Complimenti Zibordi

 

  By: banshee on Giovedì 07 Marzo 2002 17:02

Quel che è giusto è giusto! Il buy graziosamente concessomi da Zibordi su B. Profilo era una pura e nobile manifestazione di generosità traboccante da parte sua. E mal me ne incolse per non averlo seguito! Una decina di punti percentuali buttati alle ortiche!

 

  By: DOTT JOSE on Martedì 05 Marzo 2002 11:28

complimenti anche per acf arrivata precisa a 27 !

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: banshee on Martedì 05 Marzo 2002 11:11

Poncio, sono costretto con rammarico a rimandarti al mio post di domenica 3 marzo, ore 14,33, secondo capoverso! Non disperarti! Sono sicuro che le intenzioni fossero buone!

 

  By: poncio on Lunedì 04 Marzo 2002 23:30

Questa è la realtà, personalmente ho seguito qualche pratica del genere e posso confermare. .....cioè la lega coop (4 volte il fatturato fininvest e 200 mila dipendenti) che stranamente prospera solo nelle 3 regioni dove ha il monopolio politico delle licenze commerciali e delle concessioni edilizie e le une e le altre hanno assorbito come spugne sovvenzioni, contributi a fondo perduto e esenzioni fiscali pari al PIL del Belgio tutta questa gente che protesta la fine della democrazia esiste politicamente grazie al "conflitto di interesse" delle aziende e banche statali e parastatali e delle lega coop che hanno riempito dei loro uomini e che le hanno finora finanziate

 

  By: banshee on Lunedì 04 Marzo 2002 16:52

Sono disperato, gianlini! Non so più cosa fare con te! A vocazione religiosa come stiamo?

 

  By: gianlini on Lunedì 04 Marzo 2002 16:24

non sopporto la biada, e neanche gli zuccherini....

 

  By: banshee on Lunedì 04 Marzo 2002 16:12

Sono lieto di aver ricevuto autorevole conferma alla mia decisione di non investire in nessun caso in società di calcio quotate. L'esempio però non mi sembra particolarmente calzante, in quanto limitato ad un ambito con caratteristiche oltremodo peculiari. In ogni caso, il problema sta tutto nella possibilità di determinare se c'è la volontà da parte di chi redige un bilancio di prendere per il sedere l'azionista o il terzo; insomma, se c'è la volontà di mentire o no. Un bilancio non si compone solo di numeri e cifre. Leggendo solo i numeri, io non riesco mai a farmi un'idea chiara riguardo lo stato della società. Assume importanza essenziale a tal fine la relazione che accompagna quelle cifre, là dove si spiegano come esse vengono fuori, ed i criteri adottati per le valutazioni che non abbiano carattere univoco. In tal modo, anche qualora io non fossi d'accordo con quei criteri, e financo se li ritenessi assolutamente arbitrari o campati in aria, giammai potrei sostenere la malafede dell'amministratore che li abbia adottati, o il suo voler dare una rappresentazione falsa dello stato della società. Ecco la differenza tra quelli della IBM e quelli della ENRON! La prudenza e la buona fede richiamate dal sistema giuridico sono sicuramente astrazioni, ma in ogni caso concretizzabili senza soverchie difficoltà dall'interprete. Non mi sembra eccessivamente difficoltoso codificare normativamente quei principi che ho tentato di esporre, nè lo stabilire in concreto se l'amministratore abbia voluto o meno nascondere qualcosa oppure rappresentare ciò che non corrisponde al vero. Non mi sembra che sia un problema di scritture contabili. Ben vengano la semplificazione e tutta la flessibilità di questo mondo in una materia siffatta, ma quel tetto del 5% dell'utile lordo mi parrebbe avere fini estranei a quelle esigenze.

 

  By: lu.luke on Lunedì 04 Marzo 2002 14:57

Ora andrei short (temporaneo). Stop sul superamento di 32600.

