mancano ancora 10 - 15 gg al minimo di breve

perchè l'argento? - banshee  

  By: banshee on Martedì 08 Ottobre 2002 22:48

Stock: Argento

Allora, perchè l'argento? Il motivo fondamentale è dato dal fatto che questa materia prima sta per concludere il tredicesimo anno consecutivo in cui il suo consumo è stato superiore alla produzione. Sono 13 anni che si consuma più argento di quanto ne venga prodotto. Parallelamente, si è assistito in questi anni ad un progressivo esaurirsi delle scorte esistenti sulla faccia della Terra. Bisogna ricordare che l'argento non trova applicazione solo come materia preziosa per investimento e gioielleria. Esso ha molteplici applicazioni industriali, grazie a delle qualità davvero uniche. Viene usato in ogni sorta di apparecchiatura elettronica, in campo medico, in campo fotografico. C'è bisogno di argento per costruire frigoriferi, televisori, ed ogni sorta di prodotto che abbia bisogno di un circuito elettrico. Perciò, al contrario dell'oro, che una volta estratto rimane lì per secoli e millenni, la gran parte dell'argento prodotto viene consumato. E nell'ultimo decennio, di argento in giro ne è rimasto ben poco. E' di pochi giorni fa la notizia che gli Stati Uniti hanno completamente consumato le loro riserve, che ammontavano a più di un miliardo di once, e quindi sono diventati compratori netti sul mercato, soprattutto per il fabbisogno della loro zecca, che lo usa per coniare i famosi dollari d'argento (a proposito, le vendite di quest'ultimi sono letteralmente esplose negli ultimi mesi). A tale proposito, si è detto che gli Stati Uniti hanno bisogno di circa 12 milioni once annualmente, e che tale quantità non è poi un granchè. Resta il fatto che quelli l'hanno finito, e devono comprarlo sul mercato. E non hanno più neanche la possibilità di supplire alle carenze di tale materia, immettendo le loro scorte sul mercato per calmierare i prezzi. Oggi, nessuno riesce a dimostrare che vi siano più di 150 milioni di oncie d'argento rimaste nel mondo, escludendo ovviamente i posssedimenti dei privati. E quasi tutte si trovano stivate nei caveau del Comex. Quindi, l'argento si trova nella situazione bullish classica per una commodity. Scarsità d'offerta rispetto alla domanda da quasi 13 anni, e rimanenze in mano pubblica che vanno esaurendosi progressivamente. E allora perchè il prezzo non si è comportato, nè si comporta di conseguenza? Anzi, aggiustandolo per l'inflazione, si trova al livello più basso probabilmente degli ultimi 5.000 anni (scherzo, ma non troppo! Sarebbe interessante poter fare questo tipo di calcolo). E' stato detto che la causa è da cercarsi nelle enormi vendite di metallo fatte dalla Cina. Ma a me sembra che queste vendite cinesi abbiano i connotati del mito. In primo luogo, i Cinesi trattano i dati sulle loro produzioni di materie prime alla stregua di segreti di Stato. E quindi non è dato di avere dati precisi in merito. Comunque, volendo approssimare dei calcoli, viene fuori che la produzione cinese annuale è nell'ordine di 60 milioni di oncie. E di queste, secondo alcuni ben 40 milioni sarebbero state esportate. Mi sembra un po' troppo, francamente. La Cina non è propriamente una potenza industriale, ma in termini assoluti credo che il suo PIL sia inferiore solo a quello degli Stati Uniti. E trovandosi inoltre all'inizio del suo sviluppo industriale, con i bisogni di 1 miliardo e 300 milioni di consumatori da soddisfare, mi pare arduo sostenere che abbia bisogno di soli 20 milioni di oncie per i bisogni interni. E sarà sempre più arduo sostenerlo in futuro. E' stato pure avanzata l'ipotesi che sia la scarsa crescita mondiale a determinare e prospettare una domanda in calo. Va bene, ma la domanda, pur calando, resta comunque superiore all'offerta. E sono 13 anni ormai che è così! Così come non mi convince che sia l'avvento della fotografia digitale il motivo. E' vero che la fotografia digitale non abbisogna d'argento, e che la fotografia rappresenta circa il 25% della domanda mondiale. Ma io non sono sicuro che la fotografia digitale sarà davvero una killer application nei confronti di quella tradizionale. Causerà probabilmente una minore domanda in questo campo, ma non la farà cessare; neanche in futuro. Ed il calo in questo settore, sarà secondo me compensato dalla crescita che avrà l'impiego (e quindi la domanda) dell'argento in campo medico. Si stanno via via scoprendo sempre più applicazioni che tale metallo può avere per la salute umana. Qui finisce la prima puntata. Scusate, ma devo cenare! Completerò il discorso dopo, oppure domani.

