By: bearthatad on Domenica 01 Giugno 2003 01:19
L'argomento sentiment è sempre interessante. Credo che a saperlo interpretare correttamente le indicazione che se ne trarrebbero sarebbero molto utili, ma è un tema molto ostico.
Allora: da un po' abbiamo convenuto che l'analisi tecnica tradizionale ha fatto il suo tempo(trendline, testa e spalle, ipercomprati e ipervenduti, supporti e resistenze, sono diventati concetti da prendere con le molle e comunque con molta filosofia).
Più recentemente hanno preso piede indicatori come il vix, tanto per citarne uno. Ormai siamo abituati a vedere che mentre si sale la volatilità scende e viceversa, ma in linea teorica nulla vieta che si possa salire anche a lungo con volatilità stabile, o in ribasso indefinito, o perchè no in crescita.
Il capitolo bull- bear invece dovrebbe concedere meno spazio alla fantasia. In un mercato dove sono tutti bull lo spazio per crescere è quasi zero, punto e basta. Inutile ricordare che in USA adesso i bull sono eccezionalmente forti. Più variegata sembra la situazione da noi, almeno a leggere in giro per internet, con molta gente convinta che almeno uno storno sia inevitabile. Bisognerebbe però vedere di che orizzonte temporale si parla.
Sarebbe però interessante che la domanda fatidica per definire il sentiment venisse sdoppiata e posta pressappoco così:
1) avendo un capitale di ... da investire su indice, come lo piazzeresti: al rialzo, al ribasso, parz al rialzo o al rib., resteresti liquido?
2) avendo un capitale di ... da investire su indice, e potendolo investire con la garanzia di non subire perdite da un movimento contrario, come lo piazzeresti?
In questa seconda ipotesi, non reale, di investimento senza rischio, si depura la scelta da qualsiasi comportamento prudente, il timore di andare incontro a una perdita non esiste e quindi sparisce (da se, non perchè proibita) la scelta liquida. Non avrebbe senso.
Dalla differenza fra i due campioni si avrebbero informazioni importanti. Infatti io credo che fino ad oggi, se si fosse posta la questione così, coloro che erano liquidi in parte più o meno grande si sarebbero posizionati, al ballottaggio (ripeto, non con l'obbligo stressante di scegliere, ma con la consapevolezza che non si rischia nulla, la sfumatura non è irrilevante), per il rialzo.
Questo ne fa semplicemente soggetti non ancora bullish ma suscettibili di diventarlo, quindi carburante per il toro.
Poi dalle mie parti un proverbio dice: il lupo, di inverni, non ne ha mai mangiato nessuno. La Ferrari di Barrichello quando rimane con un litro di benzina non rallenta perchè è agli sgoccioli, anzi va più forte perchè molto leggera. Finito il travaso degli ultimi disponibili a scegliere (in USA non ne restano molti) la corsa, semplicemente, finisce.
Anche da noi molti "prudenti" in realtà sono soggetti in larga parte convinti che una pausa sia necessaria per il proseguimento del rialzo, quindi sono orsi sul breve ma tori sul medio. Quindi in realtà tori sono, o pronti a diventarlo.