gnuno deve trovare ciò che va bene per sè. come un vestito - marker
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By: marker on Sabato 15 Novembre 2003 13:00
Gentile Zibordi,
ognuno nel trading fa ciò che si sente,
soprattutto quando muove soltanto i soldi propri
e non gestisce quelli altrui, protetto da un paravento istituzionale
che alla fine giustifichi qualunque scempiaggine.
io da maggio/giugno in poi non me la sono più sentita di andare long.
l'avevo detto anche su questo sito ai tempi,
forse proprio in risposta a qualche sua chiamata toro.
per il resto le posso dire che opero soltanto sui futures degli indici maggiori,
è il mio stile e basta.
non compro 1 azione, dico una, dal 1997.
sto davanti ai miei monitor tutto il giorno,
mi graduo la leva come mi pare, da 1/0.3 a 1/10 a seconda dei momenti,
della vola e della convinzione che nutro nel movimento atteso.
in questo modo posso mimare il beta di qualunque titolo esistente al mondo.
ho commissioni irrisorie, posso andare long o short con la stessa facilità,
non ho bisogno di aprire conti con broker esteri,
lascio il mio capitale in titoli di stato presso la mia banca.
non mi passa per l'anticamera del cervello di comprare
alcun titolo del nasdaq, del russel o del mibtel come quelli
che vedo spesso segnalati qua e altrove e che non capisco il più delle volte che cosa producano.
non l'ho mai fatto neanche nel '98/2000, quando forse sarebbe valsa la pena.
non perdo tempo a spulciare bilanci o notizie societarie,
non leggo giornali economici di nessun tipo.
è il mio stile e va bene per me, e allora?
Lei pensa che per guadagnare uno debba per forza fare ciò che fa Lei?
un giorno lessi un intervista al grande Larry Williams:
il giornalista al cospetto della leggenda del trading chiese:
"ma lei nella sua vita quanti mercati avrà tradato?"
aspettandosi in cuor suo una risposta mirabolante.
Larry perplesso per la strana domanda e un pò imbarazzato rispose
" ehm...principalmente due. naturalmente lo S&P e il T-Bond..."
quando il giornalista si riprese dalla delusione tornò alla carica:
"ma come? e le commodities, il nasdaq, gli emergenti...?"
e Larry:" il nasdaq mai, è troppo selvaggio; neanche gli emergenti.
non sarei a mio agio a puntare i miei soldi su quei mercati;
le commodities forse...quando ero studente, qualche volta."
Larry Williams è una leggenda vivente eppure tutto ciò che ha costruito
l'ha fatto su 2 mercati, i più banali. si vede che quello era il suo stile.
altri Grandi, al contrario hanno tradato tutto ciò che si muoveva,
come ad esempio Soros.
si rassegni Zibordi, non c'è un modo migliore di un altro per surfare i mercati.
ognuno deve trovare ciò che va bene per sè. come un vestito.
se lei ha fatto bene (e molto!) quest' ultimo anno, non pretenda
d'insegnare a me come e che cosa si deve fare, perchè non c'è una ricetta infallibile.
Le ricordo che nel triennio 2000/2003 non le è andata poi così bene.
io in quegli anni non ho avuto neppure un'azione in mano,
e con 4 futures ho sempre portato qualcosa a casa.
ma non mi sono mai permesso di pontificare qua o altrove
che quella fosse "la via".
buon Week-End.