 

  By: lu.luke on Lunedì 04 Marzo 2002 14:16

Banshee, me la caverò con un esempio dei più facili. Il calcio. L'industria sportiva è la più povera finanziariamente che ci sia. Nel senso che spende più di quanto incassa e per giunta gli esborsi di cassa - essendo effettuati in favore dei dipendenti/atleti - non contribuiscono al riprodursi del ciclo economico. I giocatori infatti cpmrano auto, vestiti, case e gioielli per le fidanzate, ma non certo azioni delle società di appartenenza o quant'altro. Ti sei mai chiesto come facciano a sopravvivere aziende che sul conto economico presentano sempre il segno meno? Te lo dico io: grazie al valore patrimoniale di quegli stessi giocatori. E ti sei mai domandato come mai spesso nelle trattative per il passaggio di un giocatore dall'una all'altra squadra c'è (quasi) sempre una contropartita tecnica (vale a dire un altro giocatore in cambio)? Per il semplice motivo che da un punto di vista contabile e fiscale il valore patrimoniale del giocatore è pari al suo costo al momento del tesseramento. Pertanto se la società A scambia con la società B due giocatori alla pari, il valore che verà iscritto a bilancio è quello che - convenzionalmente - viene stabilito al momento dell'accordo. Ancora mi chiedo quanto siano stati valutati quest'estate Pirlo e Brocchi da una parte e Guly e Helveg dall'altra che dall'Inter sono passati al Milan e viceversa senza che girasse una sola lira. Il punto è che quando vai a chiudere il bilancio, questi signori pesano per svariati milioni di euro quasi fossero macchine all'inizio dell'ammortamento e quel valore serve a compensare i deficit di cassa e ad evitare che scatti la ricappitalizzazione obbligatoria. E' un artificio? Senz'altro, ma l'alternativa sarebbe la immediata fine del calcio. Quest'ultima non è plausibile, perciò si andrà avanti così...

 

  By: GZ on Lunedì 04 Marzo 2002 13:56

Il tutto per dire che ,dopo tre ore di lotta serrata sotto la pioggia , abbiamo vinto il campionato ------------------------ una foto (come gif) della barca o dell'equipaggio ? dobbiamo mettere la scheda dei partecipanti al forum cominciando con chi vince le regate con tanto di foto

 

  By: banshee on Lunedì 04 Marzo 2002 13:47

Congratulazioni, quarterback! Sinceramente! Mi fa davvero piacere! Per entrambe le cose: per la tua vittoria, e per il contributo dato alla sopravvivenza di quei simpatici cetacei.

 

