La bolla speculativa

 

  By: Gano* on Giovedì 09 Agosto 2007 19:28

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Per oggi hanno salvato la baracca - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Agosto 2007 18:35

la ECB per la prima volta è intervenuta iniettando liquidità e ANNUNCIANDOLO IN ANTICIPO stamattina ai mercati prima ancora di farlo, cioè due minuti dopo che Parbas ha annunciato che congelava 4 miliardi nei suoi tre fondi la ECB è saltata su subito per dire "ehi... ci sono qua io, tutto quello di cui avete bisogno voi banche non preoccupatevi che ve lo stampo io.." leggere bene come funziona tecnicamente qui sotto, la Banca Centrale garantisce di comprare qualunque ammontare di debito che le banche le vogliano vendere ma con che soldi lo fa ? Li stampa ovviamente Da adesso in poi sarebbe bene che nessuno parlasse di più di "..tutta questa liquidità che c'è..." , la liquidità sono soldi contanti, che puoi utilizzare quando vuoi, quello che c'è oggi sono TONNELLATE DI CREDITO sostenute da qualche miliardo di liquidità vera se ci fosse le banche non dovrebbero essere aiutate con la Banca Centrale che si mette subito a stampare moneta solo perchè 6 o 7 fondi e una banca tedesca sono saltati. Non hanno tutti questi utili ? L'economia non va così bene ? Com'è che hanno subito bisogno che il governo le aiuti stampando moneta ?

 

  By: GZ on Giovedì 09 Agosto 2007 18:33

 

  By: Esteban on Giovedì 09 Agosto 2007 18:31

si e con questa liquidità adesso stanno difendendo i mercati... Forte ! Si stanno difendendo da loro stesse/si ...

 

  By: marco on Giovedì 09 Agosto 2007 18:20

oggi come lunedì scorso si è VISTO CHIARAMENTE l'intervento e fra 10 minuti parla Bush (come 10gg fà!!)e poi parlerà Paulson, ecc.

 

  By: marco on Giovedì 09 Agosto 2007 17:54

si e con questa liquidità adesso stanno difendendo i mercati...

NON C'E' LIQUIDITA - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Agosto 2007 17:36

è una notizia incredibile, solo qualche giorno fa la BCE diceva che la politica monetaria è troppo accomodante, che devono alzare i tassi.. che l'economia è forte ...e non ci sono problemi salvo forse un poco di inflazione ... non hanno nemmeno menzionato i mutui immobiliari oggi di colpo annunciano che a causa di una "...domanda senza precedenti da parte delle banche europee..." ha dovuto stampare 130 miliardi di $, che in euro sono 100 miliardi, per aiutare le banche con le perdite causate dai mutui immobiliari AMERICANI di cui questi pirla di banchieri europei si sono evidemente ingozzati (un plauso a Goldman Sachs, Lehman, Morgan Stanley, Bear, Merril Lynch che sono riusciti a piazzare questa carta tossica più che altro in europa) non so... può essere veramente un crash perchè una cosa del genere improvvisamente ti fa capire che NON C'E' LIQUIDITA, c'è del gran debito se ci fosse la famosa liquidità le banche non avrebbero bisogno di essere salvate dalla Banca Centrale Europea

 

  By: Esteban on Giovedì 09 Agosto 2007 17:35

Se la legge Defil gli piglia un coccolone . Un'altra notizia che rende bene l'idea di come siamo messi ... Non resta altro che mettersi long . E' come dire che pure in europa , dopo i segnali sulle banche, temono disastri .

 

  By: ciciola on Giovedì 09 Agosto 2007 17:32

Sarebbe curioso sapere lunedì come si sono comportate le varie piattaforme... Oggi e domani potrebbero "incepparsi"...

