By: Moderatore on Giovedì 25 Settembre 2003 15:55
------------Il Midex dei miracoli da gennaio a oggi ha guadagnato il +16% --------
I l Midex dei miracoli da gennaio a oggi ha guadagnato il doppio, circa il 16%, rispetto al Mib 30, l’indice delle blue chip di Piazza Affari, salito solo dell’8%.
«Le società a media capitalizzazione del listino hanno tratto vantaggio dall’essere poco liquide e dal fatto di non prestarsi, come i titoli guida, alle operazioni speculative realizzate dagli hedge fund esteri», commenta Alessandro Pacchiani , gestore azionario di Banca Ifigest . Ad esempio quelle vendite allo scoperto che, secondo Pacchiani, hanno appesantito Telecom e Tim. Ma non ci sono soltanto motivi «tecnici» alla base del successo dei pesi medi, visto che le performance superiori a quelle dei big proseguono ininterrottamente ormai da tre anni. Società come Mondadori , Rcs Media Group , Aem , Buzzi Unicem , Milano Assicurazioni hanno presentato infatti bilanci semestrali che confermano un trend di crescita o segnano l’inizio di un significativo miglioramento dei conti.
Alcune, come Aem, hanno realizzato un incremento spettacolare degli utili, »643%, ma soprattutto grazie ai ricavi straordinari derivati dalla vendita di Fastweb. «Adesso la società deve dimostrare di saper fare bene anche dal lato dell’attività ordinaria evitando gli errori del passato», avverte Patrizio Pazzaglia , responsabile investimenti di Banque Insinger de Beaufort .
Ma il giudizio dei gestori sul comparto delle utilities è sostanzialmente favorevole. «La società bolognese Hera , da poco quotata, e Aem sono due utilities ben gestite, particolarmente interessanti in questa fase di incertezza sulla ripresa economica generale», ricorda Pacchiani.
Altri gestori puntano invece su storie aziendali più cicliche o legate alla ripresa, come i gruppi del comparto dei media. «Il caso di Mondadori è interessante perché la società distribuisce buoni dividendi, 10% di cedola straordinaria nel passato esercizio, e poi è molto sensibile al ciclo economico», osserva Raoul Maddaleni , gestore azionario di Carifirenze . Tra i titoli preferiti dal gestore anche Rcs Media Group (la società che controlla il Corriere della Sera , ndr ), «una storia di ristrutturazione che può portare soddisfazioni agli azionisti». Mentre tra i titoli bancari e assicurativi al gestore piace Credem . Oppure Unipol , che presenta un risultato semestrale di esercizio in crescita del 43% rispetto all’anno precedente. «Unipol è un titolo piuttosto stabile e può contare su un mercato sicuro quale è quello della Lega delle Cooperative», conclude Maddaleni. Infine Milano Assicurazioni , citata da Pacchiani, è apprezzata per i suoi dividendi elevati e costanti.
Maggiori cautele invece sulle società legate ai consumi. Benetton e Parmalat , pur appartenendo a comparti assai diversi, non hanno avuto risultati brillanti. L’utile semestrale è calato per la prima dell’11% e per la seconda di circa il 30%. Migliorano invece i conti di Bulgari , nonostante le difficoltà del settore dei beni di lusso. «La società è riuscita a far crescere margini e utili, anche con il fatturato in calo. E’ il risultato di una efficace campagna di taglio dei costi», commenta Rinaldo Leva , responsabile degli investimenti azionari in Bpb Prumerica . Ma il titolo ha recuperato molto e i gestori lo consigliano soltanto in una logica di investimento di lungo periodo.