  By: banshee on Lunedì 04 Marzo 2002 13:35

Qui si continua a ciurlare nel manico! Stavolta però, visto che sono stufo di riproporre appelli a rispettare il merito della discussione che vengono regolarmente disattesi, e tenuto conto che mi si propinano emerite sciocchezze, di dover chiarire un po' le idee anche sotto questo aspetto. Io non vivo in Danimarca, Zibordi (anche se sto per trasferirmi da quelle parti), e di questo Paese conosco vita, morte e miracoli. Metà dell'economia è tuttora nelle mani dei partiti politici? Ma quando mai! Ma chi te lo ha detto? Belpietro? Le partecipazioni statali non esistono più da un pezzo. E quello che è rimasto in mano allo Stato, i campioni del libero mercato attualmente al governo si guardano bene dal privatizzarlo. Oppure, come nel caso delle fondazioni bancarie, lo ripubblicizzano. Certo, in passato la presenza dello Stato nell'economia è stata pervasiva, ma erano partiti ad attuare quell'occupazione aberrante; e cioè soggetti plurali, non l'uomo solo al comando. Del resto, se è assolutamente vero che quel modo di fare ha bruciato migliaia e migliaia di miliardi, soffocando inoltre l'economia sana, bisogna pur notare che quel sistema degenere, prima di collassare necessariamente, aveva la funzione di un gigantesco ammortizzatore sociale. Insomma, anche se qualcuno (i grandi feudatari di quarterback, di cui fa parte a pieno titolo l'imbonitore che adesso ci governa) ne ha avuto vantaggi di gran lunga maggiori, quasi tutti ne hanno comunque beneficiato. E spero che nessuno adesso mi verrà a dire che sto rimpiangendo quel sistema! A me non risulta che le COOP siano intestate a D'Alema o a qualcun'altro. E cosi' l'MPS o l'Unipol. Basta vincere le elezioni a Siena, più o meno, per controllare l'MPS! E le COOP (a proposito, esistono anche quelle bianche, non so se ne sei al corrente) hanno 4 volte il fatturato Fininvest e più di 20 volte i suoi dipendenti. E distribuiscono i loro dividendi (intesi in senso ampio) a centinaia e centinaia di migliaia di persone, non ad uno solo! Suggerisce niente questo? E bisogna smetterla di continuare a presentare il brianzolo come sceso sulla nostra terra otto anni fa per redimerla. La sua fortuna nasce in quel sistema e grazie a quel sistema. In un modo che vi risparmio dal raccontarvi, tanto è lercio! Ed in quanto a riciclare vecchi arnesi democristiani, nessuno batte il nostro. Andatevi a controllare i quadri del partito di plastica. L'unico discrimine nella scelta dell'area politica dove riciclarsi sembra essere l'avere o meno qualche precedente giudiziario, o timori del genere. Nel qual caso optano per i forzisti, cosi' si sentono in famiglia! Un'ultima precisazione: nell'occupazione dei gangli economici dello Stato e nella spartizione delle relative risorse, l'attuale opposizione (compresi quelli della Margherita) aveva spettanza non superiori al 35%! Perciò, invito a lasciar perdere la presentazione del problema sotto quest'aspetto, che oltre ad essere non pertinente, è anche controproducente per i tuoi paladini. Chiedo scusa per l'irruenza, ma quando è troppo è troppo. Vorrei che Luke mi dicesse se non gli sembri che quel tetto di non punibilità fissato al 5% dell'utile lordo sia un allentamento delle briglie un po' troppo marcato. Tanto per usare un eufemismo. Il cavallo rischia di imbizzarrirsi, secondo me. Inoltre, visto che a me risulta che in svariati processi si sia dovuto pronunciare un non doversi procedere perchè il fatto non costituisce più reato, mi sembra che sia possibile arguire che qualche mancanza di sorta inquirenti e giudicanti l'abbiano pur sentita. O no? In poche parole, Polipolio, mi stai dicendo che non si può avere tutto dalla vita. Beh, in effetti io non ho mai preteso tanto. Mi accontento di un minimo di decenza! Gianlini, riprova! Stavolta come cavallo!

 

  By: quarterback on Lunedì 04 Marzo 2002 13:23

strettamente personale per banshee. Hai finalmente liberato i velisti di tutto il mondo da una falsa credenza.Che gli auguri portino s**** !Finalmente possiamo smettere di darci strani appuntamenti negli apparati di evacuazione dei cetacei. Che sono ormai in via di estinzione ,non tanto per gli assalti dei giapponesi, ma perchè ospitano nella zona anale intere flotte di regatanti la cui superstizione meriterebbe le attenzioni del maestro do Nascimiento. Il tutto per dire che ,dopo tre ore di lotta serrata sotto la pioggia , abbiamo vinto il campionato . Banshee ha vinto un giro omaggio sul "bolide", se e quando abbia voglia di visitare il ponente ligure. ( il bolide va bene anche solo per farsi il bagno ..)

 

