By: Euroforex on Lunedì 14 Giugno 2004 13:39
LO SCENARIO MACROECONOMICO
14 - 18 maggio 2004
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da due importati eventi avvenuti Oltreoceano: il primo è stata la riunione del G-8 avvenuta a Sea Island mentre la seconda è stata la dichiarazione di Alan Greespan in materia tassi di inizio settimana. In particolare quest'ultimo evento ha dato una grande scossa ai mercati valutari; infatti il governatore della Federal Reserve ha dichiarato che i tassi in America sono pronti ad essere alzati anche se non ha specificato il timing di questo rialzo. Il mercato sembrerebbe aver interpretato queste parole come un imminente decisione di Greenspan già per la riunione di fine giugno, quando la Fed sarà chiamata a decidere se alzare o meno i tassi. Addirittura si vociefera ad un possibile ritocco dei tassi pari allo 0.5% e non solo di 25 punti base come i primi ottimisti azzardavano con un possibile ulteriore ritocco subito dopo le presidenziali in Usa anche in questo caso dello 0.5%. Sarà anche l'inflazione, ed in particolare il prezzo del petrolio, a giocare un ruolo importante in quanto proprio questa voce potrebbe spostare da una parte piuttosto che da un'altra l'ago della bilancia.
A Sea Island invece il discorso è stato centralizzato sulla questione geopolitica, ed in particolare sulla situazione in Iraq e sulla nuova risoluzione dell'Onu. Controversie sono state suscitate dal dibattito riguardante l'ippotetico utilizzo della forza da parte dei militari Anglo-Americani. In particolare il presidente della Francia, Jacques Chirac, ha bocciato l'intervento della Nato e ha spinto affinché la forza militare sia avvallata dell'Iraq. Alla fine un punto di incontro è stato raggiunto; la forza se dovrà essere utilizzata non dovrà necessariamente essere avvallata dalla forza politica Irachena e la Nato non sarà chiamata in causa. Il G-8 si è anche concentrato sulla crescita del prezzo del petrolio, che comunque dovrebbe pesare solo per uno 0.4% sulla ripresa dell'economia mondiale. In particolare la crescita è favorita oltre che dal motore americano anche dai paesi asiatici, ed in particolare dal ritorno alla crescita da parte del Giappone vero motore mondiale, oltre che dai Paesi Europei, anche se ad un ritrmo minore rispetto all'America e all'Asia.
La congiuntura Usa ha registrato in settimana dati contrastanti. Se da una parte le scorte all'ingrosso sono calate dello 0.1% nel mese di aprile, dopo i rialzi degli scorsi mesi, e le vendite sono salite dello 0.8% (+2.9% a marzo), dall'altra abbiamo assistito all'aumento dei prezzi delle importazioni (+1.6%) che hanno raggiunto il dato più elevato da 16 mesi, e l'aumento delle richieste dei sussidi di disoccupazione (352.000 unità). In particolare il mercato del lavoro si conferma il "tendine di Achille" dell'economia americana.
In Inghilterra invece abbiamo assistino all'ennesimo rialzo della BoE (il quarto da novembre) che ha portato i tassi al 4.50% dopo il ritocco al rialzo di 25 punti base e confermandosi la Banca Centrale più attenta alle problematiche interne del Paese. In particolare il rialzo è stato nuovamente deciso per contrastare il crescente aumento dei prezzi immobiliari e l'aumento dell'indebitamento privato da parte degli Inglesi. In ambito valutario questa decisione potrebbe favorire un apprezzamento della sterlina contro tutte le valute consentendo anche un ingresso massiccio di flussi monetari sia da investitori interni al paese che esterni.
L'ANALISI TECNICA
EUR/USD
L'infrazione al ribasso dell'uptrendline tracciabile dai minimi di periodo, risolvendo la divergenza negativa sugli indicatori di momentum, ha spinto i corsi a correggere il 61.8% della salita partita il 14 maggio da area 1.1780 e conclusa con la registrazione del massimo l'8 giugno a 1.2350. Le attese per la prossime sedute sono per la conclusione del movimento ribassista (con possibili flessioni in area 1.1900/1.1890) e il ritorno della forza da parte della moneta unica per allunghi verso i massimi di periodo. Solo prezzi al di sotto di 1.1890 invalideranno quanto sopra scritto e spingeranno le quotazioni verso i minimi di periodo.
USD/JPY
Fase laterale del mercato con le quotazioni che oscillano tra area 111.00 e 108.60 lasciando di fatto immutate le attese favorevoli alla continuazione del trading range prima di assistere a nuovi rialzi. Le attese per le prossime seduta sono quindi favorevoli per nuove flessioni che potranno estendersi fino in area 108 livello da cui dovremmo assistere a consistenti reazioni del mercato. La divergenza tra gli indicatori di momentum ed il grafico dei prezzi avvalora le attese rialziste; tuttavia prima di dichiarare conclusa la fase neutro-correttiva del mercato ed avviata quella ascendente dovremmo assistere all'infrazione al rialzo della downtrenline in essere dai massimi di periodo ed in transito attualmente in area 111.00. View negata da prezzi al di sotto di area 108.00.
