosa che ha il cuore a sinistra e la testa a destra? Boh. Di certo «non è vero che tutti i massoni sono delinquenti, ma non ho mai conosciuto un delinquente che non fosse anche un massone», come disse il massone Felice Cavallotti prima di essere ucciso in duello da un suo fratello massone.
IL LIBRO…
“Fratelli d’Italia”, libro-inchiesta di Feroccio Pinotti è in uscita domani per le edizioni Futuropassato della Bur (pp. 760, 14 euro). Racconta l’Italia silenziosa e clandestina della massoneria, determinante nella vita del nostro Paese, specialmente nel suo livello economico-finanziario. Fatti e nomi di chi è gravitato o gravita nell’orbita della massoneria, condotta attraverso interviste, documenti, atti giudiziari, testimonianze inedite.