  By: lu.luke on Lunedì 04 Marzo 2002 09:57

Dunque, visto che in molti avete conosciuto la figura di John Forbes Nash Jr. guardando il melenso film di Howard (con Crowe che ormai gioca a fare il Brando de "Il Padrino"), due righe di commento sul falso in bilancio si possono anche formulare nel rispetto alla teoria dell'equilibrio dell'ormai noto premio Nobel. Anzitutto l'art. 2621 del codice civile di cui si parla è intitolato alle "false comunicazioni sociali" e prevede una casistica specifica e ben determinata delle ipotesi di reato (come reso necessario dal principio generale della tassatività delle fattispecie penali). In realtà il "falso in bilancio" non potrebbe neppure esistere in quanto tale, visto che le regole per la formazione di un bilancio sono mutuate da una disciplina - quella della contabilità aziendale - assai mutevole (basterà pensare alla prassi in vigore da qualche tempo negli USA di indicare i cosiddetti "utili pro forma") e comunque non tale da consentire la creazione di una "norma penale in bianco" in cui cioè i comportamenti punibili sono determinabili soltanto mediante rinvio ad altra sede. Ma c'è dell'altro. In un periodo in cui la contabilità di un'azienda si compone di voci (crediti ed ammortamenti in particolare) il cui computo e valutazione sono di difficile portata - il codice parla di "prudente apprezzamento" o astrazioni del genere - assimilare ad un "falso" in senso stretto qualsiasi indicazione che risulti smentita dalla successiva osservazione della realtà - esempio: un credito iscritto per lire X tra le poste attive che risulti poi svalutato per insolvenza del debitore - significherebbe rendere pressochè impossibile, di questi tempi, la formazione di un bilancio. O, peggio, attesi gli obblighi che sono imposti agli amministratori in caso di deprezzamento del patrimonio netto, mettere a repentaglio la sopravvivenza di diverse società che, svalutando, sarebbero costrette a ricapitalizzare e quindi - non potendolo fare - a liquidare, con ulteriore grave danno per l'economia nel suo complesso. E qui entra in gioco la teoria dell'equilibrio: una soluzione del tipo appena descritto non farebbe altro che aggravare la situazione di crisi. Gioverebbe forse ad alcuni, i concorrenti "migliori" del libero mercato che si troverebbero a veder diminuita la presenza di competitori per effetto delle liquidazioni, ma aumenterebbe anche il grado di sofferenze nel circuito del credito, ne minerebbe la relativa fiducia e potrebbe così portare al default dell'intero sistema. La soluzione scelta quindi, determinata in funzione funzione del minor danno possibile al meccanismo del gioco anche se non comporta la massimizzazione del risultato del vincitore, è quella di attenuare il rigore delle regole fino ad ora imposte: confidando (forse) che il capitolo dei reati fallimentari - la bancarotta in primis - sia in grado di evitare che comportamenti necessitati possano diventare "colpevoli" in senso più ampio, per approfittamento delle condizioni straordinarie che hanno determinato l'allentarsi del rigore normativo. Tanto per capirci: Enron ha "approfittato" di queste briglie sciolte, IBM no, per cui nessuno - al momento - si sogna di mettere sotto accusa il relativo management per le operazioni contabili che pure non convincono. Lo stesso dicasi per CSCO ed altre. Fino a quando l'equilibrio reggerà non si può dire, ma in assenza di una soluzione utile e profittevole diversa, questa resta la sola praticabile, al momento. Per cui non mi scandalizzo più di tanto: d'altra parte l'art. 2621 era già poco conosciuto dai nostri magistrati del Pubblico Ministero per cui, al di là della polemica politica, non mi pare che in molti ne avvertiranno la mancanza.

Italia in sintesi - Gzibordi  

  By: GZ on Domenica 03 Marzo 2002 23:53

banshee lei vive in danimarca ? I politici in italia hanno avuto e tuttora hanno in mano metà dell’economia le banche pubbliche e controllate dalle fondazioni, le ex-partecipazioni statali dall'eni a finmeccanica, le aziende pubbliche controllate dagli enti locali, dalle USL alle aziende tramviarie, negli ultimi 20 anni sono state usate dai partiti politici per rubare migliaia di miliardi e per sprecarne decine di migliaia per ragioni di potere in italia nei conflitti di interesse tra il potere politico e quello economico ci viviamo immersi fino al collo da un pezzo quelli che hanno abbandonato sdegnati il parlamento neanche ci fosse mussolini dopo matteotti e l'aventino erano della "margherita", la sinistra democristiana riciclata di Prodi-DeMita, che ha avuto in mano per vent'anni l'Iri (finmeccanica,ansaldo...) e con loro quelli che hanno in mano, oltre a centinaia di aziende locali e banche come Monte Paschi, il quarto o quinto gruppo economico-finanziaro italiano, cioè la lega coop (4 volte il fatturato fininvest e 200 mila dipendenti) che stranamente prospera solo nelle 3 regioni dove ha il monopolio politico delle licenze commerciali e delle concessioni edilizie e le une e le altre hanno assorbito come spugne sovvenzioni, contributi a fondo perduto e esenzioni fiscali pari al PIL del Belgio tutta questa gente che protesta la fine della democrazia esiste politicamente grazie al "conflitto di interesse" delle aziende e banche statali e parastatali e delle lega coop che hanno riempito dei loro uomini e che le hanno finora finanziate La politica italiana funziona solo e esclusivamente tramite il conflitto di interessi inteso come il controllo dei politici di banche, aziende e enti vari ( e che non hanno nemmeno creato loro) Modificato da - gzibordi on 3/3/2002 23:37:34