 

  By: paolagir on Martedì 08 Ottobre 2002 22:37

No, io sono ancora dentro, il livello non è stato toccato. I movimenti come il tuo sono ordinaria ammininistrazione, se hai visto il trade su S&P (il reverse) ne avrai una dimostrazione, posizione short, discesa, trailing, risalita, stop profit, ridiscesa verticale... che ci vuoi fare? Ora sarei sempre in gain ma tant'è! Una ricettina per il tuo panico l'avrei (ci sono passata anch'io dalle parti della tachicardia con respiro accelerato da strizza). Se vuoi e se non pensi che voglia "professoreggiare" potrei illustrarti come ho risolto all'inizio (e come risolvo tuttora su alcuni trade "pesantini"). Paola p.s: ci dici che sei uscito + o - a 21300/400 ma ora dicci a quanto sei entrato...

 

  By: amalore on Martedì 08 Ottobre 2002 22:10

per Banshee: siamo tutti d' accordo che un po' d'inflazione non farebbe male ... i miei dubbi sono: 1 se l' inflazione arriverà le banche centrali alzeranno i tassi? - secondo me no, o almeno non come nel passato ( ricordo d'aver letto "la fine dell' inflazione" e "la storia dei tassi", beh l' inflazione , quella vera, in periodi di pace è esistita soltanto negli anni '70-'80 e siamo tutti figli di quel periodo che rimane comunque unico nella storia. 2) perchè dovrebbe arrivare l' inflazione ? Il future inflation e le commodities sono in rialzo a causa degli istituzionali e/o commercial che scommettono/coprono dal rischio guerra che avrebbe un effetto tanto immediato quanto di breve durata e comunque non sarebbe la prima volta che le commodities si muovano senza una correlazione con l'inflazione. Per quanto riguarda il deficit USA non riesco a vedere il nesso: mi stai forse dicendo che la Fed manterrebbe i tassi bassi ottenendo una riduzione dell' ammontare del debito dovuto all' inflazione galoppante ? Ma così facendo i tassi di mercato a medio/lungo termine salirebbero tantissimmo con un costo maggiore per il debitore... non capisco. Comunque il mercato obbligazionario USA, dove a differenza dell' azionario c'è la quasi totalità di operatori qualificati, vede i tassi a 10 anni ai minimo storici I motivi potrebbero essere 1 c'è una bolla speculativa sull' obbligazionario superiore a quella che era nel 2000 sull' azionario ( ormai quasi una certezza ma è in parte in contrasto con la presenza degli operatori qualificati) 2 la politica FED sarà molto più restrittiva che in passato ( i tassi a breve sempre alti riduce ai minimi i rischi d'inflazione futura e viceversa, ma la FED non è mai stata la Bundesbank) 3 Inflazione bassa come non si è mai vista in USA Personalmente credo che l' unico rischio sia legato alla troppa cartamoneta e all'inevitabile discesa del dollaro : in tal caso la tempesta finanziaria perfetta non è ancora cominciata !! Il Giappone ? Ricordate : non è una particolarità come molti dicono; così come nel '29 e nella new economy si provava a giustificare certi eccessi con "ma ora è diverso" quando ci sarà un nuovo Giappone ne parleremo come oggi, col senno di poi, parliamo del 2000 dicendo che in realtà non era cambiato proprio niente !!! Il Giappone sta ancora pagando gli eccessi della bolla dell' '89 e l' occidente per quanto pagherà gli eccessi del 2000 ? Per quanto riguarda i reverse floater quasi tutti sono stati emessi dal 1998 ( tassi a 10 anni 5,5% )e nel 1999 (i tassi a 10 anni hanno toccato il 4%) Tutti i titoli prevedevano le prime 5 , 6 o 7 cedole molto alte ( o comunque superiori ai tassi di mercato ) e a decrescere es: 1° anno 13,5% 2° anno 11% , 3° anno 7% ecc. Solo pochi titoli prevedono già la formula ( es. 15% - 2xLibor 12 mesi) di calcolo che dà come risultato cedole min 6,5%. L'ipotetico guadagno non è pertanto la differenza fra prezzo di emissione ( 100 ) e prezzo attuale ( 70 / 80 ) Comunque un grosso acquirente oggi è Lehman Broters che ha lanciato un' OPA su titoli BEI e simili ( uno di questi titoli malgrado abbia già pagato cedole annue medie di 7,3% per 5 anni, quota a 100 - significa che l'emittente che si ricompra tale titolo non lo fa per portare a casa i guadagni! ma per limitare altre perdite! )e l' intento dichiarato nel documento informativo ( ma sarà quello vero? ) è quello di fare un asset swap ; in pratica guadagnare senza rischi sul divario tra tassi variabili e fissi ( mah! ); per guadagnare qualche decimo di punto in più di un tasso variabile di mercato immobilizza dei capitali ?? E' questo lo scopo dei suoi azionisti: guadagnare lo 0,5% in più di un Bond a tasso variabile? Credo piuttosto che, oltre ad una sottoquotazione dei suddetti titoli- anche se si impegna a comprarli al prezzo teorico- , ci sia una volontà di "scommettere" sui tassi futuri stabili, vuoi per guadagnare vuoi per compensare precedenti scommesse al rialzo per i quali un semplice ( ? ) swap non è sufficiente. Mi sbaglierò .... saluti