130 miliardi ! la BCE si è messa a sbadilare miliardi alle banche - gz  

  By: GZ on Giovedì 09 Agosto 2007 17:16

oggi è una giornata storica "...la BCE che è intervenuta per fornire liquidità al mercato per 130 miliardi di dollari, il maggiore intervento della sua storia, che eccede anche quello dopo l'11 settembre che fu per 69 miliardi..." ...130 miliardi..maggiore intervento della storia.. maggiore dell'11 settembre.... ===> che abbiano paura di un CRASH ? per oggi non resterei short perchè questi hanno tirato fuori il badile e si sono messi a sbadilare miliardi alle banche -------------------------- ECB Offers Unlimited Cash as Bank Lending Costs Soar (Update3) By Gavin Finch and Steve Rothwell Aug. 9 (Bloomberg) -- The European Central Bank, in an unprecedented response to a sudden demand for cash from banks roiled by the subprime mortgage collapse in the U.S., loaned 94.8 billion euros ($130.2 billion) to assuage a credit crunch. The overnight rates banks charge each other to lend in dollars jumped to the highest in six years. The so-called dollar London interbank offered rate rose to 5.86 percent today from 5.35 percent and in euros gained to 4.31 percent from 4.11 percent. The ECB's response to the fastest increase in the dollar bank rate since June 2004 signals that lenders are reducing the supply of money as losses triggered by the U.S. mortgage slump spread worldwide. BNP Paribas SA halted withdrawals from three investment funds today and Dutch investment bank NIBC Holding NV said it had lost at least 137 million euros on subprime investments, reversing evidence yesterday that credit markets were stabilizing. ``Liquidity in the market has completely dried up as investors aren't recycling their money back because of subprime concerns,'' said Saher Bin Jung, a trader on the commercial paper desk at Commerzbank AG. ``Levels have shot up dramatically since yesterday as issuers are trying to entice investors back.'' The ECB said today it provided the largest amount ever in a single so-called ``fine-tuning'' operation, exceeding the 69.3 billion euros provided on Sept. 12, 2001, the day after the terror attacks on New York. Stocks, Treasuries The announcement added to investor nervousness, pushing Europe's Dow Jones Stoxx 600 Index down 1.9 percent, while the Standard & Poor's 500 Index futures expiring in September lost 20.9 to 1,483.0. U.S. Treasury notes gained for the first time in four days as investors sought the safest assets, cutting yields on two-year notes by 16 basis points, or 0.16 percentage point, to 4.50 percent. BNP Paribas, France's biggest bank, stopped investors withdrawing from funds with 2 billion euros of assets because it couldn't ``fairly'' value their holdings after concern over U.S. subprime mortgage losses roiled credit

 

  By: GZ on Mercoledì 27 Giugno 2007 02:48

Su Bloomberg magazine ci sono una serie di report sui CDO e CMS creati con i mutui, bisogna leggere perchè è come nel 1939 che se uno leggeva e si informava si spaventava ma siccome non era ancora successo niente non ti davano retta I fondi pensione per avere dei rendimenti più elevati dopo la batosta del 2001-2002 hanno comprato dei derivati basati su pacchi di mutui, famosi CDO, ^il cui contenuto è SEGRETO (!), di cui nessuno sa come calcolare il valore, che possono essere alterati dal gestore senza che gli investitori lo sappiano#http://www.bloomberg.com/news/marketsmag/pensions.pdf^ sono 500 miliardi di CDO solo nel 2006 in USA e chi li ha venduti ha fatto i miliardi promettendo rendimenti del 20% annuo, solo che si basano sui mutui sottoscritti al top di dieci di bolla immobiliare quando i tassi erano il 3% e ora i valori degli immobili scendono e i tassi salgono, il numero di famiglie che hanno perso la casa perchè non pagano il mutuo è salito del 97% rispetto all'anno scorso...

 

  By: Esteban on Martedì 26 Giugno 2007 13:47

Il problema è che gli organi di controllo non hanno + la capacità di regolare gli eventi al punto che ogni paese (vedi Cina e Giappone) fa ciò che gli interessa ... Sembrano d'accordo ma lo sono solo sui propri interessi. All'epoca del default Argentino si pensava che il Fondo monetario internazionale li prendesse per le palle obbligandoli a risolvere il proprio debito in modo regolare ... ma questi ultimi li hanno mandati a quel paese liquidando ciò che spettava al FMI che se ne è strafregato di far rispettare i regolamenti ed il tornaconto dei risparmiatori .... Alla fine ci hanno rimesso i soliti (non le banche che hanno scaricato sul piccolo anche se non avrebbero potuto farlo per legge). Il risultato è evidente , si sta spennando il + possibile la ricchezza ove c'è ancora ... al punto che sono giustificati atteggiamenti come ha scritto sotto (tassi ed inflazione). Notare che pure in tale circostanza non c'è nessuno che può fermare la giostra ... O meglio chi può farlo non ne ha l'interesse(Asia) , anzi ci rimette ... Mentre chi lo vorrebbe, vedi FED e compagnia, non ha + alcun potere. Perchè hanno fatto di tutto per trasferirlo con la globalizzazione ed ora che lo hanno perso , e che neppure le banche internazionali riescono a porre un freno, devono solo sperare che Cina e Giappone abbiano pietà ... Dalle stelle alle stalle ....

