L'aspetto Mentale del Mercato - gzibordi
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By: GZ on Martedì 15 Gennaio 2002 20:32
Sicuramente è colpa di chi imposta un sito se ci sono troppe polemiche, d'altra parte
non saprei come partecipare in modo diverso a una discussione, pazienza, finirà che qui non vi rimane nessuno
Marker ha indovinato il minimo esatto delle borse stamattina, molto bravo. Mi paragona anche al suo vecchio prof a cui hanno rotto la testa perchè era asfissiante e dice che sono discussioni inutili sui metodi.
Però si fa fatica a seguire delle regole e a meccanizzare il più possibile il modo di vedere il mercato.
Non sono mai riuscito a usare lo stesso gruppo di regole fisse per giorni, a esclusione del resto, come ad es le regole di Joe Ross che pure sono logiche.
Ma un approccio "metodico" banale, meno restrittivo, che ho visto è ad es scrivere quello che si vuole fare, il proprio piano per la giornata e settimana e poi seguirlo e giustificare sia il piano iniziale che le varianti del medesimo.
Se uno fa tutto con il computer è meglio, altrimenti anche scrivere in parole è utile.
La cosa sorprendente che ho visto fare a diversi stranieri (tedeschi e americani) è che riempiono interi quaderni con questi "piani" e con tutti i calcoli del giorno, appiccicano al monitor tutti i parametri e i livelli
e poi fanno il riesame della giornata alla sera e degli errori commessi, come dire l'analisi e l'autonalisi
(senza parlare di chi arriva a computerizzare il tutto seguendo questa strada).
A meno di non essere votato al mordi e fuggi (e dotato di talento istintivo per questo),
non vedo come si possa fare diversamente per durare.
Salvo eccezioni che confermano la regola chi dura nel trading è in qualche modo sistematico o segue delle regole razionali e fisse, codificate in un computer o nella propria zucca.
Forse è una questione culturale, del modo di pensare, ma i nordici sono in genere più portati al pensiero sistematico anche in questioni non strettamente scientifiche.
Non si tratta di una formula comprata, ma di un approccio regolare e sistematico e ripetibile.
Ancher chi compra sopra le resistenze e vende sopra i supporti, sempre e comunque e solo (o il contrario o qualche altra regola di AT) è da ammirare. Ma dato che è troppo restrittivo per alcuni (per me ad esempio) sarei per applicare diverse di queste regole e non una sola e non solo di AT.
In ogni caso se uno tutti giorni fa operazioni di borsa alla fine dell'anno ne ha fatto magari mille e in 5 anni 5 mila e diventa un fenomeno da studiare, cioè le regole secondo cui queste 5 mila operazioni sono condotte sono da studiare.
Non è possibile fare 5 mila operazioni di speculazione ogununa sulla base di un ispirazione diversa.
Perchè il mercato è lo stesso sulla soya, sul MIB30, sullo yen, sulle Cisco ed è più o meno lo stesso (nelle sue oscillazioni) oggi come 5 anni fa.
Se uno non pensa alle regole che consciamente o inconsciamente sta seguendo nel fare tutti questi ordini di compravendita nei mesi e negli anni, allora a cosa pensa ? Che quella volta era in forma e quell'altra il mercato era troppo difficile o volatile ?.
Il mercato si ripete sempre da un giorno all'altro ed è chi opera che è sempre diverso nelle sue motivazioni o ispirazioni.
Ma non dovrebbe essere così, occorre razionalizzare tutta questa faccenda, come qualunque altra, ridurla a un problema tecnico.
Essendoci molte variabili forse non è adatto a usare solo il calcolatore o non per tutti. Ma in qualche modo si tratta di imparare una regola, vederla funzionare abbastanza volte, abituarsi a usarla, poi accorgersi che non basta e provare a aggiungerne un altra e poi ancora. Quando quello che succede alle quotazioni non sembra corrispondere a nessuna delle regole che si sono imparate finora si dovrebbe astenersi, cosa non facile.
Ad ogni modo questo sarebbe l'aspetto essenziale del gioco, cercare delle regole e piano piano fari rientrare quello che si fa dentro delle regole fisse e non fare niente che non corrisponda a delle regole che si conoscono già.
Modificato da - gzibordi on 1/15/2002 21:30:51