 

  By: banshee on Martedì 08 Ottobre 2002 21:13

Che v'avevo detto? Muerte y danaciòn!!!!!

 

  By: banshee on Martedì 08 Ottobre 2002 16:15

Il disagio era dato dal timore di veder evaporizzare i profitti. Ed infatti, le prime ore di contrattazione stamattina mi hanno quasi fatto venire un colpo. Credo che mi manchi ancora un po' di pelo sullo stomaco come operatore di futures. Ho appena portato a casa il tutto. Sono flat, e mi è passata la gastrite. Ma se fossi in voi, coglierei il segnale dato dalla mia copertura. Il mercato adesso franerà incredibilmente ........ E la gastrite avrà lasciato il posto ad un'ulcera fulminante!

 

  By: paolagir on Martedì 08 Ottobre 2002 15:58

>>Il fatto è che anch'io sto al ribasso, ma devo confessare che non mi sento molto "comfortable" in questa situazione.<< E allora dovresti essere in attivo. Quando sono in gain non mi interessa se sono long o short... sono contenta e basta. >>Perchè non posti anche i trades sul fib?<< Come avrai visto in passato non posto molto sul fib per il semplice fatto che lo lavoro poco, solo pochi e selezionati trade. Inoltre mi piace poco come strumento, troppe schifezze..., manovratissimo... Avevo però detto che quando avessi avuto segnali validi li avrei pubblicati (questo trade è mancato perchè l'ho shortato al volo venerdì appena rientrata dalle ferie) Paola p.s.: lo stop profit è a 22090

 

  By: banshee on Martedì 08 Ottobre 2002 12:58

Qui c'è Roach che invece porta buoni argomenti in favore di forze deflazionistiche sempre più potenti in futuro. ^cliccaqui...#www.morganstanley.com/GEFdata/digests/20021007-mon.html#anchor4^

 