 

  By: GZ on Martedì 26 Giugno 2007 13:11

Questo è sulla pagina dei commenti del Financial Times di oggi, non su un sito alternativo della cabala La chiave di tutto è lo squilibrio che ha spinto le valute dei paesi con inflazione più BASSA IN BASSO e con inflazione più alta in alto. Il che è assurdo. Se in Nuova Zelanda (o Inghilterra, Australia, Europa o Stati Uniti o Brasile Turchia Ungheria...) l'inflazione è il 3% e in Giappone è zero per dieci anni il livello dei prezzi dei paesi occidentali, a maggiore inflazione, diventerà molto più alto che in Giappone. E quindi la valuta di questi paesi si dovrà svalutare, tanto più se il Giappone ha un grande surplus commerciale e Inghilterra, USA, Spagna, Australia, Ungheria ecc... un grosso deficit. Invece lo Yen è sceso ai minimi degli ultimi 20 anni a dispetto del fatto che il Giappone ha surplus record e inflazione zero. Questo come risultato della politica giapponese per uscire dalla deflazione in cui lo aveva precipitato lo scoppio della bolla immobiliare nel 1990. Il Giappone (e la Cina, Taiwan...) per tenere bassi i cambi sono stati costretti a tenere tassi di interesse e però l'unico modo per fare queste due cose è stampare moneta e riciclarla però subito all'estero (se la lasci all'interno crea inflazione). Quindi la riciclano sui mercati finanziari occidentali e globali facendoli salire Ad un certo punto però se il Giappone non inflaziona la sua economia, fa salire i prezzi e alza i tassi il resto del mondo avrà un collasso deflazionistico. America ed Europa hanno accumulato un 15.000 miliardi di debiti del consumatore e quindi dovrebbero ora ABBASSARE I TASSI per dargli ossigeno e invece stanno alzando i tassi. Ma se abbassano i tassi salta il "Carry Trade" tra Yen (e franco svizzero) e tutte le altre valute del mondo cioè il dollaro, l'euro, la sterlina franano verso lo yen A questo punto se europa ed america alzano i tassi soffocano il consumatore e poi anche le aziende che si sono riempite di debiti per fare 4.000 miliardi di fusioni. Se li abbassano, salta il carry trade che secondo le stime è ora di 1.500 miliardi: cioè se lo Yen esplode in su crea perdite per 300 o 500 miliardi a chi è sul carry trade (lo fanno tutti con leva 10 a 1). L'unica soluzione è se si convince Giappone (e anche Cina) a inflazionare le loro economie, consumare di più ed esportare di meno, alzare i tassi e far salire il cambio in proporzione ai loro prezzi (in modo che abbia senso). Se non lo fanno l'unico esito possibile è un collasso dei mercati ---------------------------------------------------- Market Insight: Carry trade threatens a deflationary global collapse By Tim Lee founder of financial economic consultancy pi Economics June 25 2007 Concerns that the credit cycle may be turning down are growing. But so far, the impact on stock markets has been fairly limited. Investors take comfort in three misguided beliefs. They believe that equities are not expensive and that there is no sign of any diminution in the flood of global ‘liquidity’. Furthermore, they believe that if the worst happens, the US Federal Reserve will come to the rescue. Such beliefs represent a failure to understand the unique nature of this global credit bubble and the consequences of its inevitable collapse. The financial markets have become closely intertwined in ways that we have never seen before. Some of these links are obvious, such as private equity’s arbitrage between the credit bubble and the equity markets. Others, such as the role of the global currency carry trade – the financing of leveraged positions in higher yielding assets from low interest rate currencies such as the yen and the Swiss franc – are less well understood. A symptom of the bubble is that high interest rate currencies have been soaring to multi-year or multi-decade highs against the yen. The New Zealand dollar, for instance, is approaching 21-year highs against the yen despite that over those 21 years, the price level in New Zealand has doubled whereas in Japan it has risen by only 12 per cent. A simple purchasing power parity exercise suggests that the New Zealand dollar is 20-25 per cent overvalued against the US dollar, while the Turkish lira is about 65 per cent overvalued. The yen meanwhile is roughly 30 per cent undervalued. Huge currency misalignments are leading to enormous current account imbalances. The Turkish and New Zealand current account deficits, for instance, are likely to be well into double-digits as a percent of GDP by 2009, while Japan is likely heading for a record surplus of 6-8 per cent of GDP over the same time frame. The Swiss current account surplus is already about 17 per cent of GDP. Ultimately there must be a sharp convergence of exchange rates with fair values, inflicting heavy losses on carry trades. The size of the global carry trade is at least $1,500bn and losses from a convergence of currencies with fair values could total about $550bn with most of these losses accruing to leveraged speculators. Given the close linkages between markets, we can be confident that the unprecedented deviations of currencies from fair value resulting from the carry trade are reflected in credit, equities and real estate markets. For the US, this is confirmed in the ratio of personal sector net worth to GDP. Prior to 1995, this ratio tended to fluctuate at about an average of 3.4. Now, despite the paucity of savings in the US economy, the ratio stands at 4.1. A return to the long-run average would imply a fall in US personal net worth of approximately $10,000bn. With similar trends mirrored across much of the world, total global losses from the coming financial meltdown could easily reach $25,000bn to $30,000bn. Central banks are likely to attempt to ratify current inflated asset values by inflating prices and incomes to avoid a deflationary economic collapse. Unfortunately, sharp reductions in interest rates in the US, UK and the Euro area will lead to a rapid unwinding of the global carry trade, perversely threatening to worsen problems in the credit markets. The solution would have to involve massive unsterilised intervention by the Japanese authorities, which would have the effect of inflating Japanese prices to a level consistent with the current yen exchange rate, thereby alleviating huge upward pressure on the yen as the carry trade unwinds. Combined with a similar inflation in the US this ‘solution’ would require roughly a doubling of the Japanese price level, destroying the real value of Japanese savings. If the losses are to manifest purely in real terms – via inflation – then they must occur mostly where the savings have been, which is certainly not in the US. If the Japanese authorities baulk at the prospect of such a huge inflation, then global deflationary collapse will be inevitable once the credit bubble bursts.