EUR/JPY
Prosegue la fase correttiva del mercato con le quotazioni che, dopo aver infranto la linea di tendenza in essere dai minimi del 13 aprile scorso e dopo aver risolto le divergenze negative sugli oscillatori, ha spinto i corsi fino al test di area 132.00 (50% di ritracciamento dell'ultima onda rialzista partita da area125.70. Riteniamo necessaria, per le prossime sedute, l'avvio di una fase rialzista prima di assistere a nuove flessioni che spingeranno le quotazioni a ridosso di area 130.00 (61,8% di correzione). Da questi livelli poi si dovrebbe assistere alla ripresa del rialzo in un'ottica di più lungo periodo. La view esposta sarà negata da prezzi al di sotto di area 130.00 che spingeranno il mercato verso area 128.00 prima e successivamente in area 126.00.
GBP/USD
Altissima volatilità sul mercato che conferma la difficoltà per nuovi spunti ascendenti dopo il riconoscimento della resistenza a 1.8470 e sembra aprire la strada all'avvio di flessioni correttive verso area 1.8000, come conferma anche la risoluzione della divergenza negativa visibile sugli indicatori di momentum. Riteniamo infatti doverosa l'avvio di una fase correttiva prima di assistere nuovamente a rialzi verso i livelli di resistenza a 1.8470 in prima battuta e successivamente in area 1.8600. Naturalmente sarà solo la perdita dei minimi di periodo a 1.7480 a sancire l'avvio di ribassi in un'ottica di medio periodo.
EUR/CHF
Persiste la lenta discesa del mercato con le quotazioni che dopo aver infranto la parte bassa del canale ribassista in essere dai massimi del 23 aprile scorso, si è portata a ridosso di area 1.5000 andando a ritracciare il 61.8% della salita partita da area 1.4430 e conclusa con la registrazione del massimo a 1.5930 il 7 marzo scorso. Riteniamo che il mercato possa avviare un breve rimbalzo correttivo verso area 1.5300/1.5400 prima di assistere alla formazione di un trading range compreso tra area 1.5300/5400 e 1.5000. Naturalmente la perdita di area 1.5000 invalidando la view esposta spingerà il mercato verso il supporto statico posto in area 1.4700.
USD/CHF
Il biglietto verde mette sotto pressione la moneta elvetica andando ad infrangere, se pur marginalmente, la resistenza posta a 1.2600 ed andando a risolvere la divergenza negativa visibile sugli indicatori di momentum. Riteniamo che il rialzo possa continuare con le quotazioni che si riporteranno a ridosso delle delle prime resistenze poste in area 1.2700 prima e successivamente in area 1.2900/1.2950. Primi segnali importati si erano visti all'infrazione della parte alta del canale ribassista in essere dai massimi del 14 maggio scorso che aveva portato nuova linfa al mercato. Naturalmente bisogna attendere la chiusura settimanale oltre area 1.2600 per avere maggiori certezze sul potenziale rialzo. Solo prezzi al di sotto di area 1.2320 invalideranno la nostra view aprendo la strada a flessioni in un'ottica di medio periodo.
AUD/USD
Il continuo test alla linea di tendenza in essere dai minimi dell'11 agosto 2002 non muta le attese di breve periodo favorevole a rimbalzi in direzione di area 0.7200 dove transita la parte alta del canale ribassista in essere dai massimi dell'anno. Ad avvalorare la view esposta anche la situazione degli indicatori di momentum in estremo ipervenduto. Solo la perdita della sopra descritta trendline rialzista invaliderà le attese ascendenti a favore di ribassi verso i supporti posti a 0.6340.
PRINCIPALI DATI MACRO ED EVENTI DELLA SETTIMANA
LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI'
USA Vendita al dettaglio Indagine Empire Manuf.
CPI
Fiducia Univ. Michigan
Audizione di Greenspan Produzione industriale
Beige Book
Indice Fed. Philadelphia Partite Correnti
PPI
EUR CPI Bilancia Commerciale
GER
GB PPI (output) Tasso di disoccupazione Vendite al dettaglio
GIAP Rapporto BoJ Pubblicazione report mensile BoJ
TASSI DI RIFERIMENTO NEL MONDO
SVEZIA USA EURO GIAPPONE GRAN BRETAGNA SVIZZERA
2.50% 1.0% 2.0% 0.10% 4.50% Libor range 3m 0 - 0.75%
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