  By: banshee on Martedì 08 Ottobre 2002 10:27

Guarda Paola, che io non sto cercando alcun minimo. La mia richiesta a Viesse si riferiva semplicemente all'individuazione di un obiettivo del ribasso di questo ciclo di breve, di cui lui parla. Ed a quel punto, non mi metterò certo ad acquistare azioni come un forsennato, nè andrò long ad oltranza sull'indice. Ma qualche trade al rialzo a quel punto lo si potrà certamente provare. E' solo per avere un riferimento, un qualcosa su cui tarare l'operatività. Il fatto è che anch'io sto al ribasso, ma devo confessare che non mi sento molto "comfortable" in questa situazione. E proprio non so perchè, visto che tutto fa talmente schifo che non ci dovrebbero essere dubbi. O forse proprio per questo! Perchè non posti anche i trades sul fib? Per esempio, sarebbe interessante sapere a che livello hai il tuo stop profit. Ho scoperto comunque che abbiamo gli stessi numeri (area 22.900-23.200), oltre i quali porre in atto un "major long". Riguardo l'argento, stasera cerco di tornarci sopra. Ma premetto che sono tutte considerazioni squisitamente fondamentali. Buona giornata a tutti!

 

  By: vssvpm2 on Martedì 08 Ottobre 2002 02:03

Premetto che non ho una formazione economica. Non sono un laureato in economia, ma un ingegnere prossimo alla laurea. Tesi in preparazione... In breve:Qual'è la causa principale dell'inflazione?? Che risulti a me (e ho studiato di tutto un po in materia) l'inflazione è originata prevalentemente da una fase prolungata di espansione monetaria. Naturalmente intervengono anhe atri fattori, ma nessuno di questi è in grado di sostenere l'ascesa dei prezzi in assenza di una crescita di circolazione monetaria. Quindi la crescita sostenuta dalla massa monetaria è necessaria per il manifestarsi stesso dell'inflazione.. Ora non la voglio fare lunga, ma se mi credete vi dico che si può misurare un ciclo dell'inflazione e della massa monetaria. Ora sono stanco e non voglio scrivervi un poema...ma vi aggiungo un solo dettaglio... 5 dei sette picchi che vedo nei grafici del ciclo monetario si sono verificati durante periodi caratterizzati da eventi bellici su scala locale o globale... X banshee.. il fib può spingersi anche a 19500 è più sotto a 18550 a seconda delle due strade possibili per questo ribasso.. Una prevede il minimo l'11 ma non la ritengo probabile, l'altra il 15. Vediamo. Per quanto riguarda l'argento è un poco che non lo seguo... Vado a vederlo e aspetto la tua opinione con interesse.... Ciao a tutti

 

  By: xxxxxx on Martedì 08 Ottobre 2002 00:51

Una cosa è certa: alla fine purtroppo ci vanno di mezzo i risparmiatori, i pensionati, chiunque ha uno stipendio fisso, infine la quasi totalità delle persone oneste. Perchè? Perchè abbiamo governi che hanno il monopolio del banking. Il sistema monetario attuale offre talmente tanti privilegi a quei signori che è impossibile non cadere nella tentazione... La FED è stata costituita APPOSTA per inflazionare la massa monetaria. Mamma mia... il FEDERAL RESERVE SYSTEM è un sistema di banche PRIVATE che possono stampare quanta moneta vogliono! Allora se stampare moneta non è creare ricchezza è facile capire che provoca solo uno spostamento di ricchezza, semplicemente dalle tasche della gente a quelle dell'establishment politico ed economico. E' come per la borsa: i soldi non si bruciano ma si spostano semplicemente dalle tasche degli ultimi prenditori a quelle dei primi. E chi è che da decenni ci insegna che l'inflzione se è contenuta è benefica mentre la deflazione è come il diavolo? Pensate un pò a cosa è la deflazione!! La moneta (i risparmi) acquista valore! A chi conviene?

 