 

  By: Esteban on Martedì 26 Giugno 2007 13:00

In effetti pare che siamo ad un punto di svolta. Hai che le valute che offono i rendimenti + alti hanno pure problemi non indifferenti e tipo la NZD parlano di alzare i tassi per frenare questa assurdità. Lo Yen sale come pure £ Euro e CHF (anche se sembrano su dei top - giovedì si vedrà). Dove si procurano la liquidità se non disinvestono da qualche parte visto che vengono a mancare i liquidi ? Dopo 4 anni ci voleva uno storno graduale (che tutti si aspettavano) ma invece hanno continuato questa farsa ed ora , che i problemi sono emersi, si ha pure la consapevolezza della realtà della situazione. Da qui in poi devono fare qualche cosa di reale ed evidente per risolvere la situazione .... Il pollastro di Bernanke è già storia ....

 

  By: defilstrok on Martedì 26 Giugno 2007 12:19

Quando a Basilea nel 2002 ci si accordò per risollevare i listini, non solo per la feroce caduta dei corsi, ma anche per contrastare i segnali recessivi, le istituzioni coinvolte arrivarono al punto di chiudere ufficialmente un occhio (e forse tutt'e due) sull'incongruenza dei ratios patrimoniali, si invase il mercato di liquidità e il PPT intervenne sfacciatamente per rintuzzare sul nascere ogni possibile cedimento (vedasi gli attentati di Madrid e Londra). Le radici di quattro anni e mezzo di salita ininterrotta stanno nell'accordo raggiunto in quel vertice. Per le medesime ragioni non prenderei tanto sottogamba l'ultimo comunicato. Soprattutto guarderei allo yen che, nonostante diversi significativi scossoni degli indici e il vistoso calo dei bonds (ivi inclusi i JTB), nelle ultime 7 sedute ha oscillato mediamente in circa mezzo punto percentuale. Troppo poco per una divisa sui minimi, nonostante il disancoraggio dell'altra vittima del carry trade, il chf.