  By: xxxxxx on Martedì 08 Ottobre 2002 00:34

Nell'attesa di una tua opinione sull'argento (mi interessa proprio) faccio anche io qualche considerazione. Ci sono sempre forze deflattive e inflattive che agiscono nello stesso istante. Nell'ultimo decennio in USA hanno prevalso quelle deflattive (se escludiamo immobili e azioni, ovvio) nonostante l'immensa quantità di moneta che è stata immessa nel sistema. I motivi possono essere diversi (e mi sto spaccando il cervello per capire i meccanismi): - la crescita di produttività - dollaro sopravvalutato che ha permesso agli USA di importare tantissimo a prezzi più convenienti. E il dollaro è rimasto forte nonstante il deficit della bilancia commerciale perchè i paesi esportatori si sono tenuti i dollari. - la percezione dei cittadini; se si aspettano che i prezzi non salgono non fanno razzie ai supermercati. Ce ne sono tanti altri ma per ora basta così; il punto è che l'enorme massa monetaria si è "sfogata" in particolari settori (immobili, azioni) e all'estero. E si sono creati squilibri enormi. Molta di questa moneta però è costituita da debiti e allora, secondo voi, nel momento in cui (per esempio a causa di crescenti fallimenti) questi debiti cominciassero ad essere "saldati" e aumentasse la propensione al risparmio, che succede alla massa monetaria? Secondo me ci sarebbe uno short di moneta e se succedesse di colpo (tipo corsa agli sportelli) sarebbe uno shock. Ma ormai il sistema finanziario è mondiale e anche un pochino isterico, chissà quali meccanismi si metterebbero in moto. Tutti i paesi più ricchi sono pieni di dollari, che fanno se il sistema americano si rompe? Vendo i loro dollari? (Il dollaro crollerebbe e gli USA dovrebbero momentaneamente alzare i tassi e probabilmente vedere l'inflazione) Ma gli USA faranno pressione sugli altri paesi e continueranno probabilmente ad intervenire sul mercato (con la FED certo) monetario, cercando di salvare la baracca fino all'ultimo. Insomma non lo so mi son perso, comunque un collasso di qualche tipo è inevitabile, ma quando non lo possiamo sapere e secondo me non possiamo ancora sapere nemmeno se sarà inflazionista o deflazionista.

 

  By: paolagir on Martedì 08 Ottobre 2002 00:28

X banshee: individuare il minimo in simili condizioni di mercato è un esercizio terribilmente rischioso. Per me, che sono stata marchiata "orsetta", è fin troppo facile dirti quale posizione ho sul fib, ma un minimo non ci provo neanche a cercarlo, non mi piace "afferrare coltelli che cadono", semplicemente mi accodo... ho il mio stop profit e ti dico che attualmente mi caricherei long del sopracitato (attualmente) non prima di 23200. Paola

inflazione nel futuro prossimo. - banshee  

  By: banshee on Lunedì 07 Ottobre 2002 23:23

Invece, anch'io sono tra quelli che ritengono più probabile l'andare incontro ad inflazione nel futuro prossimo. E penso che il rialzo dei tassi sarà dettato direttamente dal mercato, piuttosto che dalle Banche Centrali. Ci sono diversi fattori che mi sembrano prodromici. In primo luogo, c'è l'US Future Inflation Gauge (calcolato dall'ECRI) che ha mostrato una rilevante impennata recentemente, soprattutto a settembre. C'è poi l'indice delle commodities che ha stampato un rialzo sostenuto sui grafici. E c'è ancora il deficit USA che è vicino al 5% del GDP. Uno studio, proprio della Fed, ha mostrato che qualsiasi Stato sia andato incontro ad una tale misura del deficit sul PIL, ha poi dovuto affrontare un declino della sua valuta. Ci possiamo anche aggiungere la marea di cartamoneta (soprattutto dollari) stampata e messa in circolazione negli ultimi anni. Certo, ci sarebbe l'esperienza giapponese a deporre a favore dell'altro scenario, ma lì forse si è trattato di peculiarità tutte giapponesi, in termini di sistema sociologico. Riguardo al fatto che sia il male minore, non saprei. Steve Roach (sicuramente uno che ne capisce) è tra quelli che si augura l'inflazione, e la svalutazione del dollaro. Ed è probabile che questo serva davvero a dare un po' di brio alle spese ed alla produzione, e conseguentemente agli investimenti aziendali. Ma avrebbe come primo effetto l'esplosione della bolla del credito immobiliare, ed il deprezzamento degli immobili. Ed una serie di fallimenti di quelle aziende costrette a rifinanziare i propri debiti. E pure di quelle banche che non siano state sufficientemente accorte nella gestione del rischio sui tassi d'interesse, soprattutto se la Fed fosse poi costretta anch'essa ad alzare i tassi per adeguarsi ai desiderata del mercato. Insomma, i costi non sarebbero da sottovalutare, soprattutto per la gente comune. In fondo, l'inflazione non è altro che una tassa ulteriore ed occulta che va a gravare sull'ultimo anello della catena economica. Comunque, non si può escludere che uno shock inflattivo sia preferibile rispetto a qualche lustro di deflazione Japan-Style. Ma davvero non saprei! Gli emittenti che si stanno ricomprando i reverse floater stanno semplicemente considerando che è un buon affare riprendersi a 70-75 quello che avevano emesso a 100. Può essere che considerino che i tassi non s'alzeranno, ma ritengo più probabile che non sappiano in realtà quale possa essere la reale evoluzione dei tassi, e nell'incertezza (la vera sovrana di questi tempi) monetizzano i guadagni, che sono abbastanza sostanziosi. Anche Alcatel ha annunciato che ricomprerà i suoi bonds, in risposta all'ulteriore declassamento subìto da Moody's. E farebbe un affare ancora maggiore, visto che anche il suo debito era stato emesso a 100. Ma qui bisognerà vedere se tra il dire e il fare ci sarà di mezzo un ruscello, un fiume, il mare, o addirittura l'oceano. Con i tempi che corrono, Alcatel deve farsi bene i conti, prima di impiegare la liquidità che ha. Ma potrebbe essere davvero una buona idea, se si ricomprasse a prezzi stracciati un bel po' di debito delle scadenze più vicine. Per finire, io suggerisco di comprare argento. E appena avrò un po' di tempo ulteriore, cercherò di spiegare pure il perchè. A Viesse vorrei chiedere se ha un target sul Mib 30, relativamente al minimo che ha chiamato per la prossima settimana. A me esce fuori un 20.500-600, ma io come analista tecnico faccio schifo!

 

  By: amalore on Lunedì 07 Ottobre 2002 21:41

come Ale, condivido il tuo punto di vista, ma per l' inflazione e i tassi non saprei ... La crescita economica e le borse non hanno risentito dei bassi tassi d'interesse, non credi che un rialzo immetterebbe ancor più pessimismo? Se anche ci fosse inflazione ( dovuta a cosa, tra l'altro ? ) sarebbe secondo me il male minore, anzi! Con i prezzi, i valori degli immobili, i risparmi e i salari in crescita ( anche se mai come i prezzi )la gente si illude di migliorare il suo tenore di vita, fa fatica a fare confronti tra i vari beni e non sa quanto può spendere per arrivare alla fine del mese; ma soprattutto compra oggi quello che potrebbe comprare domani (se no lo pagherò di più ! ). Tutto questo fa il gioco degli indebitati (imprese e Stato) che potrebbero così aver convenienza ad "intraprendere" ,spinti tra l' altro dalla corsa (si fa per dire) agli acquisti perchè domani i prezzi saranno più alti ( che alla fine è la migliore tecnica di vendita per un venditore ). Credendo che l' inflazione possa essere più d'aiuto che di ostacolo, non vedo voglia di rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, anche se questo provocherà un rialzo dei tassi a medio/lungo termine. Comunque non vedo perchè ci dovrebbe essere una ripresa dell' inflazione. A meno che non ci sia una corsa ai beni di rifugio ( oro, metalli preziosi, beni reali )per il venir meno della fiducia verso la cartamoneta emessa in troppa quantità... Lehman Brothers e alcuni emittenti come IMI, Centrobanca stanno comprando ( o ricomprandosi) emissioni di reverse floater ( es cedola pari a : 15% - 2xLibor 12 m ) perchè sono sottoquotati o perchè è meglio esserne detentori piuttosto che emittenti? saluti

 

  By: Wanna Otelma on Lunedì 07 Ottobre 2002 14:29

> Come da mio precedente post di fine settembre confermo il minimo previsto per metà ottobre circa. Preciso che i 10 o 15 gg che mancavano allora al minimo erano da intendersi giorni di borsa aperta. (sabati e domeniche non si contano ovviamente... ) Preciso inoltre che si tratta di un minimo di breve e non del MINIMO. si salirà un mesetto o poco più...niente inversione. > ma chi e' sto abusivo? Solo io vedo e prevedo